IL RALLENTAMENTO DOPO MARINOPer la verità, l’obiettivo fissato dal “piano per la gestione dei materiali post-consumo” al momento è ancora molto lontano. Stando allo storico, il periodo di crescita record della raccolta è individuabile fra il 2013 e il 2014 – dunque a cavallo tra i mandati di Gianni Alemanno e Ignazio Marino, quando nel complesso la raccolta differenziata crebbe dell’11.8% (dal 25.7 al 27.3), per poi rallentare sensibilmente: dall’inizio del 2016 a oggi, infatti, la crescita è stata solo del 3% (dal 41.2 al 44.2). Soprattutto, bisognerà essere in grado di migliorare il servizio già esistente in tutti municipi di Roma, dato che ad oggi, come spiega Ama, “tutti i romani sono serviti dalla modalità di raccolta a 5 frazioni”, ma di questi “951mila cittadini usufruiscono del porta a porta”.
IL SOCCORSO DELLA REGIONE
In questo senso, una mano a Virginia Raggi potrebbe arrivare dalla Regione Lazio. Il governatore Nicola Zingaretti e il suo assessore all’Ambiente, Mauro Buschini, infatti, hanno presentato due bandi da 35,9 milioni e 21,7 milioni destinati ai Comuni per la realizzazione rispettivamente di impianti di compostaggio dell’umido e isole ecologiche, con l’obiettivo di “portare la raccolta differenziata sul territorio regionale oltre il 50% entro il 2019”. Per quanto riguarda il Campidoglio, questi fondi andranno a finanziare circa un terzo degli impianti che verranno realizzati sul territorio capitolino. Inoltre, secondo quanto annunciato da Zingaretti “entro settembre arriveranno anche soldi per ristrutturare i tmb”. Fondi di cui la Capitale ha fortemente bisogno per rimettere a regime – qualora ce ne sia la volontà politica – gli impianti di Rocca Cencia e, eventualmente, di Salario. di Vincenzo Bisbiglia | 27 luglio 2017 http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/07/27/roma-cresce-la-differenziata-per-le-utenze-non-domestiche-ma-in-totale-la-raccolta-non-supera-il-45/3759648/
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