Piena solidarietà a tutti i lavoratori colpiti dai tagli del governo nazionale in merito al funzionamento di alcuni servizi importanti e fondamentali a favore dei bambini (scuola materna o dell’infanzia, scuola elementare), delle loro famiglie.
Questi tagli (uno degli slogan più riusciti “più si taglia più si raglia”) nel nostro comune mettono in crisi l’organizzazione familiare che poteva contare sul tempo pieno (fino alle 15.30 per la materna), con vari rientri pomeridiani per le altre scuole dell’obbligo e consentire a entrambi i genitori di poter lavorare per tentare di sopravvivere in questa crisi sempre più grave.
Come hanno scritto la Coop Service questa è una iniziativa che deve avere il sostegno dell’intera società civile in difesa delle classi sociali più debole ed esposte a questa difficile situazione economica.
Non è disgregando la società, eliminando la solidarietà, non è con la cultura del sospetto e dell’accusa (verso gli stranieri, verso chi non si allinea, chi pensa, informa e critica) che ci può essere un futuro di serenità e di crescita.
In questi momenti poi si dovrebbe essere uniti per il bene comune e per questo alcuni tentativi di bassa polemica, spesso di una parte politica verso l’altra, non serve.
La famiglia non ha colore politico né una bandiera.
La si difende con i fatti.
Giorgio Libralato
martedì 9 febbraio 2010
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4 commenti:
Certo. Massima solidarietà. Ma la solidarietà non basta. Per me il Comune di Pontinia dovrebbe pagare gli stipendi garantendo l'occupazione. Tanto il dissesto non c'è e i soldi ci sono. Si sono aumentati pure lo stipendio. Quindi i soldi ci sono. Possono anche spenderli per il bene comune. Altrimenti sembra solo una montatura finalizzata alle prossime elezioni regionali. La solidarietà a parole non basta. Quelli hanno fame. Mirko
Iniziate la sottoscrizione e la mia parte ci sarà come sempre
Siiiii solidarietà, ma la solidarietà a chiacchere non serve a nulla, serve solo a fare politica per le prossime regionali! VeGè
Forse serve a quelli che si candidano e che ancora una volta vorrebbero imbrogliare i cittadini e portare il dissesto in regione
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