TRENTO - L'Enpa (Ente nazionale protezione animali), con la presidente Carla Rocchi, ha scritto al presidente della Provincia autonoma di Trento, Ugo Rossi, chiedendo di "fermare qualsiasi tipo di intervento che possa risultare pericoloso per l'incolumità degli orsi".
Si è così fatta portavoce "dei 300.000 cittadini che hanno aderito alle iniziative promosse da Enpa (su Facebook e con una petizione online) per la tutela degli orsi" e ha anche chiesto a Rossi "di convocare un tavolo urgente con i massimi esperti del settore per trovare soluzioni concrete, efficaci e scientifiche a possibili problemi di convivenza tra uomini e plantigradi", definendo "inopportuna l'ordinanza di cattura-uccisione emanata nei giorni scorsi. Un provvedimento firmato con grande fretta - ha osservato - benché non tutti gli aspetti della vicenda fossero ancora stati chiariti". D'altro canto, "neanche le prime indagini sui campioni di dna prelevati dai vestiti dell'escursionista hanno permesso di identificare l'esemplare responsabile della presunta aggressione. Che ad oggi risulta essere ancora ignoto", sottolinea l'associazione.
Si è così fatta portavoce "dei 300.000 cittadini che hanno aderito alle iniziative promosse da Enpa (su Facebook e con una petizione online) per la tutela degli orsi" e ha anche chiesto a Rossi "di convocare un tavolo urgente con i massimi esperti del settore per trovare soluzioni concrete, efficaci e scientifiche a possibili problemi di convivenza tra uomini e plantigradi", definendo "inopportuna l'ordinanza di cattura-uccisione emanata nei giorni scorsi. Un provvedimento firmato con grande fretta - ha osservato - benché non tutti gli aspetti della vicenda fossero ancora stati chiariti". D'altro canto, "neanche le prime indagini sui campioni di dna prelevati dai vestiti dell'escursionista hanno permesso di identificare l'esemplare responsabile della presunta aggressione. Che ad oggi risulta essere ancora ignoto", sottolinea l'associazione.
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