lunedì 27 ottobre 2014

Impietosa mappa dell’inciviltà e dei pericoli ambientali sul territorio del comune di Aprilia Undici siti da bonificare

Disposti interventi in alcune zone del territorio per mettere in sicurezza l’amianto
I SITI
DA VIA CATTANEO
AL PARCHEGGIO
DELLA STAZIONE
DI CAMPOLEONE
PASSANDO PER IL
QUARTIERE LAMPIONE
E VIA DEGLI EUCALIPTI
E’ EMERGENZA
LA DETERMINA
DEL DIRIGENTE
DEL SETTORE
ECOLOGIA È STATA
ADOTTATA
CON SOMMA
URGENZA
Una mappa impietosa
quella contenuta nella
determina del dirigente
del Settore Ecologia e Ambiente
del Comune di Aprilia
in materia di trattamento dei
amianto. Un atto che prende
atto di una emergenza: la presenza
di ben 11 siti in cui è
presente un cumulo o manufatti
contenenti amianto. Questo
l’elenco: n. 1 serbatoio da
lt. 100 c.a. abbandonato su
strada in via Cattaneo pressi
posizione N.U.; n. 1 sito lastre
in fibra in via Lampione ridosso
postazione N.U.; n. 2 siti
lastre e frammenti presso parcheggio
scalo ferroviario di
Campoleone; n. 3 siti lastre e
frammenti in via del Giglio
lato Ferriere Nettuno; n. 4 siti
lastre e frammenti in via degli
Eucalipti, via dei Ciclamini. In
tutto 11 bombe inquinanti e
pericolose che si dovranno disinnescare
nel più breve tempo
possibile. Per questo in Comune,
evidenziata la necessità e
l’urgenza di intervenire sui siti
in oggetto, al fine di ripristinare,
quanto prima, idonee condizioni
igienico-sanitarie, anche
a garanzia dei requisiti di
incolumità e sicurezza per la
cittadinanza, si è deciso di
cercare in via d'urgenza e per
le vie brevi un preventivo di
intervento presso la ditta C&C
Disinfesta srl, specializzata
nel settore. Dalla ditta è dunque
giunta la proposta per il
servizio di trattamento, rimozione,
confezionamento e
smaltimento del materiale in
cementoamianto: in merito al
serbatoio si propone una spesa
a corpo di 900 euro oltre IVA,
mentre per il materiale rinvenuto
presso le aree sopraddette
una spesa a corpo di 3.600
euro oltre IVA. La spesa finale
quindi di 5.490 euro è stata
ritenuta congrua dagli uffici di
piazza Roma che ha deciso di
dare l’ok e affidare l’interven -
to alla citata ditta. L’amianto è
un rifiuto pericoloso. Tutti lo
sanno. Molti sanno anche in
Italia la sua produzione e lavorazione
(non la vendita però)
sono state dichiarate illegali
dal 1992. La sua pericolosità
deriva dalle fibre che, con
l’usura e col tempo, si staccano
dalle lastre e tramite le vie
aeree entrano nell’o rga n i s m o
dove svolgono una funzione
cancerogena. Chi tratta
l’amianto contenuto nell’eter -
nit deve usare dispositivi di
protezione comprendenti tuta,
maschere, guanti, occhiali e
copriscarpe. Le coperture degli
immobili in eternit per essere
sostituite devono essere
trattate secondo strette specifiche
da ditte specializzate e
quindi con costi non indifferenti.
Purtroppo però spesso lo
smaltimento avviene così,
senza alcun ritegno per l’am -
biente e la salute pubblica abbandonando
le lastre in giro
per campi e strade.
IL QUOTIDIANO - Domenica 26 Ottobre 2014

Aprilia 15

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