Sabaudia,
12 novembre 2012
COMUNICATO
Nel corso di un convegno tenutosi nei giorni
scorsi presso il Centro di Documentazione di Palazzo Mazzoni, è
stato, tra l’altro, accennato alla recente autorizzazione da parte
dell’Amministrazione Provinciale di impianti per la produzione di
energia alimentati a biomasse ed altre sostanze di origine vegetale.
A seguito di un approfondimento fatto sul sito
di quell’Ente, ho accertato che nel solo anno 2012 sono stati
autorizzati sette impianti, di cui uno per la produzione di
energia elettrica e termica alimentato da biomasse, uno alimentato da
vari tipi di oli vegetali e cinque impianti per la produzione di
energia elettrica da pannelli fotovoltaici.
Le procedure seguite,
consentite dalle recenti norme per lo snellimento di talune
autorizzazioni hanno consentito di superare di fatto anche gli
aspetti urbanistici, così tra breve a Sant’Isidoro sarà
costruita una centrale per la produzione di energia elettrica e
termica alimentata da biomasse della potenza di 999 kw , mentre a
Borgo San Donato sarà realizzata una centrale di cogenerazione
alimentata ad oli vegetali.
Per quanto concerne gli
impianti fotovoltaici saranno installati sulla strada Rio Martino,
sulla strada Portosello (2), sulla Migliara 46 e in Località
Cerasella.
Le centrali alimentate a
biomasse ed oli vegetali, sono impianti di grandi dimensioni che
potrebbero avere un impatto non lieve sull’ambiente; desta inoltre
perplessità la possibilità che a tali impianti sia collegata la
riconversione di vaste aree agricole che verrebbero destinate a
piantagioni destinate all’alimentazione di queste centrali,
sottraendo così terreno alla produzione di ortaggi e frutta
destinati all’alimentazione umana.
Ancora più preoccupante
è il cambiamento di destinazione d’uso delle aree destinate agli
impianti fotovoltaici che, ad eccezione di uno, che sarà istallato
su serre e che è quindi funzionale alle stesse, gli altri andranno
a sottrarre per sempre aree importanti all’agricoltura, essendo
molti difficile la loro riconversione nel caso in cui la produzione
di energia elettrica fosse abbandonata.
Personalmente sono
favorevole al fotovoltaici, ma la soluzione di utilizzare terreni
agricoli per vere e proprie attività industriali, sottraendo aree
pregiate all’agricoltura non può trovarmi favorevole.
E’ assurdo che il
Comune di Sabaudia non sia intervenuto per tutelare il proprio
territorio.
Il tutto proprio ora che
in Palamento è in discussione un disegno di legge di iniziativa del
Governo per la valorizzazione delle aree agricole e per il
contenimento del consumo del suolo che ha già passato il vaglio
della Conferenza Unificata delle Regioni e che ha ottenuto – anche
con la formulazione di alcune proposte migliorative - un ampio
consenso tra tutti gli enti che si occupano dell’ambiente ( FAI,
WWF, Legambiente etc.) oltre che dall’Istituto Nazionale di
Urbanistica.
Sarebbe una svolta
importante per il nostro Paese se il provvedimento potesse essere
approvato prima della fine della legislatura.
Mi auguro che la prossima
Giunta che sarà chiamata ad amministrare Sabaudia si mostri più
attenta ai problemi della tutela dell’ ambiente in cui viviamo.
Serve
una battaglia di civiltà, per rimettere l'agricoltura al centro di
quel modello di sviluppo che vogliamo dare al nostro Paese.
FRANCO
BRUGNOLA
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