lunedì 29 giugno 2009

Acea e la centrale elettrica a turbogas di Pontinia

Da quale capitolo l'Acea prenderà i soldi per costruire la centrale a turbogas di Mazzocchio a Pontinia?
Qual'è il piano economico e finanziario dell'operazione?
Secondo Milano Finanza (http://www.milanofinanza.it/giornali/preview_giornali.asp?id=1611507&codiciTestate=14)Sciolto il nodo del dg Acea (http://www.milanofinanza.it/quotazioni/quotazioni.asp?step=1&action=ricerca&codiceStrumento=u2ae&titolo=ACEA), arriva Tempesta
Di Andrea Bassi
La soluzione, alla fine, sarà quella interna. Dopo quasi un mese di indiscrezioni su candidati e presunti tali, i vertici di Acea avrebbero deciso di nominare direttore generale Stefano Tempesta, attuale amministratore ....

Ma Stefano Tempesta non è lo stesso tesoriere di Italianieuropei la Fondazione di Massimo D'Alema?
E nell'Acea tra gli azionisti non c'è anche Francesco Gaetano Caltagirone? (è forse il suocero di Casini?).

Quindi, se così fosse, Pontinia avrebbe contro D'Alema (ex DS oggi PD), Alemanno (ex An oggi PDL) e Casini (Udc)?

domenica 28 giugno 2009

l'uomo che sapeva troppo poco

Signornò di Marco Travaglio
da l'Espresso in edicola

Da quando, in via del tutto ipotetica, il suo on. avv. Niccolò Ghedini l’ha definito “utilizzatore finale” di prostitute a sua insaputa, Silvio Berlusconi si staglia come il politico più ingenuo o più sfortunato della storia dell’umanità. Dal 1974 al 1976 ospita nella villa di Arcore un noto mafioso, Vittorio Mangano, intimo del suo segretario Marcello Dell’Utri e già raggiunto da una dozzina fra denunce e arresti, ma lo scambia per uno stalliere galantuomo: anche quando glielo arrestano due volte in casa. Dal 1978 (almeno) al 1981 è iscritto alla loggia deviata P2, convinto che si tratti di una pia confraternita. Dal 1975 al 1983 le finanziarie Fininvest ricevono l’equivalente di 300 milioni di euro, in parte in contanti, da un misterioso donatore, ignoto anche al proprietario: infatti, dinanzi ai giudici antimafia venuti a Palazzo Chigi per chiedergli chi gli ha dato quei soldi, si avvale della facoltà di non rispondere.
Negli anni 80 l’avvocato David Mills crea per il suo gruppo ben 64 società offshore nei paradisi fiscali, ma lui non sospetta nulla, anzi non sa nemmeno cosa sia la capofila All Iberian. Questa accumula all’estero una montagna di fondi neri che finanziano, fra gli altri, Bettino Craxi (23 miliardi di lire) e Cesare Previti (una ventina). Previti, avvocato di Berlusconi, ne gira una parte ai giudici romani Vittorio Metta (nel 1990) e Renato Squillante (nel 1991), ma di nascosto al Cavaliere. Il quale però s’intasca il gruppo Mondadori grazie a una sentenza di Metta, corrotto da Previti con soldi Fininvest. Nei primi anni 90 il capo dei servizi fiscali del gruppo, Salvatore Sciascia, paga almeno tre tangenti alla Guardia di finanza. E nel 1994, quando la cosa viene fuori, il consulente legale Massimo Berruti tenta di depistare le indagini dopo un incontro a Palazzo Chigi col principale. Ma questi non si accorge di nulla (“giuro sui miei figli”). Nemmeno quando Sciascia e Berruti vengono condannati, tant’è che se li porta in Parlamento. Nel 1997-’98 Mills, testimone nei processi Guardia di Finanza e All Iberian, non dice tutto quel che sa e lo “salva da un mare di guai” (lo confesserà al commercialista). Poi riceve 600 mila dollari dal gruppo di “Mr. B”. E Mr. B sempre ignaro di tutto (rigiura sui suoi figli).

Di recente si scopre che il Nostro, nell’ottobre scorso, prese a telefonare a Noemi, una minorenne di Portici, proprio mentre il suo governo varava una legge per stroncare la piaga delle molestie telefoniche (“stalking”). Ma lui scoprì che era minorenne solo quando fu invitato al suo diciottesimo compleanno. Ora salta fuori che Patrizia D’Addario, che trascorse con lui una notte a Palazzo Grazioli, è una nota “escort” barese, pagata da un amico del premier (l’”utilizzatore iniziale”?). Ma lui non ne sapeva nulla, tant’è che in quel mentre il suo governo varava una legge per arrestare prostitute e clienti. E’ sempre l’ultimo a sapere. Può un uomo così ingenuo, o sfortunato, o poco perspicace, fare il presidente del Consiglio?

Centrali elettriche ed errori

Centrali elettriche ed errori
Nel corso degli anni vari enti pubblici (tra questi, per esempio, il ministero per l’ambiente, l’Apat, l’amministrazione provinciale di Latina, il comando dei vigili del fuoco, la soprintendenza) hanno fatto notare errori nei dati progettuali, oppure gli stessi dati erano superati e quindi non attendibili a proposito dei progetti delle centrali elettriche.
Secondo la deontologia aziendale del rispetto delle amministrazioni così come delle istituzioni, dei funzionari, come dei cittadini, delle aziende che si ritengono danneggiate da questi progetti, anziché cercare un accordo, un punto di incontro si è passati alle aule dei tribunali.
Per meglio evidenziare la disponibilità al dialogo e al confronto si è anche proceduto alla richiesta di danni milionari contro istituzioni, enti e addirittura anche le persone fisiche.
Qualcuno di queste istituzioni, per esempio, ha confermato la bontà dei pareri tecnico – scientifico – amministrativo del comune di Pontinia che ha dimostrato l’incompatibilità dei progetti inquinanti con emissioni che andrebbero a peggiorare una situazione già critica.
Difatti i dati scientifici e storici delle malattie dell’apparato respiratorio del comune di Pontinia e del suo comprensorio sono allarmanti con tumori ai vertici provinciali.
Una delle tante conferenze unificate, quella presso la presidenza del consiglio dei ministri, ha confermato sia la validità del parere contrario espresso dal comune di Pontinia, sia la corretta gestione dell’amministrazione provinciale della conferenza AIA-IPPC.
Due dei 4 (per ora) ricorsi contro comune di Pontinia, ministero dell’interno, dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza, ministero dell’interno, corpo nazionale vigili del fuoco, direzione regionale del Lazio, comitato tecnico regionale per il Lazio hanno € 3.925.128,00 di danni così specificati:
- € 2.349.517,00 per valore acquisito dalla fusione;
- € 638.734,00 per acquisto di materiali;
- € 679.808,00 per pareri e consulenze;
- € 113,00 per spese tipografiche;
- € 23.971,00 per indennità di servitù;
- € 36.748,00 per pareri e consulenze;
- € 5.000,00 per spese di progettazione;
- € 54.400,00 per spese di collaboratori;
- € 2.251,00 per contributi INPS;
- € 130.599 per imposte e tasse.
Considerati gli errori da più parte segnalati abbiamo rifatto il totale che è di € 3.921.141,00.
Quindi o qualcuno, tanto per cambiare non sa fare i conti, oppure li ha aumentati anziché € 3.921.141,00 siamo passati a € 3.925.128,00.
Alcune domande sorgono spontanee:
- se questo errore di € 3.987,00 fosse stato fatto da un’azienda municipalizzata o da un’azienda che fornisce pubblici servizi (per esempio acqua, rifiuti, energia) come può il cittadino- consumatore (o un’azienda) difendersi?
- E se il cittadino – consumatore (o un’azienda) fidandosi di un’azienda pubblica non controlla i conti e paga in più € 3.987,00 di bolletta (annua, trimestrale o mensile)?
- Questo errore contabile a quale capitolo sopra riportato è da riferire? A quello per pareri e consulenze (tra l’alto computate 2 volte è un altro errore?) oppure per collaboratori? Non è stato pagato troppo per qualcuno che fa grossolani errori contabili?
- Se l’errore l’avesse fatto un’azienda pubblica secondo il ministro competente si potrebbe trattare di errore punibile? E in che modo?
- Premesso che, notoriamente, la percentuale dei contributi Inps per un’azienda, è abbastanza consistente, rispetto alle somme erogate, come si giustifica che è solo 0,29%?
- Come mai le spese per imposte e tasse sono solo, per esempio, il 5,55% del valore di acuisto per fusione senza contare le altre voci?
- Si parla di ben 638.734,00 € per acquisto di materiali. Di quali materiali? Vuol forse dire che sono iniziati i lavori in assenza di regolare permesso? Oppure che è stato effettuato un acquisto prima che lo stesso venga concesso? Si tratta di incauto acquisto?
- Passando agli onorari professionali sappiamo che il costo di progettazione può essere di circa il 5% del valore dell’opera, in questo caso se sono stati pagati € 5.000,00 per progettazione vuol dire che il valore dell’intera opera è di € 100.000,00?
- Se è stato sbagliato palesemente il totale quale garanzia possiamo avere dei parziali, visto che manca qualsiasi pezza d’appoggio a quanto dichiarato nel ricorso?
- Forse dal conto di cui sopra mancano 200,00 € per acquistare una semplice calcolatrice da tavolo?
Giorgio Libralato

sabato 27 giugno 2009

Le richieste di danni dell’Acea

Le richieste di danni dell’Acea
La società AceaElectrabelProduzione spa ha fatto 3 ricorsi contro comune di Pontinia, ministero dell’interno, dipartimento dei vigili del fuoco, del soccorso pubblico e della difesa civile, direzione centrale per la prevenzione e la sicurezza, ministero dell’interno, corpo nazionale vigili del fuoco, direzione regionale del Lazio, comitato tecnico regionale per il Lazio chiedendo € 3.925.128,00 di danni così specificati:
- € 2.349.517,00 per valore acquisito dalla fusione;
- € 638.734,00 per acquisto di materiali;
- € 679.808,00 per pareri e consulenze;
- € 113,00 per spese tipografiche;
- € 23.971,00 per indennità di servitù;
- € 36.748,00 per pareri e consulenze;
- € 5.000,00 per spese di progettazione;
- € 54.400,00 per spese di collaboratori;
- € 2.251,00 per contributi INPS;
- € 130.599 per imposte e tasse.
A Pontinia siamo abituati ad un dissesto smentito dai conti secondo qualcuno 2+2 anziché 4 faceva un milione.
Quindi oltre a dubitare di certi progetti e documenti, ci siamo abituati a rifare i conti:
sommando con il foglio elettronico
2.349.517,00
638.734,00
679.808,00
113,00
23.971,00
36.748,00
5.000,00
54.400,00
2.251,00
130.599,00
3.921.141,00
Quindi o qualcuno, tanto per cambiare non sa fare i conti, oppure li ha aumentati anziché € 3.921.141,00 siamo passati a € 3.925.128,00.
Chissà perché gli errori contabili, come scriveva il Consiglio di Stato, sempre si ripetono, sempre a danno del comune di Pontinia € 3.987,00 che, pochi o tanti che siano, sempre di errore si tratta.
Se ci si sbaglia a fare un conto facile e banale che Vi invito a rifare, può succedere che ci si sbagli nel progetto un po’ più impegnativo?
Giorgio Libralato

siamo tutti come Silvio

Per tutti il kit Villa Certosa
di Michele Serra
Il governo sta pensando una legge quadro perché tutti gli italiani facciano proprio il senso di ospitalità del nostro premier 'Siamo tutti come Silvio': è la nuova strategia difensiva suggerita da 'Libero', che vede nel premier la summa dei piccoli, simpatici difetti degli italiani: chi di noi non ha mai ricevuto nella sua villa sarda una motonave carica di bagasce? Il governo ha allo studio una legge-quadro che consentirà a tutti i cittadini di
unirsi al clima spensierato e socievole incarnato dal presidente del Consiglio.

