giovedì 31 luglio 2008

piano regionale tutela acque e risanamento aria

Piano Regionale di Tutela Delle Acque
Il Piano di Tutela delle Acque Regionale si pone l’obiettivo di perseguire il mantenimento dell’integrità della risorsa idrica, compatibilmente con gli usi della risorsa stessa e delle attività socio-economiche delle popolazioni del Lazio. Contiene, oltre agli interventi volti a garantire il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi del D.lgs 152/2006, le misure necessarie alla tutela qualitativa e quantitativa del sistema idrico.
Il Piano è stato adottato con Deliberazione di Giunta Regionale n. 266 del 2 maggio 2006 e approvato con Deliberazione del Consiglio Regionale n. 42 del 27 settembre 2007 (Supplemento ordinario al “Bollettino Ufficiale” n. 3 n. 34 del 10 dicembre 2007).
Va segnalato che il Piano, redatto ai sensi della precedente normativa, D.Lgs 152/1999 e s.m.i., in vigore al momento della raccolta, elaborazione e valutazione dei dati, sarà oggetto di successive revisioni, in coerenza con gli indirizzi generali e gli atti di coordinamento emanati dallo Stato e dalle Autorità di bacino distrettuali, e sulla base della verifica dell’efficacia delle misure adottate.
Il Piano di Tutela Regionale delle acque si articola in:
1.Norme di attuazione del Piano
2.Sintesi del piano, definizione degli interventi e normativa di rifermento
· Sintesi del Piano
· Definizione degli interventi di raccolta e trattamento degli effluenti
· Normativa di riferimento
3.Bacini idrografici e schede riassuntive per bacino
4.Geologia, Idrogeologia e Vulnerabilità del Territorio
· Geologia del territorio della Regione
· Idrogeologia e vulnerabilità degli Acquiferi
· Monitoraggio delle acque sotterranee
4.1 Idrogeologia e vulnerabilità degli acquiferi – Elaborati cartografici
5.Relazione Vegetazionale
· Stato vegetazionale dei bacini e protezione fornita dalla vegetazione
6.Pressione Antropica, Inquinamento Puntuale, Aree a specifica tutela
· Pressione antropica
· Inquinamento da fonte puntuale
· Aree a specifica tutela
7.Qualità dei Corpi Idrici
· Qualità dei corpi idrici
8.Tavole di piano
·Tavola n. 1: Carta dei bacini Idrografici del PRTA
·Tavola n. 2: Carta Geolitologica
·Tavola n. 2bis: Carta Idrogeologica
·Tavola n. 3: Carta della Vulnerabilità Intrinseca degli Acquiferi
·Tavola n. 4: Carta Sinottica della Protezione degli Acquiferi
·Tavola n. 5: Carta delle Aree sottoposte a Tutela
·Tavola n. 6: Carta dello Stato di Qualità
·Tavola n. 7: Carta degli Obiettivi di Qualità
9.Atlante dei Bacini Idrografici
·Tavole A : Morfologico – amministrativa.
·Tavole B : Acque a specifica destinazione e classi di qualità
·Tavole B1 : Reti di monitoraggio e zone di protezione
·Tavole C : Tavola sinottica della protezione degli acquiferi
·Tavole D : Fattori di pressione
·Tavole E1 : Tavola di piano: Tutela
·Tavole E2 : Tavola di piano: Stato di qualità
·Tavole E3 : Tavola di piano: Obiettivi di qualità
Allegati:
Norme di attuazione (pdf 249,35KB)
Sintesi del piano (pdf 452,00KB)
Bacini idrografici e schede di bacino (pdf 632,25KB)
Geologia, idrogeologia e vulnerabilità del territorio (pdf 977,87KB)
Elaborati cartografici (pdf 3.949,30KB)
Relazione vegetazionale (pdf 12.949,44KB)
Pressione antropica (pdf 5.849,53KB)
Qualità dei corpi idrici (pdf 1.714,83KB)
Tavole Regionali (zip 18.304,20KB)
Atlante dei bacini 1 (zip 19.530,88KB)
Atlante dei bacini 2 (zip 18.985,61KB)
copyright 2008 - regione lazio

Piano di Risanamento della Qualità dell'Aria
Il Piano di risanamento della qualità dell’aria è lo strumento di pianificazione con il quale la Regione Lazio da applicazione alla direttiva 96/62/CE, direttiva madre “in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria ambiente” e alle successive direttive integrative.
In accordo con quanto prescritto dalla normativa persegue due obiettivi generali:
- il risanamento della qualità dell’aria nelle zone dove si sono superati i limiti previsti dalla normativa o vi è un forte rischio di superamento,
- il mantenimento della qualità dell’aria nel restante territorio;
attraverso misure di contenimento e di riduzione delle emissioni da traffico, industriali e diffuse, che portino a conseguire il rispetto dei limiti imposti dalla normativa, ma anche a mantenere anzi a migliorare la qualità dell’aria ambiente nelle aree del territorio dove non si rilevano criticità.
Il piano è costituito dai seguenti capitoli:
1.Inquadramento generale comprendente la sintesi delle strategie del piano, le caratteristiche generali del territorio e il quadro normativo.
2.Elementi di sintesi sull’inquinamento atmosfericocomprendente il quadro emissivo, l’inquinamento transfrontaliero, l’analisi dei dati meteoclimatici e la valutazione della qualità dell’aria.
3.Modellazione dispersione e trasformazioni chimiche comprendente la metodologia, gli imput emissivi e meteorologici, nonché l’esecuzione delle simulazioni sui due domini di calcolo.
4.Caratterizzazione delle zone comprendente la zonizzazione preesistente e la definizione delle zone di piano.
5.Quadro normativo di base in cui vengono descritti il quadro normativo nazionale e regionale e le norme che influenzano positivamente la qualità dell’aria nelle città.
6.Analisi delle tendenze – scenari nel quale vengono rappresentati gli scenari emissivi e il loro confronto.
7.Le azioni del piano comprendente le misure selezionate e le indicazioni sui costi.
8.Strategie per la partecipazione del pubblico
9.Monitoraggio del piano e Verifica del piano volte agarantire che il Piano venga attuato secondo gli obiettivi stabiliti e che segua l’evoluzione del contesto in cui agisce.
Prevede inoltre:
Norme di attuazione
VAS-rapporto ambientale
Allegati:
Indice (pdf 131,16KB)
Capitolo 1 - 2 (pdf 10.214,40KB)
Capitolo 3 - 4 - 5 (pdf 3.222,93KB)
Capitolo 6 (pdf 7.762,70KB)
Capitolo 7 - 8 -9 (pdf 317,64KB)
Norme di attuazione (pdf 256,10KB)
Rapporto VAS (pdf 4.094,92KB)copyright 2008 - regione lazio

riunione commissione AIA-IPPC turbogas Pontinia

Dopo la riunione del 29 luglio (martedi scorso) si dovrebbe tenere alla fine di agosto la nuova e forse definitiva commissione AIA-IPPC per il progetto della turbogas di Mazzocchio - Pontinia, presentato dalla società AceaElectrabel.

referendum per la giustizia

Referendum: si parte Pronti, via. Oggi inizia il conto alla rovescia per sapere se la legge è uguale per tutti o per tutti meno alcuni.Siamo in Corte di Cassazione, noi dell'Italia dei Valori, per depositare il quesito referendario. Mentre vi sto parlando, altri amici insieme a me stanno facendo la fila per sottoscrivere una richiesta di referendum di una sola riga: volete voi che sia abrogata la legge “salva Premier”, quella che Berlusconi si è fatto per non farsi processare? O volete che sia giusto che quattro persone e soprattutto chi è già sotto processo si faccia una legge all'ultimo momento in modo da non farci sapere se alla Presidenza del Consiglio abbiamo una brava persona o un poco di buono?Questo è un quesito di democrazia che rispetta l'articolo 3 della Costituzione. Il concetto “la legge è uguale per tutti” deve essere riaffermato. Siccome noi siamo di parola, e siamo determinati nella nostra azione, non ci limitiamo soltanto ad abbaiare. Ci impegniamo a raccogliere le firme per il referendum affinché voi cittadini, voi datori di lavoro di noi dipendenti al Parlamento, possiate decidere se noi siamo uguali a voi o siamo piuttosto persone al di sopra della legge.Cosa succederà prossimamente? Ci sono delle ferree regole che dobbiamo rispettare, che rendono molto difficile questo cammino. Abbiamo bisogno del vostro aiuto.Oggi abbiamo depositato il quesito. Nelle prossime settimane, mentre gli altri vanno in vacanza, prepareremo la macchina organizzativa. In ogni provincia faremo un centro di raccolta e di coordinamento, che risponderanno ad un coordinamento generale a Roma e a Milano in sedi che vi indicheremo su questo sito. Abbiamo bisogno di persone che ci aiutino a raccogliere le firme, a preparare banchetti, a firmare e a far firmare questo quesito referendario. Abbiamo due mesi e mezzo, massimo tre mesi di tempo. Inizieremo la raccolta ufficiale delle firme il 12 settembre con il lancio dell'iniziativa a Vasto. Da adesso al 12 settembre prepareremo tutta la macchina organizzativa, vi faremo sapere nelle prossime settimane dove ci saranno i centri di raccolta e tutto il materiale a disposizione, e soprattutto dove sarà il centro informazioni di tutti gli eventi che si svolgeranno in tutte le province d'Italia.Dal 12 settembre al 12 dicembre ci saranno tre mesi di fuoco in cui tutti i giorni, soprattutto nei fine settimana, faremo eventi in tutte le piazze d'Italia grazie a voi, grazie a tutti quelli che vogliono darci una mano. In questo sito troverete la mail (info@antoniodipietro.com) con la quale mettervi in contatto con l'organizzazione per dare la vostra disponibilità e allo stesso tempo per aiutarci anche nella raccolta delle firme. In questi tre mesi raccoglieremo le firme, che non possiamo depositare prima del primo gennaio. Abbiamo già fissato la data di deposito delle firme in Cassazione l'8 gennaio dell'anno prossimo. Come vedete vogliamo fare sul serio. Chiediamo il vostro aiuto, la vostra collaborazione, affinché questo atto di democrazia possa compiersi, affinché i cittadini possano essere messi in condizione di esprimersi liberamente ed essere giudici dell'operato del Parlamento e del governo, e non lasciare che dipendenti del Parlamento nominati da capi partito diano l'impunità a chi è sottoposto a processo.Appuntamento tramite mail all'organizzazione nazionale, ed in seguito alle organizzazioni provinciali, per la raccolta delle firme. Si parte.Postato da Antonio Di Pietro in Politica il 30 luglio

allargamento maggioranza e scenario provinciali

Fantapolitica a Pontinia.
Si allarga la maggioranza entrano a farne parte La precedenza e l'associazione Peter Pan.
Cambiano anche gli scenari in vista delle provinciali del 2009.
Secondo la regola dell'alternanza il sindaco rinuncia alla candidatura al suo posto un ex margherita, magari assessore disposto a sacrificarsi con il solito record di quello che una volta, ante Walterloo, era il centro sinistra.
L'alternanza anche nel pdl.
Alle provinciali un candidato del Tonga, mentre ad arrogance tocca la nomina a candidato sindaco.
Poi nel 2010 alle regionali arrogance avrà un eletto sicuro.
Peter Pan avrà il suo candidato alle provinciali 2009, in cambio del sostegno alla maggioranza, anche se con il centro destra in appoggio alla lista indipendente per poi candidarsi nel 2011 nelle amministrative con la lista dell'ex centro sinistra.
Sicuri eletti e forse assessore il candidato del Tonga, qualche probabilità per l'udc, poche per Peter Pan, quasi nessuna per il candidato del pd.

