domenica 23 ottobre 2011

L'ultima parte (per ora) dell'impianto di compostaggio di Mazzocchio - Pontinia

Come avevamo previsto non è stato risolto l'annoso problema
dell'impianto di compostaggio di Mazzocchio. Continuando nella 4.
puntata del riassunto delle tante vicende autorizzative, controlli,
verifiche e prescrizioni arriviamo al 5/3/2007 la Provincia di Latina,
dopo l'ennesimo sopralluogo del 17/01, comunicava ai vari enti
interessati alcune carenze nel processo di lavorazione, nonché nel
trattamento dei rifiuti e delle acque reflue. Anche le emissioni in
atmosfera non sono idonee in quanto il relativo impianto di
abbattimento risultava fermo. Le analisi effettuate dimostravano,
comunque, il rispetto dei limiti di legge. All'interno di una
relazione di un CTU (consulente tecnico di ufficio incaricato dal
Tribunale di Latina) si evidenziavano alcuni difetti nella gestione
della filiera di trasformazione e venivano indicate alcune azioni
migliorative. Quindi la procura di Latina contestava alla società le
emissioni in atmosfera prive di trattamento depurativo, considerato
che il sistema di abbattimento era inattivo e pertanto non venivano
osservate le prescrizioni contenute nell'autorizzazione. Comunque il
commissario regionale per l'emergenza ambientale concedeva una nuova
autorizzazione all'impianto di compostaggio in data 5/7/2007 valida
fino al 30/11/2009 (poi prorogata fino al 28/02/2010), osservando che
la società aveva ottemperato a tutte le prescrizioni impartite dalla
Provincia di Latina nel corso del sopralluogo del 16/4/2007. Con tale
autorizzazione veniva fissato il limite di 180 tonnellate giornaliere
di ingresso e venivano impartite nuove prescrizioni per il trattamento
e la lavorazione. Veniva imposto il monitoraggio ambientale con
cadenza mensile per 6 mesi, delle emissioni gassose e delle acque
profonde e superficiali. Dal 21/08 al 06/09/2007 la Polizia Locale di
Pontinia effettuava una serie di sopralluoghi constatando la presenza
di odori poco gradevoli che duravano per diverso tempo e venivano
avvertite in diverse zone e strade dell'area industriale. Secondo un
altro CTU la società che gestisce l'impianto nel periodo marzo 2005 –
novembre 2007 avrebbe determinato per negligenza o inadempienza:
l'inquinamento olfattivo, l'inquinamento del suolo e delle falde
acquifere, nonché allarme sociale. Nel mese di marzo 2010 la Provincia
di Latina negava il rinnovo dell'autorizzazione all'impianto di
compostaggio per la trasformazione dei rifiuti semplici in compost di
qualità. Questo a causa delle analisi di scarico delle acque con
inquinamento del suolo, delle falde acquifere e del fosso di San
Carlo. Da ricordare anche i diversi incontri presso la Prefettura di
Latina, con una serie di accordi migliorativi dell'impianto. Alla fine
di giugno di quest'anno il sopralluogo sull'impianto da parte del
consigliere provinciale Nuglio nel corso del quale vengono individuati
ulteriori interventi di miglioramento. Il 3 ottobre di quest'anno
arriva l'ennesimo fermo alla lavorazione e conferimento dell'umido e
quindi i vari comuni stanno cercando impianti alternativi per il
conferimento.

Le situazioni in sospeso nel comune di Pontinia

Ogni tanto è bene ricordare i problemi rimasti finora irrisolti.
Partiamo dalla chiusura della biblioteca nel pomeriggio. Poi alla fine
del mese è attesa, dopo un iter di quasi 10 anni, l'apertura del museo
in Piazza Kennedy ex “mercato coperto”, il completamento della
ristrutturazione della Torre Idrica. Poi la messa in sicurezza di
strade e incroci con realizzazioni di rotonde, impianti di
illuminazione e segnaletica adeguata. L'approvazione della maggior
parte dei piani particolareggiati del piano regolatore approvato nel
1996. La realizzazione del mega centro commerciale di Mesa ex “Mira
Lanza”, la ristrutturazione della ex Hilme acquistata in parte dal
Comune per attività sociali di diverso genere. L'attuazione della
raccolta differenziata, il degrado delle numerose discariche abusive,
i roghi continui.

da il settimanale del 15 ottobre 2011

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