martedì 30 aprile 2013

Pontinia finalmente una dichiarazione sensata del pd: siamo disposti a lasciare spazio ai giovani

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Isde la contaminazione di arsenico nelle acque del Lazio a un anno dalla valutazione epidemiologica


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acqua-qRiceviamo e pubblichiamo il comunicato dell’(Associazione Italiana Medici per l’Ambiente) in cui si traccia un quadro della situazione relativa alla contaminazione da  nelle acque del Lazio
a un anno dalle conclusioni dello studio di Valutazione Epidemiologica.

Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde: “Ad un anno dalle drammatiche conclusioni dello studio Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio, ancora pochi, inadeguati ed insufficienti gli interventi a tutela della salute delle popolazioni dell’”.

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Nell’aprile del 2012 si concludeva lo studio “Valutazione Epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da Arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio”, realizzato dal Dipartimento di Epidemiologia del Servizio Sanitario Regionale della Regione Lazio

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(http://www.deplazio.net/it/attivita/79 ).

Il 20 ottobre 2012 presso la sede dell’Ordine dei Medici – Chirurghi di Viterbo, la dottoressa Antonella Litta, referente dell’Associazione italiana medici per l’ambiente -Isde (International Society of Doctors for the Environment ) e il dottor Luciano Sordini, segretario della Federazione Italiana Medici di Medicina Generale – sezione di Viterbo, presentavano in una conferenza stampa i dati rilevanti e preoccupanti di questo studio circa mortalità e malattie correlate all’esposizione all’arsenico nei cittadini residenti in tutti i comuni interessati della Provincia di Viterbo.

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Questo studio documenta una situazione sanitaria estremamente grave e preoccupante in particolare nell’Alto Lazio e si legge a pag 42 : “l’indagine evidenzia eccessi di incidenza e mortalità nei Comuni con livelli stimati per il periodo 2005-2010 per patologie associabili ad esposizione ad arsenico (tumori del polmone e della vescica, ipertensione, patologie ischemiche, patologie respiratorie, diabete)” .

A pagina 8: “I risultati dell’indagine evidenziano alcuni eccessi di mortalità, di prevalenza e di incidenza, per patologie per le quali è stata già evidenziata nella letteratura internazionale un’associazione con esposizione ad Arsenico (gruppo di comuni a maggior esposizione nella provincia di Viterbo: Caprarola, Castel Sant’Elia, Civita Castellana, Fabrica di Roma, Carbognano, Capranica, Nepi, Ronciglione) e nei comuni esposti della provincia di Latina.

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E nelle conclusioni: “ I risultati indicano la necessità di un continuo monitoraggio dei livelli di contaminazione da As delle acque e di interventi di sanità pubblica per assicurare il rispetto dei limiti previsti dalla legislazione attualmente in vigore (direttiva 98/83/EC, As<10 g="" h4="">

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Ad un anno di distanza dalla conclusione di questo studio al quale si aggiungono anche i risultati della ricerca “Arsenico urinario speciato quale biomarcatore dell’esposizione alimentare all’arsenico inorganico in popolazioni residenti in aree ricche di arsenico nel Lazio”, che confermano la contaminazione da arsenico anche attraverso gli alimenti, l’Associazione italiana medici per l’ambiente di Viterbo deve purtroppo continuare a denunciare l’inadeguatezza, l’insufficienza e la quasi totale assenza di interventi a tutela della salute delle popolazioni dell’Alto Lazio.

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L’Isde di Viterbo chiede pertanto che si avviino subito programmi di prevenzione relativi alle patologie correlate all’esposizione cronica all’arsenico e al fluoro ed evidenziate dal succitato lavoro di ricerca, studi di tipo osservazionale dello stato di salute delle popolazioni e in particolare dello stato di salute dei bambini, anche per i noti effetti tossici e cancerogeni dell’arsenico sullo sviluppo neurocerebrale fetale e pediatrico.