mercoledì 30 luglio 2008

sicurezza sul lavoro, il punto

http://www.sicurweb.it/professional/news/dettaglio.asp?id=7676
Suggerimenti - D.Lgs. 81/2008

D.Lgs. 81/2008: il punto della situazione
Note informative, suggerimenti, moduli, aggiornamenti al testo
In questa pagina, in attesa di una ristrutturazione complessiva del sito, sono raccolti i "materiali di servizio" relativi al D.Lgs. 81/2008. Note informative, suggerimenti, moduli, aggiornamenti al testo.
Note informative1. Scadenze2. Adeguamento della valutazione dei rischi nei luoghi di lavoro3. Documento di Valutazione dei Rischi e data certan.b. la scadenza del 29 luglio 2008 verrà quasi certamente prorogata al 1 gennaio 2009, vedi oltre.
SuggerimentiSuggerimenti per l'adeguamento della valutazione dei rischi
Moduli1. Autocertificazione della Valutazione dei Rischi nelle nelle imprese con massimo dieci dipendenti2. Consegna ai lavoratori dei DPI3. Obblighi connessi ai contratti d’appalto o d’opera o di somministrazione
Il testoD.Lgs. 81/2008: il testo sicurweb è onlinee le modifiche1. Possibile proroga al primo gennaio 2009 per l'adeguamento del DVR2. Il Decreto Legge 112 modifica il Testo Unico: niente sanzione per tessera di riconoscimento mancante, la violazione reiterata dell'orario di lavoro non può motivare la sospensione dell'attività3. Prime proroghe di disposizioni previste dal Testo Unico sulla sicurezza: comunicazioni a fini statistici e divieto di visite mediche in fase preassuntiva
ultimo aggiornamento 21 luglio 2008

riecco i carbonari, no al rigassificatore

Comunicati stampa
30/07/2008 14:00 Inaugurazione centrale a carbone a Civitavecchia
Legambiente: “Stop al carbone per il rispetto degli accordi internazionali di riduzione della CO2”
“E’ assolutamente incoerente e anacronistico considerare il carbone la chiave di volta della politica energetica italiana quando siamo tra i paesi che arrancano di più nel ridurre le emissioni di CO2 per raggiungere gli obiettivi di Kyoto. Il carbone resta in assoluto il combustibile fossile con le più elevate emissioni di anidride carbonica per kilowattora prodotto e la nuova centrale di Torrevaldaliga Nord con i suoi 10 milioni di tonnellate di CO2 annui peserà non poco sul già disastrato quadro delle emissioni nazionali. Il Governo abbandoni dunque l’idea di puntare sul carbone perché allontanerà l’Italia dalle scelte europee che si prefiggono un taglio alle emissioni del 20% entro il 2020, costringendo la collettività a pagare pesanti sanzioni”.
Così il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza e il presidente di Legambiente Lazio Lorenzo Parlati in una nota congiunta ribadiscono il dissenso dell’associazione, presente oggi a Civitavecchia per l’inaugurazione della centrale di Torrevaldaliga Nord, sulla riconversione a carbone di una parte del parco termoelettrico italiano.
“La strada che dovrebbe seguire l’Italia – continuano Cogliati Dezza e Parlati - è quella di un sistema energetico distribuito, fondato sul risparmio e l’efficienza energetica, sulle fonti rinnovabili riducendo progressivamente l’uso del carbone per la produzione di energia elettrica, fino al suo completo abbandono, e riconvertendo a gas naturale le centrali termoelettriche che oggi utilizzano gli altri combustibili fossili. Solo in questo modo il nostro Paese potrà dare il suo contributo alla lotta ai cambiamenti climatici, i cui catastrofici effetti sull’ambiente e sull’economia mondiale sono ormai confermati da fonti più che autorevoli”.
Legambiente ricorda che le 12 centrali italiane che utilizzano il carbone contribuiscono solo per il 14% alla produzione elettrica nazionale a fronte di una emissione di anidride carbonica pari al 30% del totale del settore elettrico, con un trend in continua crescita. Se nel 2005 il totale di CO2 emessa dalle centrali a carbone ammontava a 41,6 milioni di tonnellate, nel 2007 si è arrivati a 42,5 milioni di tonnellate, nonostante i limiti imposti dalla direttiva europea sull’Emission trading (ETS).


L’Ufficio stampa Legambiente
Il carbone pulito non esiste

30/7/2008 - L’inaugurazione dellacentrale ENEL di Civitavecchia segna un ulteriore passo falso a danno della tutela dell'ambiente e del rispetto del Protocollo di Kyoto

L’inaugurazione della centrale ENEL di Torre Valdaliga Nord a Civitavecchia segna un ulteriore passo falso a danno della democrazia, della tutela dell'ambiente e dell'economia italiana. Infatti, l’avvio del primo gruppo da 660 MW della centrale comporterà l'emissione di oltre 3,6 milioni di tonnellate all’anno di CO2, che andranno ad aggiungersi ai circa 100 milioni di tonnellate che già allontanano il nostro Paese dagli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas climalteranti richiesti dal Protocollo di Kyoto. Il Trattato impone all'Italia di ridurre le proprie emissioni, entro il 2010, di circa il 6,5% rispetto ai dati di emissione del 1990. Quando saranno avviati anche gli altri due gruppi da 660 MW (si dice entro il 2009), la centrale di Torre Valdaliga Nord (che arriverà ad avere una potenza complessiva di 1.980 MW) immetterà in atmosfera oltre 10,8 milioni di tonnellate di CO2 anno, allontanandoci ancora di più dagli impegni assunti a livello internazionale.
Questo dovrebbe far riflettere sull'opportunità di costruire impianti a carbone che comportano il maggiore rilascio di emissioni di gas serra responsabili dei cambiamenti climatici in atto. Per compensare questo problema, si sta investendo sulla ricerca per la cattura e lo stoccaggio del carbonio (CCS) ma si tratta di tecniche puramente sperimentali che, nella migliore delle ipotesi, porteranno qualche potenziale risultato non prima di 20 o 30 anni, vale a dire quando avremo immesso in atmosfera quantitativi di gas serra tali da sconvolgere per sempre il clima del Pianeta. A livello locale, occorre ricordare come i 660 MW della centrale di Torre Valdaliga, pure in presenza delle migliori tecnologie di filtraggio dei fumi, comporteranno ogni anno l'immissione in atmosfera di oltre 328 tonn di particolato ultrafino, 1.940 tonn di ossidi di azoto, 1.293 tonn di ossidi di zolfo: numeri che andranno triplicati quando entreranno in funzione anche gli altri due gruppi. Non trascurabile inoltre il mercurio, l'arsenico e molti altri composti notoriamente nocivi alla salute delle persone e del specie viventi, massicciamente liberati dai processi di combustione del carbone e le inevitabili emissioni radioattive, il tutto sempre abbondantemente trascurato nella campagne disinformative pro carbone: tutto ciò a dimostrazione che il carbone pulito non esiste!
Questa centrale nasce con una Valutazione di Impatto Ambientale che il Tribunale di Civitavecchia ha definito non rappresentativa della realtà e che pesantemente sottostima gli impatti della centrale a carbone, con pesanti ripercussioni sull'ambiente, sulla salute dei cittadini di tutto l'Alto Lazio, nonchè sull'intero sistema economico nazionale. La relazione tecnico scientifica che autorizza l'impianto consiglia, infatti, di abbandonare le coltivazioni a scopo alimentare e riconvertirle alla produzioni di fiori. Analogamente rischieranno di restare disoccupati pescatori e operatori turistici, e le bollette elettriche lieviteranno per sostenere gli oneri dei permessi di emissione di gas serra a carico dell’Azienda fornitrice. Anche in merito alla sicurezza energetica per il nostro Paese, piuttosto che sprecare investimenti nel carbone, che oltretutto siamo costretti ad importare (come facciamo con petrolio e gas), meglio sarebbe puntare sull’efficienza energetica e sulle fonti rinnovabili, realmente presenti nel nostro territorio. da www.wwf.it
da www.greenpeace.it
La centrale di Civitavecchia allontana l'Italia da Kyoto
30 Luglio 2008
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Attivisti di Greenpeace nella notte hanno proiettato messaggi sulla centrale di Civitavecchia per ricordare che il carbone è la prima minaccia per il clima globaleIngrandisci
Roma, Italia — Oggi è stata inaugurata a Civitavecchia la centrale Enel di Torrevaldaliga Nord. E gli attivisti di Greenpeace nella notte hanno proiettato messaggi sulla centrale per ricordare che il carbone è la prima minaccia per il clima globale. Questo impianto è uno schiaffo alle comunità locali che da anni contestano il progetto. Uno sfregio alla politica di riduzione delle emissioni di gas serra.
Per soddisfare l'impegno di Kyoto, il Paese dovrebbe ridurre le emissioni di CO2 di circa 100 milioni di tonnellate entro il 2012, ma la sola centrale di Civitavecchia - avviata a gas, il carbone arriverà il prossimo autunno - ne emetterà oltre 10 milioni una volta a regime. Un ritorno al carbone in Italia non solo va contro gli obblighi di riduzione delle emissioni di gas serra, ma pregiudica anche la possibilità di aumentare la quota dell'energia prodotta da fonti rinnovabili. Anche su questo l'Italia deve rispettare obiettivi vincolanti: l'Europa chiede di triplicare la quota di elettricità verde entro il 2020.
Greenpeace: vittoria! Il TAR della Toscana annulla l'autorizzazione al rigassificatore di Livorno-Pisa
30 Luglio 2008
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Roma, Italia — Il TAR della Toscana ha accolto il ricorso di Greenpeace e quello del Comitato di Pisa e Livorno insieme a Medicina Democratica e Forum Ambientalista contro il Rigassificatore offshore di Livorno-Pisa. Di conseguenza, l'autorizzazione a suo tempo concessa alla prima area marina industriale in un'area marina protetta è stata annullata!
Il ricorso era stato presentato a ottobre 2007 quando Greenpeace prima aveva sollevato dubbi sulla legittimità dell'operazione e in seguito aveva scoperto le prove di un clamoroso falso in atto pubblico: il Decreto di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) che autorizzava l'impianto mentiva nell'affermare che il Comitato di Pilotaggio del Santuario dei Cetacei aveva espresso un parere positivo sulla compatibilità tra rigassificatore e Santuario. "Non conosciamo ancora le motivazioni del TAR ma ne siamo sicuri: quel rigassificatore era e resta illegale" dichiara Alessandro Giannì, responsabile della campagna Mare di Greenpeace. "Il mare non può essere dichiarato zona industriale, tanto più un’area dichiarata protetta come il Santuario dei Cetacei e i rigassificatori sono, per la Direttiva Seveso, siti industriali pericolosi! Sappiamo di altri progetti di rigassificatore offshore in Italia: ci opporremo a ogni ipotesi di industrializzazione del mare" Greenpeace ha portato questa vicenda all'attenzione del Segretariato del Santuario dei Cetacei (mai avvertito dalle Autorità italiane), del Parlamento Europeo e della Convenzione contro l'inquinamento marino (MARPOL) per impedire che altri simili, folli, progetti vengano realizzati.

anche Italo Mantova se n'è andato

E' morto Italo Mantova già sindaco di Pontinia e padre di Massimo, consigliere comunale dal 1994, anche assessore nella giunta Tombolillo 1998/2003. E' il terzo ex sindaco di Pontinia che muore in un anno dopo Cocchieri e Francia.

