Unanime la condanna nella pioggia di reazioni al rogo della lestra. "E' gravissimo l'atto di intimidazione nei confronti del Parco del Circeo, presidio in questi anni di legalità oltre che di difesa dell'ambiente e di tutela del territorio".
Così il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, che ha espresso piena solidarietà al presidente Gaetano Benedetto "artefice di una gestione attenta e attiva in un territorio spesso difficile". E’ convinto della pista intimidatoria anche il capogruppo dei Verdi in Regione Angelo Bonelli, che dà sostanza all’ipotesi "Piano casa". Per l‘esponente il caso è "una risposta criminale all´atteggiamento rigoroso nel contrastare i comportamenti illegali che ha il Parco e ritengo che sia anche una reazione, da parte di personaggi che hanno lucrato sullo scempio del territorio, all´ultima circolare della dirigenza nella quale si afferma che il Piano Casa della Regione Lazio non si può applicare al territorio del Parco". Bonelli chiede che "da parte delle autorità sia ulteriormente rafforzata la tutela delle strutture della riserva e della sua dirigenza che si batte da anni contro l´abusivismo edilizio e l´illegalità sul territorio". Quanto accaduto non va per nulla sottovalutato secondo il vice presidente del Senato e commissario del Pd Lazio, Vannino Chiti. "E' doveroso ringraziare, oltre al presidente Benedetto, i vigili del fuoco, la protezione civile e tutte le autorità che si sono rese fin da subito disponibili: è grazie al loro rapido intervento che i danni sono stati limitati. Auspichiamo che le forze dell'ordine possano individuare al più presto i responsabili, non trascurando nessuna ipotesi" ha detto. I suoi colleghi, i democratici di Sabaudia, annunciano la presentazione in consiglio comunale di una mozione per impegnare il sindaco e la giunta ad ostacolare in ogni modo l’approvazione di provvedimenti "atti a manomettere in qualsiasi modo il territorio protetto". Sono loro, fra l’altro, che proprio ieri hanno scritto al ministro Prestigiacomo e al Prefetto di Latina per dire no, come ha già fatto il Parco, all’applicazione del nuovo Piano casa nella zona dell’area protetta pontina. "Il gravissimo attentato portato sin nei pressi della direzione da persone prezzolate, a pochi giorni da quello compiuto a Quarto caldo, rappresenta- hanno scritto in una nota il coordinatore Pasquale Mancuso e i consiglieri Franco Brugnola e Amedeo Bianchi- l’ennesimo intollerabile attacco nei confronti di chi, con uomini e mezzi spesso insufficienti, lotta quotidianamente per tutelare l’ambiente in cui viviamo, dagli appetiti di chi, anziché operare per uno sviluppo ecosostenibile, vuole riminizzare questo meraviglioso lembo del Lazio, che è stato giustamente tutelato da leggi statali e regionali, nonché da normative europee ed internazionali". Durissima la posizione del Wwf Lazio per voce del suo presidente Vanessa Ranieri. "Il parco del Circeo brucia. E’ accaduto con una dinamica molto particolare ma che certo non potrà far compiere nessun passo indietro a chi si spende ogni giorno per la tutela e la conservazione del parco nazionale". I fatti di venerdì- sostiene la dirigente- non possono che far pensare "ad un chiaro messaggio di tipo mafioso. Infatti solo esponenti legati alla criminalità organizzata avrebbero potuto avere tanta spregiudicatezza nell'appiccare il fuoco a distanza così ravvicinata all'area più frequentata". E anche lei pone l’accento sull’aspetto Piano casa. "Non vorremmo- dice- che tale incredibile gesto fosse legato alla sua incontestabile inapplicabilità rispetto alle norme di salvaguardia delle aree protette quali il parco nazionale del Circeo". La Ranieri chiede l’immediato intervento del Prefetto "affinché vengano indagate le reali motivazioni di questa sequela di incendi certamente non riconducibili a isolati e sporadici gesti di qualche irresponsabile, ma che per converso, portano a pensare a vere e proprie azioni intimidatorie. Il Wwf sarà al fianco del Parco per resistere a questo duro attacco alla legalità e alla conservazione di questa preziosa area". Piena solidarietà alla dirigenza di via Carlo Alberto è arrivata ieri anche dai commercianti sabaudiani riuniti sotto la sigla Il Nuovo
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domenica 4 settembre 2011
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