giovedì 6 luglio 2017

Sep tra miasmi e proteste, interviene l’amministratore della società

Davanti alle nuove e numerose proteste di questi giorni, sull’impianto di compostaggio della Sep a Mazzocchio, portate avanti tanto da cittadini quanto da pubblici amministratori, interviene l’amministratore dell’azienda che raccoglie la frazione umida dei rifiuti da diversi Comuni per trasformarla in compost.
“L’interesse che lega un consulente all’interesse della parte di cui è espressione – dichiara l’imprenditore Ugolini – non è tale da affrancarlo dalle regole tecniche e deontologiche che ne presidiano le attività. Troviamo singolare ma, soprattutto, inopportuno che un consulente esprima valutazioni e che ne consenta la divulgazione, senza dar corso alle specifiche verifiche che ne hanno legittimato la nomina”.
Ancora: “Quanto alla riunione dei sindaci che si sarebbe tenuta il 4 luglio ad iniziativa dei comitati operanti sul territorio, ricordiamo di non doversi scomodare nell’impartire prescrizioni, atteso che gli atti autorizzativi di cui siamo in possesso ne sono ampiamente corredate e la loro osservanza viene sistematicamente verificata dagli enti accertatori, i cui ultimi controlli, per una singolare coincidenza, sono stati pressoché concomitanti alla richiamata assemblea del 4 luglio scorso. La paventata diffusione di odori molesti in territori che mai prima d’ora ne avevano fatto denunzia, imporrebbe di verificarne la reale origine, atteso che noi stessi abbiamo più volte segnalato la presenza nel comparto di alternative fonti di emissioni che ,per loro fortuna, sono finora rimaste all’ombra degli strali dei pur attivi comitati locali. La Sep – prosegue – è una società sufficientemente strutturata; è oltremodo riduttivo ricondurre o identificare le politiche aziendali con sporadici contatti o dichiarazioni di singoli esponenti, peraltro sforniti di funzioni rappresentative. L’impegno della società in questi quattordici anni è certificato dalla sostanziale ricostruzione dell’intero impianto, operazione funestata anche da agenti avversi, quale un incendio di accertata natura dolosa e dalla revisione delle sue tecnologie, sempre adeguate alle migliori tecniche disponibili. Non è chiaro il riferimento alle promesse fatte dalla proprietà, ma se per esse si intendono quelle relative alla realizzazione di un nuovo sito in cui confinare le operazioni che generano maggior impatto odorigeno (spremitura), allora è bene precisare che la Provincia di Latina ha rilasciato a una nostra consociata la sollecitata autorizzazione in tal senso, soltanto lo scorso 29 giugno, di talchè sono in corso tutte le procedure necessarie a garantire l’operatività del nuovo sito nel più breve tempo possibile, nella certezza che anche detta soluzione possa avere un impatto risolutivo sull’astratto rischio di liberazione di emissioni maleodoranti”.
L’amministratore va poi oltre: “Tutti gli articoli registrati in queste ultime settimane tendono a mettere in relazione i fastidi asseritamente prodotti dalla Sep, con le determinazioni degli enti competenti che hanno vietato alla Rida Ambiente la possibilità di trattare rifiuti organici , fino ad indurre alcuni dei sindaci intervistati a rilasciare improvvide dichiarazioni del tipo … si stava meglio quando si stava peggio…, censurate dalla storia più recente. A chi fa gratuito appello alle legalità, infatti, ricordiamo che le determinazioni a carico della Rida Ambiente sono frutto di riscontrate violazioni di legge, la cui valutazione sarà certamente demandata al prudente apprezzamento dell’autorità giudiziaria competente più che al sensazionalismo di questo o di quell’amministratore di turno. A chi, invece , sottolinea come il conferimento dei rifiuti organici in altri impianti avrebbe garantito una migliore qualità della vita dei cittadini di Mazzocchio, ricordiamo che non v’è sito dedicato al trattamento dei rifiuti che non sia stato accompagnato dalla costituzione di comitati locali che ne contestano la legittimità. Le dichiarazioni di taluni soggetti pare rispondere a pieno a quel fenomeno solitamente riassunto nell’espressione di derivazione anglosassone “nimby” , acronimo inglese per not in my back yard , letteralmente “non nel mio cortile”. Senza per questo trascurare la possibile incidenza di simili dichiarazioni sul mercato della libera concorrenza e sui meccanismi attraverso i quali gli enti pubblici sono chiamati (si tratterebbe di un obbligo giuridico, a dire il vero) a scegliere il proprio contraente. E’ di queste ore la notizia di un sollecitato intervento del prefetto. Siamo certi che qualsiasi iniziativa dovesse seguire in tal senso, non trascurerà l’elementare regola del contraddittorio (sempre seguìta nel passato ad opera dell’allora prefetto pro-tempore), circostanza che ci induce a trasmettere la presente nota a S.E. il Prefetto di Latina per opportuna conoscenza. La Sep reagirà in ogni sede ad attacchi incontrollati e strumentali che abbiano il solo scopo di demolirne l’immagine o limitarne l’operatività e la libera concorrenza sul mercato”. http://www.h24notizie.com/2017/07/sep-miasmi-proteste-interviene-lamministratore-della-societa/

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