giovedì 11 febbraio 2010

Smog: Regione e Arpa attivano nuovo modello di previsione della qualità dell'aria

Smog: Regione e Arpa attivano nuovo modello di previsione della qualità dell'aria
08/02/10 - Un nuovo strumento per misurare l'inquinamento atmosferico e un sito web (http://www.arpalazio.net/main/aria/) in cui i cittadini della Regione possono visionare i livelli dello smog. A presentarli sono stati l'assessore all'Ambiente, Filiberto Zaratti, e il commissario straordinario di Arpa Lazio Corrado Carrubba.
Il nuovo modello previsionale sviluppato da Arpa Lazio permette di conoscere in anticipo eventuali criticità ambientali, permettendo alle amministrazioni di entrare subito in azione e prendere le opportune contromisure. Le simulazioni predittive sono costituite da tre insiemi di previsioni realizzate in parallelo: la prima dedicata all'intero territorio regionale, un'altra riferita alla zona di Roma e dintorni, e l'ultima relativa all'area di Frosinone. Il sistema messo a punto da Arpa Lazio è in grado di valutare la distribuzione dei principali inquinanti a 24, 48 e 72 ore.
"La Regione - ha detto l'assessore Zaratti - è fra le prime a dotarsi di uno strumento simile. Il sistema analizza dati su tutta la Regione, con particolare attenzione alle due aree critiche individuate dal piano di qualità dell'aria approvato recentemente in Regione. In questo modo, Arpa Lazio potrà comunicare ai Comuni il rischio di sforamento dei limiti di inquinamento imposti dalle direttive europee. Questi a loro volta potranno prendere i relativi provvedimenti in maniera tempestiva ed efficace. Inoltre, il sito è accessibile a tutti i cittadini e garantirà la trasparenza dei dati".
"Il modello - ha detto poi Corrado Carrubba - si basa su 4 fonti di informazione: la situazione meteo del Lazio e dell'Italia Centrale, le previsioni meteo a grande scala derivanti da modelli ad area limitata, le previsioni sulla dispersione degli inquinanti derivanti da modelli che considerino anche il trasporto di particolato a grande distanza e le numerose reazioni chimiche e fotochimiche e infine l'evoluzione prevista delle sorgenti di emissione di inquinanti presenti sul territorio".
http://www.regione.lazio.it/web2/main/sala_stampa/news_dettaglio.php?id=4155

6 commenti:

Anonimo ha detto...

sospesa a Montecitorio. Per tre volte l'esecutivo va sotto su questioni agricole
Il dipetrista Evangelisti invita il ministro Zaia a "tornare all'agricoltura" e scoppia il caos
Governo battuto, rissa alla Camera
Alle mani deputati leghisti e dell'Idv
di SILVIO BUZZANCA

ROMA - Pugni, insulti, parolacce, gestacci, minacce, lancio di oggetti Dentro l'aula di Montecitorio e fuori. Nel Transatlantico. Ieri sera la Camera ha assunto l'atmosfera di un ring e si è arrivati allo scontro fisico. Protagonisti il leghista Fabio Ranieri e il dipietrista Fabio Evangelisti. Che hanno un cazzotto in comune, un pugno che non si capisce bene chi l'ha dato e chi l'ha ricevuto. Sembrerebbe che ad avere la peggio sia stato il leghista.

La rissa è arrivata alla fine di una giornata molto tesa, con l'aula impegnata a discutere di alcuni provvedimenti per il settore agro-alimentare. Una seduta nervosa che aveva già visto il leghista piemontese Buonanno criticare una mostra della Regione Piemonte su Darwin e i primati e lamentarsi di essere stato definito "turacciolo" dal governatore Mercedes Bresso. Il prologo della rissa serale.

Durante l'esame degli emendamenti, infatti, il governo è andato sotto tre volte, dopo che c'erano state diverse sospensioni rinvii della seduta. Al terzo ko governativo, Evangelisti si è alzato invitando il ministro Zaia a dare le dimissioni e a "tornare in Veneto a fare l'agricoltore".

Questa frase scatena la reazione dei leghisti che iniziano ad urlare "scemi, scemi". Evangelisti replica, evocando la polemica del mattino sulla mostra, che "quando le scimmie escono, ecco che ci sono i cori da stadio". Gruppi di leghisti si lanciano contro i banchi di Italia dei Valori, i commessi si schierano, Ranieri e Evangelisti sembrano venire a contatto. Il presidente Lupi sospende la seduta. Il dipietrista nega di avere colpito il leghista. E sottolinea di essere stato aggredito.

La vicenda poteva finire in aula. Ma prosegue fuori. Anche Pier Ferdinando Casini dice di "essere rimasto molto impressionato". Incrocia Zaia e gli dice: "Un minimo di decenza; ho visto i leghisti venire giù come dei pazzi e mi è anche arrivato un regolamento in testa. Siamo allo squadrismo, non si può trasformare la Camera dei deputati nella Camera dei fasci".

Ma le opposte fazioni ormai si fronteggiano. Evangelisti parla con i giornalisti. Passa Il leghista Brigandì. "Ecco, Brigandì era uno di quelli che voleva menarmi...". "Guarda che se vuoi posso farlo anche adesso", replica. Poi cerca di avvicinarsi. Urla "Guarda che a me non me ne fotte un c.... Non farti vedere in giro, perché appena ti incontro e non c'è nessuno ti spacco la faccia. Dì una parola e ti spacco il c...". I commessi, ormai allertati, impediscono il con-tatto fisico. Ma Brigandì, insiste. Chiede aiuto ad altro leghisti. "Lo stronzo è lì, andiamolo a prendere", incita. Gli altri non lo seguono. Oggi i prov-vedimenti dell'Ufficio di presidenza.

Anonimo ha detto...