Pensionati È previsto un vero e proprio 'kit villa Certosa', anche se proporzionato all'alloggio dell'utilizzatore finale, in genere un bilocale. Ogni pensionato potrà ricevere una prostituita anziana, trasportata su un Ape di Stato, e farle visitare le petunie sul balcone. Un piccolo vulcanetto portatile, grande come un barbecue e alimentato a carbonella, potrà essere acceso nel tinello per brevi momenti: viene fornito con un estintore e due maschere antigas. In omaggio anche un petardo per lo spettacolo serale di fuochi pirici. La vista sul mare è assicurata da un poster. Un fotografo comunale, dal marciapiede di fronte, farà un paio di scatti per dare modo al pensionato di gridare al complotto quando la moglie, rientrando senza preavviso, lo trova nudo che canta 'Vincerò'.

Abbienti L'offerta governativa prevede, in questo caso, molti optional. Nell'offerta 'prestige' la prostituta arriva con la sorella, che cucina qualcosa mentre l'incontro è in atto. Nell'offerta 'executive', oltre alla sorella c'è anche il cognato metronotte, in divisa da lavoro, che assiste all'amplesso dando l'impressione dell'orgia. Il trasporto delle ragazze è assicurato da una piccola flotta di golf-car identiche a quelle di Villa Certosa, che nell'offerta 'platinum' saranno guidate da un funzionario del ministero dei Trasporti. Massimo lusso per l'offerta 'premier': le ragazze arrivano sventolando un biglietto d'aereo anche se sono venute a piedi, e portano una bottiglia di champagne, un esponente del governo ceko in visita ufficiale e un avvocato.


Vip Oltre alla presenza di Topolanek in persona, sono garantite molte ragazze (prenotabili nel taglio 'dozzina' o 'mezza dozzina'); veri viaggi in aereo anche se abitano nello stesso quartiere dell'utilizzatore finale; un cd che imita il suono dell'elicottero; un cantante napoletano; un vero vulcano artificiale, modello Pompei, con lava autentica e comparse che fuggono urlando "si salvi chi può"; e la visita finale, a sorpresa, di un sosia di Berlusconi, che si congratula con il padrone di casa e gli molesta la figlia.

Condomìni Le orge condominiali dovranno essere segnalate all'amministratore, che potrà richiedere il rimborso del 50 per cento dei costi sostenuti: dalla retribuzione del personale femminile all'acquisto di fruste e manette alle spese per la lavanderia. Gli inquilini potranno accoppiarsi liberamente anche nelle parti comuni (androne, vano scale, cortile) avendo cura di rimettere al loro posto gli zerbini e i vasi di piante eventualmente urtati nel corso del rapporto. È vietato l'uso dell'ascensore per trasportare materassi. Il decoro del caseggiato è affidato al buon senso dei partecipanti: sì agli inseguimenti per le scale vestiti da Batman, no ai giochi erotici che prevedono urla sguaiate dopo la mezzanotte.

Surprise Il kit 'surprise' è stato pensato dal premier in persona, ed è molto adatto per clienti spiritosi e amanti dell'insolito. Arriva a casa un enorme scatolone dal quale può uscire qualunque cosa: ballerine di flamenco, travestiti, miss Universo, marinai ubriachi, toreri, tori (nel periodo della monta), alpinisti, preti, olandesine, massaggiatrici cinesi, meteorine. Il padrone di casa farà buon viso a ogni possibile sorpresa, mostrandosi all'altezza di quello spirito di ospitalità che ci ha resi famosi nel mondo, specialmente nella Repubblica Ceka.
(25 giugno 2009)
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/per-tutti-il-kit-villa-certosa/2102980/1&ref=hpsp

venerdì 26 giugno 2009

Modulo di segnalazione divario digitale

Modulo di segnalazione divario digitale
La Regione Lazio - Assessorato Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa, ha intenzione di rendere i cittadini parte attiva del processo di definizione del piano di diffusione della banda larga sul territorio regionale.

A tal fine è stato ideato il modulo "Segnalazione presenza di divario digitale" che consente ai cittadini residenti nella Regione Lazio di segnalare l'impossibilità di attivare una connessione di rete telematica a banda larga presso la propria abitazione o presso il proprio luogo di lavoro.
http://www.regione.lazio.it/web2/contents/consumatori/wordpress/dettaglio.php?id=mod_segnalazione_ddIn alternativa al modulo di segnalazione on-linehttp://www.regione.lazio.it/web2/contents/consumatori/mod_segnalazione_banda_larga/form.php) (, è possibile compilare il modulo cartaceo in allegato, disponibile anche presso le sedi comunali e provinciali, ed inviarlo al fax 06/51684327, oppure a mezzo posta a: Regione Lazio - Assessorato Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa, V. Rosa Raimondi Garibaldi n.7 - 00145 Roma.

Allegati:
Modulo in formato pdf (da compilare e spedire via fax) (pdf 47,08KB)
http://www.regione.lazio.it/binary/web/consumatori_wordpress/mod_segnalazione_dd.pdf

continuano i ricorsi delle centrali elettriche contro il comune di Pontinia

Ormai è un tiro al bersaglio contro il comune di Pontinia, la sua
amministrazione e i suoi cittadini, contro le scelte di programmazione
e di gestione del territorio.
Esproprio dei diritti delle popolazioni locali e tanti saluti
all’autodeterminazione, all’autonomia in barba ai proclami della lega.
Si ripete Golia, i giganti dell’energia, dei rifiuti, della gestione
dell’acqua contro i Davide, poveri cittadini e povere amministrazioni
sempre più deboli.
Ormai sembra che la programmazione territoriale, i piani regolatori
saranno sempre più dettati dai piani di sviluppo e investimento delle
aziende, dagli avvocati, dai tribunali di vario ordine e grado.
Non bastava il ricorso della ditta proponente la centrale a biomasse,
20 milioni di euro di danni contro tutti, amministrazioni, funzionari,
sia nella pubblica funzione che come singole persone e, naturalmente,
secondo la migliore prassi democratica, sospensiva (non concessa) e
ricorso al TAR fissato al 23 luglio.
E’ arrivato quello della ditta proponente la centrale a turbogas,
stavolta si accontentano di 4 milioni di danni, ricorso presidenziale,
sospensiva e ricorso al TAR questa volta rinviato al 23 luglio.
Ma nel caso l’amministrazione comunale e i cittadini non avessero
compreso come si gestisce la democrazia, le scelte territoriali, la
gestione amministrativa ecco altri 2 ricorsi, sempre della ditta che
propone la turbogas.
Entrambi arrivati in comune di Pontinia il 9 giugno, contro comune di
Pontinia, ministero dell’interno, dipartimento dei vigili del fuoco,
del soccorso pubblico e della difesa civile, direzione centrale per la
prevenzione e la sicurezza, ministero dell’interno, corpo nazionale
vigili del fuoco, direzione regionale del Lazio, comitato tecnico
regionale per il Lazio (caspita hanno dimenticato la Croce Rossa e
l’Avis…).
Il primo è contro la deliberazione della giunta comunale n. 92
dell’11/5/2009, il provvedimento del comune di Pontinia prot. N. 7406
del 12.5.9.
Il secondo per motivi aggiunti al RG 267/2009.
Ovviamente la pioggia di ricorsi era stata preannunciata e quindi
prevista, proprio in ossequio al “corretto rapporto con le
amministrazioni e con le popolazioni locali”, alla “collaborazione e
al rapporto di reciproca fiducia”.
Da parte del comune di Pontinia e dei cittadini che si oppongono alle
imposizioni dall’alto e credono, nonostante tutto, alla ragione,
all’aiuto determinante della ragione, si continua a contrastare
progetti sgraditi e nocivi, ma anche sicuramente contraria al
protocollo di Kyoto e alle direttive comunitarie in materia.
Pontinia 24 giugno 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

mercoledì 24 giugno 2009

Continua il lavoro del tavolo tecnico contro le centrali inquinanti

Come preannunciato con pareri tecnici, legali, amministrativi è continuata l’attività del tavolo tecnico che sta lavorando per impedire la realizzazione degli impianti sgraditi e incompatibili con il territorio, l’economia, la salute e l’ambiente del comune di Pontinia, come dell’intera pianura pontina e dei monti vicini.
I documenti per difendere la scelta dell’amministrazione e le richieste di associazioni e cittadini sono già stati predisposti e con un’opera di confronto e miglioramento saranno pronti per la prossima settimana per essere inviati nelle sedi competenti.
Tutto procede come previsto dagli esperti che si stanno impegnando a vario titolo rimanendo intatta la fiducia nella bontà del lavoro svolto da una parte e dell’aiuto necessario e fondamentale che sicuramente la Regione Lazio darà, in base alle anticipazioni, per scongiurare definitivamente il pericolo di questi progetti non graditi.
Difatti contro l’inquinamento e la produzione di energia elettrica superflua, con l’aumento di CO2, di emissioni di vari tipo, benzene, diossine, tra l’altro, a favore invece della riduzione delle emissioni, di produzione di energia naturale e rinnovabile si sono espressi a vario titolo dal presidente Piero Marrazzo, all’assessore regionale al’ambiente Filiberto Zaratti, tutti i consiglieri regionali espressione della provincia di Latina (Di Resta, Moscardelli, Cirilli, Forte, Del Balzo) ma anche Fontana, vari gruppi consiliari (verdi, sinistra, rifondazione, comunisti, PD, Storace).
Comunque la prossima settimana il lavoro e i documenti verranno resi pubblici in modo che se cittadini e associazioni vorranno dare il loro contributo questo possa essere recepito dall’amministrazione.
Pontinia 23 giugno 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

martedì 23 giugno 2009

indifendibile ora parli la Chiesa

POLITICA condividi . Il direttore Don Antonio Sciortino parla di "emergenza morale"
Il settimanale cattolico era intervenuto anche sul caso Noemi
Famiglia Cristiana contro il premier
"Indifendibile, ora parli la Chiesa"


Il direttore di Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino
ROMA - "E' stato superato il limite della decenza". Scrive così il direttore del settimanale Famiglia Cristiana, don Antonio Sciortino rispondendo alle lettere dei lettori e definendo "indifendibile" il comportamento del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La Chiesa italiana, continua Sciortino "non può ignorare l'emergenza morale" di fronte allo scandalo-escort. "Non si può far finta che non stia succedendo nulla, i cristiani (come dimostrano le lettere dei nostri lettori) sono frastornati da questo clima di decadimento morale, attendono dalla Chiesa una valutazione etica meno disincantata".

Don Antonio Sciortino è duro anche nei confronti di chi pensa "di barattare la morale con promesse di leggi favorevoli alla Chiesa: è il classico piatto di lenticchie da respingere al mittente. La Chiesa non può abdicare alla sua missione, nessuno pensi di allettarla con promesse o ricattarla con minacce perchè non intervenga e taccia". E critica il comportamento "gaudente e libertino" di chi considera le donne come "merce" di cui "si potrebbe averne quantitativi gratis". "Che esempio si dà alle giovani generazioni?" chiede don Sciortino.

Già nelle scorse settimane Famiglia Cristiana era intervenuta sulle vicende del presidente del Consiglio. Sempre don Antonio Sciortino, in un editoriale di fine maggio, aveva esortato il premier a dire la verità sui suoi rapporti con Noemi Letizia, parlando di "incongruenze e contraddizioni". E il settimanale cattolico a gennaio aveva lanciato anche un attacco a tutto tondo contro un governo accusato di vivere "fuori dalla realtà. "Siamo un paese incredibile, metà fiaba e metà incubo" si legge nell'articolo, che ritraeva un Silvio Berlusconi preoccupato più dai sondaggi per la cessione di Kakà e del passaggio di Fiorello a Sky che dalle sfide della crisi economica.

Da Daniela Santanchè, leader del Movimento per l'Italia, la prima risposta all'attacco del settimanale cattolico: "'Chi e' senza peccato scagli la prima pietra, ma evidentemente Famiglia Cristiana, nel suo distruttivo e sistematico disegno contro le istituzioni italiane non ricorda l'imperativo evangelico". La Santanchè invita Silvio Berlusconi a non preoccuparsi assolutamente delle posizioni del settimanale perchè "Famiglia Cristiana rappresenta solo un gruppetto eversivo all'interno della Chiesa".

