Monica Frassoni:il CIP6 un vero scandalo italiano
16 febbraio 2010
Monica Frassoni, Presidente del Partito Verde européo, ha cosi
commentato la notizia pubblicata il 10 febbraio dalla Reuters secondo
la quale la Commissione ha inviato una lettera di messa in mora
(inizio della procedura di infrazione) inerente ai rimborsi
nell'ambito del sistema "CIP6."
« Sono anni che come Verdi cerchiamo di sensibilizzare la Commissione
su questo vero scandalo italiano, che per anni ha tolto preziosissime
risorse allo sviluppo delle rinnovabili in Italia per darle a
inceneritori e petrolieri. A pochi giorni della probabile riduzione
dei contributi all'energia solare da parte del governo italiano, fa
impressione notare come solo nel 2005 gli incentivi alle rinnovabili
pagate dalle bollette degli italiani sono stati 1,7 miliardi di euro
mentre gli incentivi a inceneritori e petrolieri ammontano a 4
miliardi di euro.
Nella mia precedente funzione di capogruppo dei Verdi al PE nel corso
degli ultimi anni, ho cercato di convincere i Commissari all'ambiente,
all'energia e alla concorrenza dell'abuso che questo contributo a
tecnologie vecchie e inquinanti costituisce per i cittadini italiani
e della violazione patente delle regole europee che rappresenta, non
solo per quanto riguarda la concorrenza ma anche le leggi europee
sullo sviluppo delle energie rinnovabili. Solo la Commissaria alla
Concorrenza la signora Kroes ha reagito alle nostre interrogazioni e
sollecitazioni già nel marzo scorso.
Ma per motivi che non sono molto chiari, è dovuto passare un intero
anno, forse non a caso un anno elettorale, prima che la Commissione si
decidesse a muoversi nei confronti dell'Italia."
"Adesso è molto importante che l'avvio di questa procedura non si
risolva, come già avvenuto in passato, con un negoziato segreto fra le
autorità europee e il governo, alla ricerca di un accordo che salvi
formalmente la lettera della norma avvilendone la sostanza, come già
avvenuto per le procedure sulle autostrade della BRE-BE-Mi o del
Tirreno o per gli appalti alla Maddalena, o per le deroghe alla
legislazione sui rifiuti per la crisi in Campania e per molte altre
procedure contro l'Italia.
Ci appelliamo perciò alla Commissione perché nell'istruzione della
procedura in atto non si basi solo sulle informazioni che provengono
dal governo italiano, ma anche su quelle che i Verdi, le associazioni
ambientaliste e dei consumatori possono portare a sostegno della
situazione di illegalità europea del CIP6. Chiediamo inoltre di
rendere pubbliche le motivazioni della messa in mora e le eventuali
risposte del governo italiano.
Bruxelles, 15 febbraio 2010
Monica.frassoni@europeangreens.org
mercoledì 17 febbraio 2010
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