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E’ necessario che si rispetti subito, in concreto e finalmente il diritto alla salute come sancito dall’articolo 32 della Carta costituzionale e le vigenti disposizioni di legge in materia di potabilità e salubrità delle acque ovvero: realizzare interventi rapidi e risolutivi per la completa dearsenificazione delle acque ad uso potabile e per l’avvio di una informazione corretta e diffusa rivolta a tutti i cittadini delle aree interessate e in particolare per quelli residenti nei Comuni dell’Alto Lazio interessati da questa problematica, e nelle scuole, negli ambulatori medici, nelle strutture militari e carcerarie; nella fase di realizzazione degli impianti, che appare ancora molto lontana e problematica nella maggior parte dei casi, utilizzare immediatamente forme alternative di approvvigionamento idrico, anche mediante autobotti, per tutta la popolazione e in particolare per le donne in gravidanza, i neonati, i bambini, i malati e le industrie alimentari.

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E’ da tenere sempre ben presente infatti che l’arsenico è classificato dall’Agenzia internazionale di ricerca sul cancro (I.A.R.C.) come elemento cancerogeno certo di classe 1 e posto in diretta correlazione con molte patologie oncologiche e in particolare con il tumore del polmone, della vescica, del rene e della cute; una consistente documentazione scientifica lo correla anche ai tumori del fegato e del colon.

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E che sempre l’assunzione cronica di questo elemento tossico e cancerogeno, è indicata anche quale responsabile di patologie cardiovascolari; neurologiche; diabete di tipo 2; lesioni cutanee; disturbi respiratori; disturbi della sfera riproduttiva e malattie ematologiche.

E’ per queste ragioni che il Decreto Legislativo 31/2001, in recepimento della Direttiva europea 98/83 fissava già da allora il limite massimo del contenuto di arsenico in 10 microgrammi/litro, per le acque destinate ad uso potabile e per il loro utilizzo nelle preparazioni alimentari e per queste stesse ragioni che l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) raccomanda valori di arsenico il più possibile prossimi allo zero.


Associazione italiana medici per l’ambiente – Isde

(International Society of Doctors for the Environment) di Viterbo

Viterbo, 16 aprile 2013

Per comunicazioni: isde.viterbo@gmail.com, tel.3383810091

il dramma della diossina nel latte materno anche nel Molise


[su GreenStyle] L’inquinamento mina alla , soprattutto a quella dei più piccoli. A Venafro, in provincia di Isernia, sarebbe stata rilevata della  nel latte materno. Un grave pericolo per i tanti neonati della zona, così come per tante mamme preoccupate. http://asud.net/10227/
A denunciarlo è il comitato “Mamme per la salute” della città molisana, sulla base di alcuni campioni analizzati del latte di alcune donne in periodo di allattamento. Le analisi, condotte dal Consorzio Interuniversitario Nazionale la Chimica per l’Ambiente di Marghera, sono state effettuate su campioni prelevati lo scorso gennaio. Sebbene i dati specifici non siano apparsi sulla stampa, pare che la concentrazione di diossina sia più elevata di quanto normalmente ipotizzato, tanto da poter essere dannosa per i lattanti.
Lo scorso anno la diossina è stata rilevata anche in un paio di allevamenti bovini della zona, soprattutto nei prodotti alimentari derivanti dalla mucca. Sebbene l’origine non sia stata ancora del tutto chiarita, sarebbe l’inquinamento atmosferico il responsabile della contaminazione e, per questo motivo, le istituzioni si sono subito offerte per intensificare i controlli e verificare la qualità dell’aria.
Un’emergenza ambientale e sanitaria che ha richiesto l’intervento del Presidente della Regione, Paolo Frattura, il quale ha promesso verifiche a tappeto dei tassi di inquinamento, compresa l’analisi dettagliata delle polveri sottili. Oltre a questo proposito, verrà attivato un servizio di monitoraggio sistemico del latte materno.
La diossina, divenuta famosa per il disastro di Seveso negli anni ’70, è una sostanza organica altamente dannosa, capace di alterare il normale equilibrio ormonale del corpo, provocando alla lunga tumori, problemi respiratori e malfunzionamenti agli organi interni. In tempi recenti la sua emissione è stata associata alla bruciatura illecita di sostanze di scarto, in particolare durante la situazione d’emergenza dei rifiuti nella Regione Campania.

