venerdì 18 aprile 2014

Progetto per la Roma-Latina, nel mirino della Corte dei conti le giunte Marrazzo e Storace

Venti milioni di euro il presunto danno erariale per avere affidato la progettazione dell'infrastruttura ad Arcea

Doveva essere la società che gestiva la realizzazione delle autostrade nel Lazio. Oggi è la società che pesa come un macigno sulle casse della Regione. A sancirlo  la procura generale del Lazio della Corte dei Conti. A sollevare il polverone è stato il ritorno in auge della Roma - Latina e della Bretella Cisterna Valmontone. Due opere che cambieranno il sistema logistico della Regione e che i cittadini attendono da oltre trenta anni senza aver visto l'ombra di un cantiere. Al giro di boa, qua do tutti i pezzi del puzzle stavano andando a completare il quadro ecco che si preannuncia l'ennesimo ostacolo. Si tratta, per essere precisi, di un danno erariale "da mancato risparmio" arrecato alla Regione Lazio per circa 20 milioni, 19.858.120,96 euro nello specifico. I magistrati contabili, nella relazione istruttoria condotta dal viceprocuratore generale, Rosa Francaviglia, mettono sotto accusa e invitano a dedurre (sostanzialmente un rinvio a giudizio) tutta la giunta Marrazzo.
MARRAZZO E STORACE NEL MIRINO. In particolare sono nel mirino oltre a Marrazzo, il vicepresidente Esterino Montino, gli assessori Bruno Astorre, Anna Salomè Coppotelli, Silvia Costa, Daniele Fichera, Vincenzo Maruccio, Giulia Rodano, Francesco Scalia, Alessandra Tibaldi, Daniela Valentini e Filiberto Zaratti, oltre al defunto Francesco Dalia. Ecluso il defunto Mario Di Carlo "non ravvisandosi i presupposti per la convenibilita' in giudizio degli eredi per difetto di illecito arricchimento"). A questi si aggiungono l'ex presidente Francesco Storace, l'assessore ai lavori pubblici Giulio Gargano, Raniero De Filippis (direttore pro tempore del dipartimento Territorio della Regione Lazio), Raimondo Luigi Besson (dirigente pro tempore del settore assessorato Opere e reti di servizi e Mobilita' sistemi infrastrutturali della Regione Lazio), Bernardo Maria Fabrizio (dirigente pro tempore del settore assessorato Opere e reti di servizi e Mobilita' sistemi infrastrutturali della Regione Lazio), Patrizio Cuccioletta (capo del dipartimento del Territorio pro tempore della Regione Lazio), Andrea Abodi (presidente pro tempore di Arcea), Ruggiero Borgia (amministratore delegato pro tempore di Arcea), Flavio De Luca (consigliere pro tempore del Cda di Arcea), Roberto Serrentino (consigliere pro tempore del Cda di Arcea) e Aurelio Saitta (consigliere pro tempore del cda di Arcea).

IL CASO. Arcea nasce nel 2003 ed è partecipata al 51% proprio dalla Regione Lazio. Ad essere contestata è la decisione della società di assegnare senza gara al Consorzio 2050 (uno dei tre soci privati di Arcea, gli altri due sono Mps e Autostrade per l'Italia) anche tutta la progettazione preliminare e definitiva della Roma-Latina e della Cisterna-Valmontone riconoscendogli un compenso di 40 milioni di euro.

IL NODO DA SCIOGLIERE. Per la Corte non solo la Regione non avrebbe dovuto affidare ad Arcea il compito di progettare l'opera (peraltro alla societa' all'epoca venne accordata anche la realizzazione e la gestione) ma a cascata nemmeno Arcea avrebbe dovuto affidare direttamente al Consorzo 2050 la progettazione. In questo modo la Regione avrebbe evitato di sperperare quasi 20 milioni.

I NUMERI. Per arrivare alla quantificazione del danno la magistratura contabile ha fatto un paragone con quanto avvenuto nel 2010, quando "la società per azioni 'Autostrada Brescia-Verona-Vicenza-Padova' affido' i servizi di ingegneria, finalizzati alla realizzazione dell'autostrada A31 Trento-Rovigo (tronco Trento-Valdastino-Piovene Rocchetta) , tramite gara d'appalto. i servizi prestati per la realizzazione del progetto integrato, corrIdoio intermodale Roma-Latina e collegamento Cisterna-Valmontone sono equivalenti sia per l'importo che per il tipo di progettazione autostradale" della Trento-Rovigo e quindi "anche il ribasso percentuale e' da valutarsi corrispondente al 66%". L'unica notizia positiva risiede nel fatto che ad oggi le somme stanziate dal Cipe sono state destinate ad una nuova società  Autostrade per il Lazio che nulla ha a che vedere con quanto concerne Arcea e che, se tutto procede, affiderà la gara entro l'anno aprendo finalmente i cantieri. http://www.corrieredilatina.it/news/home/5477/Progetto-per-la-Roma-Latina-.html

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