tratto da https://www.ilfattoquotidiano.it/fq-newsletter/il-fatto-di-domani-del-20-gennaio-2025/
STATI UNITI, TRUMP GIURA DA 47° PRESIDENTE E ANNUNCIA: “DICHIARO L’EMERGENZA MIGRANTI ILLEGALI AL CONFINE CON IL MESSICO, NARCOS DESIGNATI COME ORGANIZZAZIONI TERRORISTE”. STOP ALLO IUS SOLI PER I FIGLI DEGLI IRREGOLARI. AMBIENTE: “EMERGENZA ENERGETICA. TRIVELLEREMO, BABY”. “Oggi firmerò una serie di decreti esecutivi storici. Con queste azioni daremo inizio al completo ritorno dell’America e alla rivoluzione del buon senso”. Così afferma Donald Trump, nel suo discorso di insediamento. Attesa per gli ordini esecutivi. Tra i provvedimenti annunciati c’è quello con cui Trump dichiarerà l’emergenza nazionale sul confine tra Usa e Messico, una disposizione che “metterà fine all’invasione delle nostre frontiere e rimanderà a casa quelli che sono entrati illegalmente”. Inoltre, il presidente emetterà un ordine per mettere fine alla cittadinanza per diritto di nascita dei bambini nati negli Stati Uniti, i cui genitori non hanno uno status di immigrazione legale. Ci saranno poi diversi ordini per smontare le politiche dell’amministrazione Biden, in particolare sull’ambiente, per annullare le misure che limitano le trivellazioni e la concessione di licenza per gas, petrolio e attività minerarie. Lo stesso Biden, temendo una “vendetta” di Trump contro chi lo ha criticato negli anni scorsi, ha deciso di concedere la grazia preventiva ad una serie di funzionari per proteggerli da “procedimenti giudiziari ingiustificati e politicamente motivati”. Tra loro ci sono – oltre i componenti della commissione che ha indagato sull’assalto a Capitol Hill – Anthony Fauci, l’ex responsabile del National Institute of Allergy and Infectious Diseases che è diventato un “nemico” della destra complottista durante la pandemia, e l’ex generale Milley. Sul Fatto di domani potrete leggere diversi articoli sulla giornata americana, su Trump e i suoi ordini esecutivi. Ad arricchire il comparto troverete anche un reportage di Roberto Festa. GAZA, ISRAELE SCARCERA 90 PALESTINESI IN CAMBIO DELLE TRE DONNE LIBERATE DA HAMAS. CISGIORDANIA, RISERVISTA PERDE LA VITA, L’IDF: “CI SARANNO OPERAZIONI SIGNIFICATIVE”. La scorsa notte Israele, secondo un elenco fornito dalla Commissione per gli affari dei prigionieri dell’Autorità Nazionale Palestinese, ha liberato 69 donne e 21 adolescenti (il più giovane ha 15 anni). Tra i personaggi in vista ci sono Khalida Jarrar, leader del gruppo politico Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina, arrestata alla fine del 2023, e Bushra al-Tawil, giornalista incarcerata nel marzo 2024. Queste scarcerazioni sono legate all’accordo con Hamas, che domenica mattina ha consegnato alla Croce Rossa tre donne che facevano parte degli ostaggi catturati durante il massacro del 7 ottobre firmato dai palestinesi. La guerra, tuttavia, non si ferma. In Cisgiordania ha perso la vita un riservista israeliano e proprio il West Bank sarà oggetto di “operazioni significative”, come ha confermato il capo di Stato maggiore, generale Herzi Halevi: “Insieme con gli intensi preparativi di difesa nella Striscia di Gaza, dobbiamo essere preparati a operazioni significative in Giudea e Samaria per prevenire e catturare i terroristi prima che raggiungano i nostri cittadini”. Sul Fatto di domani leggerete a che punto è la tregua tra Hamas e Israele, ed interviste a chi sta vivendo queste ore significative. SANTANCHÈ RINVIATA A GIUDIZIO: I 5 STELLE PRESENTANO UNA NUOVA MOZIONE DI SFIDUCIA