(ANSA) - ROMA, 25 LUG - Anche se si riuscisse a contenere l'aumento della temperatura globale entro 1,5 gradi centigradi rispetto al periodo preindustriale, come prevede l'obiettivo più ambizioso dell'accordo di Parigi, nel corso dei prossimi decenni gli eventi estremi del Nino saranno più frequenti. Lo prevede uno studio internazionale pubblicato sulla rivista Nature Climate Change.
El Nino e La Nina sono due fenomeni naturali e ciclici che si alternano nel corso degli anni, manifestandosi generalmente ogni 3-7 anni, inframezzati da periodi neutrali. Il primo riscalda le acque del Pacifico tropicale, la seconda le raffredda; dove l'uno porta siccità, l'altra porta piogge, e viceversa.
L'ultimo evento estremo del Nino si è verificato nel 2015-2016. Ha portato alluvioni in Cile, Perù, Bolivia; siccità in Indonesia, Australia, Africa meridionale e Corno d'Africa, dove ha bruciato i campi e assetato il bestiame.
In base allo studio, anche con un aumento della temperatura globale limitato a 1,5 gradi, la frequenza degli eventi estremi del Nino potrebbe passare dagli attuali 5 eventi ogni 100 anni a 10 eventi per secolo nel 2050. L'incremento potrebbe proseguire, arrivando a 14 eventi estremi per secolo al 2150. E il numero di eventi estremi che si attende sarà anche maggiore, visto che il limite di 1,5 gradi sembra un obiettivo ormai difficile da raggiungere.
"Questo risultato è inatteso, e indica che le generazioni future correranno rischi climatici associati agli eventi estremi del Nino anche maggiori rispetto a quelli previsti con un riscaldamento di 1,5 gradi", ha affermato Guojian Wang, l'autore principale dello studio.(ANSA).
http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/clima/2017/07/25/eventi-estremi-el-nino-piu-frequenti-anche-con-intesa-parigi_23556088-a853-4360-b065-3e01420272f9.html
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El Nino e La Nina sono due fenomeni naturali e ciclici che si alternano nel corso degli anni, manifestandosi generalmente ogni 3-7 anni, inframezzati da periodi neutrali. Il primo riscalda le acque del Pacifico tropicale, la seconda le raffredda; dove l'uno porta siccità, l'altra porta piogge, e viceversa.
L'ultimo evento estremo del Nino si è verificato nel 2015-2016. Ha portato alluvioni in Cile, Perù, Bolivia; siccità in Indonesia, Australia, Africa meridionale e Corno d'Africa, dove ha bruciato i campi e assetato il bestiame.
In base allo studio, anche con un aumento della temperatura globale limitato a 1,5 gradi, la frequenza degli eventi estremi del Nino potrebbe passare dagli attuali 5 eventi ogni 100 anni a 10 eventi per secolo nel 2050. L'incremento potrebbe proseguire, arrivando a 14 eventi estremi per secolo al 2150. E il numero di eventi estremi che si attende sarà anche maggiore, visto che il limite di 1,5 gradi sembra un obiettivo ormai difficile da raggiungere.
"Questo risultato è inatteso, e indica che le generazioni future correranno rischi climatici associati agli eventi estremi del Nino anche maggiori rispetto a quelli previsti con un riscaldamento di 1,5 gradi", ha affermato Guojian Wang, l'autore principale dello studio.(ANSA).
http://www.ansa.it/canale_ambiente/notizie/clima/2017/07/25/eventi-estremi-el-nino-piu-frequenti-anche-con-intesa-parigi_23556088-a853-4360-b065-3e01420272f9.html
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