Nella
determina di autorizzazione per Indeco un piccolo cavillo grava sui
Comuni
DETTAGLI
TARIFFA
MODULATA
COME
PER
IL «TAL QUALE»
CHE
IN REALTÀ NON PUÒ
PIÙ
ENTRARE
NELLE
DISCARICHE
DA
MESI
IL
SITO S8
E’
LO SPAZIO ATTUALMENTE
COLTIVATO
DA INDECO SRL
A
BORGO MONTELLO
LA
RIDA
LO
STABILIMENTO DI APRILIA RICEVE
I
RIFIUTI E PORTA IL MATERIALE
RESIDUALE
PRESSO INDECO
LA
PISANA
IL
CONSIGLIO REGIONALE AVEVA
COME
LINEE GUIDA IL REGIME
DI
LIBERO MERCATO PER LE TARIFFE
il
via LIBERA
IL
9 SETTEMBRE SCORSO È
ARRIVATO
IL RINNOVO DELL’AIA
PER
INDECO SRL DOPO QUASI
UN
ANNO E MEZZO DI ATTESA E
DI
CONFERIMENTO
PRATICAMENTE
ILLECITO
DENTRO
IL SITO ESISTENTE
il
primo RIFERIMENTO
IL
CALCOLO DELLA TARIFFA FA
RIFERIMENTO
AD UNA
DETERMINA
DEL 2011 QUANDO,
SEPPURE
IN REGIME DI
PROROGA,
ERA ANCORA
POSSIBILE
CONFERIRE I RIFIUTI
TAL
QUALI NEGLI INVASI
le
PRESCRIZIONI
SONO
38 LE PRESCRIZIONI
CONTENUTE
NELLA DETERMINA
CHE
RINNOVA
L’AUTORIZZAZIONE
PER IL SITO
S8
E CHE SONO
PROPEDEUTICHE
AD UN ALTRO
AMPLIAMENTO
DI
GRAZIELLA DI
MAMBRO
Nel
rinnovo dell’Aia
(autorizzazione
per il
prosieguo
legale
dell’attività)
varato dalla Regione
Lazio
a beneficio di
Indeco
srl si annida anche
una
nuova, forse inevitabile,
batosta
finanziaria per i Comuni.
Perché
al paragrafo
che
si occupa del calcolo
della
tariffa di accesso in
discarica
si fa riferimento al
costo
per i rifiuti solidi urbani
che
i Comuni hanno continuato
a
portare in quell’in -
vaso
fino a qualche mese fa,
senza
che però al momento
fosse
ancora presente il rinnovo
dell’Aia
e relativa tariffa.
Oggi
la Regione Lazio ha
autorizzato
Indeco a fornire
essa
stessa i dati sui conferimenti
e
ad effettuare il calcolo
come
se fosse una discarica
«vecchio
stile», quando
da
un anno e mezzo questo
tipo
di invasi non possono
ricevere
rifiuti solidi urbani.
Testualmente
la determina
della
Regione Lazio a beneficio
di
Indeco recita: «... per
quanto
riguarda la tariffa di
accesso
in discarica resta fermo
quanto
riportato nelle determinazione
del
9/8/2011...
e
in particolare gli articoli 6
e
7 della metodologia di calcolo
delle
tariffe di accesso
agli
impianti di trattamento e
smaltimeno
dei rifiuti solidi
urbani...
la società dovrà garantire
anche
a posteriori di
ricostruire
i costi relativi agli
interventi
effettuati e ai conferimenti
dei
rifiuti». Dun
que
da mesi i Comuni non
conferiscono
più i rifiuti tal
quali
nell’invaso S8 in quanto
è
vietato per legge e infatti
li
portano a pretrattamento
presso
gli impianti di Castelforte
o
Aprilia. Ma Indeco
grazie
a questa determina
potrà
calcolare
adesso con
riferimento
e ricostruzione a
posteriori
il costo del conferimento.
Quando
questo conto
sarà
ultimato verrà presentato
ai
Comuni conferitori, i
quali
non avranno altra scelta
che
pagare perché esiste in
tal
senso un’autorizzazione
della
Regione Lazio, quella
appunto
contenuta nell’Aia
dello
scorso nove settembre
e
ora disponibile sul Gazzettino
regionale.
Nessuna delle
amministrazioni
interessate
può
sapere in questo momento
con
precisione qual è
il
prezzo che dovrà pagare e
pertanto
nessuna è ancora in
grado
di stabilire quanto questo
costo
aggiuntivo potrà o
dovrà
finire direttamente sulle
bollette
dei cittadini. Sembra
un
percorso finanziario
tortuoso
ma, in concreto, la
Regione
ha appena affidato
ad
un privato la possibilità di
stabilire
quanto costeranno
le
bollette del 2014, al di là
della
volontà non solo dei
cittadini
bensì dei singoli
Comuni.
Tutto questo mentre
la
Regione medesima non
riesce
ad imporre ai titolari
delle
due discariche di Montello
una
seria bonifica dei
siti
già inquinati né subentra
loro
attraverso la riscossione
delle
fidejussioni già versate
dalle
società. In tal modo un
soggetto
pubblico di controllo
autorizza
l’innalzamento
dei
costi ma non chiede (almeno
come
contropartita)
l’investimento
sulla bonfica
dei
siti occupati che, alla
lunga,
potrebbero finire anch’essi
a
carico della collettività.
Stiamo
infatti parlando
di
due società a responsabilità
limitata
che lavorano
su
un sito compromesso ampio
50
ettari alla periferia di
una
città di 120mila abitanti.
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