DETTAGLI
«L’ACCANTONAMENTO
DIPENDE
DAI
VERSAMENTI
DELLA
LATINA
AMBIENTE»
SULL’IMPATTO
DEI
CAMION
«ACCORDO
CON
LA STRADALE»
DI
GRAZIELLA DI
MAMBRO
Nelle
stesse ore in cui la
Commissione
parlamentare
sui
rifiuti dice
che
Montello è un caso regionale
e
vengono secretate le dichiarazioni
del
capo della mobile,
nulla
cambia sul fronte
concreto.
Perché il rinnovo
del
l’Aia alla società Indeco
(con
i vertici in stato di arresto)
resta
vigente nonostante il nuovo
appello
arrivato ieri da parte
dell’assessore
all’ambiente del
Comune
di Latina, Fabrizio Cirilli,
a
revocare l’Aia e approfondire
effettivamente
le condizioni
del
sito e il danno subito
già
dall’ente che rappresenta.
A
margine delle inchieste giudiziarie,
che
ora toccano anche
Ecoambiente,
si snoda un’altra
ricostruzione
del percorso precedente
le
indagini della magistratura
e
sempre relative agli
accertamenti
sull’a cc a n to n amento
dei
fondi post mortem.
Una
verifica fu fatta anche a
livello
amministrativo già nel
2010:
in pieno dibattito sull’ac -
certamento
della presenza dei
fusti
in S0 e sulle eventuali
spese
per la bonifica vennero
auditi
in Commissione provinciale
per
l’Ambiente i vertici di
entrambe
le società che gestiscono
gli
invasi su iniziativa
dell’allora
assessore Gerardo
Stefanelli.
Sia i rappresentanti
di
Indeco che quelli di Ecoambiente
dissero
qualche bugia,
strafalcioni
all’epoca sfuggiti
forse
alla politica ma diventati
drammaticamente
attuali adesso,
negli
atti della Procura di
Latina.
Eppure si sta parlando
dello
stesso argomento. A tre
anni
esatti di distanza. I vertici
di
Ecoanbiente furono sentiti a
proposito
dell’inq ui nam en to
della
falda soggiacente (accertato
da
Arpa Lazio dal 2005).
Per
Ecoambiente a rassicurare
tutti
c’era l’avvocato Bruno
Landi
che, a onor di cronaca,
confessa
che l’accantonamento
post
mortem non c’è e ne spiega
pure
i motivi: «... per quanto
riguarda
gli oneri post mortem...
per
i quali l’assessore
Stefanelli
insiste per un accantonamento
di
fondi per la gestione
della
discarica, esistono
tariffe
e quelle del post mortem
è
una delle voci percepite dal
gestore
per poter controllare la
discarica
dopo la chiusura.
Questi
fondi sono regolarmente
iscritti
al bilancio anche se
non
materialmente accantonati
e
comunque sono garantiti da
apposite
polizze assicurative...
inoltre
questi soldi vengono
utilizzati
per garantire l’ordina -
ria
amministrazione della società,
che
vanta un credito di 12
milioni
di euro dagli enti, sette
dei
quali dalla sola Latina Ambiente....
».
Forse questo passaggio,
finanche
da solo, può
essere
utile all’inchiesta di oggi.
Ecoambiente
ha ammesso
in
una seduta pubblica di non
accantonare
i fondi, ossia l’og -
getto
dell’accertamento giudiziario
di
oggi. E ha detto anche
perché:
la partecipante Latina
Ambiente
non versava i soldi.
Dunque
è inevitabile che le
verifiche
di oggi si spostino
sulla
spa del Comune e sui
motivi
«veri» per i quali non
dava
i soldi alla Ecoambiente.
E
soprattutto perché il Comune,
socio
di maggioranza, non
se
ne accorgeva né diceva alcunché
di
questo vorticoso giro-
fantasma
di denaro, pari ad
«appena»
12 milioni di euro.
Comunque
nelle audizioni in
Commissione
provinciale per
l’ambiente,
meglio di Ecoambiente
fece
Indeco. Ecco cosa
dice
Enzo Cimini, uno degli
arrestati
la scorsa settimana in
esecuzione
delle ordinanze del
Tribunale:
«... sulla quota post
mortem
l’azienda assicura massima
trasparenza
e soprattutto
che
non ci saranno problemi con
i
fondi economici accantonati»;
ma
il migliore di tutti fu D’Apra -
no:
«...non c’è nulla da bonificare...
gli
impianti sono stati costruiti
a
norma di legge... tutte le
discariche
sono impermeabilizzate
».
La sua frase «storica»
resta
la risposta ad un consigliere,
Corato,
che gli chiedeva cosa
stesse
facendo la società Indeco
per
abbassare l’impatto dei camion
del
trasporto e per la manutenzione
stradale.
Risposta di
D’Aprano:
«...l’Indeco si è impegnata
molto
su questo fronte
con
investimenti anche propri...
c’è
un accordo con i carabinieri
e
la polizia stradale per assicurare
il
minimo impatto ambientale
».
E il bello è che la Commissione
Ambiente
gli credette.
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IL
QUOTIDIANO - Sabato 25 Ottobre 2014
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Latina
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