venerdì 31 agosto 2012
allevamento lager di Pontinia
foto http://www.facebook.com/photo.php?fbid=465490813472813&set=a.465490793472815.108909.463928966962331&type=1&theater
video http://www.facebook.com/AllevamentoLagerDiPontinia?sk=photos
il comune di Latina conferma tutti i dubbi sugli scavi
LATINA - Invaso S0 della discarica di Montello: nessuna anomalia anche nella fase due degli scavi.
30-08-2012
"Per il prossimo 20 settembre, - ha annunciato il vice sindaco Fabrizio Cirilli - si riunirà il Tavolo della Trasparenza, per fare il punto della situazione sui lavori.
Nella foto la discarica di Borgo Montello
http://www.studio93.it/news/read_news.php?news=55253&category=6
Scavi nell'invaso S0 della discarica di Borgo Montello, a Latina: continuano le operazioni di scavo per appurare l'esistenza o meno di fusti tossici occultati sotto i rifiuti. Alla presenza di Arpa Lazio, Comune di Latina e Provincia, oggi, sono terminate altre tre perforazioni nei punti stabiliti proprio dai carotaggi dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia. Il responso, così come è stato per il primo scavo, ha fortunatamente escluso ogni spiacevole sorpresa. "La fase due degli scavi - ha spiegato il dottor Vincenzo Borelli del settore Ambiente del Comune, e membro dell'ufficio direzione dei lavori - prevedeva tre perforazioni in altrettanti punti dove erano state rilevate le anomalie magnetometriche. Ebbene, gli scavi hanno confermato la presenza di masse ferrose ma non riconducibili a fusti".
In particolare nella sotto area denominata b1 è stata rilevata la presenza di pneumatici di camion, nella sotto area denominata b2 fili di ferro per la viticoltura, mentre nella terza sotto area denominata b3 un ammasso di reti metalliche oltre a pezzi di calcestruzzo armato. Gli scavi, che hanno raggiunto una profondità misurabile dai 3 agli oltre 4 metri, pertanto hanno confermato la bontà dei carotaggi dell'istituto nazionale di vulcanologia che in quei punti avevano individuato con precisione la fonte magnetometrica ma che fortunatamente non è riconducibile a fusti".
Nessun fusto dunque neanche al termine della fase due degli scavi, che in questi giorni in vista delle imminenti piogge subiranno un rallentamento per la messa in sicurezza ed impermeabilizzazione delle aree interessate dalle operazioni di scavo. Una pausa che probabilmente consentirà al tavolo della trasparenza istituito dall'amministrazione comunale di Latina, di fare il punto della situazione dopo le prime due fasi dei lavori con le associazioni ambientaliste e quelle dei cittadini.
Tavolo della trasparenza, che così come confermato dall'assessore all'ambiente Fabrizio Cirilli, si riunirà il 20 di settembre presso la sala De Pasquale del palazzo comunale.
"Sarà la prima data utile per consentire a tutti i componenti del tavolo, ovvero di Arpa Lazio, Provincia e Istituto Nazionale di Vulcanologia, di essere presenti e fare il punto della situazione sui lavori. - ha detto - Per quanto riguarda l'esito di questa seconda fase degli scavi, così come avvenuto per la prima, tiriamo tutti un sospiro di sollievo sapendo che anche questa volta le anomalie magnetometriche non erano riconducibile alla presenza di fusti ma di altro materiale ferroso. Ci auguriamo che avvenga altrettanto anche per la terza ed ultima fase degli scavi".
poco ghiaccio l'orso polare scomparirà in 10 anni
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/30/caldo-scioglie-ghiacci-addio-allorso-polare-si-estinguera-in-10-anni/338411/
Addio all’orso polare entro 10 anni.Gli studiosi: “Troppo poco ghiaccio”
LA CONFERMA DA UNA MEGA-RICERCA CHE HA EFFETTUATO OLTRE UN MILIARDO E MEZZO DI MISURAZIONI. DAL 1950 LA TEMPERATURA DELLA SUPERFICIE TERRESTRE È AUMENTATA DI UN GRADO E LA CALOTTA ARTICA CONTINUA A RIDURSI: "LA STRADA È UNA: RALLENTARE IL CONSUMO DI ENERGIA DA COMBUSTIBILI FOSSILI"
di Andrea Bertaglio | 30 agosto 2012
Addio all’orso polare: si estinguerà nei prossimi dieci anni. Colpa della drastica riduzione del suo habitat, disciolto inesorabilmente dal global warming. Il più grande carnivoro terrestre (sfiora la tonnellata) è ormai ridotto a pochi esemplari, che vagano nelle zone artiche intorno al polo nord. “I cambiamenti climatici saranno una delle principali cause di estinzione delle specie nel XXI secolo”, afferma Simon Stuart dello Iucn, l’Unione mondiale per la conservazione della natura. L’allarme sul destino dell’orso bianco rafforza la voglia di rivalsa dei climatologi, accusati nel 2009 di aver troppo enfatizzato il ruolo delle attività umane negli sconvolgimenti climatici in atto. Ma ora a parlare sono i numeri: oltre un miliardo e mezzo di misurazioni, raccolte in un mega-dossier per misurare la temperatura del pianeta fin dall’Ottocento. Verdetto: dal 1950, la temperatura media della superficie terrestre si è alzata di un grado centigrado.
Il primo a farne le spese sarà proprio il colossale orso polare, avverte Stuart, presidente della Species survival commission and Wildscreen Trustee dello Iucn. Con una “operazione credibilità” che vuole svelare la peggiore minaccia alla Terra, gli studiosi hanno collezionato rilevazioni da un numero record di stazioni sparse in tutto il mondo: ben 36mila. Una enorme massa di dati, utilizzata dal Berkeley Earth Project per la più vasta ricerca indipendente sul clima mai effettuata. Nel team anche il fisico Saul Perlmutter, vincitore del premio Nobel.
“I dati sulle temperature della superficie di terra e mari, l’indicatore più importante del riscaldamento globale, sono stati criticati in diversi modi, compresa la scelta delle stazioni e dei metodi per la correzione degli errori sistematici”, fanno presente dal Berkeley Earth Surface Temperature. Questa ricerca vuole “affrontare in modo rigoroso queste critiche”. “Il nostro obiettivo è quello di risolvere le criticità delle passate analisi delle temperature e di preparare un open record che permetterà di dare una rapida risposta alle obiezioni”, affermano gli autori dello studio che, nei risultati ottenuti, includono anche le stime sull’incertezza dei dati.
“Spero che questo convinca gli scettici”, afferma Richard Muller, coordinatore del progetto: “Non tanto i negazionisti, che non prestano attenzione alla scienza, quanto quelli che in passato hanno avanzato dubbi legittimi: li abbiamo tutti presi in considerazione e studiati in maniera trasparente”.
Ma ciò potrebbe non bastare, ammette Jim Hansen, direttore del Nasa Goddard Institute for Space Studies: “I negazionisti non si comportano come gli scienziati, ma come gli avvocati: non appena vedono una prova contro il loro cliente (come l’industria dei combustibili fossili), fanno di tutto per confondere il giudice e la giuria”. In effetti, oltre a ridare credito agli studiosi del clima, questo mega-studio potrebbe seppellire gran parte delle teorie eco-scettiche, per cui l’uomo non ha nulla a che fare con i cambiamenti climatici.
Che ci sia o meno l’essere umano all’origine del surriscaldamento globale, la continua diminuzione dello strato della calotta artica, che proprio quest’estate ha visto il 97% dei ghiacci della Groenlandia scomparire in soli 4 giorni, sta avendo pesanti effetti sulle possibilità di sopravvivenza di un numero crescente di specie viventi. Fra le più colpite c’è appunto l’orso polare, che secondo gli scienziati dello Iucn potrebbe avere pochi anni di vita: 10 o 50 al massimo.
“Per rallentare il ritmo degli effetti negativi che i cambiamenti climatici stanno avendo sulle specie in tutto il mondo – avverte Simon Stuart – dobbiamo lavorare per ridurre il consumo di energia da combustibili fossili”. Ma anche i livelli di contaminanti tossici nei mari artici, la crescita del numero di imbarcazioni che ne solcano le acque e soprattutto l’aumento di esplorazioni gasifere e petrolifere in quelle “nuove” terre. Cosa improbabile, ora che la stessa Groenlandia sta pensando all’indipendenza dalla Danimarca, per godersi tutte le ricchezze che stanno in un sottosuolo finora inesplorato.
fumi e polveri all'Ilva tutto come prima, Arpa superati limiti di legge
FUMI E POLVERI,
A L L’ILVA RESTA
TUTTO COME PRIMA
Il vento avvelena il rione Tamburi
Ieri un incendio alle Lamiere
L’o rd i n a n z a
del giudice non
ha avuto alcun
seguito. L’Arpa
denuncia:
superati ancora
i limiti di legge
di Salvatore Cannavò Il Fatto quotidiano 30 agosto 2012
Èpassato più di un mese
da quando, il 25 luglio, il
Gip di Taranto, Patrizia
Todisco, disponeva “il
sequestro preventivo” di sei
aree dello stabilimento dell'Ilva.
Una decisione motivata
dalla “grave e attualissima situazione
di emergenza ambientale
e sanitaria imputabile
alle emissioni inquinanti”
provenienti dall'insediamento
siderurgico. Eppure a Taranto
non è cambiato nulla.
Solo qualche giorno fa la città
è stata investita da una nuvola
di polveri inquinanti che ha
costretto molti a rinchiudersi
in casa. E l'immagine dell'incendio
scoppiato ieri nel reparto
Lamiere, con la colonna
di fumo che si è alzata in
cielo, osservabile da tutta la
città, rende plasticamente
l'immagine di una fabbrica
che continua imperterrita a
produr re.
EPPURE il provvedimento
del giudice si riferiva ad “accertate
e persistenti criticità
ambientali” e motivava la grave
decisione del sequestro come
l'unico funzionante a tutelare
“beni di rango costituzionale
che non ammettono
contemperamenti, compromessi
o compressioni di sorta
quali la salute e la vita umana”.
Il sequestro, inoltre, era “funzionale
all’interruzione delle
attività inquinanti” af finché,
scriveva il giudice, “non un altro
bambino, non un altro abitante
di questa sfortunata città,
non un altro lavoratore dell’Ilva,
abbia ancora ad ammalarsi
o a morire o a essere comunque
esposto a tali pericoli,
a causa delle emissioni tossiche
del siderurgico”.
Ora, a distanza di 35 giorni,
nulla di quanto richiesto dal
Gip è stato realizzato. Anzi,
come denuncia l'Arpa Puglia,
l'agenzia regionale di protezione
ambientale, lo scorso 27
agosto si è registrata “una situazione
di criticità ambientale
che ha visto la diffusione di
polveri nelle zone urbane limitrofe
all’area industriale”. È
stato così superato il valore limite
giornaliero di Pm10 nelle
centraline di monitoraggio
della qualità dell’aria. A provocare
il peggioramento ambientale
è stato il vento proveniente
da nord-ovest, una
forte tramontana che ha trasportato
le polveri dei parchi
minerar i.
La notizia, diffusa ieri dalla
stessa Arpa, conferma quanto
comitati di cittadini, ambientalisti
e gli stessi operai, continuano
a ripetere inascoltati:
gli impianti continuano a girare
normalmente, anche se al
di sotto delle capacità produttive
e l'inquinamento va avanti
come prima.
Se la produzione è stata rallentata
– funzionano solo 2 altoforni
su 5 – “è solo perché il
mercato non tira” spiegano alcuni
operai che parlano a condizione
dell'anonimato. “L'impianto
è al 60% delle sue capacità;
c'è la crisi, sono due
anni che l'Ilva ha ridotto la
p ro d u z i o n e ”. Qualcuno rivela
che “la notte, la produzione è
maggiore e tra gli operai si inizia
a soffrire questa situazione”.
LE ISPEZIONI dei tecnici
nominati dal Gip vanno avanti,
anche in piena notte e a sorpresa.
