Dall'inizio di luglio in Italia gli incendi hanno mandato in fumo 51.217 ettari di terreno, un'area grande come 71.732 campi da calcio. A fornire il dato, aggiornato al 22 luglio, è l'European Forest Fire Information System (Effis) della Commissione Europea, che evidenzia un rallentamento nei roghi nella terza settimana del mese rispetto al picco di quella precedente. In base ai rilevamenti, infatti, dal 15 al 22 luglio le fiamme hanno coinvolto 10mila ettari, a fronte di poco meno di 34mila ettari della settimana 8-15 luglio.
Dall'inizio dell'anno al 22 luglio, nella Penisola sono bruciati 68.213 ettari, un'area due volte e mezzo più grande di quella andata a fuoco in tutto il 2016, pari a 27mila ettari.
Sempre dall'inizio dell'anno si sono registrati 356 incendi di grandi dimensioni (oltre i 30 ettari), di cui 265 si sono verificati nelle prime tre settimane di luglio. Anche sul numero di incendi si riscontra un rallentamento: dal 15 al 22 luglio sono stati 50 contro i 160 dall'8 al 15 luglio.
Dall'inizio dell'anno al 22 luglio, nella Penisola sono bruciati 68.213 ettari, un'area due volte e mezzo più grande di quella andata a fuoco in tutto il 2016, pari a 27mila ettari.
Sempre dall'inizio dell'anno si sono registrati 356 incendi di grandi dimensioni (oltre i 30 ettari), di cui 265 si sono verificati nelle prime tre settimane di luglio. Anche sul numero di incendi si riscontra un rallentamento: dal 15 al 22 luglio sono stati 50 contro i 160 dall'8 al 15 luglio.
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