ROMA-LATINA,
FORSE I NOSTRI NIPOTI
VEDRANNO
LA FINE DEI LAVORI
Ci
voleva l'ultimo
appuntamento
al
Tar di Roma (
che
ha rigettato
i
ricorsi degli
ambientalisti)
per poter partire
sul
serio. Parliamo del
progetto
della Roma-Latina,
del
raccordo bis e della bretella
Cisterna-Valmontone,
che
dopo anni sembra vedranno
la
luce. Si ma quando?
Non
prima del 2015. Per terminare
ad
una data indefinita.
La
paura è quella di trovarsi di
fronte
ad una nuova Salerno-
Reggio
Calabria: tempi bibilici
e
costi esorbitanti. Ed i
presupposti
ci sono tutti per
un'altra
storia di sprechi all'italiana.
Il
progetto iniziato
nel
2003 è ancora sulla carta
dopo
dieci anni e, con i conti
attuali,
verrà a costare 15 milioni
di
euro a chilometro.
Ad
incoraggiare ulteriormente
i
fan della nuova autostrada
ci
ha pensato anche il
ministro
delle Infrastrutture e
trasporti
Maurizio Lupi, che -
ancor
prima del pronunciamento
del
tar - aveva già annunciato:
«Il
bando arriverà
la
prossima settimana». Una
volta
tanto ci ha azzeccato.
Quali
i prossimi passaggi: le
lettere
di invito per la gara di
concessione
dell'autostrada
Roma-Latina(gara
avviata nel
dicembre
2011) sono state
spedite
il 10 aprile dalla società
appaltante
Autostrade
del
Lazio Spa (Anas-Regione
Lazio)
ai cinque raggruppamenti
che
avevano superato le
pre-qualifiche
dopo aver presentato
domanda
il 9 febbraio
2012
(tra le imprese Salini Impregilo
con
Astaldi e l'austriaca
Strabag).
L'invio delle
lettere
è stato possibile, appunto,
dopo
che il Tar del
Lazio
ha respinto l'istanza di
sospensiva
presentata dalla
Onlus
Verdi Ambiente e Società
contro
la delibera Cipe
51/2013,
e altri ricorrenti
hanno
rinunciato all'istanza
cautelare.
Altro passaggio, nei
prossimi
giorni, sarà la messa
in
liquidazione della società
Arcea
Lazio, e con questa dovrebbero
chiudersi
gli arbitrati
milionari
in cui la
Regione
dovrebbe pagare
conti
salatissimi.�I
tempi per
la
realizzazione dell'opera,
tuttavia,
non saranno brevi.
Nella
lettera di invito si dà
tempo
alle imprese fino al 16
settembre
2014 per presentare
le
offerte. Dopo l'aggiduicazione
il
concessionario
dovrà
poi elaborare i progetti
esecutivi
e quindi i lavori potranno
essere
avviati, se tutto
andrà
come si deve, a metà
2015.
�Il
progetto per l'autostrada
Roma-Latina
(in parte
trasformazione
dell'attuale Ss
148
Pontina) è un project financing
da
2,8 miliardi di
euro
nel bando 2011, realizzabile
per
ora solo nella tratta
fondamentale
da 2.063 milioni
di
euro a base di gara),
progetto
già avviato nel 2003
ma
funestato da anni da tira e
molla
regionali e ricorsi dei
vecchi
soci di Arcea Lazio (la
concessionaria
senza gara Regione-
privati
creata ai tempi
della
giunta Storace), e dunque
mai
arrivato ai cantieri.
Questa
l’opera che dovrebbe
vedere
la luce: si tratta di 186
chilometri
- di cui cento in autostrada
-
con diverse sezioni:
tratto
Roma A12 – Roma Tor
de’
Cenci (16 km); tratto
Roma
Tor de’ Cenci–Latina
Borgo
Piave (52,3 km); tratto
Cisterna–Valmontone
(31,5
km).
L’intervento, per un importo
complessivo
di 2,728
miliardi
di euro, prevede la
costruzione,
mediante affidamento
in
concessione, degli
assi
autostradali Roma–Latina
e
Cisterna–Valmontone, per
un’estensione
complessiva di
circa
99,8 km; nonché la realizzazione
di
opere connesse
al
sistema autostradale per
complessivi
46,2 km (tali
opere
connesse saranno realizzate
dal
concessionario e
saranno,
poi, gestite dalle amministrazioni
locali).
L’Intervento
prevede,
infine, la
costruzione
di due complanari,
ciascuna
monodirezionale
e
monocorsia,
all’autostrada
Roma–Latina
nel
tratto Aprilia Sud–Latina
per
circa 18,2 km e l’adeguamento
funzionale
di un tratto
di
circa 22 km dell’attuale
Pontina
Nuova, per circa 40,2
chilometri.
Una
opera faraonica che viaggia
di
pari passo con l'impraticabilità
della
ex statale 148,
con
la quale romani e pontini
dovranno
comunque convivere.
Chissà
per quanti anni
ancora.
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