Emanuele Bompan
AMBIENTALISTI Arrestato a Washington James Hansen, direttore del Goddard Institute for Space Studies della Nasa ed eroe del movimento climatico non solo degli Stati Uniti
Quando hanno stretto le manette intorno alle mani di James Hansen, climatologo direttore del Goddard Institute for Space Studies della NASA, e eroe del movimento climatico usa e mondiale, si è consumato un irrevocabile divorzio. Quello tra mondo ambientalista e Obama. Arrestato davanti alla Casa bianca, davanti al suo inquilino appena rientrato dalle ferie, per aver protestato contro l’oleodotto maledetto delle sabbie bituminose, Hansen ha lanciato per l’ennesima volta l’appello al presidente: «fermi questo oleodotto».
Il progetto in questione è l’espansione del Keystone Pipeline System, nota come KeystoneXL, è uno degli oleodotti più lunghi del Nord America, che trasporta petrolio dai depositi di sabbie bituminose nell’Alberta settentrionale, in Canada fino all’Illinois e all’Oklahoma. La nuova aggiunta di altri 2700 chilometri il Keystone XL (noto anche come Keystone Expansion) dovrebbe congiungere i terminali e le raffinerie sulle coste del Texas con le tubature già esistenti in Kansas ed Oklahoma. In questo modo gli Usa potrebbero accrescere la capacità di raffinare il petrolio contenuto nelle sabbie bituminose di oltre un milione di barili al giorno.
Gli ambientalisti si oppongono per i potenziali rischi del trasporto ma sopratutto perchè le sabbie sono uno dei più grandi depositi di CO2, responsabile del cambiamento climatica.
Secondo Hansen «Se noi mettessimo in circolo tutta la Co2 contenuta nelle sabbie bituminose dell’Alberta questo significherebbe “game over” nella lotta contro il clima».
La scelta è interamente in mano al presidente Obama, che entro l’anno dovrà decidere se approvare o fermare KeystoneXL. «Se Obama sceglie la via sporca confermerà che quanto detto fin’ora era solo greenwashing», ha dichiarato Hansen prima di essere portato via dalla polizia.
Lunedì più di 140 persone sono state arrestate per la campagna Tar Sand Action (cercate l’hashtag #nokxl su Twitter). «Siamo a quota 520 arrestati - conferma l’ideatore della campagna tarsandaction.com e del network 350.org Bill McKibben - e aumenteranno». Attesa la partecipazione della star del cinema Danny Glover e della giornalista Naomi Klein. Forte la presenza dei movimenti religiosi liberal, come la Chiesa Unitaria Universalista. «Opporsi al progetto significa proteggere i figli del signore e il Suo creato, ha dichiarato il rev. Mari Castellanos della United Church of Christ. Per Rose Berger, cattolica, «il cambiamento climatico è una questione morale. Presidente, agisca. Fermi Keystone XL». La campagna proseguirà fino al 3 settembre quando si terrà una grande manifestazione con tutte le power house ambientaliste della capitale e migliaia di attivisti.
http://www.terranews.it/news/2011/08/manette-al-climatologo-davanti-alla-casa-bianca
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