la truffa del biogas vuole sottrarre altri 400 mila ha all'agricoltura


Per chiarire anche la discussione sulla legge "rifiuti zero" è bene ricordare cosa vogliono i biogassisti: "scarti" (spesso concimi organici, residui colturali preziosi per non impoverire il terreno di sostanza organica, materie utilizzabili per la bioedilizia per non parlare del compostaggio), Forsu, ma anche 400 mila NUOVI ETTARI di colture dedicate che sottrarranno terra alla produzione di cibo in un paese che è autosufficiente solo per il 40% e con la prospettiva che i cinesi e gli altri emergenti si accaparrino le risorse alimentari del pianeta.  
http://sgonfiailbiogas.blogspot.it/2013/04/scarti-e-400-mila-nuovi-ettari-per-il.html

fonte: http://energia24club.it/articol/0,1254,51_ART_152461,00.html
L'Italia non promuove abbastanza il biogas
Secondo il Consorzio italiano biogas, servono regole più chiare per sviluppare le bioenergie nel nostro Paese

26 Febbraio 2013

Tra le richieste periodicamente inviate dalle associazioni dell’energia al mondo politico, è di nuovo il turno del Cib, Consorzio italiano biogas. In un periodo delicatissimo per il futuro mix italiano delle fonti (il prossimo Governo confermerà la Strategia nazionale varata dall’esecutivo Monti?), il consorzio ha ricordato i numeri delle bioenergie nello Stivale. Come si legge in un comunicato dei giorni scorsi giorni, il nostro Paese potrebbe generare circa otto miliardi di metri cubi di biogas, raddoppiando così la produzione italiana di metano, «abbattendo sensibilmente la dipendenza dall’export e contribuendo a far crescere il Pil dell’agricoltura del 5%, pari a 2 miliardi di euro l’anno».

Il biogas, ha spiegato il presidente del Cib, Piero Gattoni, potrebbe così coprire il 10% dei consumi attuali in Italia di "oro azzurro", utilizzando 400.000 ettari di terreni e i residui delle biomasse (scarti agricoli, sottoprodotti, effluenti zootecnici). L’industria italiana del settore, ha poi aggiunto Gattoni, è la seconda in Europa dopo la Germania; potrebbe creare una filiera d’eccellenza nell’economia verde a livello mondiale, «grazie a una delle reti del gas più diffuse, un sistema di generazione elettrica tra i più moderni e il sesto posto nel mercato internazionale dell’autotrazione a metano». A patto, però, che il prossimo Governo assicuri norme chiare e stabili: sviluppo del biometano, investimenti pubblici per progetti di cooperazione tra centri di ricerca italiani ed europei, regole omogenee su tutto il territorio nazionale per l’utilizzo del digestato (il sottoprodotto della digestione anaerobica che degrada le biomasse), sono tutti aspetti ancora da definire.

fronte antidiossina da Taranto a Bruxelles"chiediamo all'Europa la tutela negata dall'Italia"


Obiettivo Bruxelles, Marescotti e Matacchiera: “Chiederemo all’Europa la tutela negata da Italia»


TARANTO - Ottenere dall’Europa l’attenzione negata dall’Italia. E’ questo il nuovo fronte per il Fondo Antidiossina onlus e Peacelink. La priorità è, come sempre, la tutela della salute. «Abbiamo sollecitato il Parlamento Europeo a continuare a garantire le proprie attenzioni sulla questione Ilva – hanno spiegato questa mattina in conferenza stampa Fabio Matacchiera e Alessandro Marescotti – è fondamentale sottolineare che il ruolo del Parlamento Europeo è molto importante, in quanto “forum di espressione” dei popoli europei».
I due ambientalisti sono già in contatto con il Gabinetto del Presidente del Parlamento europeo. Da fonti attendibili, hanno saputo che  il presidente Martin Schultz sta seguendo attentamente la questione ambientale tarantina ed è a conoscenza dei fatti specifici indicati dalle due associazioni nei giorni scorsi.
«Sappiamo, da vie informali,  che c’è una Commissione del Parlamento Europeo che sta investigando proprio sulle vicende Ilva – hanno aggiunto Marescotti e Matacchiera – abbiamo contattato il presidente Schultz, ed informato al riguardo gli stessi parlamentari europei italiani e tra questi il vice presidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella. Molto attenti si sono dimostrati anche diversi parlamentari stranieri, in particolare quelli tedeschi e lussemburghesi”.
Tra le iniziative illustrate oggi, anche una lettera al Commissario Europeo per l’Ambiente, Janez Potocnick, e al Direttore Generale per l’Ambiente, Karl Falknenberg. «In questa lettera – hanno spiegato – abbiamo messo in evidenza  i dati reali della situazione di Taranto ed esortato la Commissione ad approfondire le investigazioni che riguardano il disastro ambientale e sanitario della città ionica. Tutto ciò, al fine di poter far applicare maggiori controlli, restrizioni e di avviare le procedure previste per la eventuale violazione delle direttive europee. In particolare, abbiamo fatto riferimento alla Direttiva EU 75/2010 che fissa delle prescrizioni per quanto riguarda le emissioni industriali».
Ora Marescotti e Matacchiera attendono una convocazione a Bruxelles per illustrare direttamente le proprie istanze. «Evidenzieremo con dovizia di particolari la non osservanza della norma europea che sancisce il principio “chi inquina paga” (art. 1 della direttiva europea n. 35 del.2004) – hanno annunciato – metteremo in mora tutti gli enti italiani che sono tenuti a far rispettare questo principio e non lo hanno fatto. La bonifica del quartiere Tamburi avverrà senza il coinvolgimento della fonte inquinante. Non vogliamo che siano i cittadini a pagare per i danni causati da altri. E’ qualcosa che non possiamo assolutamente accettare».
Alessandra Congedo per InchiostroVerde