(23 giugno 2009) www.repubblica.it

anche a Pontinia è partita la differenziata

Dopo oltre 20 anni dalla mia proposta in consiglio comunale (allora si svolgeva presso la biblioteca) è finalmente partita la raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani a Pontinia.

lunedì 22 giugno 2009

Domenico D'Alessio sindaco di Aprilia

Ecco i socialisti di cui abbiamo bisogno
http://www.repubblica.it/speciale/2009/elezioni/comunali/aprilia.html

L'Arcivescovo: faccia chiarezza con i fatti

«il premier è una persona pubblica, ha responsabilità pubbliche»
L'arcivescovo: faccia chiarezza con i fatti
Monsignor Ghidelli, arcivescovo: «Altrimenti il Cavaliere non può svolgere il suo compito in modo efficace»
ROMA - Che ne pensa, eccellenza?
«Il presidente del Consiglio non deve illudersi che la Chiesa taccia. La Chiesa non rinfaccia nulla a nessuno, per carità cristiana, ma è evidente che i vescovi hanno una precisa morale da difendere». Carlo Ghidelli, arcivescovo di Lanciano e Ortona nonché biblista di fama internazionale, è un uomo abituato a parlare con chiarezza evangelica, senza veli curiali.

Ma la distinzione tra sfera privata e sfera pubblica? C’è chi dice: il governante si giudica per come governa, il resto riguarda la sua coscienza…
«Le dirò, in un caso simile questa distinzione non mi garba. Perché il premier è una persona pubblica, ha responsabilità pubbliche. Certo: una cosa è il rapporto, assolutamente personale, che ha con la sua coscienza e con Dio, se in lui c’è ancora un’apertura al trascendente. Perché, come si dice, se uno non vive come crede finisce col credere come vive...».

E allora?
«E allora ciò non toglie che di fronte al popolo abbia il sacrosanto dovere di smentire le accuse, le chiacchiere, i gossip o come li vogliamo chiamare contro di lui. E il popolo abbia il diritto di avere chiarezza».

Anche «Avvenire», in effetti, chiedeva facesse chiarezza «al più presto »…
«Appunto. E secondo il mio parere personale, che non vuole assolutamente andare contro altri, aggiungo che non si tratta di una cosa desiderabile o auspicabile. E’ assolutamente necessaria. Io non mi appello alla sua coscienza ma al suo dovere di cittadino eletto e messo a capo del governo ».

Ma che dovrebbe fare, in concreto, Berlusconi?
«Ciò che lui stesso ha promesso anche l’altro giorno: portare le prove contro queste voci. Smentire le accuse sul suo conto: ma con dei fatti, non solo a parole. Quando uno occupa quel posto, non si può dire che gli affari privati siano un problema suo. Ripeto: è una persona pubblica. Io come vescovo devo rispondere al Papa e al popolo di Dio. Lui, come premier, ha il dovere di rispondere alla gente che lo ha eletto, all’opinione pubblica».

E non basta ciò che fa come premier?
«E’ chiaro che per il suo ruolo debba rendere ragione della ricerca del bene comune, della salvaguardia della democrazia sostanziale e così via. Ma anche qui: ormai la cosa è diventata pubblica. Come può, in questa situazione, esercitare il suo compito in modo sereno ed efficace? Ci sono tanti equivoci e anche per lui è meglio dissolverli».

Nei giorni dell’assemblea generale dei vescovi, in pieno caso Noemi, tra di voi ne avete mai avete parlato?
«No, per la verità no».

Ma a lei tutte queste «voci» che effetto fanno?
«Mi richiamano un problema generale: la caduta delle evidenze etiche. Sa, ho qualche dubbio sul fatto che la gente sia turbata. Temo che pure fra la nostra gente vacilli il sostegno di un giudizio etico forte, sicuro. Viviamo in una società nella quale è bravo chi ha fatto i soldi, ha successo, sa attrarre l’attenzione degli altri. Magari c’è chi pensa: beato lui che è diventato ricco, che ha fatto carriera, eccetera. Questi sono gli pseudovalori su cui si giudica. Ho paura che la gente non si scandalizzi. E non vorrei si pensasse a una Chiesa connivente».

In che senso?
«Qui non è questione di offendere né di mancare di carità verso nessuno. Solo di esigere chiarezza. Deve avere il coraggio di parlare. Pensi a cosa è successo più volte negli Usa: perché in Italia dovrebbe essere diverso? ».

Perché qui non ci si scandalizza?
«Torniamo agli pseudovalori che portano a giustificare tutto. Il denaro, il potere, il successo. Gesù è stato tentato su questo, dal diavolo, nel deserto: avere, potere, valere…».

Gian Guido Vecchi
21 giugno 2009
http://www.corriere.it/politica/09_giugno_21/vecchi_arcivescovo_chiede_chiarezza_5fc5d504-5e3b-11de-8c08-00144f02aabc.shtml

domenica 21 giugno 2009

progetti devastanti che gravano sul futuro di Pontinia

progetti devastanti che gravano sul futuro di Pontinia
Indubbiamente c’è stato un notevole calo di attenzione sui problemi
che potrebbero sconvolgere l’assetto territoriale, sociale,
imprenditoriale, sanitario e ambientale di Pontinia, condizionandolo
in negativo per chissà quante generazioni non essendo possibile
rimuovere gli effetti inquinanti.
Un po’ la colpa, come dice il presidente della Camera, è del notevole
calo di fiducia degli italiani, per via di festini, appuntamenti con
signore, attività che un tempo la Chiesa avrebbe bollato in difesa
della famiglia, dei figli, dei giovani, della donna, della dignità e
della libertà umana.
Sicuramente i troppi errori fatti da chi, a parole, si dice contrario
ma che quasi sempre pare sostenere questo sistema lontano anni luce
dalla crisi che il paese sta vivendo, da proposte serie per
affrontarla (la crisi), figuriamoci per risolverla.
A livello locale è forte la delusione dei cittadini che, nonostante
l’evidenza contabile sempre ribadita in tutte le occasioni quando è
stata analizzata, non si riesce a superare del Partito Dissesto
Libero.
Probabilmente altra causa è che il sindaco Tombolillo e la sua
amministrazione hanno sposato in pieno la causa della difesa del
territorio dai progetti inquinanti.
Chi pensava di cavalcare questa protesta per ricavarne chissà quali
interessi personali, di parte, amministrativi o politici è rimasto
all’asciutto.
Occorre far risalire, invece, l’attenzione di amministratori, non solo
del comune di Pontinia visto che i progetti saranno dannosi per
l’intera pianura pontina e per tutte le colline che vi si affacciano,
ma anche dei cittadini, perché il pericolo di questi progetti tra
ricorsi al TAR e conferenze unificate è tutt’altro che scongiurato.
Anzi è come un avvoltoio pronto a nutrirsi.
Pontinia 21 giugno 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Nuovo incidente a Borgo Pasubio

Questa mattina intorno alle 8 ennesimo incidente stradale all’incrocio
di Borgo Pasubio, sembra senza particolari conseguenze, per fortuna e
non per merito dell’amministrazione provinciale, competente a mettere
in sicurezza l’incrocio.
Ma nonostante lettere, segnalazioni, denunce, verbali e l’inserimento
del progetto della rotatoria nel periodo 2005/8 (come per quella di
Casal Traiano) e i manifesti di 2 anni fa di An che dava per
realizzata la rotatoria per merito di questo partito (in campagna
elettorale) il continuare di incidenti non si è visto nulla.
Nei commenti dei risultati elettorali (hanno vinto e guadagnato tutti
come sempre) mi è mancato di leggere (forse perché sono distratto)
l’analisi sulla perdita tra elezioni europee (Pdl al 53%) e
provinciali (Pdl al 30%, escludendo Sezze Scalo) nel comune di
Pontinia.
Non è stato per via dell’effetto Tombolillo (il PD è passato dal 21 al
33% a Pontinia escludendo Sezze Scalo).
Evidentemente conta il dissesto e il Pdl (Promozione del Dissesto in
Libertà), ma anche un insieme di intervento annunciati, promessi e mai
realizzati, appunto come le rotatorie di Borgo Pasubio e Casal
Traiano.
Pontinia 21 giugno 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

sabato 20 giugno 2009

Turbogas la prossima settimana nuovi incontri tavolo tecnico

Riprenderanno lunedì gli incontri del tavolo tecnico comunale per contrastare il progetto della turbogas ed essere pronti ai prossimi appuntamenti:
- convocazione conferenza unificata presso il ministero delle attività produttive;
- udienza al TAR per rispondere al ricorso della società proponente contro i pareri del comune di Pontinia negativi per il progetto, con motivi aggiunti;
- ricorso al TAR contro il parere AIA.
Pontinia 20 giugno 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

l'utilizzatore finale

L'INTERVISTA (http://www.corriere.it/politica/09_giugno_18/martirano_ghedini_inchiesta_bari_caef95e4-5bc6-11de-b8d9-00144f02aabc.shtml)
«Il premier? Non ha mai pagato le donne»
Parla Ghedini, il legale del Cavaliere

Nic­colò Ghedini (La Presse)
ROMA — La frase è involuta e anche inopportuna: «Ancorché fos­sero vere le indicazioni di questa ra­gazza, e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l’utilizzatore finale e quindi mai pe­nalmente punibile...». Parole che si riferiscono a una donna e quindi capaci di provocare più di un grat­tacapo all’avvocato-deputato Nic­colò Ghedini. Come sempre, però, il consigliere del presidente Silvio Berlusconi non si tira indietro da­vanti all’ennesimo match.
Scusi, avvocato, ma come le è venuto in mente di parlare di «uti­lizzatore finale» quando c’è di mezzo una donna?
«Il termine 'utilizzatore finale' era riferito a una domanda di natu­ra tecnico giuridica. Il codice utiliz­za in materia varie dizioni — tra cui prostituzione, pornografia, ma­teriale pornografico — tutte conno­tate da disvalore giuridico e riferite a norme che distinguono con gran­de chiarezza diverse responsabili­tà. Ecco, si trattava dell’esemplifica­zione di uno schema giuridico».
Certo. Ma, a rileggere la sua fra­se, si ha l’impressione che la don­na sia assimilata a una bottiglia di champagne che si porta quan­do si va a cena da qualcuno.
«Non è così, assolutamente. Mi spiace ma il linguaggio tecnico è quello: colui che riceve è l’utilizza­tore finale. Può essere un linguag­gio crudo ma è così».
Notizie dalla procura di Bari, ne ha?
«Mi pare che la procura prospet­ti che c’è un’indagine: nei confron­ti del Tarantini mica di Berlusconi. Il presidente non c’entra nulla».
Patrizia D’Addario sostiene di essere andata alle cene a palazzo Grazioli, dopo aver chiesto e otte­nuto 2.000 euro per il disturbo.
«Secondo lo schema disegnato dalla D’Addario, che a noi non ri­sulta corretto, Berlusconi sarebbe soggetto inconsapevole. Se io vado a casa del presidente e per far bella figura, presentandomi con una bel­la donna, pago un’accompagnatri­ce è difficile che lui possa saperlo».
E se l’accompagnatrice si trat­tiene dopo cena?
«Se una di queste persone doves­se avere rapporti con lui, continue­rebbe a non sapere e quindi non può avere né una implicazione di natura giuridica né morale».
Qualora la storia fosse in que­sti termini, la responsabilità è pe­nale di chi ti porta la ragazza?
«Non c’è alcuna possibilità che ci sia un collegamento tra il presi­dente e questa indagine».
Che idea si è fatto di Patrizia D’Addario?
«Dice cose prive di fondamento, a quanto mi è dato sapere. Non de­sta in noi alcuna preoccupazione se non il fastidio di doverci occupa­re di queste cose. La situazione è ri­sibile: il presidente Berlusconi, che è dedicato al lavoro h24, è uomo ricco di denari e ricco di simpatia e di voglia di vivere...».
Quindi?
«Certamente non ha bisogno che qualcuno gli porti le donne. Pensare che Berlusconi abbia biso­gno di pagare 2.000 euro una ragaz­za, perché vada con lui, mi sembra un po’ troppo. Penso che potrebbe averne grandi quantitativi, gratis. Eppoi, Berlusconi ha grande rispet­to per il mondo femminile e nessu­na attitudine a pagare una donna per avere rapporti con lui».
La D’Addario si aspettava favo­ri dall’entourage del presidente?
«Se fosse stata nell’entourage di Berlusconi non avrebbe preso 7 vo­ti con una lista civica. Dalla rappre­sentazione che dà di sé, non ne esce un profilo edificante».
Azioni legali?
«Valuteremo. Il presidente si oc­cupa di cose serie. Lo faremo quan­do ne avrà il tempo».

