sabato 20 febbraio 2010

Il dissesto delle strade provinciali

La situazione delle strade nella provincia di Latina è critica se non insostenibile per la maggior parte dei tracciati.
Affianco alla pericolosità per la posizione infelice di incroci, della gestione improbabile con semafori che non risolvono né il problema della sicurezza, né, tantomeno della scorrevolezza e dello smaltimento del traffico troppo elevato, alla dimensione inadatta della sede stradale si aggiunge il dissesto della sede stradale con buche di notevoli dimensioni spesso nascoste da pozzanghere d’acqua.
Proprio il mancato deflusso dell’acqua, dovuto sia ad errori di progetto, di realizzazione che di mancata normale amministrazione, con la pulizia degli scoli e canaletti laterali, oltre all’effetto acqua planning, aggiungono, appunto, il pericolo di voragini per le macchine, ma soprattutto per i motorini.
Come si fa a chiedere la realizzazione di nuove strade o infrastrutture (per le quali come spiegano il Cipe e l’associazione dei costruttori mancano i finanziamenti, quindi si perde tempo in progetti irrealizzabili) o a prometterle in campagna elettorale (tranne attendere altri 5 anni per proporne altre sempre irrealizzabili) quando non si riesce a mettere mano ad una semplice manutenzione?
Tra l’altro non si parla di problemi nuovi o sconosciuti ma che si ripetono puntualmente ogni anno se non ad ogni stagione, quindi ampliamenti programmabili e prevedibili.
Come si può accettare che le casse degli enti preposti rimangano attivi con milioni di euro quando poi non vengono realizzate queste manutenzione?
Chi paga i danni degli incidenti dovuti a questa incuria?
Come si può pensare che le nostre aziende siano competitive quando vengono bistrattate nei servizi primari?
Perché, per esempio, non si produce e si attua un piano serio e realizzabile del traffico?
Perché non si potenziano mezzi pubblici riducendo contemporaneamente costi, tempi di percorrenza, inquinamento, incidenti, aumentando la sicurezza?
Basta transitare nei 3 km della via Capograssa (da Borgo San Michele verso Pontinia) si notano buche interrotte solo occasionalmente da tracce di asfalto.
Chiaro che lì non vi abitano o transitano personaggi che contano là dove si prendono le decisioni in merito.
Ma lo stesso si nota sulle varie Migliare.
Giorgio Libralato

12 commenti:

Anonimo ha detto...

La rotonda a Borgo Pasubio quando la facciamo? Il Comune è pieno di sordi, spenneteli beene, nun ve li magnate

Anonimo ha detto...

qualche mese fa il tuo amato sindaco ha deliberato lo scambio di chilometri di strade con la Provincia, al comune di Pontinia sono finiti molti più km di stradacce di quanti la Provincia ne abbia ricevuti, questi sono affari da maria calzetta come dicono Roma!!!!
Indaga Giorgio, vai a leggere la delibera e capirai anche perchè dello scambio...

sarmientos

Anonimo ha detto...

vedete cari blogger quando mettete davanti a Giorgio i fatti assurdi deliberati dalla giunta tombolillo non risponde, quello scambio di strade ha un senso molto più chiaro od oscuro di quanto la delibera dica....

sarmientos

giorgio libralato ha detto...

In risposta al commento del 20 ore 10.17: la domanda potete rivolgerla a chi ne ha la competenza (quindi l’obbligo di realizzazione), cioè l’amministrazione provinciale. Oppure la potete chiedere a quel che resta del partito nato morto an che già nel 2006 nella campagna elettorale spacciava per realizzata la rotonda attribuendosene il merito. Come se fosse un merito dare risposte ed evitare incidenti. Al commento delle 10.36 la risposta non la conosco. Ma la potete dare voi che sapete tutto, che avete previsto tutto. Al commento di oggi, idem. Non conosco le delibere richiamate né so quello che voi sapete. Ditelo voi.

Anonimo ha detto...

rispondo io....infatti come volevasi dimostrare fa finta di non sapere nulla quando le cappellate le fa il tombolo, una domanda Signor Giorgio: una o più di quelle strade saranno essenziali per il centro commerciale?

alexander

giorgio libralato ha detto...

Credo che oltre ai 20 consiglieri comunali, alle passate amministrazioni che hanno portato al dissesto per errore, come scrive il consiglio di stato, l’ignoranza su qualche argomento sia consentita anche al sottoscritto. Per evitare di scrivere cretinate, come tanti commenti elevano all’ennesima potenza, i fatti bisogna conoscerli. Quando non li conosco evito di scrivere. Una volta era una buona norma non parlare a sproposito. Poi è arrivata una certa parte politica

Anonimo ha detto...

MA COME CONOSCI VITA MORTE E MIRACOLI DELLA GIUNTA MOCHI E NULLA DELLA GIUNTA TOMBOLILLO? MA CHI VUOI PRENDERE X I FONDELLI!
E' PAZZESCO CIò CHE SCRIVE, SE NON LA PENSANO COME LEI ALLORA SONO TUTTI BERLUSCONIANI O MOCHIANI, BEL RISPETTO DEL PLURALISMO DI PENSIERO DEMOCRATICO, LEI è PIù A DESTRA DI UNO DI FORZA NUOVA!

NIKITA

giorgio libralato ha detto...

Sono abituato alle scemenze, una più una meno…..

Anonimo ha detto...

per Giorgio gli orrori di tombolillo sono scemenze quelli di mochi sono gravissimi...

sarmientos

giorgio libralato ha detto...

Appunto Sarmientos conferma le cretinate. Disinformare e fare propaganda, queste le parole d’ordine di un certo modo di far politica per paura di informazione, capacità, conoscenza e discernimento.

Anonimo ha detto...

si autoconferma partigiano.... rilegga il commento di nikita delle 16:29.

sarmientos

giorgio libralato ha detto...

Mi fanno pena le persone spregevoli e vigliacche che rosicano e diffamano nell’ombra. Vivono la loro vita nel male che se li porta. Sono stato il primo, e in molti casi l’unico, a diffondere errori di tante amministrazioni, da quella di Emiliozzi a Medici, Guidi, Ferrarese, Simonetti, dei 2 commissari intervenuti dopo i guasti della destra, di Tombolillo e di Mochi. Lo strano, che nessuno è mai riuscito a spiegare che, Novelli a parte, nessuno dell’opposizione riprende questi errori che potrebbero utilizzare se facessero opposizione. Delle mie critiche ci sono segnalazioni scritte a centinaia su giornali, organi di informazione di vario genere, nonché di atti pubblici regolarmente protocollati. Solo “persone” in malafede, appunto spregevoli e vigliacche fanno affermazioni false.