I custodi tecnico-operativi,
guidati dall'ingegner
Barbara Valenzano dell'Arpa
regionale, sono quelli che dovranno
indicare le misure che
l'Ilva dovrà adottare per rispettare
le prescrizioni della
magistratura. Ma su questo
piano si è potuto constatare
sul campo la quantità di limiti
e condizionamenti subiti dalla
magistratura. Il governo ha fatto
di tutto per mettere i giudici
all'angolo utilizzando,
con l'appoggio di gran parte
del sindacato, a eccezione della
Fiom, l'argomento del rischio
chiusura. L'arrivo a Taranto,
il 17 agosto, dei ministri
Clini e Passera, è servito soprattutto
a questo.
La decisione del Tribunale del
Riesame, che ha nuovamente
respinto l'ordinanza del 10
agosto del Gip Todisco, ha
avuto come conseguenza diretta
la ri-nomina del presidente
Ilva, Bruno Ferrante, a
custode amministrativo dello
stabilimento. Un fatto che
non riduce il potere dei custodi
tecnico-operativi, ma
che ribadisce la linea della piena
collaborazione con l'azienda.
E così ad oggi, la “grave e attualissima”
situazione ambientale,
stabilita da un'ordinanza
giudiziaria, non ha ancora
trovato rimedio, nemmeno
parziale. Il vento fortissimo
del 27 agosto ha evidenziato
di nuovo il problema dell’A re a
Parchi come fonte principale
di intossicazione. Da più parti
è stata avanzata la proposta di
coprire i cumuli di ferro e carbone,
ad esempio come realizzato
dalla Hyndai Steel in
Corea del Sud. Ipotesi puntualmente
scartate dall'azienda
perché troppo costose. L'Ilva
ha proposto la costruzione
di un muro di 21 metri per
separare fabbrica e città. Ma è
stata la stessa Arpa, ieri, a ribadire
i propri dubbi: “A bb i a -
mo già espresso le riserve sulla
soluzione proposta dall’Ilva,
ovvero il barrieramento,
mentre anche di recente l’Agenzia
ha riproposto, nell’ambito
dell’attuale procedimento
di riesame dell’Aia, la soluzione
della copertura dei
parchi ritenendo che sia quella
più efficace”. Ma di passi, in
questa direzione, ancora non
se ne vedono.
giovedì 30 agosto 2012
Pontinia, discariche, bonifiche, randagi e liceo
PONTINIA, VERRANNO CONCESSI DEI CONTRIBUTI
Discariche da bonificare,
interviene la Provincia
E’ di pochi giorni fa la
segnalazione di montagne
di pneumatici usati e scaricati
lungo la strada migliara
48. Nello specifico
si era reso necessario rimuovere
le gomme dal
vicino canale da un mezzo
del Consorzio Bonifica.
L'assessore all'Ambiente
Valterino Battisti,
effettuò un sopralluogo e,
d'intesa con il Sindaco
Tombolillo, ha preso l'iniziativa
di rimuovere le
gomme ed eseguire una
radicale bonifica dei luoghi.
Un lavoro che avrà
dei costi consistenti per il
bilancio comunale, tanto
più oneroso e ingiustificato
per i cittadini di Pontinia
quando si pensa che il
danno all'ambiente è stato
provocato da altri cittadini
residenti probabilmente
nei comuni vicini che
hanno la cattiva abitudine
di smaltire i loro rifiuti
pericolosi, nei corsi d'acqua
e lungo le migliare
del comune di Pontinia.
Strade spesso di confine e
poco illuminate. Nella
giornata di ieri l’assessore
Battisti e il Sindaco Tombolillo
si sono recati in
Provincia, presso il settore
Ecolgia per segnalare l’
episodio esibendo anche
delle foto dei pneumatici
«incriminati» e chiedendo
un contributo per lo
smaltimento trattandosi di
rifiuti speciali. Da Via
Costa è stata riscontrata
una piena disponibilità a
concedere un contributo
al riguardo non appena il
Comune di Pontinia avrà
formalizzato ufficialmente
la richiesta allegando
alla pratica le fotografie
dei luoghi da bonificare.
Una risposta importante
quindi, rispetto ad un territorio,
quello di Pontinia,
segnato dalle discariche
abusive. Piena soddisfazione
è stata espressa tanto
dal Sindaco quanto dal
suo Assessore, entrambi
attenti e gelosi custodi del
territorio.
A.S.
Latina Oggi 30 agosto 2012
Randagi,
il bando
urgente
per la cattura
SE ne è parlato molto ad
inizio estate: «bisogna sterilizzare
i cani randagi per
evitare inconvenienti spiacevoli
e che si formino dei
veri e propri branchi nelle
periferie della città». Questo
è stato messaggio, praticamente
unanime, di rappresentanti
politici e associazioni
del posto. Dopo le
buone intenzioni arrivano i
fatti. È stato pubblicato ieri,
infatti, un bando per la cattura,
l’identificazione e la
sterilizzazione dei cani randagi
presenti all’interno del
territorio comunale di Pontinia.
«Questa amministrazione
– si legge nel documento
– si propone la riduzione
del fenomeno del
randagismo canino, tramite
il controllo delle nascite attraverso
la sterilizzazione
dei cani randagi, a rischio
riproduzione incontrollata
e di proprietà di cittadini in
disagio sociale». Il progetto
dovrà essere realizzato entro
fine anno salvo eventuali
proroghe della Regione.
R.A.C.
Liceo a Pontinia,
un sogno possibile
«PROPORREMO anche quest’anno
la possibilità di istituire
un corso di scuola superiore liceale
nel comune di Pontinia,
idea accarezzata da cittadini ed
a m mi n i st r a to r i
per anni, ma mai
r e a l i z z a t a » .
Questa l’idea del
consigliere Provinciale
del Partito
Democratico,
Mauro Visari
che avanzerà in
Provincia per
combattere i
nuovi criteri imposti
dal ministero
della Pubblica
Istruzione e
dal competente
assessorato della Regione Lazio.
«Sarà necessario lavorare molto –
afferma Visari – perché i progetti
delle scuole continuano ad essere
all’insegna del taglio secco delle
spese piuttosto che all’in s egn a
dell’ampliamento delle condizioni
di esercizio del diritto allo studio.
L’istituzione di nuove scuole,
si pensa in particolare a corsi di
linguistico e coreutico, ma anche
per ciò che attiene alle nuove
tecnologie e grafica». Pontinia,
quindi, data la sua crescente domanda
verso gli istituti superiori
e la sua continua e costante crescita
demografica ha ormai raggiunto
un’utenza sufficiente per
poter sostenere la richiesta di avere
nel suo territorio delle classi
dell’Isituto Magistrale
Manzoni
di Latina. «Questa
esigenza –
continua Visari –
nasce già molti
anni fa. Si è sempre
parlato di
questa possibilità
ma il governo provinciale non
ha mai mostrato una sincera volontà
di muoversi in questa direzione.
Non si farebbe fatica a
trovare nuove aule vista la grande
disponibilità mostrata dal sindaco
Tombolillo. Pontinia è un bacino
importante e visto l’affolla -
mento di alcuni istituti presenti a
Latina, come lo stesso Manzoni,
la creazione di una struttura a
Pontinia andrebbe a sfoltire le
aule del capoluogo e ad offrire un
servizio importante per i residenti
di Pontinia». Un’idea, questa, che
farebbe comodo non solo alla
realtà di Pontinia ma anche a tutti
i ragazzi presenti
nei comuni limitrofi,
basti pensare
ai ragazzi di
Sezze, Sonnino,
R oc ca g orga ,S abaudia
e Priverno.
Con un liceo
a Pontinia tutti
questi utenti non si riverseranno a
Latina, con corse autobus più lunghe
e difficoltose, ma potranno
scegliere la più comoda sede di
Pontinia.
R.A.C.
Pontinia Modifiche alle NTA del PPE della Zona B - Sottozona B1 di PRG. Approvazione
Modifiche alle NTA del PPE della Zona B - Sottozona B1 di PRG. Approvazione
http://www.comune.pontinia.lt.it/mc/mc_attachment.php?x=7411af553b31ddb93b125f26d0f3b842&mc=4201
stop alla preapertura della caccia nel Lazio
Caccia nel Lazio: stop alla preapertura del 1 e 2 settembre
accolto ricorso al Tar presentato dal Wwf
http://www.provincialatinatv.it/notizie/dettaglio.php?id=40231
Bloccato l'anticipo per le doppiette dopo che siccità e incendi hanno già decimato le popolazioni di uccelli!
Dopo la presentazione da parte del WWF Lazio del ricorso al TAR per chiedere la sospensione della preapertura della caccia nel Lazio nei giorni di sabato 1 settembre e domenica 2 settembre, Vanessa Ranieri Presidente del WWF Lazio (e avvocato che ha presentato il ricorso) ha dichiarato: "Siamo soddisfatti della decisione del TAR Lazio che ha certamente impedito alla prevista preapertura della caccia nelle giornate di sabato 1 e domenica 2 settembre di sferrare un ulteriore colpo di grazia alle popolazioni di fauna selvatica già duramente colpite da mancanza d'acqua e distruzione dell'habitat riproduttivo a causa delle fiamme. Non riusciamo davvero a capire il criterio illogico con il quale la Regione Lazio, dopo neppure 24 ore dalla adozione del Calendario Venatorio
per il 2012/2013, avrebbe decretato una deroga al periodo di caccia, anticipandone l'inizio a sabato 1 settembre, nonostante il palese stato di calamità naturale che ha visto la nostra regione primeggiare per numero di incendi e per siccità.
L'inizio della stagione venatoria era stato fissato per il 16 settembre ma, come ogni anno ormai meccanicamente accade, la Regione intendeva anticiparla di due settimane, contravvenendo palesemente alla direttiva comunitaria Uccelli, ed ignorando, ad esempio, per specie come il colombaccio, il parere negativo dell'ISPRA, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Logica, buon senso e, soprattutto, pareri unanimi degli esperti tra i quali anche l'ISPRA, concordano nell'affermare che le popolazioni animali, in caso di prolungate condizioni climatiche estreme, sono sottoposte ad enormi stress fisici; la situazione che si è creata in modo particolarmente evidente questa estate a seguito di siccità, alte temperature e incendi rischia di avere, nel breve e nel medio periodo, effetti negativi sulla dinamica di popolazione di molte specie.
La legge nazionale sulla caccia all'art. 19 comma1 permette alle Regioni di sospendere la caccia in caso di particolari condizioni ambientali, stagionali o climatiche. L'eccezionale periodo di siccità, le temperature altissime e l'enorme quantità di incendi che nel pieno periodo riproduttivo hanno attraversato il nostro territorio regionale sono una calamità naturale incontrovertibile. Pertanto
invece che chiedere una deroga al calendario venatorio sarebbe stato decisamente più opportuno e logico, al contrario, sospendere l'attività venatoria.
Ora, con uno stop al periodo di preapertura alla caccia ottenuto dalla nostra Associazione prima in Campania e ora nel Lazio ed in attesa poi che il Ministro Catania, come dichiarato, incontri gli assessori regionali all'Agricoltura competenti, nella riunione prevista per il 5 settembre p.v., auspichiamo davvero che l'appello delle Associazioni di sospendere il calendario venatorio venga accolto affinché siano scongiurati i danni irreversibili agli ecosistemi."
