sabato 31 dicembre 2016

Ultimo ammainabandiera del Corpo Forestale da Sabaudia

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Giorgio Libralatohttps://www.facebook.com/latinaoggieditoriale/videos/661897490683049/
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anche a Priverno L'ultimo giorno del Corpo Forestale dello stato

Le riflessioni di un Assistente capo che passerà ai carabinieri
Ventidue anni, un mese e 23 giorni di servizio nel Corpo forestale dello Stato. Questo il curriculum dell’assistente capo Roberto Paniccia. «Ebbene - ci dichiara con un pizzico di commozione - oggi è l’ultimo giorno di lavoro in divisa grigio/verde». Era il 7 novembre del 1994 quando Roberto entrò a far parte di questo speciale Corpo. Dopo nove anni e mezzo in Toscana, fu trasferito al Comando provinciale di Frosinone. Da lì applicato alla sezione di Polizia giudiziaria della Procura della Repubblica di Frosinone per 7 anni e, successivamente, al Comando provinciale di Latina, nel Nucleo investigativo. Un bel percorso, non c’è che dire, portato avanti con dedizione tra gioie, dolori e grandi soddisfazioni, come sottolinea Roberto che, ora, pensa ai tanti colleghi che andranno nei vigili del fuoco, nella Guardia di finanza, nella polizia di Stato, nella pubblica amministrazione o, in mobilità, come lui e altri, nell’Arma dei carabinieri. Pur nel rammarico, Roberto nutre la speranza «di poter continuare il percorso e gli obiettivi prefissati anche all’interno dell’Arma, a tutela e salvaguardia dell’ambiente e della natura». Passando da assistente capo nel Corpo forestale dello Stato ad appuntato scelto nell’Arma dei carabinieri. A prescindere da quelle che saranno le mansioni ufficiali cui Roberto sarà adibito, indubbiamente rimane il rammarico della cancellazione di un Corpo che, nell’accezione popolare aveva un preciso segno.
A Roberto non rimane che passare alla nuova destinazione con lo stesso impegno finora messo in campo. http://www.latinaoggi.eu/news/priverno/34287/l-ultimo-giorno-della-forestale.html

malasanità per mala amministrazioni con il governo (nazionale e regionale) del pd: Mancano le barelle, ambulanze bloccate anche a Terracina

Il giornale di oggi
Sabato 31 Dicembre 2016
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Mancano le barelle, ambulanze bloccate
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Mancano le barelle, ambulanze bloccate

Terracina

Soliti disagi al "Fiorini", il caso al pronto soccorso
La storia si ripete. All’ospedale “Fiorini” di Terracina sembra non esserci soluzione per l’ormai cronico problema della carenza di barelle e lettighe. Eppure basterebbe investire il necessario all’acquisto delle attrezzature per superare il problema ed evitare disagi che possono diventare anche molto seri. Situazioni non nuove, si diceva. Succede infatti spesso che per mancanza di barelle le ambulanze che arrivano al pronto soccorso devono lasciare il paziente trasportato in ospedale sulla lettiga del veicolo del 118. La normativa dice che quando le ambulanze arrivano al pronto soccorso, il paziente deve essere lasciato in consegna al personale medico su una apposita lettiga. Il problema si presenta quando le barelle sono terminate, vuoi perché si registra un’alta concentrazione di accessi al pronto soccorso, vuoi perché c’è una carenza cronica di attrezzature. Comunque sia, quando le lettighe mancano le ambulanze sono obbligate a restare in ospedale e attendere che si liberino le barelle per riprendere la propria e rimettersi in moto, pronte a intervenire in caso di nuove emergenze. Mercoledì al pronto soccorso del “Fiorini” si sono trovate contemporaneamente ambulanze da Terracina, Sonnino, Pontinia e Fondi. Tutti gli equipaggi sono rimasti bloccati per diverso tempo prima di poter riprendere la strada alla spicciolata. La questione è grave perché, con l’ambulanza “ostaggio” del pronto soccorso, in caso di emergenza la centrale operativa si trova costretta ad attivare un altro equipaggio che potrebbe trovarsi anche a diversi chilometri di distanza dal luogo in cui è richiesto l’intervento del mezzo di soccorso.  http://www.latinaoggi.eu/news/terracina/34279/mancano-le-barelle--ambulanze-bloccate.html

WWF Capodanno, senza botti e' meglio

Notizie pubblicate su 29 December 2016
Abbandonare l’uso di petardi e fuochi artificiali a Capodanno per il WWF sarebbe un bel segno di civiltà e di rispetto per gli animali, l’ambiente e la nostra incolumità visto che i tradizionali botti sono spesso causa di morte, ferimenti e traumi per animali domestici e selvatici.