lunedì 29 aprile 2013

come rimuovere e bonificare amianto in sicurezza e risparmiando: l'esempio di Mirabello Monferrato


Bonifica dall'amianto, informazioni e documenti
La bonifica dell’amianto è possibile
L’esperienza del Comune di Mirabello Monferrato


Scarica tutti i documenti allegati, cliccare qui http://www.comune.mirabellomonferrato.al.it/index.php?id_testo=202
Bonificare significa
  • Miglioramento
    • Migliorare le strutture, il patrimonio pubblico e privato
    • Migliorare la qualità della vita
  • Salute
    • La fibra di amianto è killer
    • La fibra di amianto è un problema oggi e una minaccia domani
  • Competitività e appetibilità del territorio
    • La bonifica rende più sicuro e attrattivo il territorio
L’impegno del Comune di Mirabello
  • Sportello
    • Informa, assiste, aggiorna, controlla
    • Eroga i contributi
  • Incentivi
    • Contributi economici ai cittadini residenti
    • Azzeramento della tassa di occupazione di suolo pubblico
  • Bonifica edifici pubblici
    • Interventi su tutti i siti di proprietà comunale
  • Censimento
    • Prima censimento di tutti i manufatti contenenti cemento-amianto condotto dal Comune nel 2011
    • Secondo censimento di tutti i manufatti contenenti cemento-amianto condotto da Comune, Città di Casale Monferrato, ARPA, ASL nel 2012
  • Incontri e formazione
    • Lettere
    • Uno/due incontri pubblici con la popolazione ogni anno
Sportello amianto
Cosa fa
  • Fornisce informazioni di ogni tipo sulle modalità di smaltimento dell'amianto e per la richiesta contributi
  • Assiste in ogni passaggio burocratico il cittadino
  • Spiega al cittadino quali siano i criteri, le procedure e le precauzioni da assumere e utilizzare per rimuovere piccole quantità di amianto in proprio
  • Fornisce l'elenco delle imprese della Provincia abilitate alla bonifica
  • Contatta l'ASL e l'ARPA per fissare sopralluoghi per la verifica della presenza di amianto e polverino
  • Contatta l'ente gestore della discarica amianto del territorio casalese, COSMO spa, azienda partecipata, per il ritiro dell'amianto. Il ritio è gratuito fino a 40mq, in convenzione per quantitativi maggiori
  • Eroga i contributi economivi comunali cumulativi a quelli ministeriali, azzera la tassa di occupazione del suolo pubblico, dimezza i diritti di segreteria
  • Compila e si occupa di seguire la domanda di richiesta di contributo ministeriale
Chi e quando
  • Tutti i mercoledì dalle 9 alle 11 e i giovedì dale 16 alle 18, Ufficio Tecnico, primo piano. Impiegato responsabile: Carla Demagistri
Contributi
Cosa deve fare il cittadino
  • Compilare il modulo fornito in Comune
  • Consegnare i permessi necessari per eseguire gli interventi edilizi,compresi la bonifica e lo smaltimento dell’amianto
  • Adottare (lui o meglio l'impresa) misure necessarie per garantire sicurezza sia dei lavoratori che dell’ambiente  esterno
  • Presentare comunicazione di ultimazione bonifica  allegando, dove presente, attestazione del Direttore dei lavori sulla regolarità delle opere eseguite
Tipologie di lavori ammissibili
  • Ristrutturazione o demolizione strutture rivestite d’amianto,demolire ed eventualmente sostituire isolamenti per pareti e controsoffitti contenenti amianto …
Termini ed entità
  • Il termine di presentazione delle domande relative ai fondi dell’anno di riferimento è il 30 novembre do ogni anno.
  • Il contributo economico è pari al 20 % delle spese sostenute, con un importo massimo pari a 300 euro.
  • L'esenzione dalla tassa di occupazione del suolo pubblico per la posa dei ponteggi è totale.
  • I dirittti di segreteria sono ridotti del 50%
Esempio di esenzione
  • ponteggio lunghezza metri 12 larghezza metri 1,2: totale di mq. 14,4 durata 8 giorni. Tariffa dovuta 0,88 al mq. Conteggio 0,88 X 14,4 mq. x 8 giorni = euro 101,37
I numeri aggiornati a gennaio 2013:
  • 6 incontri pubblici con la popolazione con la partecipazione di tecnici, esperti, medici
