Ora la società proprietaria dell'immobile chiede la riduzione delle garanzie finanziarie. La storia del sito di Borgo Piave tra sequestro, ordinanze, progetti e ostacoli
Rita Cammarone
24/04/2014 - 15:58
Undici anni non sono bastati a bonificare il sito dismesso dello stabilimento Pozzi Ginori di Borgo Piave a Latina. Dal sequestro effettuato nel 2003 ad oggi non si vede neanche l’avvio dei lavori, mentre la società titolare dell’immobile (Sviluppo immobiliare Latina) chiede la riduzione della garanzia finanziaria spettante alla Regione Lazio.
FISSATA UNA CONFERENZA DEI SERVIZI. E’ in programma per il 28 aprile una conferenza dei servizi nel corso della quale Comune, Provincia, Regione, Arpa e Asl dovranno valutare la richiesta della riduzione della garanzia finanziaria, corrispondente al 30% del costo dell’opera, dall’importo di un milione e 800mila euro a un milione e 100. Solo l’ultimo capitolo in una vicenda che sembra non trovare sbocchi.
LA STORIA DEL SITO E DELLA BONIFICA MANCATA. Il sito industriale fu sequestrato il 9 gennaio 2003 dalla Polizia provinciale che riscontrò la presenza di eternit e di fanghi non conformi ad un ambiente sano. Nell’ottobre dello stesso anno il Comune ordinò la bonifica e la rimozione di 70mila metri cubi di terre da fonderia. Ma la società proprietaria presenterà il suo primo progetto per il risanamento dell’area solo nel 2009. Costo: quasi quattro milioni di euro. Il Comune lo approverà nello stesso anno, indicando tuttavia una prescrizione dovuta alla viabilità. In pratica i lavori sarebbero potuti iniziare dopo l’apertura di un passo carrabile sulla complanare, in modo da consentire ai camion di entrare e uscire senza incidere sulla via principale. Un ostacolo probabilmente insormontabile per la società investitrice. Sta di fatto che nel 2012 il Comune sospenderà la prescrizione del passo carrabile. Sembrava cosa fatta e invece… dei lavori neanche l’ombra. Si arriva così al 2014.
CHIESTA LA RIDUZIONE DELLA GARANZIA FINANZIARIA. Il Comune di Latina, per la bonifica del sito ex Pozzi Ginori di Borgo Piave, ha approvato il 17 gennaio 2014 un secondo progetto della Sil che ha indicato come costo quasi sei milioni di euro, salvo poi rettificare con lo stesso importo del 2009. Da qui la richiesta della riduzione della garanzia finanziaria che sarà valutata in conferenza dei servizi.
http://www.corrieredilatina.it/news/ambiente/5661/Settantamila-metri-cubi-di-terre-da.html
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