Ad esempio, molti non sanno che la quantità di veleni diffusi nell’aria dall’esplosione di fuochi è particolarmente nociva, con valori non trascurabili di potassio, stronzio, bario, magnesio, alluminio, zolfo, titanio, manganese, rame, cromo e piombo. Alcuni studi provano come la notte di capodanno si registri un inquinamento dell’aria, con particolare riferimento alle polveri sottili, superiore a quello dell’attività di un anno di numerosi inceneritori! Il danno è amplificato proprio dalla simultaneità dell’evento, quando l’intero territorio è “bersagliato” da esplosioni pirotecniche. Ci sono tradizioni che è giusto conservare, altre sulle quali è preferibile far cadere l’oblio.
 
Gli effetti sulla fauna sono particolarmente pesanti e poco noti: si stima che ogni anno in Italia almeno 5000 animali muoiano a causa dei botti di fine anno. Di questi circa l’80% sono animali selvatici, soprattutto uccelli, tra i quali non mancano casi di rapaci, che spaventati perdono il senso dell’orientamento ed effettuano una fuga istintiva rischiando di colpire un ostacolo a causa della scarsa visibilità. Altri abbandonano il loro dormitorio invernale (alberi, siepi e tetti delle case), vagano al buio anche per chilometri e non trovando altro rifugio muoiono per il freddo a causa dell’improvviso dispendio energetico a cui sono costretti in una stagione caratterizzata dalla scarsità di cibo che ne riduce l’autonomia.

A ciò va aggiunto anche lo stress indotto dai botti, anch’esso causa di morte frequente. Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea stress e spavento da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.

L’effetto nefasto sugli animali  è dovuto in particolare alla soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile negli animali rispetto a quella umana. L’uomo ha un udito con una percezione compresa tra le frequenze denominate infrasuoni, intorno ai 15 hertz, e quelle denominate ultrasuoni, sopra i 15.000 hertz. Cani e gatti, invece, hanno facoltà uditive di gran lunga superiori: il cane fino a circa 60.000 hertz mentre il gatto fino a 70.000 hertz. Negli animali degli allevamenti come mucche, cavalli e conigli, le conseguenze delle esplosioni possono provocare nelle femmine gravide addirittura l’aborto da trauma da spavento.
 
CAPODANNO ‘LIGHT’ CON LE LANTERNE
Per non rinunciare alla spettacolarità si possono sostituire i botti con delle più poetiche e pacifiche lanterne a cui affidare i propri desideri e gli auspici per l’anno che sta per cominciare e, magari, devolviamo in beneficienza e alle associazioni i soldi risparmiati. L’ultimo giorno dell’anno potrà di sicuro essere rallegrato da spettacoli dal vivo e buona musica, anche senza botti
 
Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità anche nei confronti di tutti gli operatori, in particolar modo i Vigili del Fuoco, che il primo dell’anno sono costretti a intervenire per soccorrere animali rifugiatisi in luoghi impervi  e per i gravi incidenti provocati alle stesse persone. Non va dimenticato che le Forze dell’Ordine possono applicare nei confronti di tutti l’articolo 703 del codice penale secondo il quale “Chiunque, senza la licenza dell’Autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, o lungo una pubblica via o in direzione di essa (...) accende fuochi d’artificio, o lancia razzi (…), o in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a euro 103, se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese.”
 
Per fortuna sempre più sindaci cercano di contrastare i botti di capodanno con apposite ordinanze che bandiscono questa pericolosa usanza per privilegiare la sicurezza della città e dare un chiaro segnale di attenzione verso il mondo degli animali. Ad esempio, quest’anno in provincia di Napoli, è partita, da San Giorgio a Cremano la campagna contro l’uso illegale di botti pericolosi, con un’attenzione particolare agli animali a quattro zampe: dal 19 dicembre 2016 all’11 gennaio 2017, secondo quanto prevede un’ordinanza del sindaco, è proibita l’esplosione in luogo pubblico, su tutto il territorio, di prodotti pirotecnici pericolosi con lo slogan: ‘A Capodanno accendi il tuo cuore, non spegnere la tua vita’.