martedì 29 luglio 2008

le centrali francesi sono sicure, solo 86 incidenti nel 2007

100 incidenti nucleari l'anno in Francia

Scritto da Umberto Mazzantini
giovedì 24 luglio 2008
E tre: nell’impianto nucleare di Tricastin in Francia, ieri 23 luglio, verso le 9,30 si è prodotto un nuovo incidente con la contaminazione di un centinaio di lavoratori, secondo quanto ha detto all’Afp il direttore della centrale nucleare, Alain Peckre, «un tubo all’interno dell’edificio è stato aperto nel quadro di operazioni di manutenzione e ne è fuoriuscita della polvere radioattiva» per poi qualificare subito l’incidente «di fatto senza gravità. Dopo la disconnessione degli indicatori e conformemente alle procedure di sicurezza, i 97 addetti dell’Edf e delle imprese esterne presenti sul cantiere in corso nell’edificio sono stati invitati a lasciare il luogo» L’Autorité de sûreté nucléaire si è immediatamente precipitata a classsificare "provvisoriamente" l’incidente a livello zero. Uno zero che si traduce, secondo l’Edf, in 39 persone che presentano tracce radioattive inferiori alla soglia di analisi e 61 che presentano «delle deboli tracce di irraggiamento, inferiori quattro volte al limite regolamentare». L’Edf non può però non dire che in totale 100 persone sono state leggermente contaminate e che «le analisi continuano per determinare le cause di questo avvenimento che non ha conseguenze sulla salute delle persone, né sull’ambiente». Ora in Francia ci si chiede se davvero tre incidenti in una settimana siano una cosa così rara e se siano davvero incidenti di tipo 1 o 0. E se l’Autorité de sûreté nucléaire (Asn) dice che incidenti di questo tipo se ne contano in Francia almeno 100 all’anno, perché vengono fuori solo ora e con tanto clamore? E perché fino ad oggi tutto è passato sotto silenzio? Quel che si comincia a capire e che l’immagine "sicura" del nucleare francese è in realtà frutto di una politica che manca di trasparenza e di un’opacità dell’informazione di lunga data. Ai francesi ora non resta altro da fare che cercare di evitare la psicosi da parte di chi era stato convinto che tutto era a posto, mentre l’industria del nucleare sta cercando di evitare l’impatto mediatico attraverso la minimizzazione. Il capo di Areva, Anne Lauvergeon, è arrivata a deplorare la troppa attenzione intorno agli incidenti nucleari: «Se ogni volta che siamo trasparenti provochiamo paura, c’è un problema». Forse il problema è che il nucleare non è stato finora trasparente e che trasparenza non è sinonimo di innocenza, soprattutto se le informazioni sugli incidenti si è cercato prima di nasconderle e poi si sono date con un contagocce pieno di tranquillanti. Come ha detto l’Haut comité pour la transparence et l’information sur la sécurité nucléaire (Hctisn) in occasione del primo incidente a Tricastin, «non solo la procedura di dichiarazione alle autorità è stata fatta in tempi anormalmente lunghi, ma soprattutto la qualità dell’informazione data non è stata assolutamente in linea con l’avvenimento». Oggi si scopre che quelli che l’Asn definisce "incidenti di livello 1" sono stati ben 86 nel 2007 e stavolta sono venuti a galla solo perché qualche giornale se ne è inopinatamente interessato, tanto che un infastidito e profetico ministro per l’ecologia Jean-Louis Borloo, ha detto il 18 luglio ai giornalisti che «se montate di vedetta ogni volta che si produce un incidente di livello 1, dovrete farlo ogni 3 o 4 giorni!», insomma attenti alla troppa informazione ed alla psicosi. Una cosa che, secondo Stéphane Noël, segretaria generale dell’Hctsisn, finora era stata assolutamente evitato, un incidente come quello di Romans-sur-Isère, il secondo della catena di fughe radioattive, «non sarebbe mai stato oggetto di un comunicato stampa in tempi normali. Ma questo avrebbe potuto essere interpretato come una mancanza di trasparenza, dopo essere passati per quello di Socatri». Una trasparenza a convenienza, quindi, quando invece dovrebbe essere la norma. Invece fino ad ora, come si sta tentando di fare anche in Italia, si è preferito cercato di attaccare un etichetta caricaturale agli avversari del nucleare "buono, giusto e sicuro", ne sa qualcosa Frédéric Marillier. Responsabile della campagna energia di Greenpeace France, che spiega che « Nel campo della comunicazione nucleare, la Francia è un peso morto». Della necessità di maggiore trasparenza politica se ne sente il bisogno solo dopo il disastro nucleare e la menzogna di Stato di Cernobyl, ma secondo il rappresentante di Greenpeace « La filiera nucleare resta fortemente opaca. Questo si spiega storicamente: è un’industria strutturata all’interno dello Stato , nella quale la frontiere tra militare e civile è mal definita », è questo che rende spesso impossibile alle Ong accedere alle informazioni sugli incidenti nucleari. L’imprevisto che ha fatto saltare il dispositivo di segretezza e minimizzazione ed acceso i fari dei media sulle "sicure" centrale di oltralpe sono state le misure di salvaguardia prese dal prefetto della Drôme, Jean-Claude Bastion, che hanno per una volta fatto capire alla popolazione i possibili rischi. Marillier sottolinea che «E’ la prima volta che le autorità si prendono le loro responsabilità. Mi complimento col prefetto per aver agito di conseguenza di fronte all’ampiezza del problema». La fuga di Tricastin ha almeno permesso di svelare lo stato preoccupante della falda freatica situata sotto il sito, in alcune parti, la soglia di potabilità dell’acqua, fissata dall’Organizzazione mondiale della sanità a 15 microgrammi di uranio per litro, è stata oltrepassata. Ma secondo Greenpeace l’inquinamento viene ancora da più lontano: «Questi incidenti sono rivelatori di una situazione che non è quella che vogliono farci credere». E dopo gli incidenti anche il ministro Borloo sembra più ragionevole: ha chiesto all’Hctisn di verificare la situazione radio-ecologica di tutti i siti nucleari e di analizzare tutte le falde freatiche vicine alle centrali atomiche, perché o le centrali perché «anche se non si tratta di un incidente nucleare, ma di un non funzionamento a livello di manutenzione della centrale, durante lavori nel settore nuclearE, non può esistere alcuna negligenza. E la trasparenza deve essere esemplare». Fonte: Green Report Coordinamento Comitati Piana Fi-Pt
Ultimo aggiornamento ( lunedì 28 luglio 2008 )

oggi conferenza AIA-IPPC sulla turbogas

Dopo un prevedibile nulla di fatto sul piano energetico provinciale nel consiglio di ieri per motivi organizzativi, tecnici e politici, con un rinvio a settembre, oggi conferenza AIA-IPPC sulla turbogas di Mazzocchio dell'AceaElectrabel.
Domani 30 luglio termine ultimo per le osservazioni dei comuni al PTPR.

domenica 27 luglio 2008

rivalutazione aree edificabili al 31 ottobre

Approvato dal Senato un emendamento al testo del D.L. 3 giugno 2008 n.97, in corso di conversione in legge (DdL 735 A/S), volto a prorogare, fino al 31 ottobre 2008, le disposizioni che consentono la rivalutazione delle aree edificabili o agricole possedute da privati alla data dell'1 gennaio 2008, mediante il versamento di un'imposta sostitutiva delle imposte sul reddito, pari al 4% dell'intero valore dei terreni, così rideterminato (art.2, comma 2, del D.L. 282/2002).Il Provvedimento passerà nei prossimi giorni all'esame della Camera dei Deputati, fermo restando che la conversione in legge del D.L. 97/2008 dovrà avvenire entro il 3 agosto 2008. Come noto, a seguito delle modifiche introdotte a tale disciplina dall'art.1, comma 91, della legge 244/2007 (legge Finanziaria 2008 - cfr. News ANCE n.14 del 4 gennaio 2008) e, da ultimo, dal D.P.C.M. 30 giugno 2008, le aree edificabili ed agricole possedute da privati alla data del 1° gennaio 2008 possono essere rivalutate mediante:
la redazione ed il giuramento della perizia di stima del terreno, entro il 20 luglio 2008;
il versamento dell'imposta sostitutiva delle imposte sul reddito, pari al 4% dell'intero valore rivalutato dell'area, o della I rata relativa a tale imposta, entro il 20 luglio 2008.
A tal proposito, si evidenzia che l'art.1, comma 2, del D.P.C.M. 30 giugno 2008 ha mantenuto fermi i termini per il pagamento della II e III rata annuale di pari importo, che restano fissati, pertanto, al 30 giugno 2009 (II rata) ed al 30 giugno 2010 (III rata), con applicazione degli interessi del 3% annuo, che devono essere versati contestualmente ai predetti pagamenti.In sostanza, con l'approvazione del citato emendamento, che intende prorogare al 31 ottobre 2008 i termini per il versamento dell'imposta sostitutiva del 4% e per la redazione ed il giuramento della perizia di stima, il Senato, accogliendo le diverse istanze pervenute da più parti, consente, tra l'altro, alle imprese del settore edile un più facile reperimento della materia prima, su cui avviare nuovi interventi edilizi. Si evidenzia, infine, che la rideterminazione del valore delle aree produce i relativi effetti fiscali in termini di minore tassazione delle plusvalenze realizzate, ai sensi dell'art.67, comma 1, lett. a) e b) del TUIR (D.P.R. 917/1986 e successive modificazioni), con la vendita degli stessi immobili. A seguito della rivalutazione, infatti, il nuovo valore del terreno, risultante dalla perizia di stima, assume la natura di prezzo di acquisto dello stesso, da portare in diminuzione del corrispettivo ottenuto al momento della vendita, ai fini della determinazione delle plusvalenze. Fonte: ANCE
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Pontinia, servono i dossi?

Pontinia ore 20, da via della Libertà, verso via Marconi (davanti alle scuole medie) arriva ad una velocità sicuramente superiore al consentito in città (almeno70/80 km/h), un’utilitaria guidata da un ragazzo evidentemente affetto da impellenze fisiche e/o psichiche alterate.
Impegna l’incrocio (ha lo stop che ovviamente non rispetta) si immette su Marconi, prosegue sull’incrocio con viale Europa (via Migliara 47 e ½) non rallenta minimamente.
Si immette su via don Luigi Sturzo supera il dosso davanti al negozio di elettrodomestici Musicar e lo supera anche qui senza minimamente rallentare, continuando (fino a quando e dove?) la sua folle corsa.
Commette in pochi secondi almeno una serie di illeciti del codice stradale (velocità superiore al consentito, velocità pericolosa, mancato stop, mancata precedenza ai pedoni…).
Oggi al cimitero l’associazione la Vela celebrava, con la Parrocchia di Sant’Anna la giornata dedicata a tutti i “ragazzi del cielo”, i ragazzi morti per incidente stradale.Ore 18 Inaugurazione della croce commemorativa per tutti i “ragazzi del cielo” presso il cimitero di Pontinia.
Nella piazzola tra il bar “Edo” e il distributore in via Trieste c’è un ammasso di rottami (prima era una macchina) con un cartello “scegli la vita, no alla droga, no all’alcool”.
Servono i dossi a Pontinia?
Pontinia 27 luglio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

sabato 26 luglio 2008

Sant'Anna Patrona di Pontinia

Sant' Anna Madre della Beata Vergine Maria
26 luglio
Gerusalemme, I secolo a.C.
Anna e Gioacchino sono i genitori della Vergine Maria. Gioacchino è un pastore e abita a Gerusalemme, anziano sacerdote è sposato con Anna. I due non avevano figli ed erano una coppia avanti con gli anni. Un giorno mentre Gioacchino è al lavoro nei campi, gli appare un angelo, per annunciargli la nascita di un figlio ed anche Anna ha la stessa visione. Chiamano la loro bambina Maria, che vuol dire «amata da Dio». Gioacchino porta di nuovo al tempio i suoi doni: insieme con la bimba dieci agnelli, dodici vitellie centro capretti senza macchia. Più tardi Maria è condotta al tempio per essere educata secondo la legge di Mosè. Sant'Anna è invocata come protettrice delle donne incinte, che a lei si rivolgono per ottenere da Dio tre grandi favori: un parto felice, un figlio sano e latte sufficiente per poterlo allevare. È patrona di molti mestieri legati alle sue funzioni di madre, tra cui i lavandai e le ricamatrici. (Avvenire)
Etimologia: Anna = grazia, la benefica, dall'ebraico
Emblema: Libro
Martirologio Romano: Memoria dei santi Gioacchino e Anna, genitori dell’immacolata Vergine Maria
per ulteriori informazioni
http://www.santiebeati.it/dettaglio/23700Madre di Dio, i cui nomi sono conservati da antica tradizione cristiana.

venerdì 25 luglio 2008

Latina e il mega porto, ci risiamo?

