Di Pietro attacca: “Vendola pensi alla Puglia” Il leader Idv contrario all'autocandidatura a leader del centrosinistra di Nichi, che promette: "Batterò Berlusconi"Inarrestabile Vendola. Dopo aver lanciato ufficialmente la sua candidatura a leader del centrosinistra, non esita a sfidare Berlusconi per la leadership: “Vincerò le primarie del centrosinistra e batterò Berlusconi. Come faccio a perdere?”. Perché “ha berlusconizzato la nostra società e adesso comincia ad esserne vittima. Lo batterò perché è troppo vecchio”. Oltre ad essere “maschilista” e un po’ “guascone”. Una discesa in campo che pesa e che lascia intendere l’imminenza di possibili elezioni politiche, mentre proprio il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani rilancia la proposta di una “fase di transizione”, cioè un rinvio delle urne dopo un ipotetico post-Berlusconi.
Ma se il Pd, pur accusando il colpo, simula indifferenza e si dichiara più o meno in maggioranza pronto ad accogliere la partecipazione del governatore della Puglia alle primarie, Di Pietro esprime tutta la sua contrarietà, con un affondo che preannuncia battaglia. “Vendola è stato da poco rieletto governatore della Regione Puglia e peraltro è più per demeriti della coalizione del centrodestra che si è divisa che per meriti del centrosinistra che ha guidato nei precedenti 5 anni visto che molti assessori della sua giunta poi sono finiti sotto l’attenzione della magistratura per aver fatto male il loro dovere”, dice ad Affari italiani. E ribadisce al Fatto Quotidiano: “Ci siamo impegnati a farlo eleggere e lo sosteniamo ora, non per aiutarlo nel suo successo personale, ma per governare la Puglia”. D’altra parte il leader dell’Idv non nega la possibilità di candidarsi in prima persona. E non risparmia una stoccata velenosa rispetto all’affermazione del governatore della Puglia che Carlo Giuliani sarebbe un eroe della Repubblica come Borsellino e Falcone, come riportato dal Corriere della Sera (ma poi smentito ieri: “Nessun paragone – dice Vendola a Radio 24 – era il contrario di un’apologia o di una retorica; era semplicemente ricordare cos’è accaduto nel luglio del ’92 e nel luglio del 2001”). “Questa è la dimostrazione del fatto che Vendola ha uno sguardo settoriale – dichiara Di Pietro – Borsellino e Falcone hanno dato la vita per l’Italia, Carlo Giuliani ha partecipato a una manifestazione violenta”.
Alzata di scudi contro Vendola anche dai suoi ex alleati della sinistra radicale: “Discussione faticosa e inutile”, dichiara Diliberto. “Prima di discutere su Nichi Vendola e sulla sua volontà di sparigliare il centrosinistra, dobbiamo chiederci se riusciamo a far cadere Berlusconi”, dice Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista. E intanto Bersani parla di una “fase di passaggio”, che però non sarebbe il governo di larghe intese proposto da Casini, che includeva Berlusconi. Attacca Vendola: “Un discorso dal mio punto di vista poco chiaro, si ha la sensazione che ci sia un giudizio che differenzia l’azione di Tremonti da quella di Berlusconi”.
Da Il Fatto Quotidiano del 20 luglio 2010 di Wanda Marra
martedì 20 luglio 2010
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3 commenti:
siiii se l'inchiappetta tutti
questo è il livello culturale di una parte della destra. Oltre alle scemenze non vanno
solo i poveri di spirito non apprezzano l'ironia.
Oppure ti da fastidio che la satira sia rivolta ad un leader di sinistra?
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