Dino Martirano
18 giugno 2009

Morale: 2 tizi fanno una rapina.
Il primo ha la pistola e intimorisce il cassiere chiedendo di consegnare tutte le banconote.
Il cassiere intimorito ubbidisce.
Le banconote le prende il 2. tizio senza pistola che non potrà mai essere accusato. Lui è solo l'utilizzatore finale.

biomasse, scrivi a legambiente

scrivi a Legambiente http://www.legambiente.eu/associazione/scrivi.php
oppure legambiente@legambiente.eu.
Io l'ho fatto a proposito del post del 15 giugno:
“Sì alle biomasse purché da filiera certificata”

Scrivendo:
E' semplicemente vergognosa la Vostra posizione in materia conoscendo i dati sull'inquinamento delle centrali a biomasse che cerco di riassumere secondo gli studi del Professor Federico Valerio:
Impatto ambientale


A fronte di un legittimo dubbio sul reale beneficio che l’entrata in esercizio di impiant a biomasse comporterebbero sulle sorti climatiche del Pianeta, gli studi sugli impatti ambientali indotti dalla combustione di biomasse in impianti industriali per la produzione di elettricità inducono grande cautela.


A nostro avviso, non bisogna trascurare il fatto che le biomasse che saranno usate come combustibile, anche dopo depurazione dei fumi prodotti, provocheranno l’immissione nell’ambiente di quantità non trascurabili di numerosi macro e micro inquinanti (polveri sottili [9] ed ultra sottili, ossidi di azoto, idrocarburi policiclici aromatici [10], diossine..) con effetti potenzialmente pericolosi per la salute della popolazione esposta.


E nel bilancio ambientale, occorre sommare anche le emissioni prodotte dal traffico pesante [11] indotto dall’entrata in funzione dell’impianto e parte integrante della attività dell’impianto stesso, ovvero tutti gli automezzi necessari per i conferimenti di biomasse e per il ritiro e lo smaltimento delle ceneri.


Delle emissioni di polveri fini ed ultrafini [12, 13], di ossidi di azoto, di policiclici aromatici di diverse decine di mezzi pesanti al giorno, lungo tutto il percorso che giornalmente dovranno coprire, spesso non si trova traccia nei documenti autorizzativi.


E spesso nulla si dice sul ruolo di queste emissioni prodotte dal traffico e di quelle della centrale, nella formazione di ozono e di polveri fini ed ultrafini di origine secondaria [13], ovvero inquinanti pericolosi che si formano in atmosfera, a distanza dalla fonte, per reazioni chimiche e fotochimiche degli inquinanti primari (ossidi di azoto, idrocarburi).


In questo caso, riteniamo sia doveroso dare il giusto peso alla salute umana, rispetto alla salute dell’atmosfera del Pianeta e, secondo il nostro parere, non si può privilegiare (economicamente) un discutibile contenimento delle emissioni di gas serra, e un sicuro guadagno dell’impresa, se questa scelta aumenta i rischi sanitari della popolazione esposta.
L’impatto ambientale dell’impianto a biomasse di Mazzocchio-Pontinia


.


Per l’approvazione di una centrale a biomasse ci sembra insufficiente il riferimento all’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili, che è un obbligatorio requisito di legge, ma che da solo non garantisce la salute dei cittadini esposti agli inquinanti, comunque prodotti ed immessi nell’ambiente.


Un più corretto termine di riferimento per giustificare questa scelta, dovrebbe essere il confronto della qualità dell’aria, del suolo e delle acque, prima dell’entrata in funzione dell’impianto a biomasse, con stime della qualità delle stesse matrici ambientali, una volta che l’impianto proposto fosse realizzato.


Questo confronto si deve fare con riferimento ai bilanci di massa (quantità di inquinanti immessi nell’ambiente su base annua), alle concentrazione nei recettori finali, ma anche al progressivo accumulo di inquinanti persistenti nel suolo e nei sedimenti.


A riguardo, fondamentale è la stima del possibile progressivo bioaccumulo lungo la catena alimentare dei metalli tossici e dei composti organici persistenti presenti nelle emissioni, nel corso della vita operativa dell’impianto.


Per approvare il nuovo impianto, con riferimento ai suoi possibili effetti sulla salute e sulla qualità dell’ambiente, sarebbe stato opportuno imporre questa condizione: con l’entrata in funzione dell’impianto a biomasse, la qualità dell’aria e delle diverse matrici ambientali interessate alle sue emissioni deve migliorare o per lo meno restare uguale a quella pre-esistente.


Questi prerequisiti fanno esplicito riferimento alla Direttiva 96/62/CE sulla gestione e qualità dell’aria ambiente dei paesi dell’Unione che, all’ Articolo 1 individua tra i suoi obiettivi
quello di “mantenere la qualità dell'aria ambiente, laddove è buona, e migliorarla negli altri casi”.


Nel caso in esame, il miglioramento della qualità dell’aria nelle zone di potenziale impatto della centrale potrebbe essere possibile se, ad esempio, nel sito interessato le biomasse sostituissero un combustibile più inquinante, ad esempio olio pesante utilizzato in un impianto termoelettrico già esistente, oppure se l’impianto a biomasse sostituisse un impianto già esistente, meno efficiente dal punto di vista energetico.


Un miglioramento sarebbe possibile qualora il recupero del calore prodotto dalla combustione delle biomasse possa permettere di spegnere numerose calderine per uso domestico, meglio se anch’esse a biomasse, o altri processi di combustione per uso industriale operanti in zona, con fattore di emissione superiori a quelle ottenibili con la combustione di biomasse.


Il fatto che il nuovo impianto a biomasse non dovrebbe peggiorare la situazione ambientale esistente prima della sua realizzazione è una considerazione che, come già detto, oltre che essere in sintonia con le scelte della Unione Europea in tema di politiche di tutela dell’ambiente e della salute, è motivata dal fatto che, come già accennato, ai fini del risparmio energetico e della riduzione delle emissioni di gas serra non esiste solo la combustione di biomasse per la produzione di elettricità e di energia termica.


Senza Certificati Verdi nessuno imprenditore privato farebbe questa scelta. La verità è che le biomasse sono un combustibile povero, economicamente ed energeticamente conveniente, senza sovvenzioni, solo nelle circostanze che si verificano in paesi come la Svezia, dove l’industria del legno produce grandi quantità di scarti e la morfologia del territorio permette il facile taglio e trasporto di questi materiali.


Inoltre solo le condizioni climatiche di paesi come la Svezia rendono particolarmente economica la cogenerazione da biomasse, in quanto la contemporanea produzione di calore e di elettricità avviene per periodi ampiamente più lunghi di quelli necessari per i climi quali quelli del centro Italia.


Come già affermato, l’uso di biomasse a scopo energetico presenta problemi di impatto ambientale tutt’altro che trascurabili.


Oltre che alle emissioni di inquinanti convenzionali, quali ossido di carbonio, polveri totali sospese e ossidi di azoto [19] occorre porre attenzione, come già accennato, ad inquinanti meno convenzionali che si producono con la combustione di biomasse, polveri sottili, [19], formaldeide [20], benzene [21], idrocarburi policiclici aromatici [5], diossine [6, 22].


E, nonostante le segnalazioni che ci vengono dalla letteratura scientifica spesso non si trova traccia, nelle autorizzazioni di centrali a biomasse, di limiti a specifici e pericolosi inquinanti certamente emessi dalla combustione delle biomasse quali benzene, formaldeide e butadiene.

venerdì 19 giugno 2009

Referendum 2 astensioni e un sì

Referendum 2 astensioni e un sì
Spero che gli elettori nel referendum di domenica e lunedì si esprimano rifiutando le prime 2 schede e votando sì alla terza.
Le prime 2 schede modificherebbero la legge “porcata” così definita dal Grande Politico che l’ha pensata, ma l’abrogazione sarebbe, forse ma è una dura lotta, peggiore dell’attuale.
Gli italiani lo hanno dimostrato anche alle recenti europee, non vogliono il maggioritario, ma il proporzionale. Oggi il quorum al 4, domani all’8% chissà quando arriveremmo al 10, al 20%.
L’esproprio della volontà iniziata dal maggioritario che ha esploso da 8 a 30 partiti è continuato con la legge “porcata” (sempre secondo il Sommo) e rischia di continuare con le prime 2 schede.
Ma qualcuno potrebbe pensare che votare no a questa schifezza di referendum significhi volare l’attuale legge elettorale “porcata”.
Al contrario per questo eviterò di ritirare le prime 2 schede.
Con la terza scheda di può finalmente impedire ai tanti padroni di partito di candidarsi in tutta Italia, imbrogliando gli italiani e soprattutto dimettendosi là dove gli fa comodo per far entrare qualche cortigiano.
Giorgio Libralato

il settimanale di latina


la prima pagina domani in edicola

giovedì 18 giugno 2009

domani (per l'abruzzo)

Domani 21/04/09

Tra le nuvole e i sassi/ passano i sogni di tutti (Ligabue)
passa il sole ogni giorno/ senza mai tardare. (Tiziano Ferro)
Dove sarò domani? (Enrico Ruggeri)
Dove sarò? (Gianni Morandi)
Tra le nuvole e il mare/ c’è una stazione di posta (Franco Battiato)
uno straccio di stella messa lì a consolare (Massimo Ranieri)
sul sentiero infinito (Max Pezzali)
del maestrale (Eugenio Finardi)
Day by day (Zucchero)
Day by day (Cesare Cremonini)
hold me/ shine on me. (Zucchero)
shine on me (Cesare Cremonini)
Day by day save me shine on me (Zucchero, Carmen Consoli, Mauro Pagani, Cesare Cremonini, Eugenio Finardi)
Ma domani, domani,/ domani, lo so (Francesco Renga)
Lo so che si passa il confine, (Roberto Vecchioni)
E di nuovo la vita (Mauro Pagani)
sembra fatta per te (Giuliano Palma)
e comincia (Elio)
domani (Elio e Le Storie Tese, Vittorio Cosma)
domani è già qui (Jovanotti)

rap 1 Estraggo un foglio nella risma nascosto
scrivo e non riesco forse perché il sisma m’ha scosso (Caparezza)

rap 2 Ogni vita che salvi, ogni pietra che poggi, fa pensare a domani ma puoi farlo solo oggi (Frankie Hi NRG)

e la vita la vita si fa grande così (Gianluca Grignani)
e comincia domani (Giuliano Sangiorgi)
Tra le nuvole e il mare si può fare e rifare (Claudio Baglioni)
con un pò di fortuna (Ron)
si può dimenticare. (Luca Carboni)
Dove sarò (Baustelle)
domani? Dove sarò? (Samuele Bersani e Baustelle)
oh oh oh (coro: Carmen Consoli, Antonella Ruggiero, Alioscia, Pacifico, Mango, Massimo Ranieri, Bluvertigo, Nek, Giuliano Palma, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Albano)

rap 3 Dove sarò domani che ne sarà dei miei sogni infranti, dei miei piani/ Dove sarò domani, tendimi le mani, tendimi le mani (Marracash)

Tra le nuvole e il mare
si può andare e andare (Laura Pausini)
sulla scia delle navi
di là del temporale (Carmen Consoli)
e qualche volta si vede (Nek)
domani (Antonello Venditti)
una luce di prua (Nek)
e qualcuno grida: Domani (Antonello Venditti)

rap 4 Come l’aquila che vola
libera tra il cielo e i sassi siamo sempre diversi e siamo sempre gli stessi
hai fatto il massimo e il massimo non è bastato e non sapevi piangere e adesso
che hai imparato non bastano le lacrime ad impastare il calcestruzzo
eccoci qua cittadini d’Abruzzo
e aumentano d’intensità le lampadine una frazione di
secondo prima della finee la tua mamma,
la tua patria da ricostruire,
comu le scole, le case e specialmente lu core
e puru nu postu cu facimu l’amore (Jovanotti, J Ax, Fabri Fibra e in chiusura Sud Sound System)

non siamo così soli (Giuliano Sangiorgi)
a fare castelli in aria (J Ax e Fabri Fibra)
non siamo così soli (Giuliano Sangiorgi)
sulla stessa barca (J Ax , Fabri Fibra)
non siamo così soli (Giorgia)
a fare castelli in aria (J Ax e Fabri Fibra)
non siamo così soli (Giorgia)
a stare bene in Italia (J Ax e Fabri Fibra)
sulla stessa barca (J Ax)
a immaginare un nuovo giorno in Italia (Giorgia, Giusy Ferreri, Dolcenera, Mario Venuti, Jovanotti, J Ax, Fabri Fibra)
Tra le nuvole e il mare si può andare, andare
Sulla scia delle navi di là dal temporale (Piero Pelù)
Qualche volta si vede una luce di prua e qualcuno grida, domani (Morgan)
Non siamo così soli (Giorgia, Mario Venuti, Giusy Ferreri, Dolcenera, Giuliano Sangiorgi)

