LEGGE DI STABILITA'
Romani contro Tremonti sul 4G
Ambiente, in 4 anni tagli per il 90%
Una nota dello Sviluppo Economico sottolinea la necessità di investimenti nel settore delle telecomunicazioni, "per non arrecare danni al settore e al Paese". Potrebbero così tornare sul tavolo gli stanziamenti per la banda larga. Pesantissime decurtazioni per il ministero della Prestigiacomo, che di fatto perde ogni funzione: "Non voterò la legge", dice il ministro
ROMA - "Come ampiamente condiviso dai gruppi parlamentari di maggioranza, è necessario garantire, anche sul fronte delle Tlc, la continuità degli investimenti e della crescita. Diversamente, si arrecherebbe un danno grave al settore e all'Italia".
E' quanto sostiene in una nota del ministero dello Sviluppo Economico, osservando che i contenuti della nuova legge di stabilità riportati oggi dalla stampa, in cui secondo la nota "appaiono in evidente contrasto con quanto previsto circa la destinazione delle risorse della gara 1 per le frequenze 4G, gestita nella sua totalità dal Mise".
Ambiente, 90% di tagli. Incredibile l'ammontare delle decurtazioni per il ministero dell'Ambiente, in vista della definizione degli ulteriori interventi che verranno decisi dal Consiglio dei Ministri. In quattro anni tagli per ben il 90% del budget: dal 1,3 miliardi di euro del 2008 a 120 milioni di euro nel 2012.
Considerando che le spese fisse, insopprimibili, per il ministero sono pari a 320 milioni, il bilancio, che per il 2008 era di un miliardo e 620 milioni, passerebbe a 440 milioni di euro nel 2012.
Il rischio è quello di eliminare sostanzialmente il piano bonifiche per i 57 siti inquinati di interesse nazionale, azzerare la gestione dei 60 parchi nazionali e riserve marine, eliminare gli interventi per il dissesto idrogeologico, i fondi per la mobilità sostenibile e quelli della lotta alla Co2
Prestigiacomo: "Non voterò la legge". E sulle voci riguardo i pesantissimi tagli non tarda ad arrivare il commento del ministro interessato: "Ovviamente non potrò votare nè in Consiglio dei Ministri nè in Parlamento una legge di stabilità che di fatto cancella il ministero dell'Ambiente", dice Stefania Prestigiacomo
Capitali da riassegnare. Per quanto riguarda lo Sviluppo Economico, la legge 220/2010 dispone che "eventuali maggiori entrate accertate rispetto alla stima" di 2,4 miliardi di euro "sono riassegnate nello stesso anno al Mise per misure di sostegno al settore, da definire con apposito decreto del ministro dello Sviluppo economico, di concerto con il ministro dell'economia e delle Finanze". La legge 111/2011 precisa che una quota "non superiore al 50% delle eventuali maggiori entrate accertate rispetto alla stima" di 2,4 miliardi di euro "sono riassegnate nello stesso anno al Mise per misure di sostegno al settore".
Va evidenziato che il successo della gara 4G "è stato determinato anche e soprattutto dal fatto che le società di telecomunicazione hanno formulato le proprie offerte, nel corso della gara, nella consapevolezza normativa che una parte delle risorse sarebbe stata reinvestita nel settore Tlc". Non solo, spiega il ministero: "E' bene ricordare che l'investimento di questi fondi in innovativi progetti di infrastrutturazione delle reti farà da volano all'investimento di ulteriori risorse private, con un rilevante effetto anticiclico, sia sul fronte economico che occupazionale". Infine, si ricorda che "oltre alla riduzione del deficit assicurata dalla gara 4G, il Mise sta dando un forte contributo sia sul fronte del contenimento della spesa, sia su quello della tutela degli investimenti strategici per il governo e per il Paese".
(13 ottobre 2011)http://www.repubblica.it/economia/2011/10/13/news/il_mise_garantire_gli_investimenti_la_banda_larga_torna_sul_tavolo-23181650/?ref=HREA-1
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