venerdì 18 aprile 2014

STOP EOLICO SELVAGGIO: APPROVATA MORATORIA ANCHE PER BIOMASSE

Una vittoria storica per chi ama per l’Abruzzo Regione Verde e il movimento ambientalista.
Il Consiglio regionale dell’Abruzzo ha approvato la mia proposta di moratoria per gli impianti fotovoltaici in zona agricola, eolici e per centrali a biomasse di potenza superiore ad 1 MW.
Inoltre finalmente è stata introdotta una norma che pone un freno all’eolico selvaggio e pone divieti di istallazione a tutela dell’avifauna e dell’orsocome da tempo richiesto dalle associazioni ambientaliste, dagli esperti e dalle comunità locali.All’inizio di marzo avevo rilanciato insieme a Stefano Allavena della Lipu la proposta di moratoria in occasione del rinvenimento di due grifoni smembrati e avevo presentato un’interrogazione sui progetti a Civitaluparella (Ch) (leggipost). La moratoria sulle biomasse l’avevamo presentata inconferenza stampa io e Antonio Perrotti nel settembre 2013 (video intervista). L’emendamento approvato oggi è stato elaborato con Augusto De Sanctis. Un bel lavoro di squadra che ha avuto un forte iscoraggiamento nella mobilitazione dei comitati di Civitaluparella, Villa S.Maria e degli altricomuni del Medio Sangro oggetto di un’autentica colonizzazione.
Ai fini della tutela della biodiversità della Regione Abruzzo con particolare riferimento alle specie di avifauna e di mammiferi tutelate a livello comunitario che sono oggetto di mortalità aggiuntiva derivante dagli impatti con gli aerogeneratori, nonché in attuazione delle previsioni di cui all’accordo PATOM (Piano di azione per la tutela dell’orso marsicano) per quanto riguarda il disturbo per l’orso, la norma approvata introduce il divieto di installazione di aerogeneratori o gruppi di aerogeneratori aventi potenza singola o complessiva >0,300 Mw nelle seguenti aree:– Important Bird Areas (IBA);
- aree importanti per il grifone così come segnalate dal Corpo Forestale dello Stato;
- aree circostanti in un raggio di 5 km dai dormitori di Nibbio reale segnalati nella Regione Abruzzo;
- buffer area di 2 km attorno al perimetro dei SIC in cui siano presenti Nibbio reale e Nibbio bruno;
- buffer area di 4 km attorno al perimetro delle ZPS;
- aree circostanti in un raggio di 5 km dalle pareti siti di riproduzione accertata di Lanario e Aquila reale e dal punto di nidificazione accertata di Biancone;
- aree circostanti in un raggio di 3 km da cavità o altri siti che ospitano colonie o siti di svernamento – per le specie gregarie – di specie di chirotteri inserite nell’Allegato II della Dir.147/2009/CE;
-  aree interessate dalla presenza di orso bruno così come riportato dal PATOM.
Purtroppo grazie a Franco Caramanico (SEL) non è passato per un voto il mio emendamento per portare a 3 ettari il lotto minimo edificabile nelle aree agricole. Caramanico si è sentito in dovere di intervenire contro la proposta come hanno fatto Mauro Febbo e Antonio Menna dell’UDC. E’ stato in compenso approvato un progetto molto light di Caramanico a parole contro il consumo di suolo a parole perchè non contiene alcuna norma seria e in compenso qualche principio sbagliato. Si è persa una grande occasione per tutelare meglio il nostro territorio agricolo e il paesaggio aggredito dalla cementificazione ovunque.
Maurizio Acerbo, consigliere regionale e candidato presidente della Regione Abruzzo http://www.maurizioacerbo.it/blogs/?p=3341

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