(30-08-2012)
Borgo Montello si continua a scavare in discarica
B.go Montello – Si continua a scavare in discarica
http://latina.ogginotizie.it/165133-b-go-montello-si-continua-a-scavare-in-discarica/#.UD9VysHN91E
B.go Montello – Sono iniziati questa mattina gli scavi nel secondo punto individuato all’interno dell’invaso S0 della discarica, dove secondo gli studi dell’Enea sarebbe presente materiale ferroso. Nel primo punto erano stati scoperti solo vecchi copertoni, entro sera si capirà se anche il secondo scavo darà esito negativo o se invece, cosa che tutti sperano non accada, verranno alla luce quei fusti tossici di cui hanno parlato diversi pentiti di camorra nel corso degli anni. Intanto l’assessore all’ambiente e vicesindaco del Comune di Latina, Fabrizio Cirilli, ha già convocato un nuovo tavolo della trasparenza, fissato per il 20 settembre, a cui prenderanno parte tutti gli attori interessati: Provincia e Comune di Latina, Arpa Lazio, Asl, Regione e le due società che gestiscono la discarica, Ecoambiente e Indeco, oltre all’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. “Siamo in linea con la tabella di marcia – afferma soddisfatto Cirilli – e forse già oggi potremmo sapere cosa c’è di metallico nel secondo punto di scavo”.
discarica Borgo Montello ricerca fusti tossici ricominciano gli scavi
Invaso S0, ricominciano gli scavi
Dopo i primi scavi oggi al via quelli sul secondo punto individuato dall'Enea con anomalie metalliche
http://www.parvapolis.it/page.php?id=57925
Ricominciano questa mattina gli scavi nell’invaso S0 della discarica di Borgo Montello. Il secondo punto è uno di quelli che presentano anomalie metalliche individuati nel 1996 dallo studio dell’Enea (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile). A seguire passo passo le operazioni l’assessore comunale all’Ambiente, Fabrizio Cirilli, che ha già convocato un tavolo di trasparenza per il prossimo 20 settembre al quale prenderanno parte Provincia e Comune di Latina, Asl, Regione Lazio, Arpa Lazio, l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e le due società coinvolte nella gestione della discarica, Ecoambiente e Indeco al fine di discutere degli eventuali ritrovamenti. Si teme ci siano dei fusti tossici così come dichiarato da diversi pentiti mafiosi.
settimana dell'acqua siccità aumenta e la carne risucchia risorse idriche
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/29/settimana-dellacqua-siccita-aumenta-e-carne-risucchia-risorse-idriche/337471/Settimana dell’acqua: la siccità aumenta e la carne ‘risucchia’ risorse idriche
Il 26 agosto è iniziato a Stoccolma il forum che accoglie più di 2500 esperti e 200 organizzazioni non governative da più di cento paesi. Il bene sarà utilizzato sempre meno per sfamare le persone, a causa delle richieste di energia da parte delle industrie e per l’alimentazione di coloro che possono permettersi un elevato consumo di proteine animali
di Christian Elia | 29 agosto 2012
Il 26 agosto a Stoccolma è cominciata la 22esima Settimana Mondiale dell’Acqua, forum che accoglie in Svezia più di 2500 esperti e 200 organizzazioni non governative da più di cento paesi. Il tema di questa edizione è la sicurezza alimentare. Sette giorni di conferenze, laboratori e dibattiti organizzati dall’Istituto internazionale dell’acqua di Stoccolma per prepararsi a gestire la scarsità di risorse idriche del futuro. Secondo Per Bertilsson, direttore dell’Istituto, “nel futuro l’umanità si troverà di fronte alla mancanza di acqua, per questo è necessario usarla più efficacemente e anche riesaminare gli approcci a produzione, vendita e consumo degli alimenti”.
Il ciclo dell’alimentazione è uno dei settori più esposti alla scarsità di risorse idriche. L’agricoltura è strettamente connessa all’irrigazione, alla canalizzazione e alla gestione delle precipitazioni atmosferiche e delle risorse idriche considerato che, secondo stime delle Nazioni Unite, il 70% dell’acqua dolce viene utilizzata per irrigare i campi che producono circa il 40% del cibo a livello globale. Nel settore dell’allevamento di carni il consumo d’acqua è decuplicato. Nei regimi alimentari contemporanei di milioni di persone, sempre secondo le Nazioni Unite, il consumo di carne pro capite passerà entro il 2050 da 37 chili a 52 chili, generando una richiesta di acqua sempre maggiore da parte del ciclo dell’alimentazione. In un meccanismo pericoloso per il quale gran parte della produzione cerealicola verrà destinata al bestiame e – secondo il trend degli ultimi anni – alla produzione di biocarburanti. Gli scienziati e i tecnici riuniti a Stoccolma si trovano ad analizzare uno scenario inquietante: per la siccità montante nel pianeta avremo meno acqua; una parte sempre maggiore di una risorsa scarsa verrà drenata dall’agricoltura, ma sempre meno sarà utilizzata per sfamare le persone, a causa delle richieste di energia da parte delle industrie e per l’alimentazione di coloro che possono permettersi un elevato consumo di carne. Lasciando quindi all’asciutto milioni di persone in zone del pianeta particolarmente povere.
Una razionalizzazione dell’utilizzo delle risorse idriche diventa ancora più importante di fronte alla crescente siccità. Secondo il National Climatic Data Center della National Oceanic and Atmospheric Administration Usa, “la temperatura media del mese di luglio e di agosto è al di sopra di quelle registrate negli ultimi cento anni”. Anche questo ha contribuito al crollo della produzione della cosiddetta ‘corn belt’, le pianure centrali statunitensi, considerate il granaio del mondo. Un crollo che rischia di generare gravi speculazioni finanziarie su un bene divenuto scarso e di conseguenza una grave crisi alimentare mondiale. Secondo la Fao (agenzia Onu per l’alimentazione), “i prezzi dei generi alimentari sono saliti del 6 per cento in pochi mesi”. Dati che si alimentano anche del crollo della produzione cerealicola dall’Europa dell’Est fino al Caucaso.
Secondo Confagricoltura, in Italia, la siccità di quest’anno causerà la perdita di oltre il 30 per cento dei raccolti di mais e soia. Lo studio dell’impatto sociale dei consumi diventa fondamentale. Calcolare quanta acqua consumiamo é prioritario per gestirne l’utilizzo e la conservazione. I lavori di Stoccolma sono finalizzati a questo genere di analisi, all’elaborazione di teorie e di linee guida con le quali, con la pressione dei movimenti popolari, indirizzare le politiche dei governi in materia di risorse idriche. Una delle teorie più interessanti in questo senso si deve la professor Arjen Hoekstra, secondo cui è possibile calcolare la “water footprint”, l’impronta dell’acqua. Per Hoekstra, l’impronta misura l’uso di acqua di nazioni, industrie e singoli individui non solo considerando il consumo diretto ma anche quello connesso all’intero ciclo di produzione. Un recente studio di Hoekstra ha fissato in 1385 metri cubi (un metro cubo è pari a 1000 litri d’acqua) l’anno l’impronta ecologica pro capite media, con gli Stati Uniti a 2842 e l’Italia non molto distante a 2332. I paesi che importano più generi alimentari – quindi quelli maggiormente industrializzati – consumano il doppio dell’acqua rispetto ai paesi esportatori di materie prime agricole. Solo una equa divisione delle risorse idriche, sfruttate con metodo razionale e riducendo al minimo gli sprechi, tutelando l’acqua da speculazioni finanziarie e privatizzazioni, permetterà di gestire questa crisi. A Stoccolma si lavora per questo.
Pontinia politica balneare soffia Udc farà il gruppo indipendente?
Nella politica balneare, tra tipi da spiaggia, ex dc, asini che ragliano amministratori che anzichè impegnarsi per il mandato per cui sono stati eletti pensano alla successione (nel 2015) all'attuale maggioranza ritorna l'aspirazione dell'udc ad un gruppo indipendente. Questo l'articolo on line dal quotidiano La Provincia. http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/120830latina/index.html#/26/ C'è la politica che avendo perso tutti i riferimenti con la terra, con i problemi reali non sapendo più come mistificare la realtà va per aria vagheggiando un improbabile aeroporto e quella balneare. Ma pensate al bene comune piuttosto
mercoledì 29 agosto 2012
Gricilli continuano i lavori, CampoIoso in festa a Pontinia
PONTINIA, PARLA L’ASSESSORE PEDRETTI
Percorso Gricilli,
il progetto va avanti
I lavori per la realizzazione
di un percorso pedonale
e informativo ai Laghi
dei Gricilli e Fontana
di Muro vanno avanti regolarmente
come ha testimoniato
lo stesso assessore
ai lavori pubblici
di Pontinia, Franco Pedretti.
Nonostante queste
rassicurazioni c’è chi
guarda alla futura gestione
del percorso e alla sua
salvaguardia. «Senza dei
controlli, senza una video
sorveglianza e senza
una programmazione -
afferma Gioseppe Anitori,
di Liberi e Forti - ho
paura che tutti i soldi
messi a disposizione dal
comune e dalla Regione
Lazio vengano distrutti
in pochi giorni da vandali
e da persone poco sensibili
al territorio e al progetto.
Proprio per questo,
prima che finiscano i lavori,
invito l’amministra -
zione comunale a pensare
come salvaguardare
ciò che verrà creato da
q u i fi n o a l l ’ i n i z i o
dell’autunno». Una
preoccupazione legittima
quella di Anitori. Non
basta costruire delle opere
per gridare vittoria ma
bisogna poi mantenerle,
curarle e renderle usufruibili
nel tempo. «Credo
che il comune di Pontinia
debba stringere rapp
o r t i c o n l e
amministrazioni limitrofe
- aggiunge Anitori -
come Sezze, Priverno,
Roccagorga. Solo in questo
modo i controlli saranno
più costanti e si
pregiudicherà il pericolo
di atti vandalici e distruzione
di un’opera utile
alla valorizzazione delle
nostre bellezze».
R.A.C.
Latina Oggi 29 agosto 2012
PONTINIA
Campoioso,
tutto pronto
per la festa
ANCHE quest’anno gli abitanti
di Campoioso hanno
programmato i festeggiamenti
in onore di Sant’Isido -
ro. patrono dei contadini e
dei prodotti della terra. Il
locale comitato, per sabato e
domenica prossimi, dopo la
processione accompagnata
dalla banda musicale diretta
da Marzia Mancini, allieterà
i visitatori con giochi polari,
con balli, orchestra, stand
gastronomici, come la «sposa
in carriola», corsa dei sacchi,
palo della cuccagna, corsa
degli asini. Invitate le autorità
cittadine, che si
ritroveranno presso la storica
chiesetta dedicata al Santo
contadino venerato nell'omonima
chiesetta risalente al
1770.
A.S.
Pontinia biblioteca comunale parte il progetto Gap - cantiere Creativo?
Pontinia, le rassicurazioni dell’assessore Patrizia Sperlonga
Biblioteca comunale,
parte il nuovo progetto
«A settembre parte un nuovo progetto per la biblioteca comunale
». Queste le parole rassicuranti dell’assessore alla Cultura,
Patrizia Sperlonga. Dopo un’estate passata a valutare le proposte
fatte dalle varie associazioni del posto, in particolar modo dalla
Gap e dal Cantiere Creativo, oggi la Sperlonga si sente piuttosto
sicura sulla buona riuscita del progetto presentato proprio dai
ragazzi della Gap. «Abbiamo cercato di recepire al meglio le loro
idee e, soprattutto, le esigenze di chi usufruisce degli spazio della
biblioteca comunale in maniera quotidiana - afferma la Sperlonga
-. Gli obiettivi che ci siamo prefissati sono essenzialmente tre:
ottenere il tempo continuo d’apertura, dalle 9 alle 19, garantire il
servizio del prestito dei libri ed una postazione Pc con relativa
connessione alla rete Internet». Tutti servizi che si potranno
realizzare grazie alla collaborazione dei ragazzi della Gap. «Entro
la settimana prossima perfezioneremo l’intero accordo - conclude
la Sperlonga -. In questo modo potremmo attivare tutti i servizi
previsti per i tre mesi che vanno da ottobre a dicembre».
Latina Oggi 29 agosto 2012
salva l'Artico con Greenpeace bloccare piattaforma
Ciao Giorgio,
in questo momento, al largo della costa settentrionale russa, la piattaforma petrolifera della Gazprom, la Prirazlomnaya, si sta preparando a distruggere l'Artico.
in questo momento, al largo della costa settentrionale russa, la piattaforma petrolifera della Gazprom, la Prirazlomnaya, si sta preparando a distruggere l'Artico.
