come in molti hanno intuito facilmente il comunicato di ieri sulla scuola era una provocazione. Nessuno pagherà il dissesto, nessuno risarcirà i cittadini né la comunità o le casse erariali per l’indubbio danno arrecato. In questi giorni le notizie dei tagli della scuola a tutti i livelli crea molta preoccupazione ed allarme sociale. Per le famiglie che per far quadrare i conti sono costretti a lavorare entrambi i genitori la scuola materna (o dell’infanzia) dava un servizio fondamentale di educazione e sorveglianza dei bambini fino alle 15.30. Adesso, in base ai sempre più profondi tagli nella cultura e nella scuola, questo pare non sarà più possibile. Salteranno posti di lavoro e si ridurranno gli stipendi per tutti quei lavoratori (dagli insegnanti al personale di servizio e della mensa e trasporti) che lavoreranno meno (quindi stipendi ridotti) o per nulla. In questi giorni dentro e fuori dalla scuola le discussioni aumentano le preoccupazioni. Qualche genitore dice a quelli che hanno voluto questo governo e, di conseguenza, attuato quanto preannunciato “ve lo meritate è causa vostra”. Altri genitori rispondono “la colpa dei genitori non deve cadere sui figli”, alcuni “ma non lo sapevamo se no non lo avremmo votato” oppure “non è giusto tagliare solo scuola, giustizia e sanità, aggredire sempre le fasce più deboli”. Ma queste sono solo chiacchere, dei fatti ne prendiamo atto. Certo per ricostruire una società, la scuola, la cultura sarà dura se le nuove generazioni avranno sempre meno opportunità. Ma c’è chi qualcosa la propone.
Giorgio Libralato
programma partecipato della RETE DEI CITTADINI
febbraio 5th, 2010
CRESCONO LE ADESIONI ALLA RETE DEI CITTADINI, LISTA CIVICA INDIPENDENTE, CHE, VICINA ALLE ESIGENZE DEL CITTADINO, SI BATTE CONTRO LA PENURIA DI ASILI NIDO CON PROPOSTE CONCRETE.
RETE DEI CITTADINI, a differenza dei soliti politici di mestiere, ormai chiaramente troppo lontani dalle reali esigenze di cittadini per comprenderle, si impegna nel suo programma a risolvere il problema della non più sostenibile carenza di posti negli asili nido della regione.
L’IMPEGNO DELLA RETE DEI CITTADINI NASCE DALLA CONSAPEVOLEZZA, VISSUTA NELL’ESPERIENZA QUOTIDIANA DEI CITTADINI, DELL’ASSOLUTA INDIFFERENZA CON CUI LE AMMINISTRAZIONI SUCCEDUTESI NEGLI ANNI AL GOVERNO DELLA REGIONE LAZIO HANNO AFFRONTATO IL PROBLEMA ASILI-NIDO.
E’, difatti, una notizia di questi giorni lo stato di agitazione ad oltranza proclamato dal personale degli asili nido comunali di Roma aderente al sindacato RdB contro il “silenzio” del Sindaco Alemanno. La protesta, nata come reazione alla fase di stallo in cui ormai sono impantanate le trattative concernenti la riorganizzazione del servizio degli asili nido pubblici nel Comune di Roma, rivendica un intervento diretto del sindaco Alemanno, che, seppur tardivo, accolga finalmente le istanze espresse dalle famiglie romane e dagli addetti al settore nella direzione di un miglioramento del servizio e di una lotta a sprechi e logiche clientelari.
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sabato 6 febbraio 2010
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