domenica 26 ottobre 2014

discarica Borgo Montello Ecco cosa dissero Cimini e Landi sui fondi post mortem La versione «comoda»

Le audizioni incredibili del 2010 in Provincia 
DETTAGLI
«L’ACCANTONAMENTO
DIPENDE DAI
VERSAMENTI DELLA
LATINA AMBIENTE»
SULL’IMPATTO DEI
CAMION «ACCORDO
CON LA STRADALE»
DI GRAZIELLA DI MAMBRO
Nelle stesse ore in cui la
Commissione parlamentare
sui rifiuti dice
che Montello è un caso regionale
e vengono secretate le dichiarazioni
del capo della mobile,
nulla cambia sul fronte
concreto. Perché il rinnovo
del l’Aia alla società Indeco
(con i vertici in stato di arresto)
resta vigente nonostante il nuovo
appello arrivato ieri da parte
dell’assessore all’ambiente del
Comune di Latina, Fabrizio Cirilli,
a revocare l’Aia e approfondire
effettivamente le condizioni
del sito e il danno subito
già dall’ente che rappresenta.
A margine delle inchieste giudiziarie,
che ora toccano anche
Ecoambiente, si snoda un’altra
ricostruzione del percorso precedente
le indagini della magistratura
e sempre relative agli
accertamenti sull’a cc a n to n amento
dei fondi post mortem.
Una verifica fu fatta anche a
livello amministrativo già nel
2010: in pieno dibattito sull’ac -
certamento della presenza dei
fusti in S0 e sulle eventuali
spese per la bonifica vennero
auditi in Commissione provinciale
per l’Ambiente i vertici di
entrambe le società che gestiscono
gli invasi su iniziativa
dell’allora assessore Gerardo
Stefanelli. Sia i rappresentanti
di Indeco che quelli di Ecoambiente
dissero qualche bugia,
strafalcioni all’epoca sfuggiti
forse alla politica ma diventati
drammaticamente attuali adesso,
negli atti della Procura di
Latina. Eppure si sta parlando
dello stesso argomento. A tre
anni esatti di distanza. I vertici
di Ecoanbiente furono sentiti a
proposito dell’inq ui nam en to
della falda soggiacente (accertato
da Arpa Lazio dal 2005).
Per Ecoambiente a rassicurare
tutti c’era l’avvocato Bruno
Landi che, a onor di cronaca,
confessa che l’accantonamento
post mortem non c’è e ne spiega
pure i motivi: «... per quanto
riguarda gli oneri post mortem...
per i quali l’assessore
Stefanelli insiste per un accantonamento
di fondi per la gestione
della discarica, esistono
tariffe e quelle del post mortem
è una delle voci percepite dal
gestore per poter controllare la
discarica dopo la chiusura.
Questi fondi sono regolarmente
iscritti al bilancio anche se
non materialmente accantonati
e comunque sono garantiti da
apposite polizze assicurative...
inoltre questi soldi vengono
utilizzati per garantire l’ordina -
ria amministrazione della società,
che vanta un credito di 12
milioni di euro dagli enti, sette
dei quali dalla sola Latina Ambiente....
». Forse questo passaggio,
finanche da solo, può
essere utile all’inchiesta di oggi.
Ecoambiente ha ammesso
in una seduta pubblica di non
accantonare i fondi, ossia l’og -
getto dell’accertamento giudiziario
di oggi. E ha detto anche
perché: la partecipante Latina
Ambiente non versava i soldi.
Dunque è inevitabile che le
verifiche di oggi si spostino
sulla spa del Comune e sui
motivi «veri» per i quali non
dava i soldi alla Ecoambiente.
E soprattutto perché il Comune,
socio di maggioranza, non
se ne accorgeva né diceva alcunché
di questo vorticoso giro-
fantasma di denaro, pari ad
«appena» 12 milioni di euro.
Comunque nelle audizioni in
Commissione provinciale per
l’ambiente, meglio di Ecoambiente
fece Indeco. Ecco cosa
dice Enzo Cimini, uno degli
arrestati la scorsa settimana in
esecuzione delle ordinanze del
Tribunale: «... sulla quota post
mortem l’azienda assicura massima
trasparenza e soprattutto
che non ci saranno problemi con
i fondi economici accantonati»;
ma il migliore di tutti fu D’Apra -
no: «...non c’è nulla da bonificare...
gli impianti sono stati costruiti
a norma di legge... tutte le
discariche sono impermeabilizzate
». La sua frase «storica»
resta la risposta ad un consigliere,
Corato, che gli chiedeva cosa
stesse facendo la società Indeco
per abbassare l’impatto dei camion
del trasporto e per la manutenzione
stradale. Risposta di
D’Aprano: «...l’Indeco si è impegnata
molto su questo fronte
con investimenti anche propri...
c’è un accordo con i carabinieri
e la polizia stradale per assicurare
il minimo impatto ambientale
». E il bello è che la Commissione
Ambiente gli credette.
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IL QUOTIDIANO - Sabato 25 Ottobre 2014

10 Latina

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