Attivisti da tutto il mondo, insieme al direttore internazionale Kumi Naidoo, sono entrati in azione per bloccare la piattaforma e chiedere alla Russia di abbandonare i piani di perforazione in Artico.
Appesi alla Prirazlomnaya per quindici ore. Incatenati all'ancora della A. Akhmatova, la nave d'appoggio del gigante russo. Aggrappati a gommoni sospesi a mezz'aria sotto le gelide sferzate dell'acqua degli idranti. L'impresa dei nostri attivisti nel freddo glaciale artico è durata cinque giorni.
La piattaforma petrolifera Prirazlomnaya è quasi pronta a trivellare in quest'area fragile e incontaminata. Gazprom diventerebbe così la prima compagnia a produrre petrolio in Artico. Dobbiamo fermarla ora.
Un milione e mezzo di persone come te è già entrato in azione.
Diventa parte del movimento globale! Firma per salvare l'Artico.
www.SaveTheArctic.org
Diventa parte del movimento globale! Firma per salvare l'Artico.
www.SaveTheArctic.org
richiesta rimozione manifesti offensivi
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
Al Comando della Polizia Municipale di Pontinia
Alla Prefettura di Latina
oggetto: rimozioni manifesti offensivi
Da questa mattina Pontinia è piena di manifesti che fanno riferimento alla presentazione della squadra di calcio, anche nei posti non deputati all'affissione e non si nota il timbro del locale ufficio affissione (quindi credo affissi in modo irregolare).
A parere del sottoscritto il testo che più o meno recita “chi viene vale e chi non viene ciociaro è”, a prescindere dal testo che non mi pare sia corretto dal punto di vista grammatico e sintattico si ritiene sia offensivo se non offensivo.
Non credo che in un periodo dove i “leader” (adesso si chiamano così una volta erano cafoni o villani se non poveri in spirito) ostentano offese, gesti e parole non sempre riferibili e ripetibili e che evidenziano la scarsa qualità dei contenuti riscontrabile nel degrado sociale e umano questo gesto possa essere giustificato se chi rappresenta “forze politiche” nazionali si esprime volgarmente.
Né credo possa essere tollerato questo atteggiamento continuo fatto se non di messaggi di violenza (o che la potrebbero giustificare anche se a fini di tifoseria un delinquente sempre tale rimane), sicuramente di intolleranza, di razzismo o comunque di mancato rispetto.
E' da tanti messaggi come questi che si educa o si diseduca.
Non vorrei scomodare la Costituzione (sicuramente sconosciuta a tanti idioti come si legge ogni giorno sui giornali) e il suo articolo 3, ma credo che almeno per una questione di buon gusto tali esempi di ignoranza e di pochezza umana e culturale vadano prontamente rimossi.
Salvo poi verificare se tali manifesti siano regolari o meno e in caso non lo siano attribuire le spese ai responsabili che si sono anche firmati.
Dobbiamo migliorare Pontinia non degradarla con messaggi poco edificanti.
Ringraziando per l'attenzione si inviano distinti saluti.
Pontinia 29 agosto 2012 Pontinia Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
Pontinia bando veterinari per sterilizzazione canina
Il link del bando del comune di Pontinia per l'affidamento a veterinari il compito della sterilizzazione canina http://www.gas.it/tutte-le-news/49-notizie-dal-mondo-del-gas/535-posa-interrata-e-giunto-di-transizione scadenza presentazione delle domande 12 settembre
energie rinnovabili diverse da fotovoltaico procedure applicative
Rinnovabili diverse dal fotovoltaico, ok alle procedure applicative
Pubblicato dal Gse il documento che spiega le fasi per l’accesso alle tariffe incentivanti
di Paola Mammarella
29/08/2012 - Pubblicate dal Gse, Gestore dei servizi energetici, le procedure applicative del DM 6 luglio 2012 sull’incentivazione della produzione dell’energia da impianti a fonti rinnovabili diversi da quelli fotovoltaici.
Il documento descrive le diverse fasi dell’accesso e della gestione degli incentivi, facendo il punto della situazione sui regolamenti per l’iscrizione ai Registri, alle Procedure di Asta e ai Registri per i rifacimenti.
Tra i momenti fondamentali per poter usufruire degli incentivi vengono spiegati anche il modo con cui richiedere la concessione della tariffa incentivante, le modalità di calcolo e di erogazione degli incentivi, nonché il riconoscimento dei premi, e infine i controlli e le verifiche sugli impianti.
Il decreto del Gse si compone di cinque capitoli. Nel primo sono sintetizzati in modo schematico i principali concetti del Decreto e sono fornite alcune precisazioni ritenute necessarie, nel secondo sono esplicitate le modalità per la partecipazione ai Registri ed alle Aste e le regole del loro svolgimento, mentre nel terzo sono fornite le modalità attuative dell’art. 30 del Decreto, nonché le indicazioni sulle modalità di accesso al vecchio meccanismo di incentivazione.
A seguire, il quarto capitolo tratta le procedure per la richiesta della tariffa incentivante dopo l’entrata in esercizio degli impianti, la stipula del contratto, le modalità di misura dell’energia prodotta, di calcolo dell’energia incentivata, ma anche la determinazione e l’erogazione degli incentivi spettanti. Sono inoltre fornite le modalità per la corresponsione del contributo per la copertura degli oneri posti in capo al GSE.
Per finire, nel quinto capitolo sono richiamati i controlli svolti dal GSE in attuazione del Decreto e del D.Lgs. 28/2011.
Completano il documento una serie di allegati contenenti i modelli di dichiarazioni sostitutive da rendere per la richiesta di iscrizione ai Registi, alle Procedure d’Asta e ai Registri per interventi di rifacimento.
Ricordiamo che il DM 6 luglio 2012 entra in vigore il primo gennaio 2013 e si riferisce agli impianti di potenza non inferiore a 1 Kw che entrano quindi in esercizio dopo questa data.
(riproduzione riservata)http://www.edilportale.com/news/2012/08/risparmio-energetico/rinnovabili-diverse-dal-fotovoltaico-ok-alle-procedure-applicative_29009_27.html
si riparte da tecnologie verdi edilizia eco-efficiente, sicurezza, bonifica per crescita sostenibile
Il Governo riparte dalle tecnologie verdi e dall’edilizia eco-efficiente
Decarbonizzazione dell’economia, sicurezza idrogeologica dei territori e bonifica dei siti contaminati nell’Agenda per la crescita sostenibile
di Rossella Calabrese
29/08/2012 - Una ricognizione delle politiche per la crescita già avviate e una raccolta di idee e proposte per raggiungere il traguardo della crescita.
Su questo si è concentrato il Governo il 24 agosto scorso, in una giornata interamente dedicata alle azioni da intraprendere nel prossimo futuro. Il Ministro per lo sviluppo economico, infrastrutture e trasporti Corrado Passera ha fatto il punto sulle politiche già avviate e in parte realizzate dal suo dicastero e ha prospettato le direttrici che creeranno le condizioni strutturali affinché il Paese ritorni a crescere e ad essere competitivo.
I cardini della strategia sono:
- il recupero del gap infrastrutturale, anche attraverso l’attrazione di capitali privati;
- la spinta all’innovazione tecnologica e all’internazionalizzazione delle imprese;
- la creazione di un contesto favorevole alla nascita di start up, soprattutto da parte dei giovani;
- gli investimenti nel capitale umano valorizzando l’apprendimento permanente e il merito;
- la riduzione degli oneri burocratici a favore di cittadini e imprese;
- l’attenzione a una crescita sostenibile ed eco-compatibile.
Su quest’ultimo tema, il Ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ha delineato una strategia in cinque punti che mira ad attuare le strategie europee per la crescita e lo sviluppo sostenibile:
1. la ‘decarbonizzazione’ dell’economia italiana;
2. la sicurezza idrogeologica dei territori;
3. la bonifica e la valorizzazione delle aree industriali dismesse in zone urbane;
4. la disciplina in materia di rifiuti;
5. la gestione integrata del ciclo delle acque.
Per decarbonizzare l’economia, il Governo intende sviluppare la filiera nazionale delle tecnologie ‘verdi’; guidare la transizione del sistema energetico nazionale verso sistemi distribuiti di trigenerazione ad alto rendimento sviluppando reti intelligenti locali (smart grids); promuovere l’eco-efficienza nell’edilizia.
Lo strumento operativo sarà il Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni di CO2 e degli altri gas ad effetto serra, trasmesso al CIPE nel maggio 2012, che identifica le misure per l’aumento dell’efficienza energetica in tutti i settori dell’economia nazionale, la crescita dell’impiego delle fonti rinnovabili, le misure fiscali a favore della riduzione delle emissioni di CO2.
Al Piano per la riduzione delle emissioni si affiancherà la disciplina attuativa della Direttiva 2010/31/CE, che stabilisce i nuovi standard di efficienza negli edifici e introduce l’obbligo di realizzare edifici a energia quasi zero. I decreti nazionali sono in via di definizione.
È prevista, inoltre, l’istituzione di una lista di tecnologie, sistemi e prodotti che contribuiscono a ridurre le emissioni dei gas serra, lista che sarà elaborata ed aggiornata annualmente dal Ministero dell’Ambiente, in collaborazione con MISE e MIUR. L’impiego dei sistemi e prodotti contenuti nella lista consentirà l’accesso di imprese e privati ai benefici previsti dal “Fondo Kyoto” e ad una riduzione del 55% dell’IVA sull’acquisto delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti stessi. Tutte le Amministrazioni Pubbliche avranno l’obbligo di dotarsi esclusivamente delle tecnologie, dei sistemi e dei prodotti individuati dalla lista.
Il secondo punto della strategia riguarda la sicurezza idrogeologica del territorio, i cui obiettivi sono: la prevenzione dei rischi, sulla base di mappe aggiornate della vulnerabilità, e la revisione degli usi del territorio in relazione alle mappe di vulnerabilità. È prevista quindi, entro dicembre 2012, l’approvazione del Piano Nazionale per l’adattamento ai cambiamenti climatici, la manutenzione e la sicurezza del territorio, predisposto secondo il format della Commissione Europea.
Il Piano disciplinerà:
a) l’aggiornamento e la revisione delle norme urbanistiche in materia di usi del territorio, con il divieto di procedure di condono edilizio;
b) l’obbligo per gli Enti pubblici e per i privati della manutenzione dei boschi e dei corsi d’acqua;
c) la concessione in uso a imprese cooperative di giovani di terreni abbandonati, situati nelle zone vulnerabili al rischio idrogeologico o al rischio di incendio, per la loro valorizzazione e manutenzione;
d) l’istituzione di un fondo rotativo, istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti, finalizzato al credito a basso tasso di interesse alle imprese ed ai soggetti privati per la realizzazione di progetti che concorrono alla attuazione del Piano, alimentato con il prelievo dello 0,5% dell’accisa applicata ai carburanti.
Altro importante obiettivo è la bonifica ela valorizzazione delle aree industriali dismesse in zone urbane. Si tratta del recupero di aree strategiche per lo sviluppo urbano bloccate da anni dalle procedure di bonifica dei siti contaminati e dai contenziosi. Per velocizzare il processo, il Governo intende rivedere i parametri per la messa in sicurezza, l’analisi di rischio e la bonifica, sulla base degli indici e delle procedure adottate dagli altri Stati Membri con problematiche analoghe (Gran Bretagna, Germania, Belgio,Olanda).
Oltre alla semplificazione delle procedure in materia di bonifica dei siti inquinati in aree urbane - con l’estensione progressiva a tutti i Siti di Interesse Nazionale (SIN) della procedura adottata con l’Accordo di Programma per Porto Marghera, al fine di concludere Conferenze di Servizi aperte da almeno dieci anni, ed avviare le operazioni di messa in sicurezza e/o bonifica, anche ai sensi delle norme di semplificazione inserite nel decreto legge “Sviluppo” - e all’applicazione della direttiva europea sul danno ambientale, è previsto un credito di imposta per le imprese che investono nelle reindustrializzazione di aree ubicate nei SIN con l’impiego di tecnologie “verdi” incluse nella lista dei prodotti non climalteranti.