  • 2 lettere inviate ai cittadini
  • 2 censimenti, nel 2011 e nel 2012
  • 2 siti comunali bonificati. Un sito in avvio di bonifica. Ultimi due siti previsti tra il 2013 e 2014
  • 132 cittadini hanno denunciato nei censimenti del 2011 e del 2012 circa 28000 mq di manufatti contenenti amianto
  • 52 cittadini hanno bonificato la propria proprietà per un totale di circa 15000 mq
La distribuzione di manufatti contenenti amianto comprende situazioni sia di piccole quantità tra i 10 e i 50 metri quadri relative a garage, tettoie; sia di più grandi quantità di 1500 – 2000 mq di capannoni agricoli o artigianali.
Dopo gli importanti risultati ottenuti con i censimenti, l’attività dello sportello sta proseguendo con incontri mirati ad accompagnare e a suggerire le scelte migliori ai cittadini che hanno denunciato il possesso di manufatti con amianto. IL criterio è quello di evitare l’entrata in gamba tesa, ma di accompagnare, informare i cittadini in modo da crescere nella consapevolezza e responsabilità comune su questo tema di grave impatto sanitario, ambientale ed economico.
E’ un percorso quotidiano da fare come comunità, con decisione e impegno, ma con solidarietà e metodo. Questo è stato lo stile che abbiamo intrapreso fin dal 2009. E’ fondamentale informare e accompagnare i cittadini, ma senza far sentire nessuno in colpa per il fatto di avere un manufatto contenente amianto. L’unica colpa, riconosciuta il 13 febbraio a Torino, è di chi sapendo la pericolosità di questo materiale ne promuoveva la lavorazione e la vendita assicurandone la non pericolosità. – Luca Gioanola
    Documenti allegati
    Scarica tutti gli allegati, cliccare qui http://www.comune.mirabellomonferrato.al.it/index.php?id_testo=202
    Delibere
    • 113/2009 – Approvazione, in via tecnica, progetto lavori bonifica amianto edifici comunali e approvazione stralcio progettuale esecutivo
    • 063/2011 – Concessione contributi “per incentivi di bonifica di edifici contenenti amianto”
    • 023/2012 – riduzione diritti di segreteria per gli interventi edilizi riguardanti l’eliminazione dell’amianto nelle sue svariate tipologie
    Regolamento
    • 2011_regolamento_concessione_contributi
    Ordinanza
    • 2011_ordinanza_censimento. Ordinanza consegnata a tutti i cittadini.
    Altro
    • 2009_EMAS_politica_ambientale
    • 2010_presentazione_cittadini. Presentazione powerpoint
    • 2011_comunicato_ordinanza_amianto. Lettera di Comunicato stampa.
    • 2011_lettera_incontro_pubblico. Lettera consegnata a tutti i cittadini.
    • 2012_comunicato_festival_cittadinanza
    Manifesti
    • 2009_locandina_sportello_amianto
    • 2009_locandina_incontro_pubblico
    -Era importante rendere pubblico non solo il regolamento e le procedure, ma anche tutto quel materiale, come lettere per i cittadini, presentazioni per incontri pubblici, che potesse servire per approfondire maggiormente il tema e permettere ad altri enti, Comuni di elaborarlo e adattarlo alle proprie esigenze. Un’esigenza che abbiamo sentita forte dopo l'intervento al Festival della cittadinanza di Padova dove parlammo di bonifica amianto ad amministratori di tutta Italia. Nel nostro territorio siamo tutti informati e oramai molto attivi e sensibili, grazie a una ottima sinergia tra Comuni, associazioni, enti. Ma fuori dal Monferrato, la percezione e la consapevolezza del rischio sono bassissime. Necessario insistere, divulgare. Un esempio, abbiamo di recente tutti negli occhi i video che, nella desolazione della distruzione dei terremoti in Emilia, mostrano i tanti manufatti rotti di amianto a terra, tra gli operatori che senza protezioni svolgono le operazioni di rimozione. - Luca Gioanola, sindaco e Mafalda Gabriele, assessore. 
    L'esperienza del Comune di Mirabello Monferrato è riportata anche nel libro "Viaggio nell'Italia della buona politica", Einaudi, di Marco Boschini, coordinatore nazionale dell'Ass. dei Comuni Virtuosi.

