sabato 29 ottobre 2011

Ecologisti, civici, verdi, ambientalisti: primarie simbolo, politica nuova e partecipata

Il movimento ecologista e civico lancia le primarie per la scelta del simbolo I quattro simboli tra cui scegliere alle primarie ecologiste Sono nati con l’intento di proporre un modo diverso di fare politica e vogliono continuare su questa strada. Ecco perché il movimento ecologista e civico ha deciso di indire per questo weekend delle consultazioni primarie con l’obiettivo di stabilire quale sarà il simbolo che meglio li rappresenta.

“In un momento così difficile per la storia del nostro paese – si legge nell’appello al voto degli Eco -, avvertiamo ancora più forte la responsabilità di concretizzare il nostro sogno di un nuovo soggetto politico ecologista e civico, coerente e credibile, che sappia raccogliere tutte le energie positive e ridare voce alla società civile, per rispondere concretamente alle sfide di oggi, con una visione chiara della società che vorremmo domani”.

Ciascuno dei quattro soggetti promotori della rete federata (Costituente ecologista, Verdi, Sindaci della buona amministrazione e Abbiamo un sogno) ha elaborato un proprio simbolo che presenterà alla consultazione popolare indetta per sabato 29 e domenica 30 ottobre, con una votazione che avverrà sia nei gazebo allestiti nelle piazze, sia online. La consultazione, che è stata battezzata con il nome “scegli il tuo simbolo”, ha già segnato un primato: “È la prima volta nella storia della nostra Repubblica – spiegano con un pizzico di orgoglio gli stessi promotori – che un movimento politico costituente sottopone a deliberazione collettiva anche la questione del nome e del simbolo, di solito posta nelle mani di pochi esperti di comunicazione e marketing politico”. E, continuano: “Questo passaggio ci è parso coerente con lo spirito inclusivo e partecipativo con cui stiamo portando avanti tutto il percorso di creazione del nostro nuovo soggetto politico ecologista e civico. Dopo il Seminario tenuto ai primi di settembre ad Alcatraz (Gubbio) su “Disarmo, diritti umani, immigrazione e cooperazione”, prosegue infatti il percorso di elaborazione partecipata dei contenuti programmatici”.

Alla consultazione partecipata potranno prendere parte le donne e gli uomini, di età superiore ai 16 anni, italiani o stranieri residenti in Italia, che abbiano sottoscritto i due appelli originari “Io cambio” e “Abbiamo un sogno”, o la carta degli intenti degli Ecologisti e Civici. I documenti sono consultabili sul sito internet ecologistiecivici.it, dove nell’apposita sezione “primarie” si possono vedere i quattro simboli concorrenti, assieme al regolamento delle primarie e alla mappa dettagliata dei seggi che verrà aggiornata continuamente. Sul sito è disponibile inoltre la scheda per il voto via fax (sempre per le giornate del 29 e 30 ottobre).
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/10/28/il-movimento-ecologista-e-civico-lancia-le-primarie-per-la-scelta-del-simbolo/167090/

Giulio Finotti
ECOLOGISTI E CIVICI. Oggi e domani è possibile votare per scegliere la rappresentazione grafica del nuovo movimento. Grande mobilitazione con i banchetti in 200 piazze italiane e sul web.

Un percorso durato oltre un anno, due appelli sottoscritti da decine di migliaia di persone attraverso il web, la convergenza delle maggiori associazioni ambientaliste del panorama italiano, il confronto con centinaia di comitati civici per la difesa dei beni comuni, dell’acqua pubblica, dello stop al consumo del suolo, della difesa del paesaggio, su tutto il territorio italiano. è da queste premesse che nascono le “Primarie per il Simbolo” che si svolgeranno oggi sabato 29 e domani domenica 30 ottobre, in oltre 200 piazze italiane e sul sito web www.ecologistiecivici.it. Un’iniziativa promossa dai Verdi, dalla Costituente Ecologista, dall’appello Abbiamo un sogno, e dalla Rete dei Sindaci per la buona amministrazione. Quattro i simboli presentati dai soggetti promotori, che per ora hanno il nome provvisorio “Ecologisti e Civici”. Chiara la mission: costituire una grande forza ecologista, che in questo momento manca nel Paese e al contempo dare voce a tutti quei movimenti civici che negli ultimi anni si sono sempre più allontanati da una politica sempre più politica auto-referenziale e poco attenta ai problemi dei cittadini.

