giovedì 3 novembre 2011

salviamo il paesaggio stop al consumo del territorio

Comunicaton° 8/2011 del 2 Novembre 2011 - Movimento nazionale Stop al Consumodi Territorio

CareAmiche e cari Amici,
comeben sapete, lo scorso Sabato 29 Ottobre abbiamo dato vita formalmente ad un nuovo importante soggetto nazionale: il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e al contemporaneo avvio della nuova campagna nazionale "Salviamo il Paesaggio,Difendiamo i Territori".
Luogodi questo "lieto evento" è stato, naturalmente, Cassinetta di Lugagnano - primo Comune italiano ad avere decretato la crescita zero urbanistica - che già aveva ospitato nel gennaio 2009 la nascita del nostro Movimento Stop al Consumo di Territorio. Si è trattato di un'assemblea appassionata e appassionante, con la partecipazione di oltre 500 persone provenienti da ben 18 Regioni. A questo link potete leggere un breve resoconto della giornata.
Mentrea questo link:http://www.ilcambiamento.it/territorio/salviamo_paesaggio_resoconto_video.html
potete seguire la registrazione filmata degli interventi della plenaria della mattina.

Ora il Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua non è più da solo nel difendere i beni comuni, su cui siamo certi sia necessario rifondare i principi di una nuova società e di un nuovo orizzonte civico; e, dopo l'unitarietà d'intenti raggiunta per la salvaguardia dell'elemento "acqua", ecco ora il secondo gradino volto alla difesa del suolo, della terra, dei territori, dei paesaggi.
Il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio nasce con spalle forti: già oggi sono oltre 4.000 le persone che vi aderiscono e oltre 400 le organizzazioni che ne fanno parte, tra cui tutte le associazioni ambientaliste nazionali e decine di comitati locali.
Ma occorre ora qualche informazione per inquadrare al meglio il significato di questa nuova situazione e, soprattutto, ragionare su ciò che ci aspetta.

Come si è arrivati alla costituzione del Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio ?
Stop al Consumo di Territorio, nel Gennaio 2009, si era un data un "tempo" di azione: tre anni di lavoro per capire se il suo messaggio (chiaro e forte) potesse essere di stimolo ad un vero cambiamento nella pianificazione urbanistica comunale e nazionale.
Già all'inizio di questo ultimo anno, ci siamo resi conto da molteplici piccoli segnali che non solo il messaggio era giunto a destinazione (chiaro e forte) ma che nuovi fermenti si stavano agitando: altri Comuni ad imitare Cassinetta, grandi città e grandi Province ad approvare delibere o nuove leggi davvero vicine allo "stop al consumo di territorio", una diffusa sensibilità maggiore daparte di cittadini, tecnici del settore, media, amministratori, addirittura imprenditori del comparto edile.
Per cui ci siamo detti: questo è il momento per rendere possibile ilnostro primo obiettivo di partenza. Ovvero: far sì che il nostro Movimento nazionale (24.000 aderenti individuali più le migliaia diiscritti alle oltre 300 organizzazioni aderenti a titolo collettivo) si trasformasse in un Forum nazionale sulla falsariga di quello dell'Acqua.
SlowFood per primo ha colto immediatamente il nostro intento e insieme abbiamo voluto provare a diffondere un invito/appello a tutti. Quell'invito/appello è stato compreso e raccolto e Sabato 29 Ottobre l'agognato forum è nato !

Che cosa si propone di fare il Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio ?
Innanzitutto un capillare lavoro di comunicazione, informazione e formazione (o più semplicemente di «cultura del territorio», come a più riprese si è detto nei vari interventi a Cassinetta) che si accompagni alla nascita di Comitati locali pronti a sostenere banchetti di ascolto e di raccolte firme. E la costruzione di una serie di "strumenti operativi":
- una campagna di richiesta perentoria a tutti i Comuni italiani affinchè venga sviluppato un censimento capillare delle strutture edilizie esistenti e sfitte, vuote, non utilizzate e che rapidamente questi dati vengano messi a disposizione del Forum nazionale e dei cittadini del territorio;
-la stesura di una Proposta di Legge d'iniziativa popolare scritta collettivamente da tutti gli aderenti al nascente Forum nazionale, da sottoporre alla necessaria raccolta firme (ne occorreranno 50.000 mal'obiettivo è di raccoglierne otto/dieci volte di più) e, quindi, da suggerire alle commissioni parlamentari per una discussione analitica.
La Proposta di Legge popolare ha già le sue "linee guida" ed entrerà ora nella fase di autentica redazione; si pone l’obiettivo di arrestare il consumo di suolo e prevede che nuove occupazioni di suolo a fini insediativi e infrastrutturali saranno consentite esclusivamente qualora non sussistano alternative di riuso e riorganizzazione degli insediamenti e delle infrastrutture esistenti.
Sarà una proposta di legge popolare sin dal suo metodo realizzativo; si è infatti deciso di non affidarla a giuristi o legali fino a che tutti gli aderenti al Forum non avranno completato la loro individuale valutazione delle "linee guida", limato, corretto, integrato: sarà quindi un testo scritto a mille mani ! E da subito,ci si è preoccupati anche di far sì che la proposta di legge siabreve, di facile comprensione anche per i "non addetti ai lavori", prive di possibili ambiguità o interpretabilità. Non sarà facile, ma il percorso individuato, per quanto certamente faticoso, appare decisamente appassionante.
Con questa legge si vorrebbe rendere obbligatoria - per tutti i Comuni italiani - la moratoria/sospensione temporanea di tutte le nuove edificazioni previste dai Piani Regolatori/Piani di Gestione delTerritorio e relative varianti, finchè non sarà stato completato un censimento del patrimonio edilizio esistente che evidenzi:
-l’ammontare delle superfici occupate dalle strutture (residenziali, industriali, artigianali, commerciali, direzionali, terziarie, pubbliche, agricole ecc.) già presenti all’interno dell’ambito comunale non utilizzate o in costruzione;
-il dato numerico “censito” degli edifici non utilizzati/non abitati nonchè il patrimonio dismesso, riconvertibile e recuperabile;
-il computo delle superfici delle aree edificabili di qualsivoglia destinazione, già previste dai vigenti strumenti urbanistici, ma non ancora attuate;
-il computo del consumo di suolo, esteso ai 5 anni precedenti.
Al termine del censimento, ciascun Comune italiano dovrà mettere a disposizione della collettività i dati raccolti e istituire obbligatoriamente un tavolo di lavoro partecipato che veda presente ogni cittadino residente del Comune che ne desideri far parte, oltre agli amministratori comunali, ai tecnici comunali, a professionisti e tecnici del settore. Questa nuova forma di partecipazione collettivara ppresenterà una assemblea decisionale e verrà istituita con unpreciso obiettivo: permettere la migliore utilizzazione-ottimizzazione del patrimonio edilizio esistente e a questo rivolgere il soddisfacimento delle esigenze abitative, commerciali e produttive della comunità di riferimento.

