Sabato 3 Maggio 2014, presso i locali di SPAZIO BIO LATINA
Via Tanaro 13/23 Latina (vicino Torre Pontina), a partire dalle ore 17,30 sei invitata/o all’incontro
PER UN DIVERSO APPROCCIO MEDICO: IL PAZIENTE COME TERRENO DIATESICO
(Terreno diatesico= terreno su cui è impiantata una diatesi; diatesi = potenziale di malattia)
Interviene la Dott.ssa Alda Grossi
(veterinaria omeopata)
Si può approcciare al “Malato” da diversi punti di vista che NON si escludono a vicenda, anzi si completano.
La PATOLOGIA è la scienza dei quadri morbosi, descrive l'Eziologia, le Lesioni Anatomiche, i Sintomi, la Diagnosi, la Prognosi e stabilisce la cura per la malattia.
La CLINICA, oltre che la malattia, studia l'ammalato nella sua costituzione, nella sua ereditarietà, nelle sue idiosincrasie, nelle sue diatesi, nei sui disturbi funzionali e psichici, consiglia norme profilattiche igieniche sociali, individuali, studia il malato in tutte le sue espressioni, deducendo la varietà fisiologica e patologica individuale.
Onde conoscere le potenzialità morbose ereditarie, i terreni abnormi e patologici, l'aumentata o diminuita recettività cellulare per un tipo di aggressioni morbose, per poter stabilire il decorso della malattia e il suo esito, per poter comprendere la malattia nel suo comportamento biologico che - iniziando da turbe psico-emozionali, giunge alle turbe funzionali ed infine a quelle lesionali, occorre lo studio della BIOTIPOLOGIA.
l comportamento biologico delle malattie è sollecitato da entità patogene specifiche che non sono estranee al nostro organismo, ma sono NEL nostro TERRENO, e subirà dal terreno stesso una fisionomia ad andamento particolare.
Sono rare le malattie ad andamento autonomo.
Lo stesso microbo ha sempre davanti a sé le resistenze vitali che lo condizionano. Un terreno è idoneo a ricevere una causa perturbatrice e creare la malattia, ma è anche in grado di forgiarla e personalizzarla con le sue forze reattive.
La malattia diviene così biologicamente un fatto personale e la diagnosi di malattia non può essere completa se non vi è contemporaneamente la diagnosi di malato (principio fondamentale della dottrina omeopatica).
L'eziologia della malattia, sia acuta che cronica, non è solo l'espressione della presenza di un germe, o della carenza di un dato elemento, o la presenza di un dato tossico, ma la risultante di tutta la reattività dell'unità biologica del paziente (animale od uomo che sia).
Pertanto, per effettuare una valida attività clinica è necessario valutare lo studio delle costituzioni (la forma è sempre rivelatrice di funzione), non in senso statico, ma come l'espressione dinamica di un continuo fluire della vita nelle sue reazioni fisiologiche, fisiche, psichiche, neuro-endocrine, al fine di poter conoscere il terreno che partecipa in modo determinante sull'insorgenza, il decorso, e l'esito di ogni malattia.
L’incontro successivo è programmato per il 10 Maggio con la Dott.ssa Carlotta Pibiri (dietista - nutrizionista), stessa ora e stesso luogo.
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