questo il mio articolo della scorsa settimana
Pontinia convocato consiglio comunale per il 29 aprile
come previsto il sindaco Eligio Tombolillo l'ha spuntata sulla sua maggioranza e sul suo partito riuscendo a far nominare presidente del consiglio comunale Giuseppe Silvio Belli, suo accusatore nella maggioranza Mochi, che ha votato per 2 volte il dissesto e che è stato eletto (all'opposizione di Tombolillo) con la destra. Lo stesso Belli ha già convocato il prossimo consiglio comunale che si annuncia carico di aspettative e sorprese dovendo trattare (oltre ai verbali delle precedenti sedute) il solo punto dell'approvazione del rendiconto finanziario del 2013. Forti come sempre le accuse dall'ex consigliere di FI Sandro Novelli (che non è stato rieletto) che Tombolillo dichiarava come unica opposizione nel suo terzo mandato. L'esito ovviamente del consiglio comunale è scontato ma sarà curioso attendere gli interventi delle opposizioni che, forse, si faranno portavoci dello stesso Novelli.
Pontinia verso l'85.mo di fondazione e l'urbanistica
Mentre stenta a decollare il programma delle iniziative per la fondazione di Pontinia, mentre Sabaudia sta facendo le cose in grande per il suo 80.mo. Per Pontinia si annuncia, finalmente con un ritardo di 4 anni, il completamento del restauro della torre idrica. Come sempre è curioso notare come da un lato vi siano 3 musei, il ricordo storico e dall'altro l'eliminazione del paesaggio e dei poderi caratteristici della bonifica, il pericolo per il casale di Mesa, del mausoleo di Clesippo e la voglia storica di celebrazioni. Intanto la contestazione della demolizione delle baracche (o Villaggio) degli ex operai ONC accumuna il pd e l'opposizione. Stranamente la variante interessa delle strutture come magazzini e laboratori artigianali di proprietà della Regione Lazio. Come operazione urbanistica è un po' anomala.
Pontinia in cerca del successore di Tombolillo, sarà Carlo Medici?
Pare che una parte del pd sia orientato a sostenere l'ing. Carlo Medici quale candidato del centro sinistra alle elezioni comunali previste per la primavera del 2016. Medici è in consiglio comunale dal 2006, non si ricordano particolari iniziative e prese di posizione e questo è uno dei requisiti. E' figlio di Domenico Medici sindaco nel periodo '88-'90 e sopratutto più volte assessore e in consiglio comunale per 30 (insieme a Francia e Mantova senior) anni (record per Pontinia). Carlo è sempre stato nell'ambito delle attività parrocchiali ed anche questo è un punto a suo favore. Di lui si parlava già nel 2003 come candidato sindaco, insomma quasi un predestinato e sarà difficile trovare nel pd e nel centro sinistra un candidato con le stesse caratteristiche.
Pontinia esiste ancora la commissione trasparenza?
Oltre alle varie situazioni urbanistiche a tenere banco anche la questione occupazione di suolo pubblico con i gazebo (o dehors) commerciali. Poi numerosi tentativi di portare i rifiuti a Pontinia oltre alla richiesta di ampliamento della Sep, l'impianto di compostaggio, anche diversi centrali a biogas per contrastare i quali si sta organizzando un convegno a Pontinia. Anche il pd nel prossimo incotro pubblico dovrebbe proporre il tema centrali elettriche. Di tutti questi argomenti se ci sono rare tracce (in consiglio comunale) non si ha alcuna notizia della commissione trasparenza. Esiste ancora? Quando si riunisce? Quali risultati ha prodotto?
i timori del biogas e delle biomasse
Come era nelle attese grande partecipazione al convegno di venerdì scorso a La Chiesuola sui danni e sui timori delle centrali a biogas illustrate dal Professor Corti. Perplessità anche dal vice sindaco e assessore all'ambiente del comune di Latina Fabrizio Cirilli. Durante l'incontro il coordinatore del comitato de La Chiesuola ha citato le informazioni sulla gita pro biogas organizzata dalla scuola Media di Borgo Podgora. L'esito si sarebbe rivelato fallimentare (in base alle informazioni citate) in quanto i ragazzi si sono sentiti male a causa delle condizioni ambientali nella centrale. Esplicito l'intervento di Cirilli sull'argomento: “da quanto ho ascoltato dal Professore è evidente che siamo di fronte ad una norma sbagliata. Le istituzioni le amministrazioni comunali devono trovare soluzioni per contrastare (questi impianti inquinanti, queste centrali a biogas e biomasse ndr). (questa norma che consente di realizzare le centrali a biogas e a biomasse) a fronteggiare situazione, con strumenti per contrastare un meccanismo perverso perchè ci pone di fronte al rischio di non capire più niente dal punto di vista educativo. Ci troviamo le scuole che vuoi per interesse, ignoranza, per studidità per sottovalutazione per cinico calcolo ci portano i ragazzi a far le gite.”