Checosa cambia per il Movimento Stop al Consumo di Territorio ?
Nulla in termini di obiettivi: il nuovo Forum nazionale ha adottato esattamente i nostri principi e i nostri orizzonti.
Ma rappresenta una nuova “casa comune” in cui troviamo ora grandi realtà che non avevano aderito al nostro Movimento e piccoli comitati che ancora non eravamo riusciti a raggiungere. E, naturalmente, chissà quanti “normali” cittadini.
Il tam tam che in queste settimane la stampa nazionale ci ha dedicato ci ha permesso di amplificare il nostro messaggio (che ci piaccia oppure no, nomi celebri attirano il mondo informazione più dei “puri e sani” nostri progetti propositivi).
L’ingresso in questa nuova “casa comune”, invece, ci spinge a mettere in pratica in primis ciò che propugniamo da sempre, ovvero lo “svestire casacche”. Il Movimento Stop al Consumo di Territorio confluisce nel Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio e inquesta veste agirà per raggiungere i suoi obiettivi. La nostra rete nazionale diventa una rete nella rete …

Dunqueil Movimento Stop al Consumo di Territorio cessa di esistere ?
Assolutamente no. Rimarremo attivi e vigili con le nostre mailing list, il nostro sito, la nostra esperienza, le nostre facce e in tutte quelle iniziative di base nei territori qualora non fosse possibile coinvolgere il Forum …
Ma, così come si è detto a Cassinetta, anche noi (come Legambiente, Fai, Italia Nostra Slow Food ecc. ecc.) da qui in avanti agiremo come Forum Italiano dei Movimenti per la Terra e il Paesaggio, senza perdere le nostre specifiche identità. Per questo è importante che in questa fase “fondativa” tutti gli aspetti riguardanti le attività di comunicazione e l’assetto organizzativo del Forum ci vedano in primo piano nella costruzione di questo grande soggetto politico nel senso buono del termine …) e sociale.
L’esperienza del Forum dei Movimenti per l’Acqua è un perfetto metro di riferimento per capire cosa dobbiamo fare.

Non rischiamo che qualche grande organizzazione nazionale possa diventare “egemone” in questo nuovo Forum nazionale ?
E’ sempre bene essere vigili, certamente. Ma in questo momento i “patti” paiono chiarissimi: obiettivi definiti ( e sono i “nostri”), organizzazione non verticistica ma a “Rete” (come per il ForumAcqua), in cui ognuno porta le sue competenze e capacità, assemblee decisionali collettive e non ristrette (vedi i due gruppi di lavoro di Cassinetta).
All’assemblea plenaria costitutiva di Cassinetta si è dato la parola a chiunque l’abbia chiesta (secondo il metodo da sempre adottato nelle assemblee di Stop al Consumo di Territorio) lasciando i primi 3 interventi “macro” ai promotori/big (Finiguerra, Petrini, Crespi) presenti perché, al di là del loro ruolo conquistato sul campo, “rendono” a livello di media e affidando la conduzione della giornata al “garante” Mortarino.
Certamente qualcuno ha storto il naso nel vedere Slow Food e Petrini molto in vista fino ad oggi. Ma di sicuro altri avranno storto il naso nel vedere Finiguerra, Mortarino e Scarsi altrettanto in vetrina.
Quindi: concentriamoci sugli obiettivi, diamoci regole ed organizzazione e continuiamo così: il momento è propizio e le sensibilità si stanno moltiplicando. Forse la nostra utopia del 2009 (stop al consumo diterritorio) sta diventando un nuovo metro di costruzione sociale ! E sono passati solo tre anni …

Un abbraccio.
Domenico Finiguerra, Alessandro Mortarino, Gino Scarsi

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