ha
provato a contattare le centrali operative
di
112 e 113 per una dozzina di volte,
ma
non le ha mai risposto nessuno. Per
fortuna
non è andato a vuoto il tentativo con il
118,
i cui operatori hanno tranquillizzato la
ragazza,
aiutandola a superare una situazione di
emergenza.
È capitato ieri mattina a una giovane
incinta
che abita nella periferia di Pontinia.
La
ragazza in stato interessante chiedeva aiuto
perché
ieri mattina, affacciandosi dalla finestra
di
casa sua, ha visto davanti al cancello un
cittadino
stranieri, presumibilmente indiano,
che
chiedeva aiuto con le braccia insanguinate.
Dalle
parole di aiuto pronunciate dall’uomo,
alla
ragazza sembrava di sentir parlare di un
bambino
e così ha iniziato a temere che fosse
successo
un brutto incidente. In pochi istanti è
stata
presa dall’agitazione, complice anche lo
stato
interessante. e ha pensato di telefonare a
112
e 113 per chiedere aiuto, quantomeno per
avere
un consiglio su come comportarsi. E invece
non
le ha risposto nessuno. Con ricadute sul
suo
stato emotivo.
La
situazione, per la ragazza, è andata via via
tranquillizzandosi
quando ha provato a chiamare
la
centrale operativa dell’Ares 118 e gli
operatori
l’hanno aiutata a tranquillizzarsi. In
lei
però è rimasta l’amarezza di non aver trovato
un
aiuto nelle forze dell’ordine dell’ordine, anche
e
soprattutto perché avrebbe potuto trovarsi
in
una situazione di reale pericolo per la sua
incolumità.
A.R.
IL
QUOTIDIANO - Sabato 25 Ottobre 2014
Pontinia
Circeo
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