Infine, la strategia punta sulla gestione integrata dei rifiuti, con la promozione della raccolta differenziata e la valorizzazione energetica della frazione residua dei rifiuti non riciclati, e sulla gestione integrata delle risorse idriche, attraverso la riduzione dei consumi di acqua e il riuso delle acque depurate negli usi agricoli e industriali.
(riproduzione riservata) http://www.edilportale.com/news/2012/08/ambiente/il-governo-riparte-dalle-tecnologie-verdi-e-dall-edilizia-eco-efficiente_29015_52.html
turbogas i medici no alla centrale può produrre aria tossica, veleni nei cibi
LA PROTESTA
I medici: «No alla centrale turbogas
a Presenzano, rischio aria tossica»
ORDINE DI CAMPOBASSO E ISDE CONTRARI ALLA STRUTTURA
TRA CASERTA E MOLISE: «VELENI IN FUTURO ANCHE NEI CIBI»
CASERTA - Non solo la centrale idroelettrica. Ora a Presenzano, in provincia di Caserta, si pensa di costruire una centrale turbogas. L'Ordine dei medici di Campobasso e l'International society of doctors for the environment (Isde), però, non sono d'accordo. Ed esprimono il loro dissenso in relazione alla costruzione della struttura a ridosso del confine con la provincia di Isernia. Il presidente dell'Ordine dei medici, Gennaro Barone, e il suo omologo dell'Isde, Bartolomeo Terzano, sottolineano che in termini ambientali «la combustione, oltre a produrre particolato sottile e nano particelle, emette in atmosfera metalli pesanti e diossina liberando, senza possibilità di poterli bloccare, idrocarburi policiclici aromatici e carbonio organico. Sono prodotti chimici - affermano - altamente tossici e pericolosi che proprio nella loro forma molecolare giungono a contaminare l'aria che respiriamo e che respirano i nostri figli. Tali sostanze altamente tossiche, introducendosi nella catena alimentare, finiscono con il ritrovarsi nei cibi per i prossimi decenni».
Redazione online07 agosto 2012© RIPRODUZIONE RISERVATA http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/7-agosto-2012/i-medici-no-centrale-turbogasa-presenzano-rischio-aria-tossica-2111343292511.shtml#.UDzrTPMdWjk.facebook
Pontinia via dei Laghi progetto ambizioso
La riqualificazione dei Gricilli e della Sorgente Fontana di Muro unico sito SIC-ZPS del comune di Pontinia. Può essere affidata la gestione alle associazioni?
Dal quotidiano La Provincia
http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/120829latina/index.html#/26/
martedì 28 agosto 2012
Pontinia Gricilli lavori in corso di recupero
PONTINIA
Gricilli,
proseguono
i lavori
di recupero
NONOSTANTE un lieve
rallentamento causato
dalla pausa estiva proseguono
i lavori per la rivalutazione
dei Laghi dei
Gricilli e di Fontana di
Muro. Il Progetto Gal
Terre Pontine, quindi,
entra nel vivo e si fa
tangibile per l’i nt e r a
realtà di Pontinia. A seguire
il progetto è stata
l’assessore alla Cultura
Patrizia Sperlonga insieme
a tutto il suo staff e
alla collaborazione
dell’assessore ai Lavori
Pubblici Pedretti. È proprio quest’ultimo che ci
tiene ad aggiornare sullo
stato avanzamento lavori.
«Già ad inizio agosto
sono state montate le
staccionate e segnalato il
percorso pedonale che
accompagnerà i turisti e
gli interessati attorno a
tutta la zona dei laghi dei
Gricilli – afferma l’as -
sessore Pedretti -. Adesso
non possiamo ancora
dare le date certe di fine
lavori ma possiamo dire
con sicurezza che entro il
mese di settembre tutto
sarà finito e entro l’inver -
no il percorso potrà essere
completamente usufruibile
dal pubblico».
Ricordiamo che in questo
progetto il comune è
intervenuto in maniera
minima, con un contributo
di circa 30mila euro,
mentre il grosso del
finanziamento è arrivato
proprio dalla Regione
Lazio con i suoi 265mila
euro. Balaustre e primi
percorsi sono stati segnati.
Adesso mancano le
tabelle esplicative e tutta
una serie di informazioni
utili a creare un percorso
chiaro e completo.
R.A.C. Latina Oggi 28 agosto 2012
Pontinia Sisto acque inutilizzabili in corso analisi Arpa
Pontinia, il Sindaco interviene sui disagi per il Sisto
Acque inutilizzabili,
ordinanza da revocare «SI spera nell’arrivo delle piogge
per poter risolvere il problema del
Sisto e sospendere l’ordi nanza
comunale di divieto di pesca ed
irrigazione». È questo il commento
del sindaco
Eligio Tombolillo
e dell’assesso -
re all’Ambiente,
Valterino Battisti.
«Con queste
settimane di secca
e di assenza
completa di acqua
piovana – af -
ferma Tombolillo
– il corso del
fiume si è abbassato
notevolmente
facendo
aumentare in
maniera importante
la presenza di batteri acquiferi.
Questo dato è stato rilevato
dalle analisi fatte dall’Arpa Lazio
circa quindici giorni fa». Proprio
in conseguenza di ciò il primo
cittadino è stato costretto a vietare
l’utilizzo dell’acqua del Sisto per
l’irrigazione. «Il consorzio di Bon
i fi c a – afferma invece Battisti –
ha dovuto monitorare il corso del
fiume cercando di livellare al meglio,
con i vari sbarramenti, il
flusso dell’acqua. Quella della
crescita dei batteri non è una forma
vera e propria
di inquinamento
ma semplicemente
una conseguenza
naturale
della stagnazione
dell’acqua.
l’Arpa, entro
questa settimana
– conclude Tombolillo
–, eseguirà
nuovamente le
analisi; se i parametri
saranno
rientrati nella norma sospenderemo
immediatamente l’ordinan -
za».
R.A.C. Latina Oggi 28 agosto 2012
gestione sorgente Fontana di Muro e Gricilli
AL SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI PONTINIA
oggetto: gestione Sorgente Fontana di Muro e laghi dei Gricilli
Avendo ricevuto apposita segnalazione di sensibilizzazione dal Presidente di Liberi e Forti, Signor Giuseppe Anitori, invito l'amministrazione comunale di Pontinia ad affidare la gestione delle opere di miglioramento rientranti nel progetto della via dei Laghi (laghi dei Gricilli e Sorgente Fontana di Muro) ad apposite associazioni del territorio.
Come giustamente fa notare Liberi e Forti nel recente passato abbiamo assistito ad atti vandalici o di semplice inciviltà con distruzione di flora e fauna, deturpazione dei luoghi, inquinamento, abbandono di rifiuti di ogni genere in questi luoghi oggi giustamente rivalutati dall'amministrazione comunale.
Per evitare che queste opere e questi luoghi di valore turistico e ambientale vengano deturpati è necessario l'intervento di controllo, verifica e gestione che solo un'associazione può assicurare.
Si propone quindi, visto il fermento finora registrato nella gestione della cultura, del museo, del teatro, della biblioteca, come di altri aspetti sociali, di predisporre un bando per garantire la durata nel tempo di queste opere e di questi luoghi.
Gli unici rientranti nelle zone SIC e ZPS, gli unici inseriti nel programma regionale delle gite scolastiche.
Ringraziando per l'attenzione si inviano distinti saluti.
Pontinia 28 agosto 2012 Pontinia Ecologia e Territorio Giorgio Libralato
Pontinia inquinamento Sisto ne parla il TG3
dal minuto 9,30 al minuto 10,50 si parla dell'inquinamento del fiume Sisto (che diventa Ufente?) (nel TGR di Rai 3 di domenica 26 agosto delle ore 19,30) di Pontinia e il giornalista cita anche Pontinia Ecologia e Territorio.
per il video http://www.rai.tv/dl/RaiTV/programmi/media/ContentItem-c48d5c7d-33f7-441c-a7c3-6ec3f6382e6f-tgr.html#p=0
Pontinia Festa di Sant'Isidoro l'ordinanza della chiusura delle strade
L'ordinanza stradale
http://www.comune.pontinia.lt.it/mc/mc_attachment.php?x=83d8aed1d373af0c27c0cbe8fcbdcc9b&mc=4184
La chiesa di Sant'Isidoro costruita nel 1773 nel comune di Pontinia http://pontiniaecologia.blogspot.it/2011/08/pontinia-chiesa-santisidoro-anno-1773.html
Pontinia asili nido scadenza domande graduatoria provvisoria
http://www.comune.pontinia.lt.it/mc/mc_attachment.php?x=83d8aed1d373af0c27c0cbe8fcbdcc9b&mc=4185
V conto energie le regole, la guida impianti fotovoltaici integrati e innovativi
Fotovoltaico, dal Gse la guida agli impianti integrati e innovativi
Spiegate le regole del V Conto Energia per l’accesso agli incentivi senza iscrizione al registro
di Paola Mammarella
28/08/2012 - Spiegazioni e chiarimenti dal Gse, Gestore dei servizi energetici, sull’attuazione del quinto Conto Energia. Il 10 agosto sul sito del Gse è stata infatti pubblicata la guida (vedere http://www.edilportale.com/normativa/linee-guida/2012/gse-guida-alle-applicazioni-innovative-finalizzate-all-integrazione-architettonica-del-fotovoltaico.._12956.html) agli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative che, secondo il Dm 5 luglio 2012, accedono alle nuove tariffe incentivanti senza l’obbligo di iscrizione al registro.
La guida individua con precisione definizioni, tipologie, categorie, criteri e modalità di installazione, specificando inoltre la documentazione da presentare a corredo della domanda di ammissione per l'accesso alle tariffe incentivanti.
Le applicazioni innovative finalizzate all’integrazione architettonica del fotovoltaico devono rispettare tutte le seguenti condizioni:
- gli impianti fotovoltaici devono essere installati su edifici secondo le modalità previste dall’Allegato 4 al Decreto;
- le applicazioni devono utilizzare moduli fotovoltaici non convenzionali o componenti speciali integrandosi e sostituendo elementi architettonici degli edifici;
- il modulo fotovoltaico non convenzionale o il componente speciale devono rispondere ai
requisiti dell’integrazione architettonica;
- le applicazioni devono interessare superfici omogenee dal punto di vista funzionale e, in caso di interventi che interessino parzialmente tali superfici, devono integrarsi sulla restante porzione.
Se l’impianto fotovoltaico non occupa interamente la superficie che lo ospita, devono
essere rispettate le seguenti condizioni:
- nel caso di componenti speciali, l’eventuale spazio di separazione tra la superficie fotovoltaica e le parti non interessate dall’installazione dell’impianto deve essere curato con appositi elementi di raccordo per garantire la continuità della superficie;
- nel caso di moduli fotovoltaici non convenzionali, la porzione della superficie non interessata dall’impianto deve essere completata con elementi di copertura dimensionalmente simili ai moduli utilizzati, inseriti in maniera tale da garantire la continuità e la regolarità della disposizione geometrica degli elementi di copertura dell’intera superficie e da non richiedere l’utilizzo di elementi di raccordo.
Per il riconoscimento degli incentivi, oltre alla documentazione richiesta, è necessario inviare fotografie di dettaglio della struttura destinata a ospitare l’impianto fotovoltaico, scattate prima, dopo e durante la posa in opera, una stratigrafia del tetto con indicazione del posizionamento dei moduli e una visura catastale con foto di tutti i prospetti dell’edificio.
Nello stesso giorno il Gse ha pubblicato anche l’aggiornamento del Catalogo (vedere http://www.edilportale.com/normativa/linee-guida/2012/gse-catalogo-impianti-fotovoltaici-integrati-con-caratteristiche-innovative_12957.html) degli impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative, in cui sono state inserite le nuove soluzioni che hanno avuto accesso alle tariffe del quarto Conto Energia.
Il documento stabilisce che le stesse regole valgono per il quinto Conto Energia, a patto che gli impianti rispettino le regole stabilite dall’articolo 8 del Dm 5 luglio 2012.
