sabato 25 gennaio 2025

le anticipazioni de il fatto quotidiano in edicola

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-24-gennaio-2025/

La giornata in cinque minuti

LA MINISTRA SANTANCHÈ CONFERMA: “NON MI DIMETTO, SU VISIBILIA MI DIFENDERÒ AL PROCESSO”. E SUI RAPPORTI CON MELONI GLISSA: “SONO COME SEMPRE”. Dimissioni? Manco per niente. La ministra al Turismo, Daniela Santanchè, se la ride di chi pensava che avrebbe fatto un passo indietro dopo il rinvio a giudizio e il processo che l’attende il 20 marzo a Milano per false comunicazioni sociali su Visibilia. Inforcando una moto ultimo modello all’inaugurazione della Fiera Motor Bike di Verona, Santanchè ha ribadito che resta al suo posto: “Sulla vicenda che mi riguarda sono assolutamente tranquilla, capisco che c’è una gogna, un attacco, non so neanche come chiamarlo. Capisco che non ha temi l’opposizione, ma nessuno mi fa saltare i nervi, sono assolutamente tranquilla, confido e credo nei magistrati. Ci si difende nei processi, non ci si difende sui giornali, io sarò una che non patteggerò mai, vado fino in fondo”. La ministra ha detto come vede la faccenda: “Non c’è nessuna implicazione politica, non c’è dolo, non c’è danno e sono certa che sarò assolta” Aggiungendo: “Non ho mai detto a nessuno che avrei pensato di dimettermi”. Di certo, oltre l’attacco delle opposizioni, dopo il rinvio a giudizio anche nel governo c’è stato malumore. Ma Santanchè sostiene che con la premier Meloni i rapporti siano “come sempre”. Sul Fatto di domani leggerete le ultime novità su questo fronte politico e giudiziario.


INAUGURAZIONE DELL’ANNO GIUDIZIARIO, LA PRESIDENTE CASSANO: “I MAGISTRATI NON SONO COME LI DESCRIVONO, SERVE RISPETTO RECIPROCO TRA LE ISTITUZIONI”. PINELLI, VICE PRESIDENTE DEL CSM: “SEPARARE LE CARRIERE SERVE A RIEQUILIBRARE I POTERI”. La prima presidente della Suprema Corte, Margherita Cassano, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario dinanzi al presidente Mattarella e al ministro Nordio, non ha fornito solo numeri ma ha dato anche una lettura delle ultime polemiche. Per la presidente esiste una magistratura “conscia delle sue responsabilità” che cerca di assolvere “al meglio i propri doveri”. Ma se non esiste un rapporto di fiducia reciproca con la politica, l’impegno può essere vanificato: “Serve un vero e proprio patto per lo Stato di diritto, in grado di alimentare la fiducia dei cittadini nei confronti di tutti gli organi cui la Carta fondamentale assegna l’esercizio di funzioni sovrane. Il mio auspicio per il nuovo anno giudiziario è che tutti noi possiamo recuperare la consapevolezza di essere parti dell’unico arco su cui poggia il ponte dello Stato di diritto”. Tuttavia, il ministro Nordio ha difeso la sua riforma, parlando con i cronisti, ad iniziare dalla separazione delle carriere dei magistrati che ha definito “un dovere assunto verso gli elettori”. Ed ancora: “I contenuti della riforma sono ben noti ma ribadisco ancora una volta il postulato assoluto dell’indipendenza del pm rispetto al potere esecutivo”. Sul giornale di domani leggerete la cronaca della giornata e le reazioni alle dichiarazioni del vice presidente del Csm, Pinelli, secondo cui “quello giudiziario è un potere che si è espanso moltissimo negli ultimi cinquant’anni. Oggi siamo in una fase di riequilibrio che ha spinto la politica a toccare anche aspetti dell’architettura costituzionale”.


MEDIO ORIENTE, HAMAS DOMANI LIBERERÀ QUATTRO SOLDATESSE, IN VIOLAZIONE DEL PATTO CHE DAVA LA PRIORITÀ AI CIVILI. TEL AVIV ACCETTA. I PARENTI CHIEDONO A NETANYAHU DI NON BLOCCARE LA TREGUA. Altri quattro ostaggi – tra i centinaia che furono portati via a forza dai palestinesi durante il massacro del 7 ottobre 2023 – dovrebbero essere liberati domani. Hamas ha confermato che si tratta di quattro donne-soldato: Liri Albag, Karina Ariev, Danielle Gilboa e Naama Levy. In teoria, si tratta di una violazione dei patti: Hamas prima dei militari, dovrebbe liberare i civili. Il governo israeliano ha convocato una riunione. Lo Stato ebraico ha rimarcato questa violazione ma ha detto che accetterà ugualmente lo scambio e fornirà la lista dei detenuti palestinesi che saranno liberati: la proporzione è sempre a favore di Hamas, perchè per ogni ostaggio saranno rilasciati decine di condannati, anche per terrorismo e omicidi. Questa disparità è una delle leve che utilizza l’estrema destra al governo, per chiedere la ripresa dei combattimenti. Una ipotesi contro cui hanno protestato i familiari degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, bloccando la principale autostrada di Tel Aviv, e chiedendo al primo ministro Benjamin Netanyahu di non soccombere alle pressioni dei ministri Betzalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir, Sul Fatto di domani leggerete le novità sul conflitto in Medio Oriente: in Cisgiordania Qays al-Saadi, il comandante dell’ala militare di Hamas a Jenin, si è arreso consegnandosi all’Idf. Per quel che riguarda il ritiro dal sud del Libano, lo stesso Netanyahu ha dichiarato che all’eserciso israeliano serve più tempo”.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Guerra Russia-Ucraina, il presidente Putin: “Pronto a negoziati diretti con Trump”. Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di essere pronto a trattative dirette con Donald Trump sull’Ucraina. Da Mosca, poche ore prima, avevano rimarcato l’assenza di “segnali che l’Ucraina e l’Occidente siano pronti a negoziati di pace”. Poi è arrivata l’apertura di Putin: “ Se Donald Trump fosse stato rieletto nel 2020, il conflitto in Ucraina avrebbe potuto essere evitato, nel 2020 gli è stata rubata la vittoria elettorale”. Il presidente russo ha anche indicato l’Italia come “anti russa”, motivo per cui non potrebbe partecipare ad eventuali trattative internazionali sulla fine del conflitto.

Cosenza, bimba rapita: la donna resta in carcere, liberato il marito. Moses Omogo Chidiebere ha lasciato il carcere di Castrovillari. Rosa Vespa invece resta dietro le sbarre con l’accusa di sequestro di persona per il rapimento della piccola Sofia dalla clinica “Sacro Cuore”. Questa la decisione della gip Claudia Pingitore, che ha accolto la richiesta del pm: Moses sarebbe stato all’oscuro del piano della moglie.

Bolzano, bimbo di 3 anni perde la vita, la Procura indaga la madre. La morte di un bambino di tre anni ha determinato l’intervento della Procura, che ha messo sotto indagine la madre della vittima, per omicidio volontario. Il 26 dicembre, i carabinieri erano intervenuti a Brunico, verificando le gravi condizioni del bambino poi morto in ospedale a Bolzano. I medici stabilirono la presenza di lesioni cerebrali e lividi sul corpicino.

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