    Pontinia ladri scatenati svaligiata una villetta a Quartaccio

    http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130429latina/index.html#/14/ Latina prendevano case in affitto e le rivendevano http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/130429latina/index.html#/2/

    domenica 28 aprile 2013

    l'esempio di Mirabello Monferrato: sportello bonifica amianto


    SPORTELLO BONIFICA AMIANTO

    Tribunale di Torino
    Con la troupe della trasmissione Report di RAI 3 http://www.sicurezzaelavoro.org/mirabello15feb13.html
    Un incontro pubblico sullo Sportello Bonifica Amianto 
    Sicurezza e Lavoro è a Mirabello Monferrato venerdì 15 febbraio 2013 
    Dopo la prima udienza del maxi processo d’appello Eternit del 14 febbraio al Tribunale di Torino e la partecipazione alla contestuale assemblea italo-franco-belga delle vittime dell’amianto, Sicurezza e Lavoro continua a occuparsi delle tematiche legate alla fibra killer in un incontro a Mirabello Monferrato (Alessandria).
    Venerdì 15 febbraio alle ore 21.00, presso la Salone dell'Oratorio del Comune di Mirabello, si svolge infatti un confronto pubblico con la cittadinanza sullo Sportello Bonifica Amianto, istituito nell’ottobre del 2009 dall’amministrazione locale.
    A seguire i lavori interverrà una troupe della trasmissione televisiva di Report – RAI 3, testata giornalistica diretta da Milena Gabanelli, che racconterà le buone pratiche messe in atto da Mirabello (che fa parte dell’Associazione dei Comuni Virtuosi), in particolare nel campo della bonifica ambientale dell’amianto.
    L’incontro, moderato dal direttore della rivista Sicurezza e Lavoro Massimiliano Quirico, è un’occasione per fare il punto sulle attività dello Sportello che da oltre tre anni accompagna e agevola i cittadini del paese nel percorso di individuazione e bonifica dell’amianto. Un’eccellenza monferrina che è già stata imitata da altri Comuni d’Italia (in Piemonte, Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, ecc.) che si stanno attivando per offrire un analogo servizio.
    Si parlerà anche del processo Eternit e dello stato attuale della ricerca scientifica sul mesotelioma pleurico e sulle malattie asbesto correlate.
    Interverranno, oltre al direttore Massimiliano Quirico, il sindaco di Mirabello Luca Gioanola, la responsabile dello Sportello Amianto Carla Demagistri, la presidente dell’Afeva (Associazione Famigliari e Vittime Amianto) Romana Blasotti Pavesi, il coordinatore della vertenza amianto Bruno Pesce, il direttore del Centro Amianto Piemonte Massimo D’Angelo, il sindacalista CISL Luciano Bortolotto, il sindacalista UIL Luigi Ferrando, la scrittrice Assunta Prato e l’illustratrice Gea Ferraris.
    L’evento sarà introdotto dal Consiglio Comunale dei Bambini di Mirabello Monferrato, che interpreteranno con letture e disegni alcuni brani della favola “Attenti al polverino!” scritta da Assunta Prato e illustrata da Gea Ferraris.
    Ingresso libero.
    Ai partecipanti verranno distribuite gratuitamente copie dell’ultimo numero di Sicurezza e Lavoro (archivio on line suwww.sicurezzaelavoro.org/archivio.html).
    Sostieni Sicurezza e Lavoro e le sue iniziative con una donazione, con Paypal o carta di credito o Postepay: 
     