Progetto di un nuovo mega-porto a Latina, raddoppio del porto di San Felice Circeo, ampliamento del porto di Anzio.

Con la realizzazione del porto, inevitabilmente come al giorno segue la notte, saranno prodotte ulteriori erosioni delle spiagge, per la modifica delle linee di costa.
L’erosione delle nostre spiagge, prima inesistente, è di costante attualità. Nonostante siano eseguiti regolarmente i lavori di ripascimento, alla prima mareggiata le spiagge appena ricostituite, spariscono nuovamente e si richiedono altri finanziamenti. Finora sono stati spesi più miliardi di ripascimento, di quanto siano serviti per la realizzazione dei porti che li hanno causati, vedi S. Felice Circeo.
I danni e gli inesauribili ripascimenti di sabbia li pagano i cittadini.
Barriere sommerse, emerse, soffolte (semisommerse), verticali o orizzontali alla costa o di qualunque tipologia, hanno prodotto sempre erosioni e danni più a valle.

Osservazioni:

1) Il mega-porto di Foceverde non è previsto nel Piano Territoriale Paesistico Regionale (PTPR).

2) Il porto non è previsto nel Piano di coordinamento dei porti regionale (che prevede porti ovunque esista un pur minimo specchio d’acqua, anche in zone protette). Il Piano porti è stato redatto dall’allora dirigente della Regione Lazio ing. Besson, oggi vice presidente di Acqualatina.

3) La realizzazione delle strutture foranee del porto producono l’inevitabile erosione della costa sottoflutto. Nel comunicato, allegato, di Italia Nostra si precisa che il prof. Alberto Noli, che è lo stesso progettista del porto di Latina, nello studio, commissionato dalla Regione Lazio nel 1998, “Studi e indagini per la difesa della erosione del litorale da Torre Paola a Foce Verde”, dichiarava che le opere rigide producono “effetti devastanti a valle, e non solo nelle immediate vicinanze”.

4) Il porto sarà realizzato con società mista, un altro mostro? La procedura adottata dal comune di Latina è quella semplificata, con la sola acquisizione dei pareri preliminari in sede di Conferenza dei servizi.

5) “Dovrebbero” far parte della società realizzatrice la Sogin e l’Enel Hydro, quest’ultima già socia di Idrolatina, che è la parte privata di Acqualatina.

giovedì 24 luglio 2008

fotografa il senso di un luogo

Speciale

Fotografa il senso di un luogo
concorso per il Senso dei Luoghi 2008
Qual è un luogo poco noto che a tuo avviso da senso al Lazio? All'interno della stagione estiva del Senso dei Luoghi 2008 l'Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport in collaborazione con l'Associazione Teatrale dei Comuni del Lazio indice un piccolo concorso fotografico per promuovere i luoghi del nostro territorio.Manda alla Redazione di Culturalazio.it la foto di uno scorcio, di un paesaggio, di un angolo di Lazio che secondo te non è conosciuto come dovrebbe e che invece merita di essere valorizzato. Invia entro il 15 settembre 2008 all'indirizzo redazione@culturalazio.it la tua foto in formato jpeg, in un allegato che non superi 1Mb di grandezza, specificando il nome dell'autore, il luogo rappresentato e la data in cui è stata scattata. Sono ammesse al concorso anche foto d'epoca.La Redazione del nostro portale, composta da funzionari della Direzione Beni e Attività Culturali, Sport della Regione Lazio e da stagisti della Facoltà di Scienze della Comunicazione de "La Sapienza" di Roma, sceglierà fra quelli pervenuti lo scatto più bello.La foto vincente sarà pubblicata in homepage di Culturalazio per un mese. Le foto di tutti i partecipanti andranno nella nostra Galleria Multimediale.
Nota beneL'invio delle foto implica la dichiarazione di titolarità di tutti i diritti d'autore dell'opera inviata e l'accettazione della pubblicazione nel sito di Culturlazio.it sotto licenza Licenza Creative Commons del tipo Creative Commons del tipo Attribuzione-Non commerciale-Non opere derivate 2.5 Generico. Spedendo le foto si autorizza inoltre il trattamento dei dati personali e la loro utilizzazione da parte di "Culturalazio.it" per lo svolgimento delle necessarie attività, in base a quanto stabilito dal Codice della Privacy (D.L.n.196 del 30 giugno 2003) e successive modifiche, e si dichiara di aver preso visione della nostra informativa sulla privacy.
Link Correlati
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Vai al programma de Il Senso dei Luoghi 2008
http://www.culturalazio.it/culturaweb_2/speciali/?id=55

turbogas e la regione

Siamo in attesa della nomina del commissario regionale per partecipare martedi 29 alla commissione AIA-IPPC sul progetto della turbogas di Mazzocchio.
Ringraziamo il consigliere regionale Enrico Fontana per l'interessamento.
aggiunta del 25 luglio indirizzo dal quale scaricare i documenti http://aia.minambiente.it/DomandeAIADocumenti.aspx?st=&id=63
I documenti integrativi richiesti nella seduta AIA-IPPC del 3 aprile sono stati consegnati al Ministero dell'Ambiente in data 25 giugno e inseriti nel sito web.
Appena disponibile sarà pubblicata una nota sui documenti integrativi.

Pontinia libera dalle biomasse?

Dall'intervento dell'assessore provinciale all'ambiente Migliori pare che il progetto delle biomasse di Mazzocchio non rientra nel piano energetico provinciale:
"comprendendo che la verifica sul basso potenziale di biomasse del territorio non depone per l'impianto di una centrale a biomasse, come quella di energie rinnovabili in Mazzocchio a Pontinia. Sarà ben contento il suo collega Eligio Tombolillo perchè, a supporto del suo “NO”, troverà in questa pianificazione l'avvallo tecnico che quella centrale non dovrebbe bruciare cippato locale (perché la quantità di cippato in provincia di Latina non è sufficiente a giustificare la presenza della centrale)". Per leggere tutto l'intervento
Piano energetico ambientale, dichiarazione dell'assessore Roberto Migliori
Notizia del 22 luglio 2008
http://www.provincia.latina.it/page.php?sid=22a2af9ff4013b012c35e4721d708362&pageid=NEWSZ0TD,
Altri interventi Piano energetico ambientale, dichiarazione del presidente Armando Cusani Notizia del 22 luglio 2008 «Rientra nei principali obiettivi del mio mandato - commenta il
http://www.provincia.latina.it/page.php?sid=22a2af9ff4013b012c35e4721d708362&pageid=NEWSZ0TE
Piano energetico ambientale Notizia del 22 luglio 2008 http://www.provincia.latina.it/page.php?sid=22a2af9ff4013b012c35e4721d708362&pageid=NEWSZ0TC.

Attendiamo conferme dal consiglio provinciale di lunedi 28 luglio, sarà importante capire se la posizione dell'amministrazione provinciale continua ad essere contraria alle turbogas di Pontinia ed Aprilia.

Proprio ieri ricordavo, invece come le centrali approvati dal consorzio industriale per lo sviluppo dell'Area Roma - Latina non sono conformi alle norme tecniche di attuazione dello stesso Consorzio. Difatti l'art. 42 bis così recita: "all'interno dell'agglomerato (di Mazzocchio dnr) non è consentito di norma, l'insediamento di attività che comportino l'uso e/o il trattamento di sostanze definite nocive e/o tossiche e/o pericolose dalle vigenti norme in materia....."
Pericolose le centrali lo sono senz'altro, per il nocivo si potrebbe andare a leggere il verbale contestato alla centrale a biomasse di Bando d'Argenta (FE), quella presa a "modello" per la centrale di Mazzocchio. E' vero che l'Azienda si è difesa parlando di sabotaggio ma se i controlli sono partiti con la chiusura dello stabilimento vuol dire che almeno l'ipotesi di nocività era plausibile.
Pontinia 24 luglio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

mercoledì 23 luglio 2008

incidenti nucleari a catena, 1 € per 100 km, energia solare per l’Europa

incidenti nucleari a catena, 1 € per 100 km, energia solare per l’Europa
La lunga serie di incidenti nucleari continua in maniera impressionante, siamo a 8 nel solo mese di luglio. Questa volta 100 operai contaminati. Il tutto nella follia umana contraria al progresso, al risparmio economico, alla salute e all’ambiente. Gli scienziati ci spiegano per l’ennesima volta (ci aveva già provato Rubbia, ma è dovuto andare in Spagna) che il Sahara sarebbe sufficiente per darci energia solare per tutta l’Europa. Solo la follia può far pensare al nucleare. Intanto arriva la macchina (elettrica) che con un euro percorre 100 km. Solo la follia umana può ancora costringerci al nucleare e al petrolio.
Pontinia 23 luglio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

