giovedì 30 gennaio 2025

Il Fatto di domani. Caso Almasri, il governo attacca i magistrati. Meloni: "Vogliono governare i giudici". Medio Oriente, ostaggi a Gaza rilasciati in mezzo alla calca, Israele protesta. Hebron, fermati e rilasciati l'ex europarlamentare Morgantini e il giornalista Bongiorno, l'Idf: "Entrati in zona militare"

 tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-30-gennaio-2025/

La giornata in cinque minuti

CASO ALMASRI, IL GOVERNO RIFIUTA LE RESPONSABILITÀ E ATTACCA I MAGISTRATI E CHI HA PRESENTATO L’ESPOSTO. MELONI: “POCHI GIUDICI VOGLIONO DECIDERE TUTTO”. “Se c’è uno scontro? Senz’altro con chi ha fatto l’esposto si!”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa ha risposto a margine del convegno per i 30 anni di Alleanza Nazionale alla richiesta di un commento sul caso Almasri, il generale libico arrestato – e subito scarcerato con tanto di volo di Stato – in barba ad un ordine della Corte penale internazionale. Il riferimento di La Russa riguarda l’avvocato Luigi Li Gotti, che all’Ansa ha replicato: “Non dedico un secondo a quanto La Russa ha detto. Sono stato per oltre venti anni sotto minaccia di Totò Riina che voleva la mia morte, figuriamoci se mi preoccupo di queste parole anche se arrivano dalla seconda carica dello Stato”. Anche il ministro degli Esteri, Tajani, che mercoledì prossimo sarà in audizione dinanzi alle commissioni Esteri riunite di Camera e Senato – rifiuta le accuse e scarica sulla Cpi: “Bisognerebbe domandare alla Corte penale internazionale perché non ha chiesto alla Germania di fermare Almasri, visto che girava per l’Europa indisturbato. Guarda caso, quando è arrivata in Italia c’è stata una richiesta, e fatta male”. Tajani ha anche preso di mira il procuratore capo di Roma, Lo Voi, che ha inviato un avviso di garanzia alla premier Meloni: “Questa scelta secondo me non fa l’interesse dell’Italia”. Resta però un “buco nero” l’attività del ministro della giustizia Nordio. Su questo, e su come il governo intende procedere sul caso Almasri, troverete ampio spazio sul Fatto di domani. Le opposizioni continuano a chiedere che Meloni riferisca in Parlamento, lei questa sera ha preferito dire la sua ad un evento organizzato a Milano:“Pochi giudici vogliono decidere tutto, vogliono governare loro”. Ed ancora: “Da Lo Voi un atto chiaramente voluto”.


IL PROCESSO VISIBILIA RESTA A MILANO. LA RUSSA SU POSSIBILI DIMISSIONI DI SANTANCHÈ: “LA SENTENZA PUÒ ESSERE ELEMENTO DI VALUTAZIONE”. La Corte di Cassazione ha stabilito che il processo per la presunta truffa aggravata all’Inps, che vede imputata la ministra per il Turismo Daniela Santanchè, rimarrà a Milano. I giudici hanno accolto la richiesta del Pg formulata ieri; di parere contrario era stato l’avvocato Nicolò Pelanda, difensore di Santanchè, che aveva chiesto il trasferimento del procedimento a Roma. La prossima udienza è prevista il 26 marzo, davanti al Gup: oltre a Santanchè sono coinvolti il suo compagno Dimitri Kunz D’Asburgo, e Paolo Giuseppe Concordia, responsabile delle tesorerie del gruppo Visibilia, e le due società Visibilia Concessionaria srl e Visibilia Editore spa. Secondo l’accusa, la Visibilia avrebbe chiesto e ottenuto i contributi della cassa integrazione Covid a zero ore per 13 dipendenti, ma quest’ultimi avrebbero continuato a lavorare in smart working. In questi giorni la ministra ha ripetuto che non ha alcuna intenzione di dimettersi e che attende il processo per difendersi. Ma anche i suoi sostenitori iniziano ad avere dubbi su questa linea di condotta. Resta attendista il presidente del Senato Ignazio La Russa, che vanta un legame speciale con Santanchè: “Credo che Daniela, quando ha detto che avrebbe valutato, può darsi che valuti anche questo. Però non l’ho sentita. Anzi me lo hanno appena detto della sentenza. Non ci ho ragionato. Però certamente anche quello è un elemento di valutazione. Se cambia qualcosa? È un elemento di valutazione, ripeto”. Sul giornale di domani potrete leggere le ultime notizie sulla vicenda e sui risvolti di carattere politico e giudiziario.