Anche il Sindaco di Casandrino è contro i botti: ‘Siamo nella terra dei fuochi - ha dichiarato - che nel periodo di dicembre diventa terra di fuochi d’artifici’. In alcune città, come Cortina d’Ampezzo, i fuochi d’artificio sono proibiti non solo per capodanno ma per le ricorrenze e le festività durante tutto l'arco dell'anno. http://www.wwf.it/news/notizie/?27240

dicono che sia una bufala e di farla girare

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/campania/media/foto/2010/07/28/bufale--190x130.jpg

Greenpeace, qual è stato il tema ambientale più caldo del 2016?



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i cambiamenti climatici e l’uso delle fonti fossili pericolose sono stati temi caldi in questo 2016.
Noi di Greenpeace, insieme a tutti voi, abbiamo cercato di fare del nostro meglio:
- abbiamo informato migliaia di cittadini italiani sulle conseguenze del voto al referendum di aprile sulle trivelle;
- siamo entrati in azione nei mari italiani violati dalle trivellazioni e nelle terre del Sud Italia in cui svettava la minaccia di nuovo carbone;
- abbiamo fatto pressione sui leader mondiali della COP22 affinchè trasformassero in azioni concrete i contenuti dell’Accordo di Parigi;
- abbiamo acceso il sole a Lampedusa, consegnando all’isola un impianto fotovoltaico finanziato dai nostri sostenitori.
Crediamo che questa sia la generazione che può mettere la parola fine alle fonti fossili come carbone e petrolio. PER QUESTO, NON CI FERMEREMO!
AIUTACI A PORTARE AVANTI LA CAMPAGNA CLIMA ED ENERGIA
SCEGLI IN CHE MODO SOSTENERCI
Voglio contribuire a realizzare uno STRISCIONE DI PROTESTA
Voglio contribuire ad organizzare una GIORNATA DI MOBILITAZIONE
Voglio contribuire ad acquistare un CASCHETTO PER GLI ATTIVISTI
Voglio contribuire ad acquistare un GPS PER LE SPEDIZIONI IN MARE
In questo particolare momento dell’anno, il tuo contributo ci aiuterà a pianificare anche per il 2017 campagne e azioni non-violente per fare pressione sui governi affinché vengano incentivate le fonti rinnovabili, puntare i riflettori sulle multinazionali dell’energia, mobilitare sempre più persone.
Grazie per quello che hai fatto e che farai, è importante!
BUONE FESTE

Greenpeace Italia

Greenpeace é un'organizzazione non violenta e finanziariamente indipendente, che agisce per denunciare i problemi ambientali e promuovere soluzioni per un futuro verde e di pace. Le nostre risorse provengono dalle donazioni di singole persone che condividono i nostri ideali, non accettiamo fondi da stati, partiti o aziende: questo ci consente la piena libertà di parola e azione in tutti i luoghi e in tutte le circostanze. Per conoscere le nostre Campagne visita il nostro sito o seguici su FacebookTwitter e Google+.

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disastro pubblica amministrazione nel Lazio non servivano i dati della CGIA di Mestre per sapere che eravamo tra i peggiori in Europa

