Dopo
gli assalti all’oleodotto in via Cadute e via Baracca
GLI
ATTI
TRE
I CASI
DI
«EFFRAZIONE»
REGISTRATI
SULLA
CONDOTTA
CHE
DA GAETA
RAGGIUNGE
POMEZIA
IL
RISCHIO DI DANNI
A
LIVELLO AMBIENTALE
DOPO
I FURTI
DI
CARBURANTE
La
questione dello sversamento
di
gasolio dalla
condotta
dell’Eni che attraversa
tutto
il basso Lazio
passando
naturalmente per
Aprilia
non si chiude, anzi,
andrà
avanti quanto meno fino
a
febbraio prossimo. Sì perché
dopo
la Conferenza dei servizi
(a
cui peraltro né la Regione, né
la
Provincia hanno voluto prendere
parte)
e in attesa della
produzione
da parte della società
di
un piano di bonifica, il
monitoraggio
della situazione
andrà
avanti fino alla fine di
febbraio.
Una condotta spesso
presa
di mira dai ladri che non
esitano
a forare e ad applicare
rubinetti
(quando va bene e si
tratta
di un gruppo organizzato
e
specializzato) e a volte nemmeno
quello:
un foro e via a
riempire
taniche e fusti direttamente
dal
fosso che si riempie
di
carburante. Assalti che oltre
a
mettere a serio rischio l’inco -
lumità
dei ladri finiscono per
danneggiare
i proprietari dei
lotti
che, come accaduto in via
delle
Cadute a Campoverde, si
ritrovano
il terreno e il fosso
intorno
inondato dal gasolio. A
poche
ore dallo sversamento, in
emergenza,
la società che gestisce
l’oelodotto
ha subito fatto
intervenire
una società specializzata
che
ha provveduto a
raccogliere
il carburante e a
prelevare
il terreno in superficie,
ma
gli effetti sul sottosuolo
e
l’eventuale e necessaria bonifica
devono
tenere conto di un
monitoraggio
che naturalmente
non
può essere di breve durata.
E
oggi le nuove prescrizioni
contenute
nel documento «Risultati
del
Piano di Caratterizzazione
e
progetto di Bonifica –
Società
Eni Spa sversamento
gasolio
a seguito di effrazione
occorsa
in un punto dell'Oleodotto
Gaeta-Pomezia,
in località
Campoverde,
via delle Cadute
palina
n° 884/B, Aprilia»
prevedono
un nuovo periuodo
di
monitoraggio in attesa del
programma
delle attività di bonifica
che
dovrà effettuare
l’Eni.
Tra l’altro, dagli atti
dell’amministrazione,
si viene
a
sapere che anche in altri due
punti
della stessa condotta,
questa
volta in via Francesco
Baracca,
si sono registrati sversamenti
di
gasolio «a seguito di
effrazione».
In sede di Conferenza
dei
servizi in questo caso,
e
«relativamente al piano di
monitoraggio,
si prescrive
l’esecuzione
di numero due
campagne
di monitoraggio dei
soil-gas
a distanza di tre mesi
l’una
dall’altra» per poi poter
chiudere
il «procedimento di
Analisi
di Rischio sito specifica
».
IL
QUOTIDIANO - Martedì 28 Ottobre 2014
16
Aprilia
Cisterna Cori
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