(riproduzione riservata)
lunedì 27 agosto 2012
Pontinia Sisto fiume da monitorare, criticità di sempre
Il presidente dell’associazione «Ecologia e Territorio» scrive una lettera a Arpa e Asl
Sisto, fiume da monitorare
Libralato: «Anche questa estate si sono registrate le criticità di sempre»
DOPO le evidenti criticità
riscontrate in questo periodo
estivo sul fiume Sisto,
Giorgio Libralato,
di Ecologia e
Territorio, è immediatamente
intervenuto
scrivendo una
lettera al comune
di Pontinia, all’Asl
di Latina e all’Arpa
Lazio provinciale.
«Dopo che il Sisto
è diventato rosso
come ogni anno in
questo periodo - afferma
Libralato -,
evidente segnale di
degrado e di inquinamento
trascurato
da una politica disattenta
o incapace,
arriva la notizia che alcuni
predatori sono stati fermati
e sequestrato il pesce.
A questi numerosi
segnali di incuria, a cui
vanno aggiunti gli episodi
di moria di pesci, gli organi
competenti devono dare
delle risposte certe».
Qui non si tratta di episodi
sparuti o imprevedibili.
La moria di pesci, l’acqua
rossa e il problema dei
pescatori di frodo sono
tutti episodi che si verificano
con regolarità ormai
da anni. Sono tutti eventi
prevedibili e per questo
facilmente risolvibili o
quantomeno studiati. Proprio
per capire ciò, e ricevere
delle risposte concrete,
Libralato ha posto alcuni
interrogativi agli enti
responsabili. «I vari pescatori
sono stati visti in
diversi giorni e momenti
sul fiume Sisto. Che fine
ha fatto il pesce? è stato
venduto, regalato, comunque
consumato? e chi
l'ha consumato era informato?
– si domanda Libralato
-. Anche alcune
motopompe erano funzionanti
per l'irrigazione. Chi
ha verificato che funzionassero
per irrigare campi
di grano, cereali per alimentazione
di bestiame
e
non umana?
E se
questi alim
e n t i
ve ngo no
c o n su m ati
dagli
a n i m a l i
per prodotti
come
il latte,
le uova
e la carne
dest inata
c o m u nq
u e a ll
' u o m o ,
pos sono
dare probl
em i? ».
Tutti inte
rr oga tivi
a cui il comune di
Pontinia, l’Asl e l’Arpa
Lazio dovranno rispondere
per tranquillizzare tutta
la popolazione di Pontinia.
Riccardo A. Colabattista Latina Oggi 27 agosto 2012
Pontinia giunta rimpasto tributi locali, rifiuti e cassonetti
Forse già domani, come da me richiesto da diverso tempo, verranno rimossi alcuni cassonetti in campagna. Probabilmente quelli sulla Migliara 51 davanti l'SPQR
Ecco alcuni di oggi di Latina Oggi
PONTINIA, TOMBOLILLO: «SQUADRA CHE VINCE NON SI CAMBIA»
Rimpasto in giunta,
il sindaco rassicura
Il primo cittadino:
nessun aumento
dei tributi locali
Ieri, in una improvvisata e
veloce conferenza stampa, il
sindaco di Pontinia Eligio
Tombolillo ha smentito le
voci di piazza che davano
per scontato
un imminente
rimpasto della
giunta comunale.
«Squadra
vincente
non si cambia
», ha dichiarato
il sindaco
che in in
vena di detti
ha aggiunto:
«Non basta il
volo di una
rondine per far
p r im ave ra » .
Tradotto in soldoni, significa
che anche se si registra qualche
divergenza all’i nterno
dell'esecutivo, l’alleanza Pd-
Udc, va avanti nella realizzazione
del programma concordato
nel 2011. Nella sua
risposta è insita anche la
riconferma della sua stima
personale nei confronti di
tutti gli assessori di cui apprezza
l’impegno e l’opero -
sità messi in campo per affrontare
e risolvere i problemi
cittadini tra molte
difficoltà finanziarie imposte
dalla crisi nazionale.
«Nonostante questo - ha aggiunto
il sindaco - non intendiamo
aumentare le imposte
comunali e i
servizi essenziali
seguiteranno
ad essere
erogati senza
aumenti di
tariffe, dalla
raccolta dei rifiuti
alle mense
scolastiche, al trasporto
alunni e all'assistenza alle
famiglie in difficoltà». Alla
ripresa dell'attività amministrativa
il primo cittadino
chiederà ad ogni assessore
un programma sulle cose da
fare nei mesi a venire con le
risorse finanziarie necessarie
per realizzarle entro i
limiti compatibili con le entrate
in bilancio di cui l'assessore
Alfonso Donnarumma
si sta occupando con
lodevole impegno, un lavoro
di rigoroso controllo che sta
dando i suoi frutti. «In questo
quadro
promettente di
risultati - ha
concluso il
sindaco - un
rimpasto in
giunta, risulterebbe
inopportuno
e addirittura
controproducente
oltre che motivo scatenante
di ripercussioni politiche
dalle conseguenze imprevedibili
».
Antonella Subiaco
Pontinia, il servizio per gli anziani
Cure termali,
iniziativa della Cisl
Il presidente dell’asso -
ciazione «Ecologia e
Territorio» in prima line
per la tutela dei corsi
d’acqua
Pontinia, il raid sulle Migliare. Danni per migliaia di euro
E’ caccia ai vandali
Cassonetti ribaltati nei canali: le indagini
LACisl di Pontinia ha organizzato un turno per gli
anziani bisognosi di cure termali. Come ha dichiarato
il segretario dei Pensionati-Cisl Carlo Cinelli,
coloro che desiderano usufruire delle cure che si
svolgeranno presso le terme di Ferentino (Frosinone),
debbonno prenotarsi presso la ditta trasporti
Frattarelli esibendo il certificato del proprio
medico curante. Cinelli precisa che il prossimo
turno partirà il 12 settembre e si concluderà il 24
dello stesso mese. Già si sono iscritti 26 anziani
che si raduneranno tutte le mattine in Piazza
Indipendenza alle 8 per salire sul bus della ditta
Frattarelli e raggiungere la città termale. Cinelli ha
fatto appello al sindaco Tombolillo per ottenere un
aiuto finanziario per alleviare le spese degli anziani
più poveri, fiducioso in un riscontro positivo.
A.S.
ALLA caserma dei carabinieri di Via Mameli a Pontinia stanno arrivando
una serie di segnalazioni sugli autori del raid dell'altra notte di ignoti vandali
che si sono divertiti a rovesciare tutti i cassonetti della spazzatura posizionati
lungo le Migliare per raccogliere i rifiuti urbani. Fino a ieri, come ha
dichiarato l’assessore alla Sanità Valterino Battisti, soltanto parte dei
cassonetti era stata recuperata dai canali in cui erano stati spinti dai vandali
i quali pare che si siano serviti di una vecchia Fiat 127 per compiere la
bravata che costerà ai cittadini svariate migliaia di euro. Battisti ha spiega t o
che molti cassonetti non sono stati recuperati perché troppo distanti dalla
sede stradale e quindi non raggiungibili con i mezzi a disposizione della
società Trasco per cui si pensa di rivolgersi al comando vigili del fuoco per
completare l'opera. Intanto le forze dell’ordine sono alla ricerca della
misteriosa Fiat 127 che tre notti fa ha percorso decine di chilometri ed è stata
notata da testimoni che potrebbero fornire notizie utili alla sua individuazione.
A.S.
scavi discarica Borgo Montello lavori in corso
Nella prima immagine in alto l'elaborato grafico relativo allo scavo nella zona denominata "anomalia A" redatto da Comune di Latina e società Ecoambiente. Volendo ricostruire correttamente graficamente in base ai dati della planimetria si nota che la sezione è rettificata e le misure non corrispondono alla grafica. Rende però l'idea di quello che sarebbe dovuto essere lo scavo rappresentato nella "conferenza stampa" di giovedì 23 luglio per illustrare la situazione.
dalla fotografia (terza immagine) si nota una vista chiaramente diversa dal disegno di progetto. Non credo occorra essere degli esperti di topografia e scavi per capire che l'immagine dello scavo è ben diversa da quella di progetto. Le dimensioni e i rapporti non corrispondono. Già alle elementari insegnano a rappresentare nella scala idonea e corretta i vari oggetti. Infatti si nota che la larghezza della base (dove c'è il muretto di contenimento) dello scavo doveva essere molto più larga. Se può non essere chiara la singola dimensione (per chi non è esperto) è invece evidente che non c'è il corretto rapporto tra le varie dimensioni.
Quindi nella seconda immagine si sovrappone la sezione di progetto al rilievo fotografico evidenziando in rosso tratteggiato lo scavo effettuato e in blu quello che, alla data delle foto, rimaneva da scavare.
Nell'ultima immagine in basso una corretta ricostruzione grafica differenziando in rosso il rilievo degli scavi e in blu quella di progetto.
Quali considerazione si traggono da queste immagini? che gli scavi nella zona di anomalia "A" non erano, al momento di accesso e della conferenza stampa completati? Perchè la forma dello scavo non corrisponde a quella di progetto? perchè le dimensioni non corrispondono? I lavori si stanno continuando nella stessa anomalia A? di certo c'è che è mancata finora l'informazione promessa. Semplice ritardo organizzativo?
fermo inceneritore rifiuti di Cerroni a Roma a rischio ambientale
Rifiuti a Roma, l’inceneritore fermo da 10 mesi. Tecnologia a rischio ambientale
L'impianto che dovrebbe gassificare la spazzatura di Malagrotta non produce neppure un kilowatt di energia e della società di gestione, la 7-Hills incaricata dal proprietario Cerroni, non si trova più nessuno. Le esperienze precedenti in Germania e a Verbania si sono concluse con gravi incidenti e buchi nei conti
di Andrea Palladino | 27 agosto 2012
A guardarlo da via di Ponte Galeria l’impianto di gassificazione di rifiuti dell’avvocato Manlio Cerroni è un’imponente cattedrale, con un certo tocco futurista. “Per Roma vogliamo una Ferrari, non una mille e cento”, commentò con una certa enfasi l’avvocato monopolista dei rifiuti qualche anno fa. Cristalli, acciaio, struttura lanciata. Un vestito decisamente moderno per una tecnologia che ha una lunga, complessa e incredibile storia: tanti problemi – anche gravi – nei pochi precedenti in Europa. Con un fantasma che aleggia sul gassificatore destinato a bruciare i rifiuti romani, un nome che fa tremare i polsi agli ambientalisti: Karlsruhe, città tedesca dove un impianto simile – e sul concetto di simile si gioca il futuro di questa tecnologia – ha chiuso i battenti nel novembre del 2004, con 500 milioni di euro di perdita e tanti, tantissimi problemi. Un impianto – raccontano i giornali tedeschi dell’epoca – che rischiava di avere incidenti gravissimi, sfiorando in almeno un caso l’esplosione.
Ottobre 2011, Cerroni spegne l’inceneritore. Partiamo dalla fine, dell’ultima puntata di una vicenda intricata, dove si incrociano brevetti svizzeri, esperimenti italiani e acciaierie giapponesi. L’inceneritore di Roma è fermo da dieci mesi. Dallo scorso ottobre non produce più un solo kilowatt di energia, con le linee di alimentazione vuote, nonostante l’enorme quantità di rifiuti che ogni giorno affluiscono nel sito di Malagrotta, a poche decine di metri. Un fermo “amministrativo”, si dice più o meno ufficialmente in giro, in attesa di completare l’intero impianto con altre due linee, anche se i due anni di sperimentazione hanno dato non pochi grattacapi ai tecnici.