Di ieri l'ennesimo caos treni nella provincia di Latina aumentato dalla mancanza di autobus sostitutivi con l'ennesima conseguente protesta dei pendolari. Tra i due fratelli attori è senz'altro più credibile quello che fa la parte del poliziotto, mentre quello che percorre la regione Lazio tra pulmann inesistenti e scassati, il disastro della sanità pubblica, della cattiva scuola, delle strade e delle infrastrutture, l'incapacità di gestire i rifiuti con numerosi disastri ambientali, dalla sua espressione sembra non ci creda nemmeno lui quando parla alle solite dichiarazioni controproducenti da campagna elettorale. Coletta direbbe da zero tituli. Peggio del Lazio, in tutta l'Europa, ci sono solo 23 regioni, In Italia il Lazio in termini di inefficienza viene superata da Campania, Calabria, Molise, Puglia e Sicilia. Il Lazio viene definito:  Situazione preoccupante anche per il Lazio che, con un indice pari a -1,512, si posiziona al 184° posto tra le 206 regioni europee, lontano dai risultati delle altre tre regioni del Centro.
 La classifica della CGIA di Mestre conferma:
AL SUD ABBIAMO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE PIU’ SCASSATA D’EUROPA: PERDIAMO 30 MILIARDI DI PIL
NELL’INDICE DI QUALITA’ DEL SETTORE PUBBLICO, MEZZOGIORNO IN COMPAGNIA DI TURCHIA, BULGARIA, ROMANIA E SERBIA ============= È una classifica impietosa quella delineata dall’Ufficio Studi della CGIA che ha esaminato gli ultimi risultati derivanti dalla più grande indagine europea condotta dall’Ue sulla qualità della Pubblica Amministrazione (PA) a livello territoriale. Rispetto ai 206 territori interessati dallo studio, le regioni del Sud d’Italia compaiono per 7 volte nel rank dei peggiori 30, con la Campania che si classifica addirittura al 202° posto. L’ Indice della qualità della Pubblica Amministrazione è il risultato di un mix di quesiti posti ai cittadini che riguardano la qualità dei servizi pubblici, l’imparzialità con la quale questi vengono assegnati e la corruzione. I servizi pubblici direttamente monitorati a livello regionale sono quelli a valenza più “territoriale” (formazione, sanità e sicurezza) ma l’indice tiene conto, a livello paese, anche di servizi più generali come ad esempio la giustizia in modo da stilare altresì una classifica nazionale. Il risultato finale è un indicatore che varia dal +2,781 della regione finlandese Åland (1° posto) al -2,658 della turca Bati Anadolu (206° e ultimo posto); la media europea è posta a zero. Come vanno le regioni italiane ? I servizi sono valutati come migliori nelle due province autonome del Trentino Alto Adige (indici superiori a 1) e nelle due regioni a statuto speciale del Nord (Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia) che presentano un indice maggiore di zero, ovvero superiore alla media delle 206 regioni europee.
In terreno “negativo” tutte le altre regioni italiane ma con gap accettabili per Veneto ed Emilia Romagna che tendono alla media europea (indici pari a - 0,186 e -0,217). Scorrendo il rank della qualità della PA, a centro classifica, si trovano due terzetti: il Centro Italia con Umbria (-0,495), Toscana (-0,533), Marche (- 0,535) e il Nord Ovest con Lombardia (-0,542), Piemonte (-0,652), Liguria (- 0,848). Completamente negativa la situazione del Mezzogiorno a partire dal risultato meno disastroso dell’Abruzzo (-1,097), a quelli peggiori di Sicilia, Puglia, Molise, Calabria (indici che variano da -1,588 a -1,687), per finire con la “pecora nera” Campania (-2,242). Situazione preoccupante anche per il Lazio che, con un indice pari a -1,512, si posiziona al 184° posto tra le 206 regioni europee, lontano dai risultati delle altre tre regioni del Centro. “Il quadro dipinto da questo indice europeo – segnala il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo – evidenzia come l’Italia sia il Paese che presenta, al suo interno, la più ampia variabilità in termini di qualità della PA, tra le prime regioni del Nord e le ultime del Sud. Si pensi che, secondo quanto indicato dal Fondo Monetario Internazionale, se l’efficienza del settore pubblico si attestasse sui livelli ottenuti dai primi territori italiani, come le province di Trento e di Bolzano, la produttività di un’impresa media potrebbe crescere del 5-10 per cento e il Pil italiano di due punti percentuali, ovvero di 30 miliardi di euro”.
 Indice europeo sulla qualità della Pubblica Amministrazione – EQI (*) Regioni italiane Indice europeo qualità PA (EQI 2013) Posizionamento rispetto alle regioni europee considerate (su 206 in totale) Provincia Trento +1,043 36 Provincia Bolzano +1,005 39 Valle d'Aosta +0,653 72 Friuli-Venezia Giulia +0,373 98 Veneto -0,186 129 Emilia-Romagna -0,217 132 Umbria -0,495 149 Toscana -0,533 151 Marche -0,535 153 Lombardia -0,542 154 Piemonte -0,652 160 Liguria -0,848 167 Abruzzo -1,097 175 Sardegna -1,307 178 Basilicata -1,423 182 Lazio -1,512 184 Sicilia -1,588 185 Puglia -1,604 188 Molise -1,661 191 Calabria -1,687 193 Campania -2,242 202 ITALIA -0,930 Elaborazione Ufficio Studi CGIA su dati European Commission (ANTICORP).
Qualità della PA: tra le 30 peggiori, le regioni italiane compaiono per 8 volte PEGGIORI 30 REGIONI EUROPEE PER QUALITA' PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Rank negativo (dal peggiore) Regione Paese Indice europeo qualità PA (EQI 2013) 1 Bati Anadolu (Turchia) -2,658 2 Istanbul (Turchia) -2,608 3 Yugozapaden (Bulgaria) -2,598 4 Ege (Turchia) -2,358 5 Campania (Italia) -2,242 6 Bucuresti-Ilfov (Romania) -2,227 7 Belgrade (Serbia) -2,223 8 Severozapaden (Bulgaria) -2,020 9 Sud-Est (Romania) -1,931 10 Ortadogu Anadolu (Turchia) -1,897 11 Southern and Eastern Serbia (Serbia) -1,854 12 Šumadija and Western Serbia (Serbia) -1,831 13 Vojvodina (Serbia) -1,811 14 Calabria (Italia) -1,687 15 Nord-Est (Romania) -1,672 16 Molise (Italia) -1,661 17 Sud-Vest Oltenia (Romania) -1,659 18 Nord-Vest (Romania) -1,630 19 Puglia (Italia) -1,604 20 Yugoiztochen (Bulgaria) -1,592 21 Vest (Romania) -1,591 22 Sicilia (Italia) -1,588 23 Lazio (Italia) -1,512http://www.cgiamestre.com/wp-content/uploads/2016/03/PASCASSATA.pdf

