giovedì 17 novembre 2011

comune di Latina delibera del piano casa

Giovedì 17 Novembre 2011|Edizione: LATINA|Pagina 41 Il Messaggero
di ANDREA APRUZZESE


Scontro politico in commissione urbanistica sulla tutela degli edifici storici di Latina, in particolare sui capannoni dei consorzi di Borgo Sabotino e Borgo Grappa. Nella seduta in cui, ieri, è stata finalmente approvata la delibera per l’applicazione del Piano casa regionale, la maggioranza si è detta inizialmente contraria ad escludere i due capannoni. «Sono ormai in condizioni fatiscenti e non ci sono fondi per la loro eventuale riqualificazione: piuttosto, facciamoli ristrutturare ed utilizzare», ha precisato Angelo Tripodi a proposito delle due strutture, ora private. La proposta era stata avanzata da Maurizio Patarini (sostenuta dal Pd), secondo cui «immobili che fanno parte della nostra tradizione vanno tutelati. L’edificio di borgo Sabotino, esempio di architettura rurale, con il secondo piano a campata unica e tetto ligneo, rientra in una delle zone di bonifica ed è da considerare patrimonio architettonico da valorizzare». La tutela è stata applicata alla zona rossa del centro storico intesa dal piano territoriale paesistico regionale e alle costruzioni inserite nella delibera del 1997. Di fronte a questo, il Pd, che intendeva estendere la tutela al centro storico compreso nella circonvallazione, si è astenuto: Fabrizio Mattioli ha precisato che «restiamo aperti al confronto, per migliorare il dispositivo». Al termine, è stata valutata la possibilità di presentare integrazioni alla delibera, in Consiglio comunale, il 22 novembre. Tra i punti principali della delibera, la riduzione del 30% degli oneri concessori per gli interventi di ampliamento sulla prima casa; nei casi di recupero della struttura originaria dell’edificio, sarà consentito l’abbattimento delle parti aggiunte, con ampliamento in adiacenza. «Abbiamo stabilito di facilitare l’applicazione – spiega l’assessore all’Urbanistica, Giuseppe Di Rubbo – favorendo la riqualificazione di edifici esistenti, e sviluppando l’economia; per quanto concerne i capannoni dei due consorzi, ci riserviamo di approfondire, tramite schede tecniche che predisporranno gli uffici». Di Rubbo sottolinea inoltre che «questa delibera rappresenta una prima fase: ve ne sarà poi una seconda, che sarà integrata con la pianificazione dei cambi di destinazione d’uso l’housing sociale e i premi di cubatura per la Marina di Latina».
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