2008-07-23 20:25
NUCLEARE: FRANCIA, 100 OPERAI LEGGERMENTE CONTAMINATI
PARIGI - Cento operai della centrale nucleare del Tricastin, dove alcuni giorni fa c'era stata una fuga di materiale radioattivo, sono stati contaminati ''leggermente'' oggi da elementi fuorusciti da una tubatura nel reattore numero 4, fermo per manutenzione. Lo ha reso noto la direzione di EDF.Secondo quanto si apprende, gli operai irradiati nella centrale di Tricastin, che si trova a oltre 200 chilometri dall'Italia, sono stati contaminati dal cobalto 58. L'incidente, secondo EDF, e' avvenuto questa mattina e avrebbe provocato contaminazioni ''leggere, 40 volte inferiori al limite regolamentare''. I 97 dipendenti sono stati evacuati d'urgenza dalla centrale quando l'allarme della contaminazione si e' messo a suonare per una fuga nel reattore numero 4. Fra i 97, sarebbero 91 ad aver presentato segni di contaminazione al cobalto 58, un ''metallo bianco'' che entra nella composizione di leghe speciali, pneumatici e coloranti ma che, attivato a livello radio, e' presente nei reattori e, da solo, possiede il 39% di tutta l'attivita' irradiante. Gli impiegati contaminati sono stati visitati e rimandati a casa, per loro non esisterebbero pericoli immediati. Si tratta del terzo incidente nucleare nella regione in meno di 16 giorni.
ENERGIA: SOLE SAHARA DARA' A EUROPA ELETTRICITA' NECESSARIA
(ANSA) - LONDRA, 23 LUG - L'Europa alle prese con caro-gas e caro-petrolio potrebbe risolvere una grossa parte dei suoi spinosi problemi energetici installando una selva di pannelli solari nel deserto del Sahara. Parlando ad un convegno scientifico a Barcellona (l'Euroscience Open Forum), un esperto che lavora per l'Unione europea - Arnulf Jaeger-Walden - ha sottolineato che basterebbe catturare e sfruttare appena lo 0,3% della luce ricevuta in Nord Africa e Medioriente per soddisfare a prezzi concorrenziali tutto il fabbisogno elettrico del vecchio continente. Secondo Jaeger-Waldendal, dipendente dell'Istituto per l'Energia, finanziato dall'Ue, il Sahara potrebbe generare colossali quantita' di energia pulita tramite cellule foto-voltaiche o utilizzando il calore del sole per azionare le turbine con grandi quantita' di acqua portata all'ebollizione. L'energia dovrebbe poi essere distribuita in Europa con una nuova rete 'sostenibile' in grado di veicolare anche energia eolica (prodotta soprattutto sulla ventosa costa atlantica nordafricana). Secondo il quotidiano londinese 'Guardian', che ha dato oggi grande risalto al progetto presentato a Barcellona dall'esperto europeo, il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro britannico Gordon Brown hanno gia' dato il loro ''sostegno politico'' all'idea di una grandiosa ''rete energetica sostenibile''. Proprio la costruzione della rete per portare l'energia pulita in Europa dalla sponda sud si prospetta come l'elemento di gran lunga piu' costoso e complesso del progetto che in tutto dovrebbe richiedere investimenti per circa 450 miliardi di euro. A detta di Jaeger-Walden grossi interventi sulla infrastruttura elettrica sarebbero necessari in Paesi come Italia, Spagna, Grecia e Turchia che attualmente non hanno la capacita' di immagazzinare e smistare eventuale energia in forte arrivo dal Nord Africa. In effetti a quanto scrive il 'Guardian', l'Algeria si sta gia' attrezzando a quello che si profila come il grosse business energetico del futuro: conta di incominciare ad esportare nel 2020 verso l'Europa i primi quantitativi di energia generata dal sole che picchia duro sul Sahara. Gli ecologisti di Greenpeace vedono ovviamente con favore la prospettiva dei pannelli solari nel deserto nordafricano: il consumo di energia pulita su larga scala dovrebbe infatti avere un grosso impatto positivo sull'ambiente, contribuendo a fermare il surriscaldamento climatico. (ANSA). LQ 23/07/2008 19:52
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In arrivo le auto elettriche Zenn: 100 km con un euro di corrente
Il nome è parte della sua storia, Zenn sta per Zero Emissions No Noise, in altri termini automobile senza emissioni inquinanti e senza rumore. E' una city car elettrica dal prezzo accessibile. Sul mercato canadese Zenn sarà venduta al prezzo di 15 mila euro (fonte Repubblica online 18/07/2008). La velocità massima è abbastanza contenuta, soltanto 40 km all'ora, e l'autonomia non è proprio da lunghi viaggi, soltanto 80 km, ma tutto il resto fa della Zenn l'auto ideale per muoversi in città.
Come ogni city car è piccola e si parcheggia facilmente. Ma il vero punto di forza è nel risparmio di carburante. Il rifornimento avviene attaccandosi letteralmente alla presa della corrente di casa. In base alle press release, l'automobile elettrica Zenn percorre 100 km con 1 euro. Sembra un sogno ma non lo è. Zenn sarà commerciata in Canada e presto anche in Messico e in alcuni Stati degli Usa. Speriamo presto anche in Europa.
20080720
Src: Zenn 100 km con un euro di corrente (Autoage)
http://www.autoage.it/news/in-arrivo-le-auto-elettriche-zenn-100-km-con-un-euro-di-corrente.php
gli altri 7 incidenti nucleari di luglio 2 Luglio 2008 - Spagna. Un incidente dopo l'altro: quattro degli otto reattori nucleari spagnoli registrano disfunzioni in meno di 72 ore. Per motivi differenti, ma senza pericolo per le persone o l'ambiente, gli incidenti si sono prodotti tra il 28 giugno e il primo luglio. Per le organizzazioni ambientalistela olpa è da attribuire pessima cultura della sicurezza con la quale Iberdola e Endesa, proprietarie delle quattro centrali colpite, gestiscono gli impianti. Il "Consejo de Seguridad Nuclear" (Csn), organismo che monitora la sicurezza atomica, attribuisce invece fatti a una "sfortunata casualità". I proprietari delle centrali sminuiscono l'accaduto, sottolineando che la sicurezza delle installazioni non è stata colpita. Tre degli incidenti registrati sono avvenuti in tre reattori situati a Tarragona, nel nord-est della Spagna, gestiti dalla Associazione Nucleare Asco-Vandellos (Anav), proprietà di Iberdola e Endesa. 3 Luglio 2008 - Corea del Sud. Un reattore nucleare della centrale nucleare di Ul-jin, città situata nel nord est della Corea del Sud (230 Km a sud ovest di Seul), cessa improvvisamente la sua attività. Secondo la Korea Hydro Nuclear Power Corp il reattore N° 1 della centrale di Ul-jin si è arrestato automaticamente dopo che al generatore di vapore è mancata l'acqua per delle ragioni sconosciute.5 Luglio 2008 -Tricastin, Francia. Denuncia della CRIIRAD: più di 770 tonnellate di rifiuti radioattivi sotterrati, per più di 30 anni, direttamente nel terreno nel sito nucleare di Tricastin.8 Luglio 2008 -Tricastin, Francia. Fuga di una soluzione contenente uranio in una fabbrica del sito nucleare di Tricastin a Bollène (Vaucluse). Circa 30 metri cubi di soluzione di uranio si sono versati sul suolo, una parte all’interno dello stabilimento ed un’altra nelle acque della Gaffière e poi dell’Auzon. Vietati il consumo di acqua, di pesce, l’irrigazione, i bagni e gli sport nautici ed acquatici.11 Luglio 2008 - Ringhals, SveziaUn incendio distrugge il tetto di una turbina dell’impianto nucleare di Ringhals, in Svezia12 Luglio 2008 -Beznau, Svizzera. Il reattore numero uno della centrale nucleare di Beznau, in Argovia, disattivato per 12 ore. In seguito alla revisione annuale dell'impianto, è stata scoperta un'avaria a due valvole di regolazione del circuito dell'acqua di alimentazione nella parte non nucleare. 13/07/08 - Cofrentes, Spagna. Nuovo incidente alla centrale nucleare: viene registrato un aumento di potenza non programmata superiore al 20% di quella autorizzata. Fortunatamente i sistemi di sicurezza hanno impedito fughe radioattive e quindi non ci sono rischi per i dipendenti dell'impianto, i residenti e l'ambiente. Si è trattato però del quarto incidente in 12 giorni a Cofrentes, ricorda il quotidiano spagnolo "El Mundo", il 27esimo in tre anni.18/07/08 - Romans-sur-Isere, Francia. Fuoriuscite di acque contaminate da elementi radioattivi, sono state registrate in un impianto della Areva a Romans-sur-Isere, nel dipartimento della Drome, nel sud-est della Francia. Lo ha reso noto questa mattina l’Autorithy francese per la sicurezza nucleare (Autorité de sûreté nucléaire, Asn). La fuoruscita delle acque contaminate è stata causata da una rottura nel sistema di canalizzazione.

Zaratti: nuovi strumenti per rinnovabili a servizio di imprese e cittadini

Zaratti: "Nuovi strumenti per rinnovabili a disposizione di cittadini e imprese"
23/07/08 - “Con l’adozione delle Linee guida regionali sull’Autorizzazione unica degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, il Lazio completa il quadro giuridico necessario alla diffusione di queste fonti. – afferma Filiberto Zaratti, Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli, commentando l’approvazione da parte della Giunta regionale delle Linee guida per le Province – Dopo la semplificazione dei piccoli impianti, per i quali è stata eliminata la Dia, l’adozione del Piano Energetico Regionale, il Lazio si dota ora di uno strumento fondamentale che semplifica le procedure per il rilascio delle autorizzazioni da parte delle Province, stabilisce tempi certi per l’iter burocratico e fornisce chiarezza a cittadini investitori”. “Con questo strumento da un lato favoriremo sempre più l’introduzione delle fonti rinnovabili e dall’altro orienteremo il mercato del fotovoltaico, che è oggi quello maggiormente in crescita, verso le aree industriali della Regione, semplificandone l’iter autorizzativo. – prosegue Zaratti – Le Linee guida, infatti, prevedono un abbattimento dei tempi autorizzativi per gli impianti fotovoltaici costruiti all’interno delle aree industriali. L’obiettivo è quello di utilizzare le grandi superfici dei capannoni industriali per le centrali solari, riducendo così il consumo del territorio e aumentando la competitività delle imprese che vedranno abbattuti i loro crescenti costi energetici”.“Un occhio di riguardo, inoltre, è stato dato alle imprese agricole della Regione, poiché anche per i piccoli impianti in aree agricole, a supporto delle esigenze delle aziende, viene considerevolmente abbattuto il tempo delle autorizzazioni. – conclude Zaratti – L’energia rinnovabile si sta dimostrando così sempre più uno strumento di crescita del tessuto produttivo, un eccezionale volano occupazionale del nostro territorio che da oggi avrà un ulteriore strumento di facilitazione”.
sala stampa Regione Lazio

biomasse il 28, turbogas il 29 luglio le prossime scadenze

Dopo la commissione ambiente di ieri presso l’amministrazione provinciale che ha esaminato la proposta del piano energetico provinciale, lunedì 28 dovrebbe essere approvato dal consiglio provinciale, visto che è al primo punto dell’odg.
Il 4 luglio è stato approvato il piano energetico regionale (PER) dalla giunta regionale che dovrebbe poi essere approvato anche dal consiglio regionale.
Nel management summary allegato al piano energetico regionale, che esclude l’impianto di centrali a turbogas, si parla anche di biomasse da utilizzare come riscaldamento nell’ambito residenziale. Ecco il passaggio: “2.2 Calore e biocombustibili
2.2.1 Aumento dell’impiego delle biomasse, del solare termico e del calore geotermico, in
particolare attraverso un’ampia diffusione del solare termico nel residenziale e nel terziario (per
condizionamento estivo ed invernale e per produzione di acqua calda sanitaria) e la valorizzazione
delle biomasse tradizionali per uso riscaldamento nel settore residenziale. Al 2020 la produzione di
calore attesa dalle biomasse (residenziale+cogenerazione) è di circa 300 ktep,
Considerati i difficili rapporti tra Regione Lazio e amministrazione provinciale di cui si legge quotidianamente speriamo prevalga il buon senso che i 2 strumenti importanti di programmazione energetica siano in sintonia e non in contrasto tra di loro.
Ai cittadini non interessano le prove di forza.

