Blitz
della Forestale nel sito industriale dell’ex Arcobaleno,
sequestrati mille fusti
I
RESIDENTI AVEVANO
PROTESTATO
SPESSO
PER
L’ARIA
IRRESPIRABILE
DI
FEDERICO DOMENICHELLI
Dal
1998 lo stabilimento
industriale
ex Arcobaleno
di
via Calabria
a
Pontinia è in curatela
fallimentare.
E all’i n te rn o
del
sito, come accertato a
seguito
di un sopralluogo del
Corpo
Forestale di Terracina
avvenuto
nei giorni scorsi,
erano
stipate ingenti quantità
di
rifiuti. In particolar modo,
si
tratta di fusti contenenti
prodotti
agroalimentari oramai
in
avanzato stato di decomposizione,
tanto
da emanare
un
odore nauseabondo.
E
difatti più volte alcuni residenti
avevano
segnalato la
problematica
ad enti e autorità
competenti
a causa del
disagio
subito per i miasmi.
Così
nei giorni scorsi gli
agenti
del Comando Stazione
Forestale
di Terracina, diretti
dall’ispettore
superiore
Giuseppe
Pannone, a seguito
di
una specifica attività di
indagine,
hanno effettuato
dei
controlli all’interno della
abbandonati
La
sentenza pronunciata
dal
Tar lo scorso
anno
era piuttosto
chiara
e aveva annullato la
determinazione
del settore
Edilizia
privata con cui il
dirigente
del Comune di
San
Felice Circeo aveva
respinto
un’istanza di permesso
a
costruire per un
villino
unifamiliare e un
altro
villino bifamiliare.
Da
allora ad oggi, però,
nonostante
la condanna,
l’ufficio
tecnico dell’ente
non
ha provveduto a dare
esecuzione
a quanto stabilito
dai
giudici del tribunale
amministrativo
e ancora
una
volta la questione è
finita
nelle aule di tribunale.
Il
Comune, e questo non
è
che l’ultimo caso, è stato
condannato
ancora una
volta.
E non solo a dare
integrale
esecuzione alla
sentenza
entro 60 giorni,
ma
anche a pagare le spese
legali
che sono state calcolate
in
1.500 euro. In caso
di
perdurante inadempienza
da
parte dell’ente, verrà
nominato
un commissario
ad
acta e anche il costo del
tecnico
(1.500 euro) sarà
eventualmente
a carico
delle
casse pubbliche e
quindi
a carico di tutti i
cittadini.
struttura
di via Calabria. Nello
stabile
dell’i n du s t r i a
agroalimentare,
i forestali
hanno
rinvenuto circa mille
fusti
contenenti ancora prodotti
agroalimentari
che ora
mai
erano in evidente stato di
decomposizione.
Ma non solo
questo.
In confezioni di
diverse
misure, in un’altra
area
dello stabilimento, erano
accatastati
circa 300 metri
cubi
di rifiuti della stessa
categoria,
ovviamente sempre
in
evidente stato di abbandono
e
decomposizione.
Così
sono scattati i sigilli ed
entrambe
le aree sono state
poste
sotto sequestro giudiziario
e
affidate in custodia
all’attuale
gestore dello stabilimento,
dando
notizia del
caso
all’autorità giudiziaria,
con
l’ipotesi di reato relativa
alla
violazione del testo unico
sulle
norme in materia
ambientale
del 2006. Ma le
indagini
non sono ancora
concluse,
poiché gli agenti
del
Corpo
Forestale dello
Stato
di Terracina sono al
lavoro
per cercare di far luce
sulle
responsabilità, ma non è
cosa
semplice. Lo stabilimento,
difatti,
come accennato,
è
in curatela fallimentare dal lontano 1998 e all’in -
terno
della nota struttura nel
corso
degli anni hanno operato
più
società che hanno
dichiarato
il fallimento. Gli
accertamenti
dunque proseguono,
volti
ora a cercare di
individuare
le varie responsabilità
del
mancato smaltimento
dei
rifiuti ammassati
nello
stabile di via Calabria e
sequestrati
dai forestali nei
giorni
scorsi.
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RISERVATA
IL
QUOTIDIANO - Sabato 25 Ottobre 2014
Pontinia
Circeo
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