Un progetto che ha trovato la condivisione da parte del mondo accademico, delle associazioni ambientaliste, di artisti, giornalisti, studenti, precari, ricercatori, medici per l’ambiente, scrittori, economisti. Tra i nomi noti il geologo Mario Tozzi, il climatologo Luca Mercalli, l’attore Giobbe Covatta, il fondatore di Life Gate Marco Roveda, l’economista Loretta Napoleoni, il presidente del Wwf Italia Stefano Leoni, il vice-presidente di Italia Nostra Nicola Caracciolo, il sociologo Guido Viale, l’urbanista Paolo Berdini, il direttore politiche ambientali del Wwf Italia Gaetano Benedetto, e gli amministratori dei Comuni Virtuosi Enzo Cenname e Marco Boschini. Garanti di questo percorso sono Carlin Petrini, Riccardo Petrella, Dacia Maraini ed il leader dei Verdi europei Daniel Cohn Bendit: figure importanti che, pur non aderendo organicamente al processo politico, hanno dato la propria disponibilità a monitorarlo e garantirlo attraverso l’autorevolezza delle loro personalità.

Nuova nella sostanza e nelle forme la scelta di svolgere delle Primarie per il nome e il simbolo di un soggetto politico, un fatto questo che non ha precedenti nella storia politica italiana: «E' la prima volta che accade», dice il leader dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: «La scelta del simbolo non è mai stata affidata a uno strumento di democrazia diretta, è sempre rimasta chiusa nelle stanze dei dirigenti di partito. Noi vogliamo portarla nella società». Un movimento ecologista che nasce dunque nel solco di quella che è l’esperienza politica di Europa Ecologie, il partito ecologista francese che in questo momento è la seconda forza del paese dopo i socialisti, determinante quindi per qualsiasi tornata elettorale. «L’assenza di una forza ecologista in Italia si sente in modo pesante e drammatico: quello che sta accadendo per le piogge nel nord del Paese ne è un esempio, ma noi non ci fermiamo solo alla tutela del territorio - continua a spiegare Bonelli -. Dobbiamo pensare a riconvertire l’industria, come la Fiat ad esempio, che ci preoccupa perché non ha un piano di riconversione delle auto in ibride ed elettriche, e che è quindi destinata a perdere posti di lavoro e restare indietro».

«Questa delle primarie del simbolo non è un’operazione di distribuzione di un marchio in franchising sui territori - specifica Domenico Finiguerra -, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, la prima città italiana (alle porte di Milano), ad aver detto stop al consumo del territorio e alla cementificazione, non è un soggetto politico che nasce da una leadership, ma si tratta di primarie per iniziare a darsi un codice simbolico, per cominciare a mettersi insieme. Si tratta di un progetto che unisce le migliori realtà ambientaliste e le migliori esperienze civiche di questo paese, che vogliono mettere a disposizione le proprie competenze in questo progetto unitario. Con queste primarie si comincia un percorso che potrebbe essere la versione italiana di quello che è stato fatto in Francia con Europa Ecologie».

Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Michele Dotti, attivista di Mani Tese, numerose volte volontario in Africa, e promotore dell’appello “Abbiamo un Sogno”, sottoscritto da circa cinquemila persone: «Abbiamo unito diverse esperienze, che condividono grandemente valori e obiettivi, una visione della società fondata sui valori della pace, della solidarietà, dell’ecologia e della giustizia. Per realizzare questi obiettivi è necessario costruire una rappresentanza forte, e l’unico modo per farlo è costruire una cornice attraverso le primarie del simbolo, e attraverso i contenuti programmatici cui si sta lavorando da mesi, a partire dai workshop e i seminari tematici di Roma. Dobbiamo costruire una grande casa che riconosca in maniera paritetica il valore di ogni soggetto, e che conservi in maniera chiara l’identità plurale del nostro soggetto. Solo attraverso un’unità plurale potremo raccogliere la forza necessaria a dare risposte ai problemi che vogliamo affrontare».

Una costruzione, quella di questa grande casa comune per gli ecologisti italiani e per i movimenti civici, che parte oggi con i banchetti nelle piazze di circa 200 città, e attraverso il voto sul web che è possibile esprimere tramite posta certificata. «Questo è il tentativo di riunire le grandi esperienze, capacità e idee che esistono abbondantemente nella società italiana, nonostante i modelli che ci vengono proposti dai media siano il “velinismo” e il “coronismo” – dice Giuliano Tallone, della Costituente Ecologista -. Vogliamo superare le paludi della politica, ormai incapace di interpretare i bisogni della società. Provare a costruire una visione del mondo basata su una proposta ecologista, pacifista, solidale, attenta alle questioni globali. L’unica, a mio parere, che possa superare le ideologie del ‘900 ormai incapaci, per quanto riformate, di dare una risposta ai problemi del secolo che si apre, del quale, abbiamo speso già un decennio». E da oggi, si comincia.
http://www.terranews.it/news/2011/10/una-politica-nuova-e-partecipata-al-le-primarie-del-simbolo

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