Signor Giorgio ho seguito il suo consiglio, ho riletto la sentenza del C. di Stato, sul ricorso per revocazione n.R.G.276712007 proposto dai signori A.M. e G.L. rappresentati e difesi dagli avv. ecc...
Contro
Il Comune di Pontinia, non costituitosi in giudizio; e nei confronti di alcuni cittadini di pontinia ecc...

queste sono in sintesi le parti salienti:

"il TAR ha respinto il ricorso avverso le deliberazioni
17 maggio 2004, n.20 e 17 dicembre 2004, n.43 con le quali, rispettivamente, il Consiglio comunale di Pontinia ha dichiarato lo stato di dissesto finanziario del Comune e ha confermato la medesima situazione."

"Deducono i ricorrenti che, in sede di riaccertamento intervenuto
nei primi mesi del 2007, è emerso un notevole avanzo di amministrazione alla data del 31 dicembre 2004 (pari a oltre un milione e 375mila euro) e che, contrariamente a quanto disposto dal Consiglio comunale di Pontinia nel 2004, non sussistevano le condizioni per la declaratoria dello stato di dissesto finanziario."

"Le sentenza in questione, infatti, sarebbe fondata su prove riconosciute false dopo la sentenza dalla stessa amministrazione comunale e, in ogni caso, i contenuti della stessa vadìno riesaminati
alla luce di uno o piu documenti decisivi che la parte non aveva
potuto produrre in giudizio per fatto dell'avversario.

"Può prescindersi dall'esame delle varie eccezioni di inammissibilità e irricevibilità hinc et inde dedotte, posto che il ricorso per revocazione proposto dai signori A.M. e G.L. appare prima facie inammissibile."

"Si prospetta da parte ricorrente l'esistenza di prove riconosciute o dichiarate false e l'emersione di documenti decisivi l'allegazione
dei quali agli atti del processo non è stata possibile per fatto dell'avversario."

"I ricorrenti non hanno invero prodotto né una sentenza ecc... ma si limitano ad assumere la falsità attraverso un ragionamento induttivo, che muove dalle diverse valutazioni in ordine alle stime di bilancio a sesuito della deliberazione di Giunta municipale n.19 del 2008."

"Non vi è, di conseguenza, alcun riconoscimento né tanto meno
una dichiarazione di falsità, ma solo l'ipotesi .... ma non certo una contraffazione o una alterazione anche solo ideologica dei dati del reale, alla quale, è bene soggiungere, avrebbe partecipato, in qualità di segretario del Comunune...."

"...così che, sotto questo primo profilo, il ricorso appare ictu oculi inammissibile.
Conclusioni analoghe si raggiungono in ordine all'asserito ritrovamento di un documento, la cui produzione sarebbe stata inibita per fatto dell'avversario.
Il documento in questione è successivo di oltre un anno rispetto alla decisione della quale si richiede la revocazione, così che le affermazioni in proposito si rivelano del tutto incongrue per non dire temerarie."
Le spese seguono la soccombenza ecc....

Signo Giorgio, 4 COSE PER CORRETTEZZA:

•dovrebbe pubblicare nel blog tale sentenza per intero, così tutti i lettori potrebbero approfondire.

•essendo una lite temeraria quei cittadini citati ed il Comune di pontinia potrebbero richiedere i danni?

•perchè il Comune di Pointinia non si è costituito in giudizio?

•è curioso il fatto che due cittadini abbiano avuto questa idea coraggiosa e bizzarra di ricorrere a giudizio per un dissesto.... ma la domanda è: possibile che qualcuno li abbia incoraggiati e che nessun altro gli abbia chiesto di desistere per non peggiorare il problema?

nella vecchia fattoria ia ia oooo

Anonimo ha detto...

azz... mo voglio proprio vedè che risponde il signor sotuttoio.

pantera rosa

giorgio libralato ha detto...

Semplice come è stato pubblicato uno stralcio la può pubblicare per intero. Non censuro certo i documenti. Se la legge interamente ha tutte le risposte alle domande

Anonimo ha detto...

e lo sapevo che non diceva nulla, farfuglia e rimanda al mittente, però pubblica qualunque cosa contro chi dice lui, poi quando c'è da pubblicare un sentenza del Consiglio di Stato per fare chiarezza dice di NO!!!!
Giorgio è poco obiettivo, è parziale, fazioso e tifoso.
Spetta al webmaster pubblicare integralmente un docuemento, è un dovere se vuole fare della onesta e corretta informazione.
Non ha nemmeno risposto alle domande più che lecite e interrogativi giusti, SIGNIFICA CHE é STATO COLTO IN ERRORE E CHE I DISSESTO ECONOMICO DELL'ENTE COMUNE ESISTE.

SAPETE COSA MI STA VENENDO IN MENTE? DI FORMARE UN GRUPPO DI PERSONE O FORSE UN ASSOCIAZIONE DI CITTADINI E CHIEDERE FORMALMENTE I DANNI A QUEI SIGNORI CHE HANNO FORMULATO IL RICORSO!

nella vecchi fattoria ia ia oooo

giorgio libralato ha detto...

Ecco, anche alla vecchia fattoria è dedicato http://pontiniaecologia.blogspot.com/2010/02/tra-complotto-e-faziosita.html. Se alcuni cittadini chiedono informazione e questa non viene offerta si strappano le vesti. Se viene offerta idem. A loro del bene comune nulla interessa. Devono distruggere chi loro pensano che, con la rivendicazione dei diritti civili e sociali, possa ostacolarli nel loro tentativo di speculare su tutto vivendo alle spalle degli altri. Anche al finto contadino viene offerta la possibilità di dire e affermare ciò che ritiene opportuno, ma non gli basta. Non è la verità che cerca né il bene comune, solo il male.