(tromba solo di Roy Paci)

Domani è già qui
Domani è già qui (Jovanotti, Marracash, FabriFibra, J Ax)

(Assolo violino Mauro Pagani)

Ma domani domani, domani lo so, lo so, che si passa il confine (Gianna Nannini)
E di nuovo la vita sembra fatta per te e comincia (Elisa) domani (Sud Sound System)
Tra le nuvole e il mare, si può fare e rifare
Con un pò di fortuna si può dimenticare (Manuel Agnelli Afterhours)
E di nuovo la vita, sembra fatta per te (Mango)
E comincia (Niccolò Fabi)

(coro finale)
domani
E domani domani, domani lo so
Lo so che si passa il confine
E di nuovo la vita sembra fatta per te
E comincia domani

(Manuel Agnelli, Dolcenera, Zucchero, Niccolò Fabi, Pacifico, Giusy Ferreri, Alioscia, Pacifico, Max Pezzali, Caparezza, Niccolò Agliardi, Luca Carboni, Roy Paci, Tricarico, Ron, Giuliano Sangiorgi, negramaro, Negrita, Giorgia, Francesco Renga, Malika Ayane, Laura Pausini, Morgan, Jovanotti, Massimo Ranieri, Nek, Enrico Ruggeri, Piero Pelù, Antonello Venditti, Roberto Vecchioni, Carmen Consoli, Mango, Cesare Cremonini, Saturnino)

Domani è già qui, domani è già qui (Jovanotti).
http://www.youtube.com/watch?v=p_WyCOGZjbM

il cambio tra pasto e rimpasto



L'immagine del rimpasto e del pasto, cosa vi suggerisce?

referendum due no e un sì

o se preferite 2 rifiuti di scheda e un voto a favore del quesito referendario.
I quesiti scheda 1 (voto no oppure rinuncio alla scheda)
(http://www.repubblica.it/speciale/2009/referendum/quesito1.html)
scheda 2 (voto no oppure rinuncio alla scheda)
(http://www.repubblica.it/speciale/2009/referendum/quesito2.html)
scheda 3 (voto sì)
http://www.repubblica.it/speciale/2009/referendum/quesito3.html.

I primi due quesiti mirano in sostanza alla creazione di un sistema bipartitico. Se si raggiungesse il quorum e prevalesse il sì nel primo quesito (scheda viola) verrebbe abolita la possibilità del collegamento tra le liste. Il premio di maggioranza alla Camera andrebbe così non più alla coalizione ma alla lista che ottiene il maggior numero di seggi, che dunque avrebbe da sola la maggioranza per governare. Lo stesso quesito prevede che la soglia di sbarramento al 4% per essere rappresentati in Parlamento. In caso di quorum e di vittoria dei sì nel secondo quesito (scheda beige), anche il Senato il premio di maggioranza viene attribuito alla lista che ottiene più seggi su base nazionale. Per Palazzo Madama la soglia di sbarramento si alza al 8%.

Gli effetti politici di una vittoria dei sì sono evidenti. L'impossibilità di coalizzarsi combinata con il premio di maggioranza al partito più forte e con le nuove soglie significa la fine degli "accordi di programma" tra le diverse forze. L'accentuazione del profilo a vocazione maggioritaria dei singoli partiti. Il taglio netto delle "ali", sulla destra e sulla sinistra. La radicale semplificazione del quadro parlamentare post-elettorale. In sostanza, due o tre partiti al massimo. Adattando questo schema all'attuale quadro politico, Berlusconi potrebbe governare con una sicura maggioranza senza la Lega di Bossi.

Il terzo quesito riguarda le candidature. Oggi è possibile candidarsi in più circoscrizioni, ma se il referendum avesse il quorum e vincessero i sì le "candidature multiple" sarebbero vietate sia alla Camera che al Senato. La fine di questa prassi diminuirebbe il principio di coptazione dei "primi non eletti", vale a dire di coloro che non hanno conquistato abbastanza voti ma entrano in Parlamento in virtù della obbligata rinuncia del pluricandidato al suo seggio. Dal punto di vista politico il sì a questo terzo quesito comporterebbe una minore capacità dei leader locali e nazionali di gestire e influenzare i singoli parlamentari giunti alle Camere attraverso la scelta del candidato "forte" eletto in più circoscrizioni.

tutti per Domenico D'Alessio

Ballottaggio elezioni comunali ad Aprilia.
Importante occasione per i comitati cittadini (per l'acqua pubblica e contro acqualatina), (in difesa della salute e contro la turbogas), (per il bene pubblico stiamo con Aprilia) per tornare ad essere protagonisti di importante scelte amministrative e di non subire imposizioni dall'alto (o dal basso).
Domenico D'Alessio è un amministratore esperto e capace, in difesa dei diritti civili e sociali, un socialista rimasto fedele ai suoi ideali che se ci fosse a Pontinia sarebbe candidato a sindaco e non solo per il centro sinistra.

è stato il maggiordomo!

Dopo quasi un anno termina il toto assessori con le dimissioni volontarie di Farris per sopravvenuti impegni professionali, la sua sostituzione con Subiaco (che passa dall'Urbanistica alle Finanze) e il nuovo ingresso di Mantova all'urbanistica.
Come in tutti i gialli (veramente questo è un rosa o meglio un celeste) che si rispetti è stato il maggiordomo.........
Di nuovo 4 (Bilotta, Mantova, Pedretti, Sperlonga) su 6 assessori ultima giunta Tombolillo 2003 confermati.
Si prosegue nella continuità considerato che Subiaco era già stato assessore e vice sindaco nella prima giunta Tombolillo.
Era normale che sarebbe stato dato spazio ad un ex margherita.
Riguardo a motivazioni e considerazioni, aggiustamenti, accordi, rinunce non sò nulla visto che non frequento riunioni, incontri e, per fortuna, nessuno mi chiede cosa ne penso.
Altre volte ho espresso il mio pensiero in merito ad alcune scelte quasi obbligatorie motivate proprio dal dissesto.

mercoledì 17 giugno 2009

Biomasse e radioattività, paghi 1 e prendi 2

Biomasse e radioattività, paghi 1 e prendi 2
Le cronache di questi giorni, sull’Italia che importa in gran quantità legna radioattiva contaminata dal cesio 137, l’isotopo di Chernobyl, sono un’altra possibile spiegazione all’irrazionale fiorire di progetti di centrali elettriche a biomasse.
Davanti all’evidenza della mancanza delle biomasse da bruciare tanto nella provincia di Latina, quanto nell’intera regione Lazio che arriverebbe a soddisfare solo il 30% delle necessità della centrale a biomasse progettata a Pontinia, la stessa insostenibilità si riscontra sommando, per esempio al Lazio, l’Umbria e l’Abruzzo con noi confinanti.
Ma la genialità di aziende, amministratori e politici non si ferma davanti all’impossibile, sapendo che in provincia di Latina già funziona una centrale con la metà della capacità (ed esigenze di biomasse) di quella di Pontinia e qualche mente eccelsa ne propone ancora un’altra.
Senza contare le oltre 20 in provincia di Frosinone, quelle in provincia di Roma e 2 in provincia di Viterbo.
Poi arrivano condanne ed inchieste per le centrali a biomasse che “funzionano” con l’aiutino di rifiuti che magari sono anche tossici e nocivi.
Senza contare che queste menti superiori trascurano emissioni, effetti e danni provenienti da queste centrali, leggi diossine, benzene, furani…..
In Italia siamo ai massimi livelli mondiali o continentali, questo già lo sapevamo, per esempio, nella giustizia, nell’informazione, negli stipendi, perché non eccellere anche nelle biomasse?
Ecco la scoperta biomasse + radioattività prendi 2 paghi 1.
E i nostri “esperti” equamente divisi tra politici ed amministratori possono indossare magliette e mostrare le medaglie di questo campionato della genialità.
Per la rubrica “dove eravamo rimasti” ricordo che per la centrale elettrica a biomasse di Mazzocchio a Pontinia il 23 luglio appuntamento al Tar di Latina e poi la prossima settimana notizie probabili dalla conferenza unificata presso il Ministero delle attività produttive, a cui seguirà un’altrettanto probabile convocazione della conferenza unificata.
In allegato uno stralcio dell’intervento del Professor Montanari sull’argomento.
Pontinia 17 giugno 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Da www.stefanomontanari.net
Lo avrete già letto o sentito tutti: noi importiamo legna radioattiva contaminata dal cesio 137, l’isotopo di Chernobyl, e ce ne accorgiamo per puro caso, semplicemente perché un signore trova che quella roba non brucia bene e avverte le autorità. Quanto “bio-combustibile” del genere abbiamo importato? E chi lo sa? Da noi i controlli non si fanno. Al massimo si taroccano. Meglio, comunque, gli atti di fede. Poi, quando c’è l’“incidente” e nessuno è riuscito a nasconderlo, ecco che arrivano i nostri. Adesso tutte le stufe che bruciavano quel legno tossico dovranno venire distrutte (come, resta un mistero, essendo radioattive), e chi ha provocato il guaio (enti di “controllo” per nulla esclusi) avrà tante italiche probabilità di farla franca………..
A me viene da sorridere, e da sorridere amaro, quando penso alle cento e cento volte in cui ho detto alle mie conferenze che non è affatto raro che il legno da bruciare come “biomassa” (virgolette) ha ottime probabilità di essere radioattivo, così come spesso è radioattivo il carbone che qualche burlone definisce comicamente “pulito”.
Ma la radioattività non si vede e non puzza. Dunque, perché preoccuparsene? E poi, chissà quanta roba radioattiva è già arrivata negli anni: magari scorie mescolate al minerale di ferro che compriamo all’estero! Se non ci fosse qualche rompiscatole che sta a fare il pignolo su tutto, nessuno se ne accorgerebbe. Intanto, fingiamo che non sia successo niente, che non sia mai successo niente………

martedì 16 giugno 2009

delibere ripristinate

di chi il merito?
Come sempre sarà più di qualcuno.
Basta pensarlo, annunciarlo, dirlo.
http://www.comune.pontinia.lt.it/de/at_p_elenco.php?menu=362&sa=0&tipohtml=1&rrfupro=../de/at_p_elenco.php&nodo=8&&x=&fun=362&abi=0&server=&ente=c059017&DOABKPR=23&sigla=E1&node=7

domenica 14 giugno 2009

rimborsi ICI aperta un'inchiesta

Domenica 14 Giugno 2009 IL MESSAGGERO cronaca di Latina
La Procura indaga sulle presunte richieste false a nome di cittadini.
Pontinia la commissione di liquidazione ha segnalato alla magistratura alcune anomalie di MARCO CUSUMANO

Dopo la segnalazione della commissione straordinaria di liquidazione che sta verificando i conti del Comune di Pontinia in relazione al dissesto finanziario del 2004, la Procura di Latina ha aperto un’inchiesta contro ignoti in merito alle presunte richieste di rimborso Ici presentate all’insaputa dei diretti interessati. Il caso è stato affidato al sostituto procuratore Vincenzo Saveriano, un magistrato con lunga esperienza nelle inchieste legate a reati finanziari e alla pubblica amministrazione. La commissione liquidatrice, inviata dal ministero degli Interni per verificare i conti che nel 2005 portarono alla dichiarazione di dissesto dell'ente, sta effettuando i conteggi relativi ai residui di cassa relativi al 2004, anno per il quale fu dichiarato il dissesto dalla giunta di centrodestra che all'epoca guidava l'amministrazione. Il caso è emerso dopo che la commissione ha depennato circa 220 domande di rimborso Ici (presentate per effetto della revisione degli estimi catastali) dalla rilevazione dei debiti dell'amministrazione. Nel momento in cui l'organo di liquidazione ha inviato ai diretti interessati le delibere con cui erano state respinte le istanze di rimborso, alcuni cittadini si sono presentati in Comune sostenendo di non aver mai avanzato e firmato tali richieste.
A questo punto la Procura dovrà verificare se le richieste di rimborso sono false, cioè sono state presentate all'insaputa dei cittadini (forse allo scopo di gonfiare il debito del Comune) oppure se le richieste sono reali ma la firma è stata contraffatta da qualcuno, magari per accelerare l'iter. Due ipotesi ben diverse che saranno vagliate dagli investigatori della Guardia di Finanza.
La commissione liquidatrice ha segnalato i fatti alla Procura della Repubblica evidenziando che le domande di rimborso Ici si riferiscono al valore di circa 200mila euro che rientra nella massa passiva, un valore sufficiente ad influire sui criteri di definizione del dissesto finanziario dichiarato nel 2005. Il dissesto fu al centro di un’animata polemica politica e ora potrebbe essere messo ulteriormente in discussione dai conti che la commissione liquidatrice sta ultimando in queste settimane.
Una donna ha dichiarato davanti alla commissione che la richiesta di rimborso non può essere stata firmata dal marito perché quel giorno era ricoverato in ospedale. Inoltre molte richieste analoghe sarebbero arrivate tutte insieme nell'agosto 2005, in particolare il giorno 12, altro elemento sospetto sul quale si concentreranno le verifiche.