Intanto la comunità europea ha aperto la consultazione sulle biomasse che resterà aperta fino al 30 settembre. Con la consultazione in linea la Commissione europea si pone l'obiettivo intermedio di conoscere i punti di vista delle diverse realtà della società, al fine di evitare rischi ambientali o agroalimentari generati da un uso eccessivo delle biomasse per uso energetico.
Ricordiamo inoltre che lo stesso gruppo societario aveva dovuto chiudere, nel novembre 2006, l’impianto analogo di Bando di Argenta (Ferrara) in seguito ad alcuni controlli che pare avessero rilevato dati fuori norma.
Un anno fa, in vista della conferenza dei servizi sulle biomasse per il progetto di Mazzocchio, ho inoltrato alcune osservazioni recepite prima dall’amministrazione comunale di Pontinia, poi dalla stessa amministrazione provinciale.
Una di queste riguardava l’approvvigionamento delle biomasse.
Il motivo è semplice, se le biomasse sono di produzione locale (distanza massima 30 km) l’impianto può essere conveniente, altrimenti sono gli stessi produttori a rinunciare all’intervento. E’ preferibile fare più centrali piccole che diventano economiche (altrimenti se il costo dell’energia è superiore a quello attuale l’impianto e la produzione di energia non sono convenienti). Senza contare che la distanza significa aumento di traffico pesante e quindi trasporto con inquinamento ed emissioni. Visto il costo del petrolio in continuo aumento gli impianti si devono fare là dove servono e dove vi è una produzione di biomasse.
L’osservazione difatti era: manca la giustificazione tecnica ed economica a giustificare l’acquisto di 65.000 tonnellate annue (1/3 della produzione locale) che si indicano in modo generico e insufficiente provenienti dal mercato nazionale ed internazionale.
Sulle agenzie di stampa di ieri (che si allegano) si legge invece delle rotte illegali del legname (che non hanno alcun riferimento con il progetto di Mazzocchio): Nella Ue il 23% dei prodotti in legno importati dall'Europa dell'Est, il 40% dei prodotti importati dal Sudest asiatico, il 30% di quelli importati dal Sud America, e il 36-56% di quelli provenienti dall'Africa, hanno origine sospetta o illegale. In questo mercato i maggiori importatori europei risultano essere la Finlandia, il Regno Unito, la Germania e l'Italia; - ITALIA: Nel nostro Paese arriva il 14% del legname illegale esportato dalla Bolivia, sotto forma di tavole di legno, parquet, e altri prodotti per arredo; il 24% del 'prodotto' fuorilegge che esce dal Camerun; il 33% del legname illegale della Costa d'Avorio, il 25% di quello della Repubblica Democratica del Congo, il 36% di quello esportato dal Congo, il 24% di quello dal Gabon, il 14% del prodotto illegale dall'Indonesia, il 13% dalla Thailandia, il 5% dalla Malesia e il 7% dalla Cina.
Per la turbogas invece appuntamento il 29 luglio per la commissione AIA-IPPC che si doveva tenere il 17 rinviata in seguito alle osservazioni dell’amministrazione comunale sul progetto turbogas di Mazzocchio.
In 24 ore si decide il destino di Pontinia, della salute e dell’ambiente.
Ci potrà essere ancora sviluppo oppure solo emissioni e aumento della già grave percentuale di malattie?
Pontinia 23 luglio 2009 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

martedì 22 luglio 2008

polo solare organico

Polo solare organico al via. Zaratti: «ricerca nelle rinnovabili, opportunità concreta di sviluppo ecosostenibile»21/07/08 - «Oggi è una giornata importante perché ora la nostra Regione e il sistema Paese nel suo complesso, possono correre nella gara internazionale per sviluppare un’economia della conoscenza fatta di sostenibilità, rispetto per l’ambiente ed energie rinnovabili. - ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente e Cooperazione tra i Popoli della Regione Lazio, Filiberto Zaratti, commentando l’inaugurazione del Polo Solare Organico, finanziato dall’Assessorato regionale all’Ambiente, che si è svolta il 21 luglio 2008 presso il Tecnopolo Tiburtino a Roma. – Il fatto di aver realizzato, investendo sei milioni di euro, un polo d’eccellenza a livello mondiale sulle rinnovabili nella nostra Regione ha un doppio significato. Il primo è quello di aver dato un primo impulso al settore dell’industria delle rinnovabili nella nostra Regione, mentre il secondo è quello di voler aiutare il sistema paese a superare il gap tecnologico e di ricerca che possiede in questo campo».
«Un altro aspetto che mi preme sottolineare è il lavoro che questo Polo di ricerca sta già svolgendo sul fronte del “recupero” delle intelligenze del nostro Paese. - prosegue Zaratti - Il fatto che l’esistenza stessa del Polo Solare Organico abbia invertito quella che comunemente viene chiamata “fuga dei cervelli” è una cosa estremamente significativa. La ricerca italiana, in materia di valore degli scienziati, non ha nulla da invidiare ad altri Paesi e il fatto che non appena si creino le condizioni minime per lo svolgimento della ricerca scientifica, si producano dei risultati di primissimo livello, deve far riflettere tutti, specialmente i decisori politici che sono chiamati a indirizzare risorse e politiche».
«Il Polo solare organico, oltretutto, è anche un punto di ricerca applicata che produrrà spin-off universitari legati alle rinnovabili e trasferirà tecnologie attraverso brevetti innovativi alle aziende della nostra Regione, facendole crescere. Ciò inserisce questa iniziativa all’interno di un’economia sostenibile rivolta al futuro che guarda a uno sviluppo economico organico con l’ambiente e con le società interessate. - conclude Zaratti -. Le opportunità legate alle rinnovabili sono principalmente di valenza ambientale, ma non bisogna sottovalutare anche l’aspetto occupazionale. In Germania l’industria delle rinnovabili ha da tempo superato, con i suoi 250 mila addetti, quella dell’auto e altre nazioni europee sono sulla stessa strada. Il fotovoltaico di terza generazione, inoltre, porterà la generazione di elettricità dal Sole in ambiti nuovi, consentendo di produrre, con strutture leggere che si adattano bene alla realtà italiana fatta da Pmi, oggetti e sistemi fortemente innovativi».sala stampa regione Lazio il sito del polo solare organico http://www.chose.uniroma2.it/

servizi educativi all'infanzia

delibera n. 94 del 26/6 RICHIAMATE le deliberazioni:
● C.C. n. 44 del 27.06.2007, avente per oggetto : “ Istituzione servizi a domanda individuale – Asili nido”;
● C.C. n. 45 del 27.06.2007, avente per oggetto : “Approvazione linee guida per accreditamento operatori asili nido ed indirizzi al Capo Settore”;
● G.C. n. 129 del 02.08.2007, avente per oggetto : “Servizi educativi all'infanzia Criteri di accesso e funzionamento”;
● G.C. n. 143 del 11.09.2007, avente per oggetto : “Modifica ed integrazione della deliberazione G.C. n. 129 del 02.08.2007.“Servizi educativi all'infanzia - Criteri di accesso e funzionamento”;
SENTITO il delegato ai Servizi Sociali;
VISTA l'urgenza di:
● sottoporre all'approvazione della Giunta Comunale le bozze di documento, “Servizi educativi all’Infanzia. Criteri di accesso e di funzionamento” e “Rette anno scolastico 2008/2009”, onde consentire l'adozione dei successivi atti ed i relativi adempimenti in vista del prossimo anno scolastico;
● procedere alla stipula di apposita convenzione con l'Asilo Nido Privato “La Lampada Magica di Pontinia”, unica struttura accreditata;
● inoltrare formale richiesta alla Regione Lazio per il contributo di gestione per l'Asilo Nido convenzionato;
VISTO il parere tecnico del Responsabile del 2° Settore “Servizi alla Persona”;
VISTO il D. Lgs. n.267/2000;

D E L I B E R A

1. APPROVARE le allegate bozze di documento “Servizi educativi all'Infanzia. Criteri di accesso e di funzionamento” e “Rette anno scolastico 2008/2009”, relative al servizio Asili Nido per minori, istituiti con deliberazione consiliare n. 44 del 27.06.2007, così come modificate, perché ne formino parte integrante e sostanziale;
2. AUTORIZZARE il Responsabile del 2° Settore “Servizi alla Persona” a:
● procedere alla stipula di apposita convenzione come da allegato;
● inoltrare formale richiesta alla Regione Lazio per il contributo di gestione per l'Asilo Nido convenzionato;
● La Giunta dà mandato al Caposettore di accertare, prima dell’inizio di ogni anno scolastico, la verifica annuale dell’accreditamento nonché la verifica delle risorse finanziarie;
3. DEMANDARE al Responsabile del 2° Settore “Servizi alla Persona” tutti gli adempimenti conseguenti al presente atto;
4. ATTESA L'URGENZA, dichiarare il presente atto immediatamente eseguibile.

lavori comunali al parco di viale Italia

DELIBERA

A)DI PRENDERE ATTO di quanto in premessa meglio rappresentato;

B) DI APPROVARE il progetto definitivo/esecutivo relativo ai lavori di costruzione di una recinzione a servizio del parco pubblico di Viale Italia angolo Viale Europa, redatto dall’ing. Antonio Giona in data 1.07.2008, costituito dai seguenti documenti:
-analisi dei prezzi;
-elaborato grafico;
-capitolato speciale di appalto;
-relazione tecnica;
-quadro economico;
-computo metrico e stima;
-elenco prezzi;
-capitolato generale di appalto;
-schema di contratto;
-P.S.S. ai sensi del D.Lgs. 81/2008;
-cronoprogramma;
-disciplinare elementi tecnici;
-stima incidenza mano d’opera;
-stima incidenza sicurezza;

C) DI PRENDERE ATTO che l’ing. Antonio Giona provvederà ad eseguire gratuitamente quanto segue:
1) a redigere a sua cura e spese nel rispetto delle vigenti leggi in materia il progetto definitivo/esecutivo dei lavori di cui all’oggetto.
2) a curare a sua cura e spese tutte le prestazioni relative alla sicurezza di cui al D.Lgs. 81/2008, redigendo gli atti necessari ed assumendo le responsabilità di Coordinatore per la esecuzione e Coordinatore per la progettazione.
3) a curare a sua cura e spese la direzione dei lavori, la contabilità a misura dei lavori, a curare il collaudo tecnico amministrativo e quant’altro necessario per dare ultimata la recinzione di cui all’oggetto a perfetta regola d’arte.
4) a non pretendere per le prestazioni di cui sopra alcun ristoro, compenso, interessi, ed altro ancora dal Comune di Pontinia.

D)DI PRENDERE ATTO che l’Impresa AUTOTRASPORTI BALLARINI LUIGI & GIORDANO S.N.C. di Pontinia, eseguirà verso la modesta somma di € 4.000,00 oltre IVA 20% e quindi verso l’importo complessivo di e 4.800,00 le opere murarie della recinzione di cui all’oggetto, senza pretendere poi ristori, interessi, compensi ed altro ancora.

E) DI IMPUTARE la complessiva spesa di € 15.895,24 al Cap. 2041 al fine di coprire le spese che seguono:
-per opere in c.a. ecc. da eseguirsi da parte dell’Impresa
Ballerini Luigi e Giordano s.n.c. di Pontinia € 4.800,00
-per fornitura di ringhiera € 10.801,68
-per incentivi art. 92 D.Lgs. 163/2006 € 293,56
Totale € 15.895,24

F) )DI DEMANDARE sin da ora al Responsabile del Settore LL.PP. tutti gli altri adempimenti di rito e consequenziali relativi all’affidamento ed alla esecuzione dei lavori di che trattasi;

In prosieguo,
LA GIUNTA COMUNALE


di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell’art. 134, comma 4, del D.Lgs. 267/2000. (per leggere tutto http://www.comune.pontinia.lt.it/de/attachment.php?ATDOSSS=5311)

Pontinia, ecco la raccolta differenziata

DELIBERA (per leggere tutto http://www.comune.pontinia.lt.it/de/attachment.php?ATDOSSS=5301)

Di impartire al Responsabile del Settore Urbanistica ed Ambiente le seguenti direttive:

a) procedere alla attuazione di un sistema di raccolta differenziata nel centro urbano mediante la separazione della frazione umida (rifiuti organici) dalle altre frazioni; queste ultime verranno raccolte con il sistema multimateriale (o sistemi analoghi) per quanto riguarda plastica, vetro, metalli, legno, con il sistema selettivo per quanto riguarda carta e cartone (materiali singoli) e come rifiuti indifferenziato per quanto riguarda le ulteriori componenti dei rifiuti;
b) acquisire preventivamente alla attuazione di quanto sopra riportato, gli elementi per poter addivenire ad un costo, sia pure presuntivo, di smaltimento delle diverse frazioni di rifiuti che si intende raccogliere in modo separato;
c) acquisire preventivamente alla attuazione di quanto sopra riportato, gli elementi per poter addivenire ad un costo, sia pure presuntivo, che l’attivazione dei nuovi servizi potrà comportare (costi per nuovi contenitori, per la diversa modalità del servizio di raccolta, ecc.). L’analisi dei costi di cui al presente punto c) e di cui al precedente b) e le conseguenti eventuali variazioni anche dei capitoli di bilancio formeranno oggetto di nuovo separato provvedimento da parte della Amministrazione comunale;

Di stabilire, in considerazione di quanto riportato in premessa, che l’Amministrazione comunale formulerà proposta condizionata alla Società SEP Srl per la chiusura bonaria di tutte le vertenze in corso (la condizione è individuata nell’impegno da parte della stessa SEP Srl a rinunciare contestualmente alle cause giudiziarie ed alle vertenze dalla medesima Società attivate nei confronti del comune di Pontinia e/o dei suoi Amministratori).

ennesimo incidente a Casal Traiano, a quando la rotonda?