    Torino, 15 febbraio 2013
    http://www.comunivirtuosi.org/news-dai-comuni-associati/territorio/news-dai-comuni-associati/bonifica-dall-amianto-a-mirabello-monferrato


    Bonifica dall'amianto a Mirabello Monferrato Featured

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    amianto-stop
    Il censimento dei manufatti, la valutazione sulla stato di conservazione, la bonificaLo sportello comunale per assegnare contributi, dare informazioni, sollevare il cittadino dall'iter burocratico e accompagnare il cittadino nelle scelte.
    Il Comune di Mirabello Monferrato è impegnato nella bonifica dall'amianto. Da ottobre 2009 ha aperto uno "sportello amianto" dove i cittadini possono richiedere informazioni, supporto nella procedura di bonifica e fare domanda per contributi. L'Amministrazione comunale ha predisposto inoltre contributi pari al 20% del costo totale dell'intervento con un tetto massimo pari a 300 euro.  Inoltre per chi dovesse occupare con impalcature il suolo pubblico, è prevista l'esenzione totale della tassa di occupazione. Il 14 gennaio 2011 è stata pubblicata l’Ordinanza sindacale che chiede a tutti i proprietari di immobili con coperture in lastre di cemento amianto e/o con presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, di provvedere, al fine di contribuire ad eliminare condizioni di rischio per  la salute  pubblica,  all’attuazione  delle  azioni di seguito elencate in linea con il D.M. 06/09/1994 e le linee guida regionali e precisamente:
    1) di presentare entro il 30/06/2011, presso lo “Sportello bonifica amianto” di questo Comune, la scheda di censimento allegata all’Ordinanza (Allegati 1 e 2) debitamente compilata; (il termine del censimento è scaduto, ma vengono concessi ulteriori due mesi di tempo ai cittadini per effettuare gli ultimi censimenti del proprio manufatto, prima di far partire i controlli e le eventuali sanzioni)
    2) di elaborare secondo le indicazioni sotto precisate, una valutazione del rischio sullo  stato  di  conservazione  dei  manufatti da presentare entro il 30/12/2011 presso lo “Sportello bonifica amianto” di questo Comune. La valutazione del rischio dovrà stabilire se lo stato di conservazione del materiale presente è classificabile come: a) integro, non suscettibile di danneggiamento; b) integro, suscettibile di danneggiamento; c) danneggiato.
    L’Ordinanza è disponibile presso l’Anagrafe e sul sito www.comune.mirabellomonferrato.al.it. In Comune è disponibile anche l'elenco delle aziende della Provincia di Alessandria abilitate a effettuare lavori di bonifica. 
    Purtroppo la fibra cemento-amianto rappresenta una comprovata causa di asbestosi e di cancro alla pleura. I medici e i ricercatori sono unanimi nell’asserire che non esiste una soglia minima di durata e d’intensità di esposizione per contrarre la malattia. Inoltre, l’incubazione può durare fino a circa quarant’anni. Ogni insediamento presente nel territorio rappresenta una minaccia per i cittadini di oggi e per le future generazioni.
    Il Comune di Mirabello ha impostato, in intesa con l’ASL, altre amministrazioni locali e in linea con le direttive ministeriali e regionali, un cammino da fare un passo alla volta, né con allarmismi né con trafelate imposizioni di bonifica.
    Dall'apertura dello sportello sono stati bonificati circa 30000 mq di coperture contenenti amianto. Un flusso sostenuto di persone si reca in Municipio a chiedere informazioni, a consegnare il modulo del censimento o a chiedere il contributo per la bonifica. 
    Il primo obiettivo importante e propedeutico a tutto il resto è riuscire a sapere, davvero, quanto amianto è presente nel territorio e dove. -Dichiara il Sindaco Luca Gioanola -. Questo entro fine dell'estate 2011. Entro fine anno sarà poi importante conoscere lo stato di conservazione dei manufatti. Per tutto il 2012 l’Amministrazione e gli uffici comunali accompagneranno, senza obbligare, il cittadino nell’individuazione della soluzione di bonifica migliore da un punto di vista ambientale, sanitario ed economico, grazie all’attività dello sportello, l’erogazione degli incentivi, la collaborazione con Casale Monferrato e la disponibilità della discarica di Casale a raccogliere i manufatti di amianto del nostro territorio con importanti agevolazioni.
    http://www.ecologistiecivici.it/ultime-dai-bloggers/item/4482-bonifica-dallamianto-a-mirabello-monferrato.html

