http://www.asca.it/newsregioni-Rifiuti__Parlamento_Ue__revoca_commissario_Lazio_e_stop_discariche-1250263-.html
20 Febbraio 2013 - 11:32
(ASCA) - Bruxelles, 20 feb - Le discariche a Riano, Pian Dell'Olmo e a Monti dell'Ortaccio non vanno fatte, il commissario straordinario per l'emergenza rifiuti nel Lazio va rimosso dal suo incarico, e al piano per Roma va data attuazione. Sono solo alcuni dei punti contenuti del documento approvato in commissione Petizione del Parlamento europeo. L'organismo parlamentare ha adottato all'unanimita' (27 voti a favore) la relazione sulla missione del Parlamento Ue in Lazio e Campania compiuta dal 29 al 31 ottobre 2012 per monitorare la gestione del ciclo dei rifiuti nelle due regioni. Il risultato della missione, boccia senza appello la regione del centro. ''La situazione nel Lazio resta molto critica'', si denuncia nel rapporto conclusivo.
Nel documento approvato si chiede, per il Lazio, ''l'immediata revoca dei poteri conferiti al commissario straordinario attraverso l'utilizzo dello strumento della legislazione di emergenza, visto che tale posizione si e' rivelata inadeguata alle necessita' di un'appropriata gestione dei rifiuti''. Cio' ''soprattutto in ragione delle sue priorita' a breve termine e di scarsa portata, laddove sarebbe invece necessario fronteggiare temi sostanziali che costituiscono un problema di medio e lungo termine piu' ampio e strutturale''. Per la commissione Petizione il ruolo e l'autorita' del commissario straordinario in Lazio ''e' del tutto inadatto ai reali problemi che affronta la popolazione, visti i livelli spaventosi della cattiva amministrazione di lungo corso. Inoltre, i poteri di emergenza sono chiaramente controproducenti, oltre che in flagrante violazione di molti aspetti della legislazione dell'Ue in materia di rifiuti''.
Sul fronte dello smaltimento dei rifiuti, il Parlamento Ue manifesta la ''ferma opposizione alla designazione dei siti di Monti dell'Ortaccio e Pian dell'Olmo come discariche, in ragione dell'impatto cumulativo di tali siti con altre strutture esistenti e data la loro vicinanza alle abitazioni e ai corsi d'acqua''. Per cui si raccomanda alle autorita' italiane di ''stabilire criteri piu' chiari sulla base delle pertinenti direttive dell'Ue per la designazione dei siti delle discariche, ove necessari nel contesto di una generale strategia dei rifiuti''. A detta dei parlamentari europei nel Lazio le autorita' politiche sono andate avanti ''senza agire sulle gravi conseguenze cumulative di una politica dei rifiuti completamente inadeguata dove l'intera 'politica dei rifiuti' equivaleva alla 'politica delle discariche' ogni volta che si trovava un sito conveniente''. Il tutto ''ignorando le conseguenze sociali e ambientali e, soprattutto, lasciando tale politica ampiamente nelle mani di un'unica, volenterosa, societa' privata del settore''. Ed e' dunque ''per questa e per molte altre ragioni'' che la delegazione inviata in Italia si dice ''contraria'' alla realizzazione di nuove discariche a Riano, Pian dell'Olmo e a Monti dell'Ortaccio. Critiche mosse anche all'impianto di trattamento dei rifiuti di Villa Spada: per i deputati europei ''si trova indubbiamente nel posto sbagliato, e si auspica un suo spostamento data la sua prossimita' al centro residenziale''.
La commissione Petizione comunque si dice ''compiaciuta'' del 'Patto per Roma' del 4 agosto 2012 sulla gestione dei rifiuti, ma ne chiede ''l'efficace attuazione'' ribadendo la necessita' di ''stabilire chiaramente misure e responsabilita' concrete per raggiungere efficacemente gli obiettivi stabiliti''.
Nel documento approvato si chiede, per il Lazio, ''l'immediata revoca dei poteri conferiti al commissario straordinario attraverso l'utilizzo dello strumento della legislazione di emergenza, visto che tale posizione si e' rivelata inadeguata alle necessita' di un'appropriata gestione dei rifiuti''. Cio' ''soprattutto in ragione delle sue priorita' a breve termine e di scarsa portata, laddove sarebbe invece necessario fronteggiare temi sostanziali che costituiscono un problema di medio e lungo termine piu' ampio e strutturale''. Per la commissione Petizione il ruolo e l'autorita' del commissario straordinario in Lazio ''e' del tutto inadatto ai reali problemi che affronta la popolazione, visti i livelli spaventosi della cattiva amministrazione di lungo corso. Inoltre, i poteri di emergenza sono chiaramente controproducenti, oltre che in flagrante violazione di molti aspetti della legislazione dell'Ue in materia di rifiuti''.
Sul fronte dello smaltimento dei rifiuti, il Parlamento Ue manifesta la ''ferma opposizione alla designazione dei siti di Monti dell'Ortaccio e Pian dell'Olmo come discariche, in ragione dell'impatto cumulativo di tali siti con altre strutture esistenti e data la loro vicinanza alle abitazioni e ai corsi d'acqua''. Per cui si raccomanda alle autorita' italiane di ''stabilire criteri piu' chiari sulla base delle pertinenti direttive dell'Ue per la designazione dei siti delle discariche, ove necessari nel contesto di una generale strategia dei rifiuti''. A detta dei parlamentari europei nel Lazio le autorita' politiche sono andate avanti ''senza agire sulle gravi conseguenze cumulative di una politica dei rifiuti completamente inadeguata dove l'intera 'politica dei rifiuti' equivaleva alla 'politica delle discariche' ogni volta che si trovava un sito conveniente''. Il tutto ''ignorando le conseguenze sociali e ambientali e, soprattutto, lasciando tale politica ampiamente nelle mani di un'unica, volenterosa, societa' privata del settore''. Ed e' dunque ''per questa e per molte altre ragioni'' che la delegazione inviata in Italia si dice ''contraria'' alla realizzazione di nuove discariche a Riano, Pian dell'Olmo e a Monti dell'Ortaccio. Critiche mosse anche all'impianto di trattamento dei rifiuti di Villa Spada: per i deputati europei ''si trova indubbiamente nel posto sbagliato, e si auspica un suo spostamento data la sua prossimita' al centro residenziale''.
La commissione Petizione comunque si dice ''compiaciuta'' del 'Patto per Roma' del 4 agosto 2012 sulla gestione dei rifiuti, ma ne chiede ''l'efficace attuazione'' ribadendo la necessita' di ''stabilire chiaramente misure e responsabilita' concrete per raggiungere efficacemente gli obiettivi stabiliti''.
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