giovedì 23 ottobre 2014

Borgo Montello Oggi i primi interrogatori per lo scandalo della discarica Indeco, tutti dal gip Sei manager si trovano agli arresti domiciliari

IL QUOTIDIANO - Giovedì 23 Ottobre 2014 Latina 7

LE MISURE CAUTELARI EMESSE DAL GIP CARIO
SU RICHIESTA DEL PM LUIGIA SPINELLI
L’INCHIESTA ERA STATA CONDOTTA DALLA MOBILE
O ggi è il giorno dei
primi interrogatori
de ll ’inchiesta condotta
dalla Squadra Mobile
di Latina sullo scandalo
dell’Indeco che ha portato
agli arresti domiciliari sei
manager dell’azienda: per
quattro è previsto l’interro -
gatorio per rogatoria, per
altre due invece l’audizione
è fissata con il gip del Tribunale
di Latina Giuseppe Cario
che ha firmato il provvedimento
cautelare. Secondo
quanto contestato dal pm,
gli indagati hanno sottratto
e trasferito in Lussenburgo
ben 34 milioni di euro, si
tratta dei soldi delle bollette
dei rifiuti che dovevano essere
utilizzati per la bonifica
e la relativa messa in sicurezza
della discarica di Borgo
Montello. Il reato contestato
nell’ordinanza di custodia
cautelare è quello di
peculato e il principale indagato
è Ernesto D’Aprano
e poi ai domiciliari è finito
anche Andrea Grossi, l’ere -
de della omonima holding.
Per gli inquirenti gli indagati
hanno «architettato» una
finta emergenza per avere
come contropartita l’a m-
pliamento della discarica e
quindi fare nuovi affari e
guadagnare altri soldi.
«Una storia sorprendente»,
l’aveva definita in un passaggio
il gip del Tribunale
di Latina Giuseppe Cario
anche per le clamorose sviste
della Regione Lazio che
non si è accorta di nulla e ha
dato il via libera all’amplia -
mento.
Le misure coercitive erano
state eseguite nei confronti di
Ernesto D’Aprano, nato in
Germania ma residente a Latina,
presidente del Consiglio di
Amministrazione della Indeco,
mentre Cimini, è consigliere
del consiglio di amministrazione
della Green Holding spa.
Oltre a D’Aprano e Cimini, sul
registro degli indagati e ai domiciliari
ci sono anche Stefano
Lazzari, originario di Salò in
provincia di Brescia e residente
a Moniga sul Garda (Brescia)
51 anni consigliere del
Cda della Indeco, Antonio Romei,
originario di Minucciano
(Lucca) ma residente nell’hin -
terland milanese, anche lui del
Cda. E poi Paolo Titta, bergamasco
di 47 anni amministratore
della Green Holding spa e
infine Andrea Grossi, milanese
di 32 anni, figlio d’arte, il
papà Giuseppe è stato fondatore
di un vero e proprio impero
dei rifiuti in Lombardia. Le
altre quattro persone che sono
state denunciate sono: A.B. 47
anni di Rho; P.C., 71 anni di
Segrate; S.G., 37 anni di Inzago;
P.G., 37 anni di Segrate,
vivono tutte nella zona di Milano.
















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