Il professor Michele Corti a proposito della centrale a biogas di Borgo Santa Maria
esplicita la posizione del professore uno dei maggiori esperti nazionale dei danni e dei pericoli delle centrali a biogas in merito alla centrale di Borgo Santa Maria: Ancora la centrale "modello" di Latina Borgo S.ta Maria. Le biomasse non ci sono più. Va avanti con farina, un po' di kiwi marci, una massa che non si capisce cosa sia e ... il riciclo del digestato. Le serre vicine non hanno più voluto il calore . Ci sono stormi di gabbiani, hanno sversato nel fosso pubblico, le emissioni sono fuorilegge. Cosa si aspetta a fermarla? Forse perché è modello e c'è dietro Legambiente? Per ora il biogas viene bruciato sul posto. In impianti come quello di Borgo Santa Maria l'energia termica, che è il 75%, viene dispersa nell'atmosfera. Le famose serre che dovevano ricevere l'energia termica, come in tanti altri progetti, adesso queste serre non ricevono il calore perchè non l'hanno più voluto. Probabilmente perchè avevano tanti effetti negativi per cui i proprietari delle serre non si sono più fatti complici delle irregolarità di un certo rilievo. Per cui oggi ci sono fumi che vengono immessi nell'atmosfera con emissioni nell'atmosfera con impatti importante nell'aria mangia 30 mila tonnellate l'anno da biomassa. Contributo all'inquinamento. Una centrale da 1 MW (come quella di Borgo Santa Maria) butta nell'aria ogni anno 14 tonnellate di ossido di azoto uno inquinanti più critici emissioni italiani sono precurosi delle polveri sottili in inverno e dell'ozono in estate. Elementi nei fumi composti organici volatili quasi 5 ton formaldeide sostanza organica cancerogena diossina, aumentando tumori e patologie. I limiti delle emissioni degli ossidi di azoto per una centrale a biogas a parità di energia prodotta sono 12 volte superiori a quelli consentiti per una centrale a turbogas con notevole aumento dell'inquinamento e quindi degli effetti sulla salute. annosi per l'ambiente ossidi di azoto e ossidi di zolfo. Con l'acqua delle piogge diventano piogge acide dannose per l'agricoltura. Acido cloridrico, nitrico, solforico con la piogge rovinano la pelle delle foglie che le protegge e le impermeabilizza. Le colture subiscono danni cipolla, fagioli, assorbono meno anidride carbonica. Meno fotosintesi meno produzione, pomodoro, carciofi, tabacco. Le centrali a biogas non sono compatibili con la produzione DOP e anche con la produzione di qualità in genere, in particolare di kiwi e carciofi “.
anche il comune di Sermoneta contro biogas e biomasse
l'ex assessore all'ambiente della provincia di Latina un anno fa si era preoccupato per le informazioni contrarie alle centrali a biogas,perchè ne dobbiamo fare parecchie. Dopo il traffico, lo smaltimento illecito dei rifiuti, l'intervento della criminalità organizzata nella provincia di Latina, raccontato anche giovedì scorso dal collaboratore di giustizia Carmine Schiavone, è la volta di centrali a biogas e biomasse. Questo preoccupa il comune di Sermoneta che nell'ultimo consiglio comunale ha sospeso per 3 mesi le autorizzazioni e i pareri in materia. Vedremo presto se è stata solo una mossa elettorale (si vota tra poco più di un mese per il rinnovo del consiglio comunale) oppure l'inizio della tutela ambientale e sanitaria.
Anche Bainsizza contro biogas, compostaggio e discarica
Interessante e partecipata riunione lunedi a Borgo Bainsizza. Sala piena di cittadini, giornalisti e amministratori regionali, provinciali e comunali, rappresentanti di legambiente, imprenditori per informare sui continui problemi ambientali. Dalle prossime udienze al TAR per il pollificio, al progetto dell'impianto di compostaggio di via Moscarello, già bocciato da comune e provincia di Latina che la regione Lazio vorrebbe far ripartire. Si è parlato anche delle osservazioni da fare entro il 12 maggio, contro l'ennesimo progetto di biogas proposto da una delle due società che gestisce il “tumore della discarica” (definizione ripresa più volte negli interventi) la Indeco. Ormai i dati sugli sforamenti della centrale a biogas di Bainsizza sono di dominio pubblico e nemmeno legambiente l'ha difesa nell'assemblea. E' stato illustrato inoltre l'andamento del processo sull'inquinamento delle falde fuori e dentro la discarica, con il CTU che è in attesa dell'approvazione del progetto delle analisi da effettuare (e dei notevoli costi). Probabile che anche nella prossima udienza di maggio ci sia un nuovo rinvio per il deposito delle perizia. Un noto imprenditore della zona ha proposto un comitato tecnico che gestisca in modo professionale questo importante movimento di opinione, informazione e che gestica in modo produttivo queste iniziative pubbliche di contrasto alle attività inquinanti. Anche finanziando il recente ricorso al TAR contro la delibera di variante approvata il 21/12/2013 con il chiaro intento di far realizzare il TMB definito nelle indagine che hanno portato a numerosi arresti, lo specchietto per le allodole. E nel Lazio nella procedura di infrazione europea non ci sono solo tutte le discariche ma anche gli impianti di TMB.
IL PENSIERO BREVE di Pietro Antonelli
Senza equità si muore
La storia di Moretti e di altri Ad che guadagnano cifre a sei zeri è da vergogna, come quella di cantanti, calciatori, presentatori e attori. Ma anche di altri che non conosco. Il capitalismo ha creato nell'uomo la speranza e l'illusione del successo, del denaro, della gloria senza una oggettiva e fortificata struttura, quasi che tutto derivasse semplicemente dal caso o dalle conoscenze e non dal lavoro e dai sacrifici. Questa illusione si ritorce ora contro i suoi padri fondatori e senza una equilibrata equità si rischia oggi di tornare al farwest.
IL BEL VEDERE
No: Tosi ai latinensi
di Francesco Iannella
di GIUSEPPE PANNONE
Il 14 aprile una serie di auto blu provenienti da Roma ha varcato i cancelli della centrale nucleare di Latina; era una nutrita delegazione di Parlamentari delle Commissioni Ambiente e Attività Produttive di Camera e Senato che ha fatto visita al sito.
di MAURIZIO VACCARO
Ci sono molte cose che possono interessare questa rubrica della kermesse di Lievito organizzata da Rinascita civile e aperta il giorno della Liberazione (non è una data a caso), che finirà il prossimo 4 maggio.
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