SALERNO - La spiaggia "Le Saline" a Palinuro, sulla costa cilentana, si conferma tra le mete predilette in Campania per le tartarughe Caretta caretta.
Nell'ambito della "Campagna Jairo-Mediterraneo" che vede la stretta collaborazione tra gli esperti della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e i volontari della Sea Shepherd Italia onlus, quest'ultimi, hanno trovato due tracce di risalita di una tartaruga marina sulla spiaggia "Le Saline" di Palinuro.
Grazie alla stretta collaborazione tra la Onlus e l'Ente di Ricerca partenopeo, sono stati allertati i biologi del centro ricerche tartarughe marine della SZN per coordinare le attività di conservazione del nido. Gli esperti hanno riscontrato l'effettiva presenza delle uova in prossimità della scogliera posta a protezione di un campo sportivo.
Il nido, situato a una distanza di oltre 20 metri dalla battigia e ad una profondità di circa 30 cm, è stato immediatamente protetto mediante l'apposizione di una rete sotto sabbia e dotato di sensori che consentiranno il monitoraggio della temperatura. Con il supporto dell'associazione ESO ES Palinuro, che da anni collabora con la Stazione Zoologica Anton Dohrn, è stato installato un recinto per delimitare l'area e impedire il calpestio accidentale del nido e difenderlo da agenti antropici. Anche la Capitaneria di Porto, il Comune di Centola e il personale del Parco del Cilento si sono attivati per garantire le migliori condizioni di sicurezza al nido fino al momento della schiusa. La nascita delle tartarughe marine dovrebbe essere previsto per la seconda metà di settembre.
Nell'ambito della "Campagna Jairo-Mediterraneo" che vede la stretta collaborazione tra gli esperti della Stazione Zoologica Anton Dohrn di Napoli e i volontari della Sea Shepherd Italia onlus, quest'ultimi, hanno trovato due tracce di risalita di una tartaruga marina sulla spiaggia "Le Saline" di Palinuro.
Grazie alla stretta collaborazione tra la Onlus e l'Ente di Ricerca partenopeo, sono stati allertati i biologi del centro ricerche tartarughe marine della SZN per coordinare le attività di conservazione del nido. Gli esperti hanno riscontrato l'effettiva presenza delle uova in prossimità della scogliera posta a protezione di un campo sportivo.
Il nido, situato a una distanza di oltre 20 metri dalla battigia e ad una profondità di circa 30 cm, è stato immediatamente protetto mediante l'apposizione di una rete sotto sabbia e dotato di sensori che consentiranno il monitoraggio della temperatura. Con il supporto dell'associazione ESO ES Palinuro, che da anni collabora con la Stazione Zoologica Anton Dohrn, è stato installato un recinto per delimitare l'area e impedire il calpestio accidentale del nido e difenderlo da agenti antropici. Anche la Capitaneria di Porto, il Comune di Centola e il personale del Parco del Cilento si sono attivati per garantire le migliori condizioni di sicurezza al nido fino al momento della schiusa. La nascita delle tartarughe marine dovrebbe essere previsto per la seconda metà di settembre.
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