Gianluca Corsari
RIFIUTI. Alemanno annuncia la chiusura della più grande discarica d’Europa a marzo. Subito smentito da Renata Polverini: «Decide il Prefetto». I comitati ignorati durante la loro audizione.
Malagrotta chiude a Marzo. La previsione è del sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che ha indicato la prossima primavera come data verosimile per la definitiva chiusura della discarica più grande d’Europa. Parole che suonano come l’ennesima proroga, dopo quelle degli anni precedenti. Subito è arrivata quindi la replica della presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, che ha ribadito come solo il Prefetto sia deputato ad esprimersi su questo. In mattinata il sindaco di Roma parlando della prossima chiusura di Malagrotta diceva: «Non è pensabile entro la fine dell’anno, perché i siti alternativi sono in preparazione e quindi penso che il mese più probabile sia marzo, ma aspettiamo le decisioni del Prefetto». Una dichiarazione che oltre a scatenare la reazione stizzita della presidente della Regione, ha messo sul piede di guerra il Comitato di Malagrotta, che ha chiesto tempi certi dopo le tante promesse: «Dopo 35 anni di discarica – ha detto il presidente del comitato Sergio Apollonio -, il nostro territorio è inquinato, esaurito ed è sotto gli occhi di tutti. Ovviamente il problema non è un mese più o un mese in meno, quello che vogliamo però è una data certa della chiusura.
Non si può andare avanti in questo modo. Bisogna cambiare sistema, dare garanzie ai territori». Proprio i territori che oggi dovevano essere ascoltati in Commissione alla Regione, però, sono rimasti soli. A denunciarlo sono stati i Verdi che col presidente regionale Nando Bonessio hanno diramato un duro comunicato: «È scandaloso che oggi, in Commissione Ambiente alla Pisana, nel momento in cui si dovevano ascoltare i rappresentanti dei cittadini e delle associazioni coinvolti nelle due discariche ‘temporanee’ del post Malagrotta, a sentirli non ci fossero né il Prefetto Pecoraro (commissario per l’emergenza rifiuti che chissà se era stato invitato) né tantomeno l’assessore alle Attività produttive e ai Rifiuti Pietro Di Paolo». Questa, ha proseguito il presidente dei Verdi, «è nei fatti la tanto decantata concertazione della sindacalista Polverini, che una volta arrivata alla carica di Presidente Regionale fa calare dall’alto, come se il suo fosse verbo divino scelte in realtà eterodirette dalle lobby e dai potentati economici. È successo con il Piano Casa e sta succedendo con il «l’affare rifiuti». Eppure di argomentazioni da ascoltare questa mattina in Commissione Rifiuti se ne trovavano molte.
I cittadini, le associazioni e le istituzioni locali hanno prodotto una mole di documenti e studi impressionante per smontare il posticcio impianto della scelta delle due discariche «temporanee» di Riano-Quadro Alto e San Vittorino-Corcolle. Il sindaco di Riano Marinella Ricceri ha annunciato esposti alla Procura della Repubblica contro la discarica a Quadro Alto. Tra le contestazioni sollevate dal primo cittadino ci sono la scarsa distanza del sito dal centro abitato e il non aver rilevato che l’attività estrattiva, ancora in corso, avrebbe portato alla luce una falda acquifera.
http://www.terranews.it/news/2011/10/malagrotta-scontro-tra-regione-lazio-e-sindaco
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