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Comunicato stampa del 3 settembre 2011
RESET: SE NON ORA QUANDO?
UN’ALTRA IMPORTANTE VITTORIA PER TUTTI
Ancora una volta il Consiglio di stato, respingendo l’appello di Acqualatina, come già avvenuto nel settembre 2009[1], conferma la legittimità dei consigli comunali a bocciare l’attuale contratto tra ATO4 e gestore illegittimo.
La suprema Corte ha confermato quindi la sentenza 122/2009 del TAR di Latina[2].
Pertanto, non solo i comuni possono approvare o non approvare il contratto, ma anzi hanno fatto bene quei comuni come Aprilia, Bassiano ed Amaseno, che finora hanno tenuto duro contro l’arroganza dell’acquapoliticapontina.
La Corte irrobustendo quando già deciso dal TAR, ha chiaramente detto che il contratto di gestione è fuorilegge poiché è stato “taroccato” rispetto a quello che avrebbe dovuto essere.
Questa volta però il “condottiero” Armando CUSANI, presidente della provincia e dell’’ATO4 ha preferito battere la ritirata; ha preferito rinunciare all’appello in udienza, prima di condividere la sonora sconfitta con Acqualatina! Un’alleanza tra controllore e controllato che ormai fa acqua in ogni tribunale!
Ancora una volta l’onda lunga dell’impegno e della tenacia della cittadinanza apriliana ha dato i suoi effetti. Le ragioni riconosciute dalla massima Corte amministrativa sono quelle rivendicate da anni dalla popolazione. Ragioni che sono da lungo tempo anche all’attenzione dei tribunali civili, della Procura di Latina e della procura della Corte dei Conti.
Un impegno che i cittadini stanno affrontando a loro spese per difendere i diritti sacrosanti nelle sedi appropriate. Un comportamento che fa onere a chi ha deciso di non piegarsi alle vessazioni dell’apparato “acquapoliticalatina”.
E’ arrivata l’ora dì fare il RESET dell’attuale gestione.
La tenacia della cittadinanzattiva ha ormai consolidata la via giuridica. Tocca ora agli amministratori assumere un ruolo trainante per superare l’attuale gestione privatizzata e passare ad una gestione pubblica-partecipata dell’acqua bene comune.
Se non ora quando?
Non bastano le tante vittorie nei tribunali? Un referendum popolare schiacciante? L’insoddisfazione giornaliera della popolazione? La politica vuole svolgere il suo ruolo e limitare i danni della svolta, oppure aspetta che legittimamente nessun cittadino paghi più la bolletta, fondata su un contratto di gestione “taroccato”?
Tale compito “d’intraprendenza politica” spetta al Sindaco di Aprilia, dal quale attendiamo ancora risposta alla nostra lettera aperta del 16 luglio scorso. In particolare avevamo chiesto d’istituire un tavolo permanente di confronto tecnico-giuridico aperto alla cittadinanza, ad altri comitati, ad altre amministrazioni ed a tutti i soggetti che nel loro DNA sono stati sempre contro l’attuale gestione dell’acquapoliticapontina, per arrivare alla gestione pubblica e partecipata dell’acqua come bene comune.
Caro Sindaco non è stato bello per noi vedere i vertici di Acqualatina chiamati a conferire nell’ultima commissione lavori pubblici … mentre noi attendiamo ancora risposte!!!
Ma attendiamo ancora con pazienza … sperando nella pazienza di tutta la popolazione.
Comitato cittadino acqua pubblica di Aprilia
[1] sentenza 5501-2009 su APPELLO AQL delibera APRILIA NO APPROVAZIONE CONVENZIONE GESTIONE
[2] sentenza TAR LT 122-2009 - RGR 550-2007 AQL contro Regione annullamento DGR44-2007
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