LATINA, L'INTERVENTO DI GREEN ITALIA
"Montello, nella discarica una montagna crimini ambientali"
Guercio: subito uno studio epidemiologico, al Comune la gestione dei fondi post mortem “La Regione Lazio spieghi come sia stato possibile, appena il 9 settembre scorso, autorizzare l’ampliamento degli invasi della discarica di Borgo Montello, permettendo così di continuare ad inquinare”. L’imbarazzante quesito arriva da Maurizio Guercio, coordinatore provinciale di Green Italia, che si sta battendo affinché i cosiddetti fondi post mortem, accantonati per quando la discarica sarà chiusa, siano gestiti dal Comune di Latina per destinarli ad opere di risanamento e valorizzazione ambientale. Fondi che, come ha evidenziato l’inchiesta della Procura della Repubblica, sono stati girati a tre società di diritto lussemburghese. Una procedura che è costata ad amministratori del Gruppo Green Holding e della società Indeco l’iscrizione nel registro degli indagati per peculato.
UN AMPLIAMENTO INOPPORTUNO. La Regione Lazio non poteva non sapere. Non poteva non sapere, lascia intendere Green Italia, che la discarica in questione, per la quale è stato autorizzato l’ampliamento, era già oggetto di attività di controllo e monitoraggio da parte degli enti locali ed enti deputati al monitoraggio come l’Arpa. Era già al centro di esposti indirizzati alla Procura da parte di comitati di cittadini e di varie indagini del Gico.
LA DISCARICA DEI MISTERI. “La giunta regionale del Lazio – afferma Guercio - aveva autorizzato già a partire dagli anni ‘90 il trattamento di rifiuti speciali di origine industriale, aprendo le porte della discarica anche al polo chimico della zona, da tempo interessato a realizzare un impianto per trattare le scorie delle lavorazioni, con tutto quello che ne è però conseguito in termini di indagini, accertamento di illeciti e reati presunti e accertati”. Guercio cita i fatti di cronaca, dalle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, al mistero dei fusti interrati, dall’omicidio di don Cesare Boschin fino ai recenti arresti della Squadra Mobile nell’ambito dei fondi post mortem.
LA SANZIONE UE. “Borgo Montello – si legge in una nota di Green Italia - è proprio una delle discariche per cui il 15 ottobre la Commissione Ue ha dichiarato l’Italia inadempiente per la gestione dei rifiuti laziali, interrati fino al 1 agosto 2012 senza un adeguato trattamento. Nel recente Rapporto di Legambiente sulle Ecomafie del 2014 si afferma poi che nel corso del 2013 sono state accertate nel Lazio 2.084 infrazioni, che rappresentano il 7,1% del totale nazionale, ossia 5,7 illegalità al giorno e la regione Lazio si posiziona, per il terzo anno consecutivo, al 5° posto nazionale per reati ambientali accertati, subito dopo le ‘tradizionali regioni a presenza mafiosa’. La vicenda di Borgo Montello rende chiaramente palese l'assenza di una programmazione sistematica nella raccolta differenziata dei rifiuti e merita una azione politica concertata da parte degli Enti preposti mirata al ripristino della legalità e del rispetto delle norme ambientali e di sicurezza per i cittadini”.
ORA UNO STUDIO EPIDEMIOLOGICO. E’ tempo di un approfondito studio epidemiologico, sostiene Guercio: “Green Italia Latina è impegnata in prima linea per garantire il massimo rispetto delle norme ambientali e di sicurezza, il corretto e adeguato sviluppo e ripristino delle attività commerciali di accoglienza turistica in zona Borgo Montello-Le Ferriere e ad un costante monitoraggio dell’aria e delle acque nella zona con l'esame delle falde sotterranee destinate al consumo umano, animale e alla coltivazione delle culture e le analisi sulla qualità del fiume Astura per garantire la salute dei cittadini e dei prodotti agricoli coltivati, ad oggi asfissiate da miasmi provenienti dalla discarica e avvelenati da acque contaminate, il cui tasso di inquinamento, nonostante l’impegno dei cittadini e degli ambientalisti, non è ancora stata completamente accertata, consentendo finalmente l’avvio di una approfondita indagine epidemiologica”.
I FONDI AL COMUNE. Dunque la battaglia di Green Italia affinché i 34 milioni di euro (fondi poste mortem) vengano versati non alla Regione ma direttamente al Comune per destinarli ad opere di risanamento e valorizzazione ambientale”. http://www.corrieredilatina.it/news/ambiente/11537/-Montello--nella-discarica-una.html
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