Pontinia, amministratori e delibere

Ecco i nostri amministratori:
La Giunta:
http://www.comune.pontinia.lt.it/am/am_p_giunta_elenco.php?menu=262&sa=0&tipohtml=1&rrfupro=../am/am_p_giunta_elenco.php&nodo=3&&x=&fun=262&abi=0&server=&ente=c059017&DOABKPR=23&sigla=E1&node=2
il Consiglio
http://www.comune.pontinia.lt.it/am/am_p_consiglio_elenco.php?menu=263&sa=0&tipohtml=1&rrfupro=../am/am_p_consiglio_elenco.php&nodo=4&&x=&fun=263&abi=0&server=&ente=c059017&DOABKPR=23&sigla=E1&node=3
con tutte le deleghe e i recapiti anche con posta elettronica.
Ecco invece tutte le delibere:
http://www.comune.pontinia.lt.it/de/at_p_elenco.php?menu=362&sa=0&tipohtml=1&rrfupro=../de/at_p_elenco.php&nodo=8&&x=&fun=362&abi=0&server=&ente=c059017&DOABKPR=23&sigla=E1&node=7

sabato 13 giugno 2009

progetto per Pontinia?

Cosa e come si può migliorare Pontinia?
Cosa deve diventare Pontinia? Una cittadina dove si aumenta a dismisura la cubatura facendo arrivare persone da Latina o da altri città dove il costo è più alto, oppure da altre province e regioni?
Si devono continuare a premiare i costruttori oppure l’urbanistica deve diventare di qualità, per il risparmio energetico?
Pontinia deve rimanere rurale o deve diventare una cittadini residenziale? Con grandi centri commerciali? Città dei rifiuti e dell’energia, quindi del cancro e delle malattie?
C’ è necessità di una scuola media superiore?
Esiste il problema sicurezza? Chi se ne deve far carico lo stato militarizzando la città?
Dobbiamo avere solo economia imposta dall’alto oppure dobbiamo crearcene una propria?
La cultura, dimostrato che gli investimenti rendono e che creano un’economia autosufficiente, deve continuare con il teatro o con altre forme e arte? Quali?
Devono essere creati centri di aggregazione e socializzazione, oppure è sufficiente potenziare quelli che esistono? Ne servono di nuovi, quali?
Pontinia da decenni è all’avanguardia negli sport minori, è giusto continuare a spendere centinaia di migliaia di euro per il calcio? Oppure è opportuno investire per far ampliare la base di partecipanti?
La nostra è una città sedentaria (a giudicare dalla stazza presente nei vari punti di incontro sembra di sì uomini e donne ancora giovani già obesi e deformati) oppure dinamica?
Poi ambiente, parco, turismo, innovazione tecnologica, trasporti, caccia e pesca…

giovedi 18 manca l'acqua a Pontinia

Lavori sulla Migliara 44 e ½. Giovedì 18 giugno rubinetti a secco per ore a Latina, Pontinia, Terracina, Sabaudia e San Felice Circeo.

12-06-2009


La società Acqualatina metterà a disposizione un servizio sostitutivo a mezzo autobotti.

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Lavori di manutenzione straordinaria la prossima settimana sulla rete adduttrice della Migliara 44 e ½. La società Acqualatina avvisa che giovedì prossimo, 18 giugno, dalle tre del pomeriggio mancherà l’acqua per diverse ore nei Comuni di Latina, Pontinia, Terracina, Sabaudia e San Felice Circeo. A Latina e Pontinia, l’interruzione idrica si verificherà nell’intero territorio comunale dalle 15.00 di giovedì sino all’una di notte di venerdì. Sono escluse dal disservizio Latina Scalo, Borgo Sabotino, Borgo Montello e Borgo Bainsizza. Dalle 15.00 alle 21.00 di giovedì, invece, l’acqua mancherà nella zona La Guardia 1 e 2 di Terracina, nell’intero Comune di Sabaudia e di San Felice Circeo, aad esclusione della zona di Quarto Caldo e zona Alta. Verranno messe a disposizione delle autobotti.

Si rende noto che sarà disponibile un servizio sostitutivo a mezzo autobotti site in Piazza Del Popolo e nel Quartiere Q4 (nei pressi del Centro Lestrella) per il Comune di Latina; in Piazza Kennedy per il Comune di Pontinia, e in Via Roma per il Comune di San Felice Circeo.

Si prevede la normalizzazione del servizio alle ore 03:00 per i Comuni di Latina e Pontinia e alle ore 23.00 per i Comuni di Sabaudia e San Felice Circeo, salvo imprevisti.
http://www.studio93.it/news/read_news.php?news=28903&category=6

giovedì 11 giugno 2009

elezioni chi ha vinto?

Tutti come sempre, a livello nazionale, provinciale e comunale.
Magari perdono il 10%, com'è successo alla candidata a presidente provinciale, e dichiarano che il risultato è buono ed hanno guadagnato.......
Politica e sincerità, elezioni ed obiettività...
Conosciamo la vicinanza e l'interesse dei nostri politici con la realtà...
Hai vinto?
Ho chiesto ad un conoscente, democristiano, "io vinco sempre" la risposta di un dipendente pubblico, va bene qualsiasi amministrazione, viva la Franza, viva la Spagna basta che se magna....
L'ultimo concorso pubblico al quale ho partecipato, più o meno un quarto di secolo fa, per 3 posti, un collega partecipante mi aveva detto chi erano i 3 che avrebbero vinto il concorso, prima che questo si svolgesse.
Il democristiano era tra questi ed ha vinto come da pronostico.
Il "preveggente" aveva parlato con una persona influente, ma che non era nella commissione, questo influente, anzichè raccomandare lui gli aveva risposto che non lo avrebbe fatto, sapendo che c'ero io che, secondo lo stesso, meritavo uno dei posti.
Sono stato il primo degli esclusi e tale persona influente mi aveva spiegato che non c'era nulla da fare per vincere la spartizione.
Secondo Voi chi ha vinto in Italia, in provincia di Latina e a Pontinia?

lunedì 8 giugno 2009

chi vorreste come amministratore?

Chi vorreste come amministratore?
Una persona di centro, di destra o di sinistra?
Oppure qualcuna (persona) fuori dalle logiche dei partiti con una vera lista civica?
Giovane (fino a quale età si è giovani?), di media età o di esperienza?
Deve avere precedenti esperienze amministrative o politiche?
Ci devono essere limiti alle rielezioni e quali?
E' importante il programma?
Come lo vorreste?

domenica 7 giugno 2009

efficienza e risparmio energetico, regolamento comunale

Ho inviato al sindaco del comune di Pontinia la proposta che segue di regolamento comunale in materia di efficienza e risparmio energetico.
Con tale proposta tutti i nuovi fabbricati dovrebbero prevedere pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria, impianti di produzione di energia elettrica con pannelli fotovoltaici, o solare termodinamico o mini eolico.
Potranno essere costruiti solo fabbricati con il giusto coefficiente di isolamento termico.
Inoltre è prevista per tutti gli edifici pubblici il cambio con l'autosufficienza per la produzione di energia per qualsiasi uso (produzione acqua calda, riscaldamento - condizionamento, energia elettrica).
Tutta l'illiminazione esterna deve passare al led.
Per coloro che costruiranno rispettando l'ambiente ci sarà il risparmio sulla Bucalossi (oneri di costruzione e urbanizzazione).
Giorgio Libralato

Variazioni ed integrazioni al vigente testo del Regolamento Edilizio
Comunale.
Norme per il risparmio energetico, l'utilizzazione di fonti
rinnovabili di energia e risparmio delle risorse idriche.
Premesso che con legge regionale 8 novembre 2004, n. 15, pubblicata sul B.U.R.L. 10 novembre 2004, n. 31, la Regione Lazio ha emanato disposizioni per favorire l’impiego di energia solare termica e per ridurre gli sprechi idrici negli edifici;
Che la medesima legge regionale, al fine di migliorare le condizioni ambientali di vita e di tutelare l’ambiente naturale, ha formulato le prescrizioni ed indicato le misure utili sia per incrementare l’impiego di energia solare termica che per diminuire gli sprechi delle risorse idriche;
Che la succitata legge regionale, all’art. 2, fa obbligo ai Comuni di prevedere nei propri regolamenti, in relazione alle proprie caratteristiche ed al proprio assetto urbanistico e territoriale e nel rispetto dei vincoli di natura storica, ambientale e paesistica, specifiche disposizioni per realizzare su edifici pubblici e privati, sia di nuova costruzione che soggetti a ristrutturazione, interventi finalizzati alla:
a) installazione ed impiego di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria;
b) realizzazione di sistemi di recupero delle acque piovane e delle acque grigie e riutilizzo delle stesse per gli scarichi del water;
c) utilizzo di cassette d’acqua con scarichi differenziati;
d) installazione di rubinetterie dotate di miscelatore aria e acqua;
e) impiego di pavimentazioni drenanti nelle sistemazioni esterne dei lotti edificabili nel caso di copertura superiore al cinquanta per cento della superficie esterna del lotto stesso;
Che la stessa legge regionale stabilisce che i Comuni, al fine di favorire la costruzione di edifici a basso consumo energetico, prevedano che nel calcolo delle volumetrie degli edifici non vengano computati, se superiori a trenta centimetri, gli spessori delle pareti e dei solai, nonché le serre solari e le torri del vento;
Che il Decreto Legislativo n. 192 del 19 agosto 2005 “Attuazione della Direttiva 2000/91/CE, relativa al rendimento energetico nell’edilizia” stabilisce all’art. 1, Finalità, “… i criteri, le condizioni e le modalità per migliorare le prestazioni energetiche degli edifici al fine di favorire lo sviluppo, la valorizzazione e l’integrazione delle fonti rinnovabili e la diversificazione energetica, contribuire a conseguire gli obiettivi nazionali di limitazione delle emissioni di gas a effetto serra posti dal Protocollo di Kyoto, promuovere la competitività dei comparti più avanzati attraverso lo sviluppo
tecnologico”;
Il citato Decreto disciplina in particolare:
a) … omissis
b) l’applicazione di requisiti minimi in materia di prestazioni energetiche degli edifici;

