tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/fatto-for-future-del-21-gennaio-2025/
Ben tornati alla newsletter Fatto for Future. Questa settimana, oltre alla consueta rubrica di Luca Mercalli, Elisabetta Ambrosi si occupa di “volatilità idroclimatica”, cioè del passaggio repentino e devastante dalla siccità alle inondazioni, da un estremo all’altro. È appena stato pubblicato sulla rivista Nature un importante studio condotto da un gruppo di scienziati che analizza il fenomeno attraverso, per la prima volta, un indice standardizzato. Secondo l’autorevole rivista, il cosiddetto “colpo di frusta idroclimatico” è aumentato rispettivamente del 37-66% e dell’8-31% dalla metà del XX secolo. Su scala globale, si prevede che il 60% della superficie terrestre subirà transizioni accelerate tra periodi secchi e umidi in uno scenario di riscaldamento elevato. E ciò, a differenza di quanto sostiene il nuovo presidente Usa, comporterà seri rischi per la salute e la sicurezza umane. Col giornalista Alex Giuzio, autore di un recente volume, parliamo invece di turismo sostenibile, che “non esiste”. Per salvare il nostro paesaggio e le nostre città, sostiene Giuzio, non serve l’introduzione di numero chiuso o ticket d’accesso, misure antidemocratiche. Servirebbe, piuttosto, ripensare l’intero sistema turistico. Nello spazio riservato alle associazioni, ospitiamo l’intervento di Fabio Valentini (Mountain Wilderness), secondo cui ormai la montagna è diventata un luna park per ricchi, e di Legambiente, che con altre associazioni dà il via alla campagna nazionale itinerante “Ecogiustizia Subito: in nome del popolo inquinato”. Per la rubrica Verdi si diventa, infine, andiamo a scovare un curioso metodo metodo botanico: quello del “non fare niente”. Buona lettura. Los Angeles e non solo: volatilità idroclimatica, cos’è e perché dovrebbe preoccuparcidi Elisabetta Ambrosi Fluttuazioni sempre più improvvise e frequenti tra condizioni meteorologiche insolitamente secche e condizioni molto umide, con conseguenze pesanti e difficili da gestire. Gli esperti definiscono questa condizione “volatilità idroclimatica” e proprio su questo tema cruciale, e sul suo legame con il riscaldamento antropico, si concentra un importante saggio, a cura di un gruppo di scienziati, uscito da poco su “Nature”. Lo sintetizza il climatologo Luca Mercalli: “Si passa sempre più frequentemente da un estremo all’altro. A un evento ne segue un altro di segno opposto, manca un periodo di transizione di un clima normale”. Gli impatti della volatilità idroclimatica sono più gravi di quelli associati a siccità o eventi alluvionali isolati. Il libroErba Verde è il nostro lettodi Marina Milano 480 pagine, Euro 19, 8tto edizioni Jonas Lyrer ha vent’anni e ama le piante più dei suoi simili. Le piante almeno non sono depresse e nevrotiche e non lo bullizzano perché assomiglia a una specie di strano Dioniso boschivo. Colpa (o merito) del bisnonno Hasso, insigne botanico che esplorò il Borneo e creò i più antichi vivai di Bergamo, per poi scomparire una notte di pioggia del 1945 senza essere più ritrovato. Marina Milani, insegnante di Lettere in un liceo scientifico di Pavia, è un’appassionata viaggiatrice, lettrice, camminatrice. I suoi racconti sono apparsi sulle riviste Inutile, Carie Letterarie, Crack. |
![]() Il turismo sostenibile? Il giornalista Alex Giuzio: “Non esiste (e i numeri chiusi sono antidemocratici)”Modelli fallimentari: "L'erosione delle coste, come l'assenza di neve, dovrebbero farci ripensare al modo in cui viviamo mare e montagna. E invece ci ostiniamo a mantenere in vita un paziente moribondo" di Elisabetta Ambrosi |
![]() Elicotteri, “zip line”, rifugi gourmet: che tristezza la montagna che diventa il luna park per ricchiChi abita in alta quota vuole inserirsi in un contesto moderno e il turista, sempre più annoiato e bisognoso di nuovi stimoli, non cerca più relax e contemplazione ma esperienze adrenaliniche. In questo contesto, le attenzioni degli ambientalisti sono solo un fastidio di F. Q. |
![]() Via alla campagna “Ecogiustizia subito: in nome del popolo inquinato”Diverse associazioni prevedono tappe dal Piemonte alla Puglia e alla Sicilia, in alcuni luoghi simbolo dell’inquinamento che mette a rischio la salute. Bonificare le aree con un investimento di 10 miliardi, secondo Confindustria, creerebbe 200mila nuovi posti di lavoro. di F. Q. |
![]() Per salvare l’agricoltura (e il Pianeta) non bisogna fare niente: il curioso metodo botanico di Masanobu FukuokaLa teoria: la natura è perfetta così com'è, per cui non ha bisogno delle mani dell'uomo. Critiche anche alle produzioni biologiche di Elisabetta Ambrosi |
Usa: a Est c’è il gelo mentre nell’Ovest continuano i roghiIn Italia – Mentre il Nord è rimasto per lo più al sereno a metà gennaio, venti forti e moderatamente freddi da Nord-Est hanno prodotto tempo perturbato al Sud. Il primo episodio, da sabato 11 a martedì 14 gennaio, ha scaricato oltre mezzo metro di neve da quota 1000 m sull’Appennino meridionale, e piogge battenti […] di Luca Mercalli |
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