Oggi ennesimo incidente a Casal Traiano, favorito dalla scarsa conoscenza dei luoghi e del codice stradale, è l’ennesimo scontro che si poteva evitare.
Dopo aver richiesto per anni la realizzazione di una rotatoria, pare che l’opera fosse stata inserita nel programma triennale dall’amministrazione provinciale (proprietaria della strada) pare che per problemi legati alla casa cantoniera (abbandonata, in rovina e con problemi statici) l’opera sia stata rinviata a data da destinarsi.
Eppure la situazione poco felice poteva andare bene quando la strada non era asfaltata, dopo di che l’incrocio è stato oggetto di incidenti ripetuti anche gravi, per via della particolare configurazione e dell’ignoranza di chi guida.
In attesa di una rotatoria sempre più improbabile sono stati proposti alcuni accorgimenti e modifiche con costi limitati per evitare il ripetersi di continui incidenti.
Visto che la dinamica è sempre la stessa verrebbe da chiedersi se gli enti ( e le persone) responsabili siano coscienti del pericolo che la loro inattività e insensibilità possono provocare.
Come se la provincia di Latina non fosse già ai vertici di una classifica poco invidiabile, come se l’amministrazione provinciale non avesse le casse piene, soldi che potrebbero essere investiti per tutelare i cittadini.
Se fossimo in paesi civili e attenti si potrebbe pensare che la strada e l’incrocio venissero sequestrati in attesa delle opere di messa in sicurezza, oppure i responsabili rimossi dall’incarico, ma alla gente basterebbe piccoli accorgimenti per ridurre la velocità, aumentare la sicurezza e la visibilità, migliorare e rendere più efficace una segnaletica che, visti gli incidenti, si dimostra insufficiente.
Si potrebbe, per esempio, deviare leggermente la sede stradale, oppure modificare il diritto di precedenza, se proprio si ritiene più importante la casa cantoniera della vita umana.
Ma senza dover scegliere si potrebbero rispettare entrambe.
Altrimenti chiedete alle persone che sono state coinvolte, loro malgrado, me compreso, in un incidente su quell’incrocio se proprio bisogna scegliere, se preferiscono la sicurezza o la cantoniera abbandonata e ricoperta dalla vegetazione incolta o da illegittime pubblicità elettorali.
Meglio la sciatteria o la sicurezza?
Pontinia 22 luglio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

il 29 luglio convocata la commissione AIA-IPPC

Per il 29 luglio è stata convocata la commissione AIA-IPPC per esaminare il progetto della turbogas proposto dalla società AceaElectrabel. In 24 ore si decide il destino di Pontinia, della salute e dell'ambiente.

turbogas e biomasse oggi commissione, lunedi consiglio provinciale

Stando alle notizie degli organi di informazione oggi si dovrebbe riunire la commissione provinciale per terminare il lavoro prima del consiglio provinciale in tema di piano energetico provinciale già fissato al 1. punto dell’odg del consiglio del 28/07.
Per Pontinia sarà importante seguire la discussione della commissione e anche dello stesso consiglio.
Si tornerà sicuramente a parlare delle centrali a turbogas e a biomasse previste nel nucleo industriale di Mazzocchio, sulle quali si sono già espressi il consiglio comunale di Pontinia e quello provinciale.
Sulla turbogas c’è il parere negativo di Pontinia, dell’amministrazione provinciale, così come di alcuni comuni interessati, Priverno, Sonnino, Roccagorga, Bassiano, Serrmoneta.
Per la centrale a biomasse dopo il no del consiglio comunale di Pontinia c’è stato il parere contrario (tecnico-amministrativo) della conferenza dei servizi del 30 agosto 2007.
Non avendo pronunciamenti dei consigli comunali limitrofi e interessati, né pareri del consiglio provinciale c’è il pericolo che il progetto trovi spazio nel piano energetico provinciale.
C’è da augurarsi che vengano almeno adottate le misure stabilite nella stessa conferenza dei servizi (per leggere il verbale della commissione http://pontiniaecologia.blogspot.com/2008/07/osservazioni-centrale-biomasse-turbogas.html)
Pontinia 22 luglio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato
Oggetto: insufficiente e superficiale il progetto così la commissione istruttoria, presso l’Amministrazione Provinciale di Latina IPPC – AIA società Pontinia Rinnovabili srl – centrale elettrica a biomasse di Pontinia (LT)

Questa mattina presso l’Amministrazione provinciale di Latina si è svolta l’attesa conferenza dei servizi in merito al progetto delle biomasse di Mazzocchio.
Com’era facilmente prevedibile le mie osservazioni sono state fatte proprie, oltre che dal comune di Pontinia, anche dal settore ecologia dell’amministrazione provinciale di Latina che ha giudicato il progetto incompleto, superficiale e non riferito al contesto territoriale.
Anche se qualcuno che ha poca confidenza con gli aspetti tecnici e molto con la confusione, cercando di buttarla sulla polemica, invece la conferenza dei servizi ha confermato che doveva essere preliminare per verificare il rispetto della modulistica predisposta allo scopo dalla Regione Lazio e dalla qualità dei documenti prodotti più che sulla scelta in sé.
Difatti secondo la dottoressa Valle, responsabile del procedimento il progetto è risultato molto carente, denota notevole superficialità e deve inquadrare il contesto territoriale. Non si possono utilizzare dati tecnici ed analisi riferiti ad altri comuni, oppure dati e sistemi generali riferiti all’intera provincia. Quando i dati mancano gli stessi devono derivare da appositi studi, ricerche, analisi condotte sul territorio e non altrove. Addirittura il bacino idrico è sbagliato si è confuso l’Amaseno con l’Ufente, segnale evidente che chi ha redatto la documentazione non conosce affatto Pontinia e probabilmente non la rispetta nemmeno. La carta di uso del suolo vegetazionale è generica dell’agro pontino, nel progetto non c’è alcuna considerazione o analisi dei siti SIC e ZPS, né dell’interferenza con il progetto proposto. Non c’è l’analisi della qualità dell’aria. Come da me fatto notare non c’è alcun collegamento con il progetto della turbogas né con le altre industrie insalubri di prima classe (come è quello per le biomasse) o a rischio di incidente rilevante che comunque insistono sulla zona. Non c’è quindi alcuna analisi sulla somma degli impianti e degli effetti, sulle aree di rispetto. Secondo la dottoressa Valle è quindi necessario indagare meglio il territorio. Sempre come da me osservato, manca l’analisi geologica e mancano le documentazioni, oltre che le domande che sono escluse dall’AIA relativa alle opere idrauliche e alla risorsa idrica. Poi sono state ricordate in materia geologica il mancato riferimento alle informazioni scientifiche e alla bibliografia, manca la documentazione relativa ai beni archeologici. Mancano gli studi relativi agli effetti dell’emissioni degli scarichi nei 2 corsi d’acqua (il fosso di San Carlo e il fosso adiacente). Manca gli studi sulla portata, lo studio della qualità dell’acqua nei corsi d’acqua e nelle falde, manca lo studio del suolo. Non vi sono gli studi sullo sprofondamento e sulla sub sidenza nonostante siamo in una zona geologica particolare. Manca l’indagine vegetazionale, lo studio sulla messa a dimora del verde e sulla fauna circostante. Il bosco Polverino tutelato non viene assolutamente trattato. Come ho fatto notare la documentazione sulle foto aree è sbagliata. Sempre in base alle mie osservazioni la descrizione sull’approvvigionamento delle biomasse è stato ritenuto insufficiente e generico. Inoltre manca lo studio e la proposta della riduzione di CO2 con azioni virtuose che la Pontinia Rinnovabili ha completamente trascurato. Altre osservazioni sugli schemi delle materie prime, sui flussi di entrata ed uscita, sul programma di emergenza, sulle emissioni per durata e frequenza. Addirittura comica sulle altre autorizzazioni: come da me rilevato sono riferite sono riferite ad un altro progetto, sito, impianto e società….. La giustificazione della Pontinia Rinnovabili? Dalle altre parti gli va bene così….
Il carico finale di affossamento del progetto l’ha espresso il Sindaco Tombolillo che parlato anche per conto delle amministrazioni di Priverno e Sonnino: Questi tipi di impianti qui non li vogliamo. Preghiamo la Ditta proponente di prenderne atto, chiediamo il rispetto del desiderio e della volontà delle comunità locali. In relazione alle conoscenze aggiornate sulle dinamiche territoriali, agricole, economiche ed ambientali abbiamo riconsiderato i pareri espressi.
La dottoressa Valle in apertura di seduta ha letto la nota dell’assessorato della Regione Lazio appena giunto che comunica che la VIA per l’impianto non è stata proposta dalla ditta proponente e quindi va riformulata.
In base alla comunicazione della Regione era opportuno riconsiderare il progetto.
Tra l’altro l’amministrazione provinciale aveva chiesto alla ditta Pontinia Rinnovabili,dopo la presentazione delle osservazioni, in data 25/7/7 per la quale non ha ancora avuto risposta, che essendo modificata nel contempo la normativa, qualsiasi procedura non aveva senso senza la VIA.
La Pontinia Rinnovabili ha informato che provvederà a riformulare il progetto e la documentazione in quanto toglierà dal progetto il combustibile derivante dai rifiuti, in questo modo non c’è bisogno di VIA.
Secondo la dottoressa Valle probabilmente, a questo punto, la procedura ripartirà ex novo e l’attuale progetto sarà accantonato.
La dottoressa Valle ha infini ricordato che comunque il parere del comune se contrario è vincolante.
Erano presenti per l’amministrazione provinciale di Latina la dottoressa Valle, gli ingegneri Ottocento e Disenso; per la Pontinia rinnovabili l’ing. Cicerone, Carboni, Marco Romani e Gennaro Gigli, il sindaco di Pontinia dottor Eligio Tombolillo, gli assessori Battisti e Subiaco, il responsabile del procedimento ing. Corradi, il consigliere comunale di Priverno Fusilli, il vice sindaco di Sonnino Migliori, Del Monte dell’associazione di Capocroce, la Rete di Pontinia, oltre al sottoscritto. Assenti Regione Lazio, AUSL, Arpa, Vigili del Fuoco, Albo Gestori.
Ho chiesto al sindaco Tombolillo: dov’è la tua opposizione quella che ti denuncia al prefetto se non convochi il consiglio? Se non si interessano, se non sono presenti, di cosa ti chiederanno in consiglio comunale? Perché sono assenti tutti e 6?
Ancora una volta i Cittadini hanno difeso i loro interessi, come contro il dissesto, visto che le mie osservazioni hanno centrate le carenze notevoli di un altro progetto che potrebbe nuocere.
Pontinia 30 agosto 2007 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Ecco la composizione della commissione ambiente che sicuramente ne terrà conto nella mattinata di oggi.