Da ottobre i quasi cento dipendenti della società svizzera incaricata da Cerroni per la conduzione dell’impianto sono senza stipendio e – seppur ufficialmente in cassa integrazione – senza un solo euro di ammortizzatori sociali. La 7-Hills, il gruppo con casa madre a Lugano, nel Canton Ticino, che aveva le chiavi dell’impianto, è oggi – almeno in Italia – una scatola vuota. Alla sede legale registrata presso la Camera di commercio di Roma, nel centrale quartiere Prati, c’è solo uno studio di avvocati specializzati in diritto ambientale. Quando nei mesi scorsi sono arrivate le lettere dei legali dei lavoratori chiedendo il pagamento degli stipendi, la risposta è stata secca: la sede non è più qui, dovete cercare altrove. Vuoti gli uffici che li ospitavano a Malagrotta: “Qui non c’è più nessuno della 7-Hills, non sappiamo dove sono”, spiegano i vigilantes.
Eppure il nome della società è un punto chiave per capire cosa succede nell’impianto di incenerimento di rifiuti di Manlio Cerroni, quando Roma si trova ad un passo dall’emergenza.
Thermoselect? No, “Thermodefect”. L’impianto di Karlsruhe in Germania venne realizzato utilizzando un brevetto svizzero, detenuto dalla società – poi fallita – Thermoselect. Quasi dieci anni prima questa tecnologia era stata sperimentata a Verbania. Fu un vero disastro: la magistratura si accorse che le acque risultavano altamente contaminate e sequestrarono l’intera area. Dopo un processo che portò alla condanna della dirigenza della società – con un coinvolgimento iniziale dell’allora direttore del ministero dell’ambiente Corrado Clini, poi prosciolto dai giudici romani – quel primo impianto sperimentale venne definitivamente chiuso e abbattuto.
L’esperimento tedesco non ebbe migliore fortuna. Le cronache parlano di rischi di esplosione, contaminazione delle acque e, soprattutto, di costi gestionali stratosferici. In sostanza la conduzione dell’impianto di gassificazione consumava più soldi che rifiuti. In un arbitrato seguito alla vicenda, le autorità svizzere hanno scritto, nero su bianco, il loro giudizio sulla vicenda: “Non è stata fornita la prova del concreto funzionamento dell’impianto (…) e il buon funzionamento dell’impianto attualmente in costruzione a Karlsruhe non poteva essere dimostrato”. Nel 2004 la vicenda si conclude definitivamente e per la Thermoselect iniziano i guai finanziari.
Uno dei manager del gruppo svizzero, Carlo Riva, decide di riprendere gli affari nel campo con una società apparentemente non legata a questa tecnologia. Spunta così il nome della 7-Hills, ovvero “sette colline”, qualcosa che – curiosamente – richiama i sette colli di Roma. Ed è proprio questa la società che un paio di anni dopo progetta e realizza il gassificatore di Malagrotta, grazie ad un contratto con la Colari dell’avvocato Cerroni. Nel 2008, una volta chiuso il cantiere, è sempre la 7-Hills ad essere incaricata della conduzione dell’impianto, come si legge nel contratto firmato il 13 gennaio 2009 tra l’avvocato Manlio Cerroni e l’ingegner Riva, ex Thermoselect. Ed è questa società che lo scorso ottobre lascia i dipendenti senza stipendio e – di fatto – senza ammortizzatori sociali, facendo perdere le proprie tracce in Italia.
Una tecnologia sospetta. I dirigenti del gruppo Colari assicurano che l’impianto di Malagrotta ha subito modifiche sostanziali rispetto al brevetto Thermoselect. L’ingegner Mauro Zagaroli che nel 2003 presentò in un convegno insieme a Carlo Riva – futuro amministratore della 7-Hills e all’epoca dirigente della stessa Thermoselect – la tecnologia in uso a Karlsruhe, oggi si dice sicuro sulla differenza sostanziale tra l’impianto romano e quello tedesco. Lo ha scritto anche nel progetto per un impianto gemello che Cerroni, insieme ad Ama e ad Acea, vuole realizzare ad Albano: “E’ una tecnologia giapponese, usata in diversi impianti in Giappone”, spiega a ilfattoquotidiano.it. In altri documenti il gestore dei rifiuti romani richiama apertamente il gruppo nipponico Jfe, nato all’inizio degli anni 2000. Ma i conti qui non tornano. In diversi documenti tecnici della Jfe si fa apertamente riferimento al brevetto della Thermoselect che la società giapponese acquistò una decina di anni fa. Non solo: la stessa Thermoselect – contattata da ilfattoquotidiano.it – cita come esempi di impianti, che ancora oggi utilizzano la tecnologia sperimentata a Verbania e a Karlsruhe, “sette impianti, tutti localizzati in Giappone”. Gli stessi ingegneri che gestivano l’impianto di Malagrotta per conto della 7-Hills ammettono senza tanti problemi che quell’impianto “utilizzava la tecnologia Thermoselect”, anche perché la 7-Hills – che ha progettato, realizzato e condotto per due anni l’impianto di Malagrotta – “aveva tra i dirigenti ex manager della Thermoselect”.
Tutti gli inceneritori dell’avvocato. Per Manlio Cerroni questo particolare tipo di inceneritori è un vero pallino. Un impianto simile lo aveva proposto – senza successo – nel 2006 a Mediglia, in Lombardia. Nel 2007 ha presentato un progetto per il gassificatore di Albano Laziale, la cui costruzione dovrebbe iniziare nei prossimi mesi. E, sempre a Malagrotta, si prepara ad avviare la realizzazione di altre due linee, basate sulla stessa tecnologia (fatto salve alcune modifiche, che i tecnici ritengono “non sostanziali”). In tutti questi casi il nome Thermoselect non è mai stato pronunciato, sapendo benissimo che i precedenti erano impresentabili. Rimangono da chiarire i troppi legami con la tecnologia svizzera che creò tantissimi problemi a Verbania e Karlsruhe e, non da ultimo, la vicenda 7-Hills. Una spada di Damocle sulla gestione dei rifiuti a Roma, con il rischio che alla fine tutto continui a finire nelle discariche e che la capitale si ritrovi circondata da impianti il cui buon funzionamento non trova, al momento, precedenti nell’Unione europea. http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/08/27/rifiuti-a-roma-linceneritore-di-malgrotta-fermo-da-10-mesi-con-tecnologia-a-rischio/333565/?utm_source=facebook&utm_medium=social&utm_content=foto&utm
5. conto energie rinnovabili da oggi le nuove tariffe incentivanti
Quinto Conto Energia, via da oggi alle nuove tariffe incentivanti
Scaduti i 45 giorni previsti dalla delibera adottata dall’Aeeg dopo il raggiungimento della soglia dei 6 miliardi di euro
di Paola Mammarella
27/08/2012 - Diventa operativo da oggi il quinto Conto Energia http://www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2012/quinto-conto-energia-per-il-fotovoltaico_12297.htmlhttp:/www.edilportale.com/normativa/bozza-non-ancora-in-vigore/2012/quinto-conto-energia-per-il-fotovoltaico_12297.html . Dopo che il 12 luglio è stato raggiunto il tetto di 6 miliardi e l’invio dei relativi dati dal Gse, Gestore dei servizi energetici, all’Aeeg, Autorità per l’energia elettrica e il gas, quest’ultima ha adottato una delibera che prevede l’entrata in vigore del nuovo sistema incentivante dopo 45 giorni.
Secondo il nuovo sistema incentivante, non hanno l’obbligo di iscriversi al registro:
a) impianti fotovoltaici di potenza fino a 50 kW realizzati su edifici con moduli installati in sostituzione di coperture su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto;
b) impianti fotovoltaici di potenza fino a 12 kW, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 12 kW;
c) i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 12 kW;
d) impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi degli incentivi di 50 ML€;
e) impianti fotovoltaici a concentrazione fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€;
f) impianti fotovoltaici realizzati da Amministrazioni pubbliche mediante con procedure di pubblica evidenza, fino al raggiungimento di un costo indicativo cumulato degli incentivi di 50 ML€;
g) gli impianti fotovoltaici di potenza superiore a 12 kW e non superiore a 20 kW, inclusi gli impianti realizzati a seguito di rifacimento, nonché i potenziamenti che comportano un incremento della potenza dell'impianto non superiore a 20 kW, che richiedono una tariffa ridotta del 20% rispetto a quella spettante ai pari impianti iscritti al registro.
Gli altri impianti fotovoltaici accedono alle tariffe incentivanti previa iscrizione in appositi registri, in posizione tale da rientrare nei seguenti limiti massimi di costo indicativo cumulato annuo degli incentivi:
a) 1° registro: 140 milioni di euro;
b) 2° registro: 120 milioni di euro;
c) registri successivi: 80 milioni di euro a registro e comunque fino al raggiungimento del limite di 6,7 miliardi di euro l’anno.
Il primo registro sarà aperto con un bando dal GSE entro 20 giorni dalla pubblicazione delle relative regole applicative e resterà aperto per 30 giorni. I registri successivi saranno aperti con cadenza semestrale e resteranno aperti per 60 giorni.
Entro 20 giorni dalla chiusura del registro, il GSE formerà la graduatoria degli impianti iscritti al medesimo registro, applicando i seguenti criteri di priorità:
a) impianti su edifici dal cui Attestato di Certificazione Energetica (ACE) risulti la miglior classe energetica, minimo D, con moduli installati in sostituzione di eternit o amianto;
b) impianti su edifici dal cui ACE risulti la miglior classe energetica, minimo D;
c) impianti su edifici con moduli installati in sostituzione di eternit o amianto;
d) impianti con componenti principali realizzati unicamente in un Paese membro dell’UE/SEE;
e) impianti ubicati, nell’ordine, su: siti contaminati; terreni del demanio militare; discariche esaurite; cave dismesse; miniere esaurite;
f) impianti di potenza fino a 200 kW asserviti ad attività produttive;
g) impianti realizzati, nell’ordine, su edifici, serre, pergole, tettoie, pensiline, barriere acustiche;
h) altri impianti che rispettino i requisiti di cui all’articolo 7.
LE TARIFFE INCENTIVANTI
Per gli impianti di potenza nominale fino a 1 MW, il GSE eroga una tariffa omnicomprensiva riferita alla quota di produzione netta immessa in rete. La tariffa varia sulla base della potenza e della tipologia di impianto.
Per gli impianti di potenza nominale superiore a 1 MW, il GSE eroga la differenza, se positiva, fra la tariffa onnicomprensiva e il prezzo zonale orario, sempre riferita alla quota di produzione netta immessa in rete; tale differenza non può essere superiore alle tariffe omnicomprensive. L’energia prodotta dagli impianti oltre 1 MW resta al produttore. Sulla quota della produzione netta consumata in sito è attribuita una tariffa premio.
Ad esempio, un impianto tra 1 e 3 kW su edificio, che entra in esercizio nel primo semestre di applicazione, riceve 208 €/MWhdi tariffa omnicomprensiva e 126 €/MWhdi tariffa premio sull’energia consumata in sito. Un impianto di pari potenza, non su edificio, che entra in esercizio nel primo semestre, riceve 201 €/MWhdi tariffa omnicomprensiva e 119 €/MWhdi tariffa premio sull’energia consumata in sito. Le tariffe si riducono nei semestri successivi.
Limitatamente agli impianti fotovoltaici e agli impianti integrati con caratteristiche innovative, le tariffe omnicomprensive e le tariffe premio sull’energia consumata in sito sono incrementatein ragione della data di entrata in esercizio e della potenza.