CONTRO LA MINISTRA. IL GUP: “CELANDO LE PERDITE LA SITUAZIONE SI È AGGRAVATA”. Il 17 gennaio la ministra Santanchè (Turismo) è stata rinviata a giudizio nell’ambito dell’inchiesta Visibilia; assieme a lei ci sono sedici imputati, il processo inizierà il 20 marzo. Santanchè resta al suo posto, il governo non prende posizione; troppo per il Movimento 5 Stelle che oggi ha presentato una nuova mozione di sfiducia: “Metteremo di nuovo il Governo con le spalle al muro di fronte al Parlamento e agli italiani – ha detto il leader Giuseppe Conte – se pensano di far finta di nulla come al solito si sbagliano di grosso. Meloni che urlava allo scandalo e chiedeva dimissioni per tutti ha perso di nuovo la voce di fronte ai suoi amichetti di partito? È da mesi che deve imporre a Santanchè di uscire dal Governo”. Anche Peppe De Cristofaro, capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra al Senato batte su questo tasto: “In un Paese normale le dimissioni della ministra Santanchè dopo il rinvio a giudizio per falso in bilancio sarebbero un atto dovuto. E invece siamo in Italia e non è così. Meloni, volata a Washington da Trump, continua a prendere tempo e a lasciare la ministra al suo posto. Avs ha da tempo chiesto le dimissioni della ministra per la vicenda Visibilia, e una petizione online ha superato le 60mila firme, 10mila adesioni solo negli ultimi due giorni”. Sul giornale di domani leggerete le novità sul caso Santanchè e le motivazioni della sentenza del Gup sui patteggiamenti. LE ALTRE NOTIZIE CHE LEGGERETE Bolzano, 67 i casi accertati di abusi sessuali nella diocesi tra il 1963 e il 2023. Le violenze riguardano 24 sacerdoti e 59 vittime. L’età media dei preti è tra i 28 e 35 anni, mentre quella degli abusati tra gli 8 e i 14 anni, poco più del 50% di sesso femminile. Sono i dati principali del rapporto sugli abusi nella chiesa altoatesina, elaborato dallo studio legale Westpfahl-Spilker-Wastl di Monaco di Baviera, su incarico della Diocesi di Bolzano e Bressanone. Torino, ricalcolata la pena per l’ex sindaca Appendino: un anno e 5 mesi per la tragedia di piazza San Carlo. Un anno, 5 mesi e 23 giorni di reclusione. Così la Corte di assise di Appello di Torino ha ricalcolato la condanna per Chiara Appendino, ex sindaca del capoluogo piemontese e oggi parlamentare del Movimento 5 stelle, per i fatti di Piazza San Carlo del 2017 (3 morti e 1.672 feriti). Stessa pena per Paolo Giordana, ex Capo di gabinetto. È stato assolto invece Maurizio Montagnese, all’epoca presidente dell’agenzia turismo Torino. Lo scorso 17 giugno la Cassazione aveva annullato la precedente sentenza di appello dichiarando “irrevocabile” la responsabilità penale di Appendino, ma ordinando ai giudici subalpini di ricalcolare al ribasso la sua condanna (18 mesi) perché nel frattempo c’erano state delle remissioni di querela. Reggio Calabria, omicidio di un commerciante: fermati due figli, anche per occultamento di cadavere. Avrebbero ucciso il padre per “contrasti familiari”. Francesco Marando, commerciante di Bovalino, fu ammazzato l’11 gennaio; oggi sono stati sottoposti a fermo due dei figli della vittima: Giuseppe, di 21 anni, ed un sedicenne. Sarebbe stato proprio Giuseppe a confessare il delitto permettendo il ritrovamento della pistola usata. L’allarme è stato dato solo il giorno dopo l’omicidio. Il giovane avrebbe anche riferito agli investigatori di episodi di violenza ad opera del padre, nei confronti dei figli e della madre. |
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