richiesta di accesso atti, Accesso civico (FOIA)

L'Accesso civico (semplice o generalizzato) consente a chiunque di accedere a dati, documenti e informazioni delle pubbliche amministrazioni senza necessità di dimostrare un interesse legittimo (Art. 5, D.Lgs. 33/2013).

  • L’Accesso civico semplice consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni che le amministrazioni hanno l'obbligo di pubblicare  (art.5, c. 1). Per inviare una richiesta di Accesso civico semplice, relativamente a documenti, dati o informazioni detenuti dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, è disponibile il modulo online.
     
  • L' Accesso civico generalizzato (o accesso FOIA) consente a chiunque di richiedere documenti, dati o informazioni ulteriori rispetto a quelli che le amministrazioni sono obbligate a pubblicare (art.5, c. 2).                                                                    
* * *
COME PRESENTARE UNA RICHIESTA DI ACCESSO CIVICO GENERALIZZATO (ACCESSO FOIA)  AL  DIPARTIMENTO  DELLA  FUNZIONE  PUBBLICA
Per presentare una richiesta di accesso FOIA è disponibile nel menu di questa pagina un modulo (sia in formato PDF, sia in formato editabile) da compilare e firmare. Si ricorda che l'accesso civico è previsto per richiedere documenti/dati/informazioni disponibili e identificati. Pertanto, nella compilazione della richiesta, si raccomanda di fornire tutti gli elementi utili alla loro identificazione.  
La richiesta potrà essere sottoscritta:
  • con firma digitale direttamente sul file;
  • con firma autografa sulla stampa del modello, avendo cura di allegare copia di un documento di identità.
Invio telematico > La richiesta potrà essere spedita all'indirizzo della casella di posta elettronica FOIA del Dipartimento, indicato sul modulo. 
Invio con posta ordinaria > Il modulo potrà essere stampato, firmato e trasmesso all'indirizzo: Presidenza del Consiglio dei ministri - Dipartimento della funzione pubblica  - Corso Vittorio Emanuele, 116 - 00186 ROMA. http://www.funzionepubblica.gov.it/accesso-civico

piano casa regione Lazio approvata la proroga al 31 maggio Lazio, ok Manovra 2017 a notte fonda

Dal 1° gennaio addio extra ticket, prorogato il Piano Casa (ANSA) - ROMA, 31 DIC - Il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato in nottata la Manovra 2017 dell'amministrazione di Nicola Zingaretti. L'ok definitivo al pacchetto da 3,2 miliardi dell'assessore Alessandra Sartore è arrivato alle 3:25 con 30 voti favorevoli e 15 contrari dopo una maratona d'aula iniziata martedì scorso. I provvedimenti più rilevanti sono l'abolizione dal 1 gennaio 2017 del ticket regionale sulle prestazioni sanitarie e la riduzione dell'Irpef per i ceti medi dal prossimo anno fiscale. Il provvedimento prorogherà inoltre fino al 31 maggio il Piano casa. Con l'ok alla Manovra dal primo dell'anno i cittadini pagheranno 15 euro in meno una risonanza o una tac, una visita specialistica ambulatoriale costerà 4 euro in meno; 5 euro il taglio sulla fisiokinesiterapia. Resterà da pagare insomma solo il ticket 'nazionale', e non più l'extra introdotto nel 2008 per far fronte al crack della sanità. In tasca ai cittadini del Lazio, complessivamente, rimarranno 20 milioni di euro.