Che la Convenzione di Kyoto e la relativa delibera CIPE n. 137/98 del 19 novembre 1998 “Linee guida per le politiche e le misure nazionali di riduzione delle emissioni dei gas di serra”, fissa l’obiettivo di riduzione delle emissioni climalteranti del 6,5% tra il 2008 e il 2012, rispetto al bilancio delle emissioni del 1990;
Che tale obiettivo risulta, in base a consolidati studi scientifici, raggiungibile qualora si introducano preventivamente delle tecnologie opportune volte alla riduzione del fabbisogno energetico annuo dei fabbricati;
Che a tal fine l’Amministrazione Comunale ritiene opportuno intervenire sia sul patrimonio edilizio esistente che su quello di nuova realizzazione;
Che l’Amministrazione Comunale, che intende perseguire il principio dello sviluppo sostenibile in urbanistica ed edilizia, promuovendo i principi di architettura ed edilizia ecologica nella costruzione e nella ristrutturazione di edifici pubblici e privati, nel rispetto delle caratteristiche storiche, ambientali, culturali e sociali della Città, desidera dare immediata attuazione a quanto previsto dalla citata legge regionale n. 15/2004, prefigurando, nei limiti consentiti dalla legislazione vigente, anche incentivi di
natura urbanistico-edilizia per:
−favorire la realizzazione degli interventi di miglioramento ambientale e per l’utilizzo di energie alternative con particolare riguardo all’energia solare;
−favorire l’utilizzo ottimale di materiale, componenti e sistemi per raggiungere adeguati livelli di isolamento termico e di inerzia termica dell’involucro dell’edificio;
−assicurare la permeabilità profonda dei suoli adiacenti alle costruzioni;
Che si ritiene necessario adottare una specifica regolamentazione della materia, sia per gli edifici pubblici che per quelli privati di nuova edificazione od oggetto di interventi di complessiva
ristrutturazione, che integri e modifichi il vigente Regolamento Edilizio Comunale;
Visto il vigente Regolamento Edilizio Comunale;
Visto il vigente P.R.G.;
Vista la legge regionale 8 novembre 2004, n. 15;
IL CONSIGLIO COMUNALE DELIBERA
di integrare il vigente Regolamento Edilizio Comunale con i seguenti articoli:
Articolo….. bis – Risparmio energetico e fonti rinnovabili di energia.
Negli edifici pubblici e privati di nuova costruzione deve essere assicurato fino al 2010 la copertura di 15% del fabbisogno energetico dell’edificio con l’utilizzo di sistemi di contenimento (sistemi passivi) ed un altro 15% del fabbisogno energetico del medesimo edificio mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, fermo restando che il 50% del fabbisogno di energia primaria per acqua calda sanitaria deve essere assicurato mediante l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, con acqua calda sanitaria.
Dal 2011 negli edifici pubblici e privati di nuova costruzione dovrà essere assicurata la copertura del 30% del fabbisogno energetico complessivo dell’edificio con fonti di energia rinnovabile, con acqua calda sanitaria.
Per gli interventi privati che siano inseriti nei Programmi di recupero urbano, nei Programmi Integrati, nei Progetti Urbani e negli Accordi di Programma o che siano oggetto di permessi di costruire in deroga, il limite minimo del 30% del fabbisogno energetico complessivo dell’edificio è aumentato fino al 50%. Tale limite vale anche per tutti gli interventi per la realizzazione di edifici pubblici o di uso pubblico, fermo restando il limite del 50% per il fabbisogno di energia primaria per acqua calda sanitaria.
Per tale finalità dovranno essere realizzate, con soluzioni organicamente inserite nell’estetica dell’edificio, integrate al progetto edilizio ed integrate secondo la migliore esposizione solare, coperture tecnologiche a captazione energetica, finalizzate alla conservazione e solarizzazione, che accolgano ed integrino collettori solari per la produzione di acqua calda sanitaria e moduli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica destinata all’illuminazione delle parti comuni.
Gli impianti devono essere adagiati in adiacenza alla copertura inclinata (modo retrofit) o meglio integrati in essa (modo strutturale). I serbatoi di accumulo degli impianti solari termici devono essere preferibilmente posizionati all’interno degli edifici.
Nel caso di coperture piane i pannelli potranno essere installati con inclinazione ritenuta ottimale, purché non visibili dal piano stradale sottostante ed evitando l’ombreggiamento tra di essi se disposti su più file.
Per la realizzazione dei collegamenti dei collettori solari e dei moduli fotovoltaici al volume tecnico di cui all’art. ….. deve essere predisposto un cavedio di sezione opportuna per poter alloggiare una conduttura di mandata e una di ritorno all’impianto solare termico, due canaline (corrugati) per alloggiare i collegamenti elettrici all’impianto fotovoltaico e il collegamento alla rete di terra.
Per il collegamento dell’impianto solare alle singole utenze devono essere predisposti opportuni cavedi o vani che possano contenere la linea di mandata dell’acqua calda sanitaria e un collegamento elettrico.
Una specifica relazione giurata da tecnico abilitato, dovrà essere parte integrante della documentazione richiesta per il rilascio del titolo abilitativo e dovrà certificare che il sistema adottato sia per il tetto captante che per gli impianti ad esso collegati siano idonei a soddisfare il fabbisogno minimo per il risparmio energetico di cui ai precedenti commi 1 e 2 del presente art. …...
In sede di rilascio del certificato di agibilità degli edifici dovrà essere prodotta apposita perizia giurata che certifichi la sussistenza degli impianti e la loro idoneità ad assicurare il fabbisogno di cui sopra. La destinazione del volume tecnico collocato sul tetto captante o nel sottotetto verrà verificata in sede di agibilità mediante sopralluogo degli uffici tecnici municipali oppure mediante la medesima perizia giurata di cui al comma precedente.
Le prescrizioni di cui al primo comma vigono anche nel caso di complessiva ristrutturazione di edifici esistenti.
Per gli edifici pubblici di proprietà comunale dovrà essere prevista la produzione di tutta l’acqua calda sanitaria entro il 2015 e comunque la ristrutturazione degli stessi edifici pubblici dovrà prevedere la sostituzione completa della produzione di acqua calda sanitaria.
Art. ……. Ter – Risparmio energetico e definizione del volume imponibile.
Al fine di favorire gli interventi per il risparmio energetico e per l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energie, dal calcolo del cosiddetto “volume imponibile”, così come definitivo dalle N.T.A. del vigente P.R.G. sono esclusi:
− la quota parte dello spessore dei muri esterni di tamponamento superiore ai 30 cm. E fino ad un massimo di 50 cm.;
− la quota parte dello spessore dei solai superiore a 20 cm. e fino ad un massimo di 45 cm.;
− il vano collocato sul tetto captante o nel sottotetto, in quanto considerato volume tecnico perché destinato ad accogliere gli impianti, i serbatoi e le masse d’accumulo per l’acqua calda ed il calore prodotto dai collettori solari ed in quanto inferiori all’altezza massima netta interna di cm. 240.
In tale volume devono essere ospitati i componenti del circuito primario dell’impianto solare termico ed i dispositivi di condizionamento della potenza dell’impianto fotovoltaico e di connessione alla rete (quadro elettrico e dispositivi di interfaccia con la rete).
Obbligo della riduzione del consumo di energia per il riscaldamento tramite l’isolamento termico dell’involucro edilizio < 70 kW/mq anno, nessun fabbricato può essere costruito con fabbisogni maggiori.
Per gli edifici pubblici in caso di ristrutturazione dovrà essere prevista la sostituzione della produzione di calore – condizionamento con energia naturale e rinnovabile.
Per gli edifici di proprietà comunale dovrà essere prevista la sostituzione di tutti gli impianti di riscaldamento-condizionamento con fonti energetiche naturali e rinnovabili entro il 2020.
Art……quater - Produzione di energia elettrica – illuminazione esterna
Ciascun nuovo fabbricato, nuova unità immobiliare, ampliamento, demolizione e ricostruzione dovrà garantire la produzione di energia elettrica con energia naturale e rinnovabile, fotovoltaica o solare termo dinamico, mini eolico, della misura non inferiore a 1 kW per ogni unità immobiliare, fino a mq 100 di superficie lorda coperta, di 2 kW oltre i 100 mq, di 5kW per i fabbricati industriali, commerciali e di servizio, oltre a quelli sopra previsti, per ogni porzione di 500 mq di superficie coperta.
Gli impianti di illuminazione esterna dovranno essere a basso impatto con led.
Tutti gli impianti di illuminazione pubblica dovranno essere sostituiti entro il 31/12/2010 con tecnologia a led e prodotta da impianti fotovoltaici.
Art. …… quinquies – Sistemi di accumulo, riutilizzazione delle acque meteoriche e di risparmio idrico.
In caso di superficie di verde condominiale o di pertinenza superiore a 30 mq., all’interno del lotto edificabile o nell’edificio, localizzato negli ambienti interrati sfruttando spazi non diversamente utilizzabili, dovrà essere realizzato un sistema di accumulo e recupero delle acque piovane per l’irrigazione, la pulizia delle parti comuni e gli scarichi dei water.
La realizzazione della vasca per l’accumulo dell’acqua deve consentire il recupero di almeno il 70% delle acque meteoriche.
L’impianto idrico così formato non potrà essere collegato alla normale rete idrica e le sue bocchette dovranno essere dotate di dicitura “acqua non potabile”, secondo la normativa vigente.
E’ fatto obbligo di installare nei servizi igienici cassette d’acqua per i water con scarichi differenziati dotate di un dispositivo comandabile manualmente che consenta la regolazione, prima dello scarico, di almeno due diversi volumi di acqua. E’ inoltre fatto obbligo di installare rubinetterie dotate di miscelatore aria ed acqua.
Art. ……. Sexies – Pavimentazioni, aree verdi, superfici ed aree libere del lotto.
I materiali di finitura ed allestimento delle superfici esterne e delle aree di pertinenza degli edifici dovranno essere idonei ad assicurare, indipendentemente dalle esigenze che sono destinate a soddisfare, la permeabilità del terreno, anche mediante materiali e pavimentazioni drenanti, per una superficie non inferiore al 50% della superficie libera del lotto stesso.
Art….. septies – tecnologie e metodi di calcolo
Fino al 31/12/2009 le tecnologie e i metodi di calcolo da proporre saranno, oltre a quanto sopra, in base alla normativa in materia di impianti tecnologici nazionale e regionale. Entro tale data sarà pubblicata la specifica tecnica comunale.
Art….. octies – Oneri di urbanizzazione
Considerato che l’attuazione di quanto sopra produce un risparmio in senso generale per la collettività, il miglioramento della qualità della vita e in particolare la riduzione delle spese delle opere di urbanizzazione diminuendo le reti di trasporto pubblico, la manutenzione, tutte le attività edilizie soggette al pagamento degli oneri di urbanizzazione avranno un’agevolazione del 10% sugli oneri urbanizzazione primaria e secondaria. Tale agevolazione aumenta al 15% se i nuovi fabbricati garantiranno la copertura totale del fabbisogno energetico. In fase di prima attuazione per i permessi a costruire rilasciati entro il 31/12/2009 l’agevolazione passerà dal 15 al 25%.
Art. …… nonies – Fase transitoria.
Le prescrizioni previste per le nuove costruzioni degli articoli …. bis, ter, quater e quinquies entreranno in vigore 180 giorni dopo la data di approvazione della presente deliberazione, per i progetti che saranno presentati entro il 30 giugno 2009, fatto salvo quanto già previsto dai disciplinari tecnici allegati alle convenzioni in corso di stipula.
I progetti presentati dal 1 luglio 2009 dovranno dimostrare la conformità di quanto sopra.
Sono esclusi dalle prescrizioni contenute nel presente provvedimento i permessi di costruire rilasciati alla data di entrata in vigore della presente deliberazione.

