lunedì 31 ottobre 2011

Latina, il canile emergenza continua

Latina – il caso canile: Emergenza continua http://www.dagolab.eu/public/LatinaOggi/Archivio/58a282b09fc4db0beccb/pag06latina.pdf
Presto i lavori di ampliamento, ma la vecchia struttura va adeguata Il Comune garantisce 0,40 euro al giorno per cane
Determinante l’apporto dei volontari per la gestione degli 850 ospiti a quattro zampe
NEL giro di qualche giorno inizieranno i lavori per l’adeguamento di una parte del canile comunale, ma il futuro appare tutt’altro che roseo.
Utilizzando i 138mila euro finanziati dalla Regione Lazio nel 2009 saranno realizzati ventuno nuov i b o x i n un’area già utilizzata per ospitare cani. Una sorta di ampliamento, che purtroppo non servirà a risolvere l’emergenza. Un po’ come se si volesse spegnere un incendio con un secchio d’acqua.
Dopo una lunga attesa - i classici ritardi che caratterizzano la burocrazia nostrana – mercoledì scorso il Comune ha formalmente affidato i lavori all’impresa edile che si è aggiudicata l’appalto: la Edil 2004 di Artena. Utilizzando i 138mila euro messi a disposizione dalla Regione saranno realizzati ventuno box della dimensione di 5,8 metri per 5,35 suddivisibili in tre parti e dotati di sgambatoio a ll ’aperto. Progetto curato dall’architetto Adolfo AntonelliProgetto curato dall’architetto Adolfo Antonelli, incaricato pure della direzione dei lavori. Per realizzare i nuovi box sarà occupata un’area di mille e 700 metri quadrati localizzati tra il canile ed il vicino canale della Acque Medie. Un’area che in realtà era già stata recintata in passato ed utilizzata per contenere un numero sempre crescente di cani. E pensare che di terreni pubblici, in quella zona, ce ne sono abbastanza per realizzare un canile adeguato.
Parliamo di emergenza perchè gli ospiti a quattro zampe hanno raggiunto quota 850. Tanti, troppi per una struttura tirata su quando le norme di sicurezza non erano restrittive come ora.
E figuriamoci che, senza volontari, il Comune non riuscirebbe a contenere l’emergenza canile. Il perchè è presto detto: l’amministrazione locale sborsa 40 centesimi di euro al giorno per ogni cane, spiccioli rispetto a molte altri capoluoghi di provincia. In alcuni Comuni, addirittura, il canile pubblico rappresenta un business: realizzato da privati, in project financing, che possono contare su finanziamenti sostanziosi, gli enti locali arrivano a sborsare anche due euro per ciascun cane ogni giorno. È possibile che non si riesca a trovare una via di mezzo?
Sui lavori che stanno per cominciare poi incombono i rischi che caratterizzano tutti i cantieri pubblici, in modo p a r t i c o l a r e quelli finanziati dalla Regione.
È noto a tutti, infatti, il ritardo che la Pisana impiega ne ll ’erogare i contanti, costringendo le imprese edili a veri e propri salti mortali per portare a compimento i lavori e pagare fornitori e operai.
Sempre che i tecnici del Comune spediscano per tempo in Regione la richiesta di pagamento. Altrimenti, i soldi, rischiano di non arrivare mai nel capoluogo.
Dopo tutto siamo in Italia.
A.R.

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