COMMISSIONE V
AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO, PARCHI, RISERVE ED AREE ATTREZZATE, ECOLOGIA, FORESTAZIONE
E-mail - quintacommissione@provincia.latina.it

1 - GATTO Marco - Gruppo F.I. (PRESIDENTE)
2 - MAGLIOZZI Massimo - Gruppo F.I.
3 - NARDI Stefano - Gruppo A.N.
4 - SCALCO Renzo - Gruppo A.N.
5 - ZARRA Lidano - Gruppo U.D.C.
6 - CARDOGNA Claudio - LISTA CUSANI
7 - CAPPONI Mario - Gruppo PROVINCIA CONDIVISA
8 - CASSONI Mario - Gruppo D.S.
9 - RECCHIA Vincenzo -Gruppo D.S.
10 - PAVONE Lucio - Gruppo PARTITO RIFONDAZIONE COMUNISTA
11 - VITALI Fabrizio - Gruppo VERDI PER LA PACE
12 - AVALLONE Massimo - Gruppo Misto

(SEGRETARIO – LOREDANA MICCINILLI)

osservazioni centrale a biomasse-turbogas





























La provincia e il nucleare grazie della pubblicazione


Gli organi di informazione italiani non amano parlare del nucleare.
Ci sarà un servizio nel prossimo mensile di Acqua & Sapone.

accendi l'energia verde

scarica il libro gratis in formato pdf
http://www.verdi.it/download/utensili4.pdf

turbogas Pontinia - notizie verdi

http://www.verdi.it/download/notizieverdi1092008.pdf
a pagina 2 l'intervento di Zaratti

Fonti rinnovabili in Italia nel 2007: i dati del GSE

Fonti rinnovabili in Italia nel 2007: i dati del GSE
Pubblicate le statistiche sull’eolico e i bilanci dei paesi dell’UE 15

22/07/2008 - Il GSE ha pubblicato le “Statistiche sulle fonti rinnovabili in Italia - Anno 2007”, che contengono anche dati riguardanti le ore di utilizzazione degli impianti eolici e i bilanci dei paesi dell'UE 15. Le Statistiche intendono fornire un quadro, più ampio possibile, della situazione attuale. La base delle informazioni dei dati, escluso il solare, è fornita dall’Ufficio Statistico di TERNA e per UE15 proviene da fonte EUROSTAT. Le elaborazioni sono del GSE. Nella prima parte è riportata la potenza installata e la produzione (anche a livello regionale) delle varie fonti rinnovabili. Nella seconda parte è riportata la quota percentuale della produzione lorda rinnovabile nazionale rispetto al Consumo Interno Lordo di energia elettrica, a scopo di confronto con l’obiettivo nazionale del 22% per il 2010 previsto dalla direttiva della Comunità Europea (2001/77/CE). Infine, per UE 15 sono esposti i dati del bilancio elettrico del 2007 e, per singole fonti, una graduatoria in ordine crescente dei singoli paesi. Il bilancio elettrico 2007 è ottenuto in parte con dati provvisori e completato con stime del GSE.

Fonte: GSE(riproduzione riservata)
GSE_Statistiche rinnovabili_2007
http://www.casaportale.com/public/uploads/GSE_Statistiche%20rinnovabili_2007.pdf

lunedì 21 luglio 2008

bando Life plus per la natura

AMBIENTE: APERTO IL BANDO LIFE PLUS, 207,5 MLN PER LA NATURA
(ANSA) - ROMA, 21 LUG - Aperto ufficialmente con la pubblicazione in Gazzetta il bando 2008 Life Plus. Per questo secondo appello delle proposte Life Plus la scadenza per la consegna delle proposte agli Stati Membri e' stata fissata al 21 novembre 2008. Le proposte dovranno essere successivamente trasmesse dalla Autorita' nazionale alla Commissione europea entro il 5 gennaio 2008.Il totale dei finanziamenti a favore delle proposte 2008 che saranno accettate e' di 207,5 milioni di euro mentre l'importo indicativo della allocazione nazionale per il 2008 e' di 18.265.318,00 euro. Come e' ormai prassi l' avviso si articola su tre tematiche; Life natura e Biodiversita', Life politica e governance; Life informazione e comunicazione. Obiettivo principale di Life natura e biodiversita' e' quello di proteggere, conservare, ripristinare, controllar e favorire il funzionamento dei sistemi naturali, degli habitat naturali della flora e della fauna, al fine di arrestare la perdita della biodiversita' compresa la diversita' delle risorse genetiche, entro il 2010. Gli obiettivi del filone tematico relativo a politica e governance ambientali sono quelli della lotta al cambiamento climatico, della tutela delle acque, dell'aria, del suolo; della gestione sostenibile dell'ambiente urbano, della lotta al rumore, dell'attuazione del sistema Reach, della relazione tra ambiente e salute, dei rifiuti, della tutela delle foreste, dell'innovazione tecnologica al servizio dellos viluppo sostenibile. La tematica dell'informazione e comunicazione si prefigge obiettivi dis sensibilizzazione di cittadini, e dell'informazione a scopi preventivi in particolare per quanto riguarda la lotta agli incendi boschivi. Ogni Stato Membro puo' decidere di presentare alla Commissione europea le Priorita' nazionali annuali, individuate nell'ambito del Programma pluriennale strategico. Le proposte possono essere inviate da ogni persona giuridica avente sede nell'Unione europea: enti e organismi pubblici, organizzazioni private di carattere commerciale e organizzazioni private di carattere non commerciale (Ong). Il tasso massimo di co-finanziamento per i progetti e' pari al 50% dei costi totali eleggibili del progetto. In via eccezionale un tasso di cofinanziamento fino al 75% dei costi totali eleggibili puo' essere concesso a proposte Life Plus Natura che si focalizzano su azioni concrete di conservazione per specie o habitat prioritarie delle Direttive Habitat e Uccelli. I progetti dovranno essere realizzati nel territorio dell'Unione Europea. Non e' permesso prevedere azioni nel progetto da realizzare fuori dal territorio dei 27 stati membri. L'unico genere di spesa che puo' essere dedicato ad azioni da realizzare all' esterno di questo territorio e' quello dedicato ai costi di viaggio per l'eventuale partecipazione a conferenze, seminari o eventi, nel caso si dimostri che tale partecipazione sia utile a raggiungere gli obiettivi del progetto, che tali costi siano stati gia' previsti dal progetto o che tali trasferte abbiano ricevuto l'approvazione dalla Commissione. Il programma non puo' finanziare misure che ricadono nell' ambito di eleggibilita' e degli obiettivi o ricevere assistenza per lo stesso obiettivo da altri strumenti finanziari comunitari quali il Fondo europeo di sviluppo regionale, il Fondo Europeo agricolo per lo sviluppo rurale, il fondo sociale europeo, il Fondo di Coesione, il Programma per la competitivita' e l' innovazione, il Fondo europeo per la pesca e il Settimo programma quadro di ricerca europeo. (ANSA). XLO 21/07/2008 09:43 © Copyright ANSA Tutti i diritti riservati

Il Nuovo territorio grazie dell'ospitalità


E' stato l'unico giornale che ha pubblicato l'intervento.
Magari solo per mancanza di materiale.
Scherzi a parte è necessario mantenere l'attenzione sull'argomento.
Nemmeno a farlo a posta oggi ci sarà una commissione provinciale importante per il futuro di Pontinia.
Su chi possiamo contare?

domenica 20 luglio 2008

ripartiranno i verdi?

complimenti a Grazia Francescato presidente dei verdi, eletto nel congresso nazionale al posto di Pecoraro Scanio.
In passato aveva già ricoperto il massimo incarico nei verdi.
Personalmente non condivido la mozione vincitrice e le proposte avanzate, come non ho condiviso la gestione dei verdi dal 2005 a oggi a livello nazionale e locale.
Eclatante il caso Terracina che ha portato l’esecutivo provinciale ad una richiesta forte e dura di rinnovamento e del ritorno all’autonomia locale.
Questo non è successo e a ciò sono seguite le dimissioni dell’intero esecutivo provinciale, nonché la perdita di attivisti, simpatizzanti e consenso elettorale.
La richiesta di tornare una forza politica del territorio, delle sue esigenze, dell’ascolto delle istanze locali non è stato accettato.
Così come riavvicinare e dare spazio alle associazioni ambientaliste, ai comitati locali diventando un partito virtuale.
La storia recente indicava la strada da seguire se ne è scelta un’altra che ha portato alla scomparsa dei verdi dal parlamento.
Completamente sbagliata la scelta della sinistra l’arcobaleno.
Spero che Grazia Francescato che è stata anche presidente nazionale del WWF sappia far tornare il partito alle origini, cioè a recuperare lo spazio naturale e gli elettori.
Molti di questi sfiduciati dalla gestione degli ultimi anni sono andati a sostenere Di Pietro, oppure Grillo o semplicemente non sono andati a votare perché non si sentivano rappresentati.
Se i verdi non torneranno ad esprimere l’alternativa seria all’attuale sistema inefficiente saranno destinati a scomparire.
Non si tratta di essere quelli del no ma di essere quelli che con 20 anni di anticipo indicano ciò che è possibile, così come fanno gli economisti e i grandi gruppi finanziari nel rispetto dei diritti civili e sociali.
Altrimenti il prossimo anno alle provinciali si rischia di non avere una lista verde, ammesso che sia servito eleggere un consigliere provinciale che alle prime difficoltà ha cambiato schieramenti e non una sola volta.
Pontinia 20 luglio 2008 Ecologia e territorio Giorgio Libralato

Fiacco. Così si potrebbe definire la nostra assemblea. Senza drammi, con qualche contestazione sgradevole
nei toni e a volte volgare, ma mai davvero infondata, con un dibattito non particolarmente ricco e poche
proposte operative. Ma con un senso diffuso, da parte di militanti e dirigenti, che comunque la storia dei
Verdi non è ancora finita. Poche le voglie di andare altrove - anche perche l'incertezza regna un po'
dappertutto - ma anche poca energia per trovare stimoli e strade per ripartire, complici sicuramente i duri
mesi appena trascorsi e la pausa estiva imminente.
Grazia Francescato è stata eletta con 300 voti (circa il 60%). L'opposizione si è divisa tra Marco Boato e
Fabio Roggiolani, uniti sulle valutazioni sulla gestione del partito ma non sulle prospettive politiche.
Insomma il cataclisma delle elezioni non è stato sufficiente a convincere la maggioranza del partito a dare un
segno visibile di discontinuità, non tanto e non solo nella leadership ma soprattutto nell'analisi della
situazione e nella strada da percorrere nei prossimi mesi per ricompattarci.
D'altronde non era impresa facile.
Monica Frassoni

Grazia Francescato eletta portavoce. Boato voleva il rinnovamentoAl congresso arriva l'ex n.1 Pecoraro Scanio, qualche fischio
Verdi, è l'ora di Francescato. per leggere tutto http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/cosa-rossa/verso-voto/verso-voto.html
I Verdi come la guerra dei Roses
http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/politica/cosa-rossa/verdi/verdi.html
l'assemblea nazionale dei verdi
http://www.verdi.it/apps/presentazione.php?pagina=assembleanaz2008