DI
RAZZA
PURISSIMA,
PER
UNA
VITA HA
ACCOMPAGNATO
UN
NON VEDENTE,
POI
L’HANNO
SCARICATA
PER
STRADA
Fanta
ce la siamo ritrovata in canile che aveva 12 anni. Era
un
pastore tedesco femmina, razza purissima. La consideravano
troppo
vecchia perché potesse continuare a fare il
suo
lavoro. Non serviva più e, come si fa con le macchine, la
famiglia
ha pensato di rottamarla per prenderne una nuova”.
Tiziana
Corazza ha passato la vita in mezzo ai cani: per anni è
stata
una delle anime del Centro Soccorso Animali di Modena,
una
onlus che si occupa del rifugio comunale e di quello,
appunto,
dell’associazione. Quattrocento cani in tutto,
mese
più mese meno. Tiziana, o “Titti” come la chiamano, ha
contribuito
a salvare la vita di centinaia di animali, facendoli
curare,
sfamandoli, dandoli in adozione o portandoseli direttamente
a
casa. È la memoria storica di un pianeta di volontari
che
da lei ha imparato moltissimo.
“FANTA
ERA UN CANE PER CIECHI–racconta
–, uno di quelli
che
si vedono per strada accompagnare le persone ed evitare
loro
di finire sotto una macchina. Per tutta la vita ha aiutato un
signore,
ha vissuto con lui, ‘lavorando’ come dicono gli uomini.
Ma
sa, i cani fanno poca differenza. Per loro conta il
branco,
cioè la famiglia, e la funzione che devono svolgere al
suo
interno. Per questo immagini cosa deve aver provato Fanta
la
mattina in cui è stato deciso che non serviva più, che era
diventata
troppo vecchia. L’hanno portata in canile e, senza
neanche
guardarla negli occhi, l’hanno lasciata lì. L’hanno
sfiancata,
poverina, ma nell’animo”. La voce di Tiziana non
maschera
la rabbia nei confronti di tanto disamore. Fanta,
però,
non poteva essere
lasciata
in canile, perché si
sarebbe
lasciata morire.
Così
una volontaria di
buona
volontà – e al Csa
di
Modena ce ne sono tanti
– se
l’è portata a casa.
“Ve
ne potrei raccontare a
decine,
di storie come
questa
– prosegue “la”
Titti
–. Da noi vengono
mandati
anche molti cani
sequestrati
per maltrattamenti.
Spesso,
purtroppo,
arrivano
dal Sud Italia.
Un
paio di mesi fa, dopo
11
anni di canile, è stato
adottato
Ben Hur. Lo abbiamo
chiamato
così perché
ci
è sembrato subito
un
combattente, attaccato
alla
vita con tutte le sue
forze.
Undici anni fa era
stato
trovato su una spiaggia
calabrese,
vicino alla riva.
Incaprettato.
Era cucciolo, aveva
quattro
o cinque mesi di vita.
Se
non fosse stato visto e salvato,
sarebbe
annegato. Ma quanta
cattiveria
ci vuole per fare
una
cosa del genere? Lo abbiamo
dovuto
sottoporre a un delicato
intervento,
perché le
zampe
posteriori erano state
gravemente
danneggiate dalla
posizione
in cui lo avevano
messo”.
Ben Hur adesso si gode
il
caldo della sua cuccia, finalmente,
in
una famiglia.
“TILLY,
una specie di
Pinscher,
era
nel canile di Amantea –rac -
conta
ancora Tiziana –, che poi
è
stato chiuso. L’avevano messo
in
un recinto con alcuni simil-
pastori.
Il problema è che Tilly era focomelico, aveva una
zampetta
non sviluppata. Quando ce l’hanno portato aveva
tre
anni e mezzo ed era largo come la sua spina dorsale. È
rimasto
sotto flebo per un sacco di tempo, i veterinari hanno
dovuto
reidratarlo e fargli prendere peso. Poi hanno deciso di
amputargli
la zampetta focomelica perché, camminando, la
strisciava
a terra”. Oggi Tilly ha 14 anni e una casa in cui, anche
su
tre zampe, è il re. Al CSA per alcuni anni è stata la volta dei
pitbull,
sequestrati alla camorra che li fa combattere. Vivevano
in
box singoli, non potendo essere messi assieme agli
altri.
“Gina –spiega Tiziana –, 5 anni, aveva combattuto poco
e
figliato tanto. Era una forza della natura e si era innamorata
di
una volontaria, Raffaella. Amore ricambiato. Con l’aiuto di
un
educatore, dopo alcuni mesi riuscimmo ad aprire il box di
Gina
per farla stare insieme con altri cani”. Titti sa che la sua
passione
ha contribuito a salvare tanti cani. Ma sa anche che,
dopo
di lei, serviranno altre migliaia di “Tiziana”: “Scrivete
che
le femmine vanno sterilizzate. Oltre a prevenire i tumori,
la
sterilizzazione è l’unica vera alternativa ai canili”.
Si.
D’O. il fatto quotidiano 27 ottobre 2014
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