    Bonifica dall'amianto a Mirabello Monferrato

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    amianto-stop
    Il censimento dei manufatti, la valutazione sulla stato di conservazione, la bonificaLo sportello comunale per assegnare contributi, dare informazioni, sollevare il cittadino dall'iter burocratico e accompagnare il cittadino nelle scelte.
    Il Comune di Mirabello Monferrato è impegnato nella bonifica dall'amianto. Da ottobre 2009 ha aperto uno "sportello amianto" dove i cittadini possono richiedere informazioni, supporto nella procedura di bonifica e fare domanda per contributi. L'Amministrazione comunale ha predisposto inoltre contributi pari al 20% del costo totale dell'intervento con un tetto massimo pari a 300 euro.  Inoltre per chi dovesse occupare con impalcature il suolo pubblico, è prevista l'esenzione totale della tassa di occupazione. Il 14 gennaio 2011 è stata pubblicata l’Ordinanza sindacale che chiede a tutti i proprietari di immobili con coperture in lastre di cemento amianto e/o con presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, di provvedere, al fine di contribuire ad eliminare condizioni di rischio per  la salute  pubblica,  all’attuazione  delle  azioni di seguito elencate in linea con il D.M. 06/09/1994 e le linee guida regionali e precisamente:
    1) di presentare entro il 30/06/2011, presso lo “Sportello bonifica amianto” di questo Comune, la scheda di censimento allegata all’Ordinanza (Allegati 1 e 2) debitamente compilata; (il termine del censimento è scaduto, ma vengono concessi ulteriori due mesi di tempo ai cittadini per effettuare gli ultimi censimenti del proprio manufatto, prima di far partire i controlli e le eventuali sanzioni)
    2) di elaborare secondo le indicazioni sotto precisate, una valutazione del rischio sullo  stato  di  conservazione  dei  manufatti da presentare entro il 30/12/2011 presso lo “Sportello bonifica amianto” di questo Comune. La valutazione del rischio dovrà stabilire se lo stato di conservazione del materiale presente è classificabile come: a) integro, non suscettibile di danneggiamento; b) integro, suscettibile di danneggiamento; c) danneggiato.
    L’Ordinanza è disponibile presso l’Anagrafe e sul sito www.comune.mirabellomonferrato.al.it. In Comune è disponibile anche l'elenco delle aziende della Provincia di Alessandria abilitate a effettuare lavori di bonifica. 
    Purtroppo la fibra cemento-amianto rappresenta una comprovata causa di asbestosi e di cancro alla pleura. I medici e i ricercatori sono unanimi nell’asserire che non esiste una soglia minima di durata e d’intensità di esposizione per contrarre la malattia. Inoltre, l’incubazione può durare fino a circa quarant’anni. Ogni insediamento presente nel territorio rappresenta una minaccia per i cittadini di oggi e per le future generazioni.
    Il Comune di Mirabello ha impostato, in intesa con l’ASL, altre amministrazioni locali e in linea con le direttive ministeriali e regionali, un cammino da fare un passo alla volta, né con allarmismi né con trafelate imposizioni di bonifica.
    Dall'apertura dello sportello sono stati bonificati circa 30000 mq di coperture contenenti amianto. Un flusso sostenuto di persone si reca in Municipio a chiedere informazioni, a consegnare il modulo del censimento o a chiedere il contributo per la bonifica. 
    Il primo obiettivo importante e propedeutico a tutto il resto è riuscire a sapere, davvero, quanto amianto è presente nel territorio e dove. -Dichiara il Sindaco Luca Gioanola -. Questo entro fine dell'estate 2011. Entro fine anno sarà poi importante conoscere lo stato di conservazione dei manufatti. Per tutto il 2012 l’Amministrazione e gli uffici comunali accompagneranno, senza obbligare, il cittadino nell’individuazione della soluzione di bonifica migliore da un punto di vista ambientale, sanitario ed economico, grazie all’attività dello sportello, l’erogazione degli incentivi, la collaborazione con Casale Monferrato e la disponibilità della discarica di Casale a raccogliere i manufatti di amianto del nostro territorio con importanti agevolazioni.