GAZA, GLI ISLAMISTI RILASCIANO GLI OSTAGGI FACENDOLI PASSARE IN MEZZO ALLA FOLLA URLANTE, ISRAELE PROTESTA E RITARDA LO SCAMBIO CON I DETENUTI PALESTINESI. CISGIORDANIA, FERMATI E RILASCIATI L’EX EUROPARLAMENTARE MORGANTINI E IL GIORNALISTA BONGIORNI. Lo show organizzato dai gruppi armati palestinesi per il rilascio di otto ostaggi – tre israeliani e cinque thailandesi – presi durante il massacro del 7 ottobre stavolta si è trasformato in un boomerang. Il volto atterrito di Arbel Yehud circondata da uomini armati che a fatica si aprono un varco tra la massa minacciosa è l’immagine della giornata: tanto che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Israel Katz hanno ordinato di posticipare il rilascio di 110 detenuti palestinesi; quest’ultimi, secondo i media israeliani, erano già sui bus, quando è arrivato il contrordine. Il governo israeliano ha deciso questa misura “fino a quando non sarà garantita una sicura liberazione degli ostaggi nelle prossime fasi. Israele chiede agli intermediari di ottenere questa assicurazione”. Anche il presidente israeliano Isaac Herzog si è detto indignato: “Siamo commossi fino alle lacrime per il ritorno dalla prigionia di Agam Berger, Arbel Yehud e Gadi Moses, insieme ad altri cinque cittadini thailandesi. Le scene dei momenti di orrore durante il loro trasferimento alla Croce Rossa sono state snervanti e insopportabili”. Dunque, la scarcerazione che era attesa in mattinata, è stata posticipata al pomeriggio. Sul Fatto di domani leggerete la cronaca della giornata e interviste per approfondire le tematiche mediorientali. Troverete anche i particolari su quanto avvenuto a sud di Hebron dove sono stati fermati dai soldati israeliani Luisa Morgantini, 84 anni, ex vicepresidente dell’Europarlamento e il giornalista del Sole 24ore, Roberto Bongiorni. L’accusa: essere entrati senza permesso in una zona militare.


LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE

Stati Uniti, aereo di linea si scontra con elicottero militare: nessun superstite. Il disastro è avvenuto mentre l’aereo della American Airlines con 67 persone si preparava ad atterrare all’aeroporto internazionale di Washington. “A questo punto non crediamo che ci siano sopravvissuti” ha detto John Donnelly, il capo dei vigili del fuoco. I corpi recuperati sono 30, i detriti sono estesi su un’area di cinque chilometri.

Terra dei Fuochi, la Cedu condanna l’Italia. Le autorità italiane mettono a rischio la vita degli abitanti dell’area campana coinvolta nell’interramento di rifiuti tossici. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti umani che ha condannato il nostro Paese che, pur riconoscendo la situazione, non ha preso le dovute misure. La Cedu ha stabilito che l’Italia deve introdurre misure in grado di affrontare in modo adeguato il fenomeno dell’inquinamento in questione. La Corte ha riconosciuto un rischio per la vita “sufficientemente grave, reale e accertabile”, che può essere qualificato come “imminente”.

Napoli, uccise per una scarpa macchiata, ergastolo a Francesco Pio Valda. La Corte d’Assise di Napoli ha condannato all’ergastolo Francesco Pio Valda, oggi 21enne. Nella notte tra il 19 e 20 marzo 2023 il baby boss sparò diversi colpi di pistola nel corso di una lite, incurante delle famiglie e dei bambini presenti: un drink aveva macchiato le sue scarpe di marca. Un proiettile raggiunse Francesco Pio Maimone mentre era sul lungomare di Mergellina con amici. L’aspirante pizzaiolo diciottenne morì pochi minuti dopo: ora la famiglia si appella ai giovani invitandoli a credere in legalità e giustizia.

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