I
CITTADINI CONTRO LE MAFIE E LA CORRUZIONE
Associazione
di Volontariato
Roma.Viale
Eritrea 56
Latina.
Via della Stazione snc
Codice
Fiscale 91093690591
Comunicato
stampa.
I
Testimoni di Giustizia e le associazioni antimafia insieme
per lottare le mafie.
Nasce
dall’impegno di alcuni protagonisti dell’antimafia italiana:
Piera Aiello, Francesco Alfano, Giuseppe Carini, Pietro Di Costa,
Elvio Di Cesare Ignazio Cutrò e Antonio Turri, l’Associazione
Nazionale dei Testimoni di Giustizia.
L’A.N.T.G.
mette in collegamento tutti
quei cittadini onesti che hanno avuto il coraggio di denunciare
testimoniando nelle aule dei tribunali o nelle altre sedi competenti
i misfatti delle mafie e i reati commessi dalle varie forme di
criminalità organizzata . Presidente dell’Associazione è stato
eletto Ignazio Cutrò mentre faranno parte dell’organismo direttivo
numerosi testimoni di giustizia, i rappresentanti delle associazioni
promotrici, avvocati e giuristi di spessore nazionale.
Troppo
spesso questi veri protagonisti della lotta alle mafie, alla
corruzione ed al malaffare sono dimenticati o peggio lasciati soli,
senza le opportune protezioni e ridotti alla povertà dopo aver avuto
il coraggio della denuncia e la forza di andare contro corrente in un
Paese con larghe sacche di omertà ad ogni livello.
Le
recenti vicende riguardanti i tre imprenditori di Catania in sciopero
della fame per gridare tutta la loro disperazione ed isolamento per
aver avuto il coraggio di resistere alle mafie, hanno indotto le
associazioni I Cittadini Contro le Mafie e la Corruzione, Antonino
Caponnetto, Ass.ne Nazionale dei Familiari delle vittime di Mafia e
LibereTerre e soprattutto ben 36 testimoni di giustizia, sui soli 78
italiani che hanno avuto il coraggio di denunciare fatti delittuosi
riconducibili ai clan mafiosi, a riunirsi nel Casale della Legalità
e della Giustizia di Latina Scalo per costituire l’ Associazione
dei Testimoni di Giustizia.
Finisce
con oggi la strategia dell’isolamento e della vergogna con cui
molti Testimoni sono costretti a vivere la loro condizione di donne e
uomini di coraggio.
Molti
testimoni dopo aver fatto il loro dovere di cittadini consapevoli e
coraggiosi, vengono lasciati senza protezione e senza sostentamento
economico perché spesse volte le risorse pubbliche vengono investite
non tenendo conto che lo Stato deve essere vicino alle vittime delle
mafie prima che diventino eroi da celebrare da morti sugli altari
civili o religiosi.
Le
dichiarazioni del presidente dell’ A.N.T.G. Ignazio Cutrò: “Questo
è un evento storico perché per la prima volta i testimoni di
giustizia sono riusciti a riunirsi ed a costituire una propria
associazione. Abbiamo avuto l’esigenza di formare un gruppo perché
non vogliamo più avere intermediari rispetto alle nostre esigenze,
ruolo che fino ad oggi è stato ricoperto dalle varie associazioni e
fondazioni antiusura ed antiracket. E’ necessario che i testimoni
di giustizia vengano rappresentati da persone che si trovano nella
loro stessa situazione e che di conseguenza possano accedere a quanto
gli spetta senza intermediari. Noi siamo con lo Stato e lo abbiamo
dimostrato attraverso le nostre denunce e la rinuncia ad una vita
normale, le vere vittime non siamo noi ma le nostre famiglie. E’
quindi necessario che anche lo Stato stia con noi. Chiedo inoltre al
Ministro dell’Interno che a noi testimoni di giustizia e
soprattutto alle nostre famiglie vengano riconosciuti gli stessi
diritti che hanno i familiari delle vittime di mafie e del
terrorismo. Ma il primo diritto che ognuno di noi testimoni dovrebbe
tornare ad avere è quello al lavoro. Ci auguriamo inoltre che nei
prossimi incontri, i testimoni riscontrino meno difficoltà nelle
autorizzazioni agli spostamenti che pure sono un nostro diritto, come
accaduto ieri per la convocazione relativa la costituzione della
nostra associazione.
L'A.N.T.G.
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