venerdì 28 ottobre 2011

ristrutturazione e risparmio energetico diminuisce recupero Irpef 55 e 36%

Bonus 55% e 36%, rischio di decurtazione per le rate in corso
La risposta del Governo lascia dedurre una efficacia retroattiva per le misure introdotte dalla manovra di ferragosto
di Paola Mammarella
http://www.edilportale.com/news/2011/10/normativa/bonus-55-e-36-rischio-di-decurtazione-per-le-rate-in-corso_24567_15.html
28/10/2011 - Potrebbero essere retroattive le decurtazioni alle detrazioni del 36% e 55% su ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche degli edifici, introdotte con la manovra finanziaria di luglio e anticipate al 2012 dalla manovra di ferragosto.
Ad affermarlo è stato il sottosegretario all’Economia Bruno Cesario, che ha risposto a un’interrogazione proposta dai deputati Lo Monte e Zeller.

Da dove nasce il dubbio
In base alle manovre, nel caso in cui, fino al 30 settembre 2012, il Governo non vari una valida riforma fiscale, si assisterà a una decurtazione del 5% dal 2012 e del 20% dal 2013.
In sede di conversione in legge del DL 138/2011 che, come accennato, ha apportato degli aggiustamenti alla manovra finanziaria, era stato chiesto di applicare le decurtazioni solo ai pagamenti effettuati dopo il 30 settembre 2012. In caso contrario, a detta degli interroganti, si sarebbe verificata una lesione dei diritti già acquisiti.

La risposta del Governo
L’Esecutivo ha sottolineato come al momento la scadenza prevista per la detrazione del 55% sia fissata al 31 dicembre 2011, mentre c’è un anno di tempo in più per il bonus sulle ristrutturazioni.

L’Esecutivo ha ricordato che le detrazioni sono riconosciute in sede di dichiarazione dei redditi e hanno effetto a partire dal periodo d'imposta successivo a quello in cui le spese sono state sostenute, riducendo i corrispondenti versamenti erariali.

Se ne può dedurre che la decurtazione si applica alle rate in corso, riferite alle spese sostenute negli anni precedenti.
In caso contrario si assisterebbe a un differimento del termine delle agevolazioni. Circostanza che però, spiega il Governo, implicherebbe effetti sui saldi di finanza pubblica, “i cui oneri dovrebbero essere coperti”.
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