Tra elezioni e speranze

Tra elezioni e speranze
Ci sveglieremo domani con un’Italia e una provincia migliore?
La speranza c’è sempre anche premesse ed aspettative non danno speranze concrete.
Difficile che la maggioranza degli italiani decida di liberarsi di chi fa approvare leggi in difesa dei suoi interessi personali, come da chi calpesta, a parole o con i fatti, la libertà e la democrazia, il rispetto, l’uguaglianza che ci dovrebbero essere garantiti e tutelati dalla Costituzione.
E’ improbabile che si ritorni alla morale e all’etica pubblica che chi ha incarichi pubblici debba essere un modello da proporre alle nuove generazioni e che debba dare pubbliche spiegazioni ai suoi comportamenti.
Non è scontato che si metta fine alla menzogna dello smentire ciò che tutti sanno, hanno visto e sentito direttamente da radio, televisioni e giornali.
Altrettanto sarebbe auspicabile che i giornali (non tutti certo), così come tutte le redazioni di informazioni, si spogliassero dell’essere tifosi e tornassero ad essere obiettivi e a fare, informazione e non propaganda.
Si può pensare che passeremo dallo spreco, dall’uso personale dei mezzi e delle infrastrutture pubbliche, delle strutture e dei servizi ad un uso a servizio del bene comune?
Può succedere che passeremo dalla gestione che ci ha portato e che continua a peggiorare come qualità dei servizi, della vita, degli impianti, delle scelte, del livello della giustizia, della sicurezza, della garanzia del futuro e del lavoro a livelli talmente bassi e poco degni di un paese civile, ad un gestione normale?
Riusciremo ad abbandonare l’interesse personale, di parte nella gestione dei rifiuti, dell’acqua, dell’energia, ad un livello superato come tecnica e scelte politiche e sociali, con danni all’economia, alla salute, all’ambiente, ad una nuova mentalità, adatta ad affrontare il 21. secolo?
Avremo un’Italia ed una provincia migliore? Oppure per liberarci da questa oppressione bisognerà ancora attendere? O forse gli italiani pensano che per risollevarsi da quella che pensavamo il livello più basso che potevamo raggiungere, prima della nuova proposta sbagliata, infelice, della solita gaffe ed offesa alla pubblica intelligenza e nuova smentita, dobbiamo arrivare al tanto peggio? E’ ancora possibile una soluzione con gli strumenti democratici?
Giorgio Libralato

sabato 6 giugno 2009

Pontinia, illuminazione pubblica e risparmio energetico

Pontinia, illuminazione pubblica e risparmio energetico
La partecipazione al 2. bando della Regione Lazio per l’efficienza energetica “per rendere efficiente le reti di illuminazione pubblica, risparmiando energia a parità di illuminazione e quindi di sicurezza per i cittadini, e gli impianti semaforici presenti sul territorio” potrebbe consentire al Comune di Pontinia e ai suoi cittadini di partecipare attivamente alla riduzione di emissioni di CO2, nel rispetto del protocollo di Kyoto, della direttiva europea 20/20/20, ma anche di allontanare lo spettro di centrali e impianti inutili e dannosi per il nostro territorio.
La scadenza è al 15 giugno e spero che il comune di Pontinia sia pronto a partecipare altrimenti perderebbe un’occasione importante.
E’ una proposta che ripropongo da anni per attuare la quale basta copiare da alcuni esempi più volte ricordati e suggeriti.
Gli apparecchi dibawatt, i fiori solari e l'illuminazione pubblica a base di Led.
Stapelia è la nuova generazione di lampioni realizzata e brevettata da ENEA con l'impiego di specifici moduli fotovoltaici Schuco , che ricavano energia dal sole consentendo di risparmiare energia, da utilizzare per l'illuminazione di ambienti urbani e naturali.
Copiando invece da Torraca, il Light emitting diode, ovvero il led, dove il diodo è un componente elettronico passivo non lineare a due terminali la cui funzione è quella di permettere il flusso di corrente elettrica, sembra essere la rivoluzione che grazie alla collaborazione tra un dinamico sindaco, Daniele Filizola, e una coraggiosa azienda cilentana, l'elettronica Gelbison, ha regalato un successo inatteso.
La bontà di questi dispositivi si basa sulla loro potenzialità di ottenere tanta luce (quattro volte maggiore di quella delle lampade fluorescenti), un prezzo basso, «risparmiamo il 70%» dichiara il sindaco, elevata efficienza ed affidabilità. La durata di un led è molto superiore a quella delle classiche sorgenti luminose con «minor manutenzione e conseguente risparmio», ed è questa la carta vincente del giovane primo cittadino (36 anni) che investe in un progetto nuovo e lo sa diffondere mediaticamente: potenza della stampa e dei suoi derivati, internet in primis.
Pontinia 6 giugno 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Da www.edilportale.com "Fiori solari" per migliore la qualità dell'ambiente urbano
Arrivano in città i nuovi lampioni fotovoltaici "STAPELIA" dal design avveniristico
11/10/2007 - Stapelia è la nuova generazione di lampioni realizzata e brevettata da ENEA con l'impiego di specifici moduli fotovoltaici Schuco , che ricavano energia dal sole consentendo di risparmiare energia, da utilizzare per l'illuminazione di ambienti urbani e naturali.
Stapelia* è un lampione di nuova concezione che coniuga le più avanzate tecnologie per la produzione di energia solare con un avveniristico e sofisticato design a forma di fiore, con l'obiettivo di valorizzare gli ambienti urbani dal punto di vista architettonico, con nuovi sistemi di illuminazione che permettano un'ottimale integrazione nel contesto territoriale, e siano nello stesso tempo efficienti e con una forte valenza naturalistica.
Stapelia è il nome di un bellissimo fiore tropicale, che si è voluto riprodurre realizzando una corolla di cinque petali triangolari, costituiti da moduli di vetro semitrasparenti, ciascuno dei quali contiene 21 celle in silicio monocristallino blu scuro, che garantiscono una potenza pari a 28 Wp, per un totale di potenza elettrica disponibile di 140 Wp. Per consentire un'illuminazione diffusa e piacevole, in corrispondenza dei profili inferiori di Stapelia sono stati collocati led a basso consumo. La luce che producono viene diffusa attraverso fogli di plexiglass opalino. I petali di Stapelia durante il giorno captano l'energia solare che viene poi riemessa in forma di luce durante le ore notturne. La corolla di petali è sorretta da una struttura metallica di forma pentagonale che poggia su uno stelo alto 6 metri, in grado di resistere alle intemperie.
Stapelia è stato sviluppato presso il Centro Ricerche di Portici dell'ENEA, che è una struttura di eccellenza nazionale per il settore fotovoltaico, in collaborazione con Schüco, che vanta una decennale esperienza nell'ambito della ricerca per la tecnologia solare e costituisce uno dei marchi di riferimento in tutto il mondo.
Nell'area verde del Centro Ricerche di Portici dell'ENEA sono stati installati cinque di questi "fiori solari", che già forniscono luce nel rispetto dei vincoli paesaggistici in alternativa ai classici lampioni. Posizionati nei punti del giardino con maggiore esposizione solare, i petali di questi fiori tecnologici assumono un'inclinazione di 30° rispetto al terreno, per captare la massima irradiazione solare; dispositivi tecnologici permettono il controllo dell'illuminazione crepuscolare.
Stapelia è in grado di funzionare sia in modo autonomo sia in collegamento alla rete pubblica di distribuzione. Nel caso di funzionamento autonomo, le batterie fungono da accumulatori, che alimentano i petali con l'energia stivata. Nella secondo caso, l'energia prodotta durante il giorno viene ceduta al gestore della locale rete di distribuzione, che poi di notte la restituisce.
Stapelia* - marchio depositato Schüco su Edilportale.com
ENEA - Ufficio Stampa e Rapporti con i Media Resp. Elisabetta Pasta Tel. 0636272806 - cell. 3298313702
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(riproduzione riservata)

http://www.lanuovaecologia.it/vivere_meglio/stili_di_vita/8240.php Torraca s'illumina di Led
I lampioni dia Torraca
L'illuminazione pubblica del paesino nel Parco del Cilento si converte alla tecnologia a basso impatto ambientale e lunga durata. L'esempio di un giovane sindaco che ha saputo scommettere sul futuro/Dossier energia
di NICOLA NICOLETTI
Nell'estate dell'emergenza rifiuti e dei roghi che hanno invaso la Campania una notizia non è passata inosservata alle agenzie di stampa ed ai media nazionali: il colpo di genio di Torraca, piccolo comune della provincia di Salerno che, usando la tecnologia a Led per il sistema di illuminazione pubblica, ha dimostrato di essere all'avanguardia in fatto di energia e risparmio.
È un esempio che viene da una comunità piccola, a pochi passi dal tranquillo mare del Golfo di Policastro nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, un'oasi protetta tra le maggiori d'Europa. Il Light emitting diode, ovvero il led, dove il diodo è un componente elettronico passivo non lineare a due terminali la cui funzione è quella di permettere il flusso di corrente elettrica, sembra essere la rivoluzione che grazie alla collaborazione tra un dinamico sindaco, Daniele Filizola, e una coraggiosa azienda cilentana, l'elettronica Gelbison, ha regalato un successo inatteso.
La bontà di questi dispositivi si basa sulla loro potenzialità di ottenere tanta luce (quattro volte maggiore di quella delle lampade fluorescenti), un prezzo basso, «risparmiamo il 70%» dichiara il sindaco, elevata efficienza ed affidabilità. La durata di un led è molto superiore a quella delle classiche sorgenti luminose con «minor manutenzione e conseguente risparmio», ed è questa la carta vincente del giovane primo cittadino (36 anni) che investe in un progetto nuovo e lo sa diffondere mediaticamente: potenza della stampa e dei suoi derivati, internet in primis.
Ma un lavoro di squadra che si rispetti prevede come partner un compagno all'altezza del ruolo. Ecco allora l'opera di Filadelfio Cammarano, ex impiegato del comune di Ceraso che ha costantemente perseguito il suo sogno: creare un'azienda nel poco conosciuto Cilento capace di affermarsi e relazionarsi dinamicamente. Nasce così nel 1996, grazie al contributo della legge 44 sull'imprenditoria giovanile,
l'Elettronica Gelbison, a Ceraso, nel Parco nazionale, e raggiunge presto il mercato estero, soprattutto automobilistico, in Germania e Giappone.
Ma la partita del territorio si gioca qui, nell'area protetta salernitana, ed ecco arrivare l'illuminazione di gallerie e corsie dell'ultimo tratto stradale della Futani-Centola, la variante alla statale 18 inaugurata un paio di anni fa. Poi l'idea della luce non solo nei locali come palestre o uffici, ma nei centri urbani, in un intero paese. Torraca, semi-sconosciuto borgo a pochi passi dalla storica Policastro e dalle vacanziere Sapri e Scario, si presta ad hoc. E la sfida è fatta: quotidiani, settimanali, siti internet (vedi wikipedia) e riviste specializzate non fanno altro che parlare di Torraca, che di colpo diventa tra le più conosciute cittadine della regione.
Sono i 1.411 abitanti che da agosto usano "solo" illuminazione doc, quella della Lampada di Torraca, ovvero a Led del Cilento che permette anche di vedere il cielo stellato, a diventare simbolo di progresso per quello che il sindaco Filizola dichiara essere "il primo comune al mondo completamente illuminato dai Led e senza inquinamento luminoso".
Torraca, dove sta per nascere la prima azienda municipalizzata cilentana per la produzione di pannelli fotovoltaici e che ha investito su questa tecnologia realizzando tre impianti, ha avviato un corso di studi con la fFacoltà di Scienze politiche di Napoli avente per indirizzo la Cooperazione iInternazionale per ambiente ed energia.
È certo una trovata anche contro lo spopolamento giovanile, e lo testimoniano i 128 iscritti a cui si stanno aggiungendo quelli dell'anno in corso. Ora il comune viene invitato ad Ecomondo ed è diventato la meta del pellegrinaggio di decine di sindaci che si "arrampicano" nel paesello per vedere con i propri occhi quello che affermano Filizola e Cammarano. Uno svantaggio in verità l'abbiamo trovato: ed è la viabilità; poco agevole è infatti la scalata per giungere fin lassù.
Ma anche qui c'è un'idea: «Abbiamo pensato ad una monorotaia che colleghi Sapri a Torraca - racconta il sindaco -, un progetto che in tre fermate porterebbe i ragazzi alla sede degli studi». E se tardasse a realizzarsi? «Ho richiesto all'assessore provinciale ai Lavori pubblici il ripristino e la sistemazione della strada, una mulattiera, che non è certo il fiore all'occhiello da esibire ai sindaci che da tutta Italia vengono a vedere l'illuminazione del futuro».
9 ottobre 2007

dissesto da procura


Tratto da La Provincia del 6 giugno 2009. Viene smentito chi pensava che il tema fosse chiuso. Attendiamo con interesse gli sviluppi della vicenda che potrebbe dimostrare un disegno penale di falsare i dati per arrivare alla dichiarazione di dissesto. Forse un giorno capiremo, in tal caso, a quale scopo. Non so se si tratta di reato, questo lo scoprirà la Procura. Se lo fosse sarà interessante sapere chi lo ha commesso per evitare che possa nuocere ancora alla comunità.

venerdì 5 giugno 2009

il caffè senza dissesto


tratto da "Il Caffè" del 4 giugno 2009