   http://www.ansa.it/lazio/notizie/2016/12/31/lazio-ok-manovra-2017-a-notte-fonda_d7b70f1e-5424-4894-aee6-d1eb9f8186c1.html
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Formia inquinamento a Mola

il servizio del tg di Lazio tv del 30 dicembre 2016

parco nazionale del Circeo, il bilancio e le sfide dell'ente parco

Il messaggero di Latina 31 dicembre 2016 rassegna stampa Lazio tv 

Assad e le rovine della Siria, la guerra spacca gli archeologi

di Andrea Palladino (il fatto quotidiano 31 dicembre 2016)

Formia scarichi, liquami e miasmi a Mola, scatta l'allarme

Il messaggero di Latina 31 dicembre 2016 rassegna stampa Lazio tv

Latina dopo il fallimento della Latina ambiente per costituire un'altra società in house incarico del comune ad un super avvocato - squadra Latina calcio ecco il terreno acquistato dai nuovi proprietari

chissà come sarà fatto un super avvocato.
Il messaggero di Latina 31 gennaio 2016
rassegna stampa Lazio tv

rifiuti dopo il fallimento mille creditori per Latina ambiente - all'ospedale Santa Maria Goretti scatta la paura tubercolosi

Latina editoriale oggi 31 gennaio 2016

Sabaudia lottizazione ex Somal si torna in tribunale - pontinia mercato settimanale a bando 230 concessioni

Latina editoriale oggi 30 dicembre 2016

Pontinia strade pericolose partono i lavori - San Felice Circeo bonus ispezione del ministero - Sabaudia condoni edilizi raffica di dinieghi

Latina editoriale oggi 30 dicembre 2016

provincia di Latina tutte le aziende partecipate inossidabili


 Latina editoriale oggi 30 dicembre 2016







LIPU il pettirosso ha un messaggio per te

il pettirosso ha un messaggio per te
Auguri dalla Lipu
Auguri dalla Lipu
Ogni mese, ogni giorno, con il sole o con la neve,
il nostro cuore batte per la natura.
E grazie a te, al tuo supporto, diventa amore concreto.
Tanti auguri di buone feste e un bellissimo 2017 da tutta la Lipu.
Un anno di importantissimi traguardi raggiunti, insieme.
Quello che sta per concludersi è stato, per la Lipu, un anno emozionante, faticoso ma pieno di grandi soddisfazioni Giorgio.

Ci sono buone notizie che fanno battere forte il cuore a chi ama la natura e gli animali: è di pochi giorni fa la notizia che la Commissione europea ha deciso di salvare le Direttive sulla natura, le più importanti leggi a difesa della natura d’Europa. Leggi che stavano per essere modificate, in peggio, e per cui ci siamo battuti con la campagna #Allarmenatura, raccogliendo più di 500.000 firme in tutta Europa.
E ancora, il mantenimento dei nostri Centri recupero, per i quali si rischiava la chiusura. Una situazione drammatica che siamo riusciti ad arginare grazie alle tante donazioni che ci hanno consentito di continuare a curare gli animali che nei Centri ospitiamo. Questi grandi successi sono possibili solo grazie a chi, come te Giorgio, ci ha aiutato con una firma, una piccola donazione e soprattutto decidendo di diventare Socio della Lipu.
Il primo bilancio sociale della Lipu
Il primo bilancio sociale della Lipu
È con orgoglio che ti mostriamo questo documento in cui abbiamo raccolto il cuore di quello che fa la nostra Associazione ogni giorno per un anno intero. Questo grande racconto è il primo Bilancio sociale della Lipu.
Parla di 23.000 animali selvatici curati dai nostri Centri recupero, 76.000 telefonate di aiuto, 99 importanti luoghi di natura conservati, 320.000 ore dedicate alla natura di cui 8.000 ore di antibracconaggio, 25.000 ore dedicate al monitoraggio di specie e luoghi da proteggere, 40.000 bambini e ragazzi coinvolti nelle attività di educazione ambientale.
Prima di tutto persone speciali
Giovanni cerca il canto del rigogolo, Marco è ritornato a guardare il volo delle rondini, Francesca cura ogni giorno gli animali feriti, Luciano è il guardiano dei falchi, Elda vuole salvare la bellezza. I Soci e i Donatori della Lipu sono persone speciali. Ognuno di loro ha una storia semplice e straordinaria da raccontare. Queste storie ci hanno commosso, ne abbiamo raccolte alcune e puoi leggerle qui.

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