(riproduzione riservata)
http://www.edilportale.com/news/2012/08/normativa/quinto-conto-energia-via-da-oggi-alle-nuove-tariffe-incentivanti_28974_15.htm
domenica 26 agosto 2012
errori e omissioni vecchi e nuovi, bomba ecologica nella falda della discarica di Borgo Montello
Errori e omissioni
vecchi e nuovi
La bomba ecologica in falda
SCAVI, sospetti e recriminazioni
non bonificheranno
l’area di via Monfalcone su cui
insistono da decenni due discariche
colossali che oggi vengono
gestite all’insegna di tutti gli
accorgimenti tecnici e nel rispetto
delle norme. Qualche
decennio fa, e non vale nemmeno
la pena stare a spulciare
negli archivi per individuare
questo o quel gestore, la materia
dei rifiuti veniva tratta in
maniera assai diversa. Basti
pensare che il Comune di Latina
ha gestito il vecchio invaso
oggi denominato S-0 sversando
direttamente sul terreno
ogni sorta di rifiuto raccolto,
fino ad innescare la bomba ecologica
che oggi manifesta i propri
effetti contaminando in maniera
forse irreversibili la falda
acquifera che scorre nelle zone
di Borgo Montello e Borgo
Bainsizza. Speriamo davvero
che le ruspe in azione in questi
giorni non trovino bidoni con
sostanze tossiche o radioattive,
come si presume e si sospetta,
ma nel migliore dei casi, sotto
quella collina costruita negli
anni accumulando rifiuti, ci sarà
comunque qualcosa di molto
simile. Veleni, in ogni caso. Né
vale rincorrere la scia delle responsabilità
per i livelli di inquinamento
attuali, accertati e
permanenti: l’inchiesta con cui
il sostituto procuratore della
Repubblica Giuseppe Miliano
aveva cercato di stabilire quale
delle due discariche in esercizio
avesse provocato l’inquina -
mento della falda acquifera, è
approdata ad una conclusione
farsesca che inevitabilmente
andrà presa per buona perché
accreditata da un consulente
nominato dalla stessa Procura:
il sottosuolo di entrambi gli
impianti è un campo minato,
ma le responsabilità sono di un
solo gestore, benché i liquidi
contaminati siano stati prelevati
dai pozzi-spia di tutte e due le
discariche. Si andrà a processo,
si arriverà ad una sentenza, ma
nessun verdetto restituirà alle
falde di quella zona la purezza
di un tempo.
Non è una resa. Se non c’è una
presa di coscienza condivisa
sugli errori commessi e sulle
iniziative da assumere non si va da nessuna parte. Latina Oggi 26 agosto 2012
discarica di Borgo Montello luci ed ombre sugli scavi dei fusti tossici
Gli interrogativi di un ecologista sulle verifiche nella discarica S-zero
Luci e ombre sugli scavi
Libralato: massa segnalata a più di 4 metri, ma la buca è di 3
«Non è stata raggiunta la profondità indicata dagli studi»
CON i primi risultati degli scavi
nella discarica S-zero, voluti dal
Comune e finanziati dalla Regione
Lazio per verificare la
presenza di fusti contenenti rifiuti
tossici nello storico primo
invaso cittadino, emergono pure
le prime osservazioni e le
critiche che gettano
ombre sulla
vicenda. Come
annunciato
dall’assessore
c o m u n a l e
a l l ’ a m b i e n t e
Fabrizio Cirilli
durante un sopralluogo
sulla
S-zero, il primo
degli scavi previsti
sulla base
degli studi geologici
ha permesso
di scoprire
che i macc
h i n a r i
de ll’Enea avevano
segnalato
una massa magnetica
lì dove
era stata sotterrata
una notevole
quantità di
pneumatici. Ma
Giorgio Libralato
dell’a ssociazione
Ecologia
e Territorio,
dopo un’attenta
analisi, mette in
dubbio che il
primo scavo sia
arrivato alla
profondità indicata
dallo studio
dell’Enea.
I n na n z i t ut t o
Libralato lamenta
il mancato
invito a cittadini
ed associazioni
per la
visita in discarica.
«Perchè cittadini,
associazioni,
forze politiche,
tecnici,
tutti quelli che
partecipano e
che hanno presentato domanda
per essere presenti al tavolo della
trasparenza non ne sono stati
ammessi?» chiede Libralato
agli amministratori.
Gli interrogativi più tecnici sono
il frutto di un’attenta analisi
della sovrapposizione dei due
studi condotti da Enea e dal
Comune con l’ausilio del gestore
di una parte della discarica
Ecoambiente. Studi che, tuttavia,
trovano pochi punti in comune
tra loro. «In base alle foto
del cantiere, con strumenti elettronici,
se il muro visibile al
centro dello scavo avesse uno
spessore di circa venti centimetri,
e in rapporto un’altezza di
circa un metro e mezzo, allora
l’altezza dello scavo, al di sopra
del muro, ha circa la stessa altezza
del muro per un’altezza
totale di circa 3 metri dello scavo
- premette Libralato - Durante
l’incontro per il tavolo della
trasparenza i tecnici avevano
spiegato che nel primo metro di
scavo non c’erano rifiuti ma
solo “terreno di protezione”.
Dalle altre informazioni date e
diffuse lo scavo mostrato l’altro
ieri era la zona più piccola, dove
le masse metalliche sarebbero
dovute stare tra 4 e 6 metri.
Dallo scavo si vede chiaramente
che stando alle condizioni
della scarpata, non c’è stato alcun
cedimento e che, contrariamente
a quanto annunciato quel
giorno, raggiunta la quota di
circa 4 metri si sarebbe dovuto
procedere con lo scavo a mano,
di cui non ci sarebbe traccia dai
resoconti. Inoltre la massa metallica,
secondo gli esperti, tenderebbe
a scendere per il peso.
È stata quindi raggiunta la quota
di 6 metri? Dalle immagini non
pare proprio. Gli organi di controllo
sanno bene che in questi
casi si mette una stadia colorata
con tacche ogni dieci centimetri.
Quindi perchè non è stata
data evidenza della quota raggiunta?
» domanda appunto Libralato.
Individuate le prime anomalie
rispetto alla tabella di marcia
annunciata in sede di tavolo per
la trasparenza, l’esponente di
Ecologia e Territorio chiede:
«Lo scavo a mano non si farà più? Così come appare evidente
si provvederà a richiudere tutto
lo scavo anche senza aver raggiunto
la quota indicata da Comune
ed Ecoambiente? Come
sanno bene gli operatori del settore
lo scavo a mano andrebbe
effettuato con apposite protezione
di sicurezza contro i crolli
ma di questi dispositivi e apprestamenti
come mai non c’è traccia
dalle immagini? Ma sicuramente,
ne sono certo, se fossim
o s t a t i a m m e s s i a l
sopralluogo sarebbe stata data
risposta pronta, certa, esauriente
e scientifica. Insomma abbiamo
perso un’occasione? Ne
avremmo un’altra?» chiede infine
Libralato a politici e tecnici,
Tra le poche certezze, punti
fermi acquisiti ancor prima
dell’inizio degli scavi, c’è la
pericolosità per l’ambiente della
discarica S-0, riempita praticamente
senza regole, con costi
altissimi per l’ambiente. Stando
alle poche testimonianze, come
quella dell’ex direttore del sito
Achille Cester, grandi quantità
di rifiuti industriali, tra i quali
molto probabilmente c’erano
pure fusti tossici, in realtà sarebbero
stati sotterrati negli invasi
aperti successivamente alla
chiusura della S-0. Ma è bene
ricordare che gli enti locali stanno
effettuando verifiche in base
agli studi condotti negli anni
‘90. Spetta alle amministrazioni
di oggi proseguire su quella linea
e compiere studi approfonditi
sugli altri invasi.
A.R. Latina Oggi 26 agosto 2012
Pontinia Sisto un fiume di polemiche, inquinamento e pesca di frodo
Pontinia, allarme per inquinamento e pesca di frodo
Sisto, un fiume di polemiche
Agricoltori sul piede di guerra per il divieto di irrigazione
IL fiume Sisto tra inquinamento e
cattiva gestione. Questo è un dato
di fatto emerso nell’arco di tutto il
periodo estivo. Troppi gli episodi
dubbi ed i divieti per far rimanere
tranquilli i cittadini ed i contadini
della zona. Agli inizi dell’estate,
infatti, si è verificata la solita moria
di pesci, come ogni estate,
all’altezza della diga. In quel caso
sono state eseguite le analisi ma
non sono state riscontrate anomalie.
La morte dei pesci è stata
causata dall’assenza di ossigeno
per lo sbarramento prolungato del
Sisto. Dopo la moria di pesci è
arrivato il divieto, da parte del
Consorzio di Bonifica, di utilizzare
l’acqua dei fiume Sisto-Ninfa
per l’irrigazione: «il divieto di
prelievo di acqua a scopo irriguo
sul fiume Ninfa – Sisto dalla migliara
48 per tutte le coltivazioni
di prodotti da destinare crudi
all’alimentazione umana, come
insalate, pomodori, prezzemolo e
odori in genere». Oltre all’inqui -
namento il fiume Sisto è stato
oggetto di proteste da parte dei
contadini della zona. «Con gli
sbarramenti non regolarizzati –
affermano gli agricoltori di Cotarda
e Quartaccio – l’acqua non ci
arriva e per noi non è possibile
irrigare. Siamo costretti a fare delle
dighe rudimentali, come cinquant’anni
fa, per evitare danni ai
nostri lavori». Inquinamento e disagi
a cui vanno aggiunti i pescatori
di frodo. Nella settimana
scorsa sono
stati fermati dalle
guardie Fipsas circa
quindici pescatori poi
multati. Per terminare
questa estate nera per
le condizioni del Sisto
in questi giorni in
molti hanno notato,
all’altezza della migliara
48, una situazione
di grande sofferenza.
Il colore è scuro
tra il rosso, il verde e il
marrone. Il livello dell'acqua
è molto basso.
Insomma la situazione
resta grave. In questa estate
sono stati molti, forse troppi, gli
episodi che hanno caratterizzato
negativamente questo corso d’ac -
qua che da risorsa si trasforma
sempre più in problema.
R.A.C. Latina Oggi 26 agosto 2012
Pontinia arriva il rimpasto in giunta?
Pontinia, le indiscrezioni trapelate dal palazzo
Giunta, possibile il rimpasto
SI fanno sempre più insistenti le voci di Piazza Indipendenza
circa un rimpasto in Giunta che il Sindaco Eligio Tombolillo
potrebbe effettuare alla ripresa dell'attività politica d'autunno.
Facendo un rapido conto si capisce che l'unica a non
temere la perdita della poltrona è Patrizia Sperlonga, unica
rappresentante donna con delega alla Cultura. Tutti gli altri
potrebbero ricevere l'invito a passare la delega ad un collega
di partito fermo restando che l'attuale coalizione Pd-Udc
riconfermi lo stesso organigramma in Giunta: due posti
all'Udc, tre al Pd più il Sindaco. Questi sostiene che nel suo
governo non esiste fronda e che ogni decisione è presa
all'unanimità. Ma, poi quando si passa alla fase esecutiva,
emergono distinguo e divergenze di non poco conto, specie
in materia di tasse.
A.S. Latina Oggi 26 agosto 2012
scavi al Montello per ora nessun fusto tossico
Scavi a Montello, per adesso nessun fusto tossico
25/08/2012, di Redazione (online) (modificato il 25/08/2012 alle 7:42 pm).
Al via gli attesi scavi per verificare la presenza di rifiuti tossici nella discarica di Borgo Montello. La presenza di rifiuti pericolosi era emersa dalle dichiarazioni di esponenti del clan dei Casalesi che parlarono di smaltimento illegale nella zona di Montello.
Per ora non è stato trovato nessun tipo di materiale tossico, ma le operazioni proseguiranno nei prossimi giorni.
Intervista a Fabrizio Cirilli, assessore all’Ambiente: (per vedere il video http://www.latina24ore.it/latina/47199/scavi-a-montello-per-adesso-nessun-fusto-tossico) (http://video.corriere.it/i-controlli/89b2d8f0-eea0-11e1-b570-4318918e88d8) (http://www.youtube.com/watch?v=cqS01_Jb89o)
turbogas Aprilia, crisi idrica sud pontino, scavi a Borgo Montello
La crisi idrica nel sud pontino che vuole e deve uscire da acqualatina, disagi, turisti in fuga, beffa e danni
per la turbogas di Aprilia si torna al Tar l'11 ottobre http://www.verdiecologistipontini.blogspot.it/2012/08/aprilia-turbogas-si-torna-al-tar.html
borgo Montello bomba ecologica in falda luci e ombre sugli scavi http://www.verdiecologistipontini.blogspot.it/2012/08/borgo-montello-luci-e-ombre-sugli-scavi.html
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